Alle origini del comico c’è Aristofane.
Le indagini dei critici e degli studiosi hanno illuminato molti aspetti della sua opera, da quelli letterari e filosofici a quelli politici, sociali e di costume.
Hanno però prestato scarsa attenzione agli accorgimenti spettacolari, alle soluzioni comiche, alle eterogenee invenzioni verbali che hanno fatto delle commedie dell’artista ateniese un’irresistibile fonte di riso.
Coniugando il rigore critico e la conoscenza dei meccanismi del teatro antico e moderno, Umberto Albini individua nei lavori di Aristofane il linguaggio e le strutture sceniche adottate per divertire un pubblico esigente e quanto mai vario, ricostruendo un esauriente ritratto della sua opera e dei suoi stilemi.
Umberto Albini: biografia
Ha insegnato nelle università di Bonn, Colonia e Firenze, divenendo infine direttore del Dipartimento di Filologia Classica presso l’Università di Genova.
Fra i massimi esperti e traduttori del teatro classico, è stato presidente dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico.
Tra i suoi saggi si ricorda: Nel nome di Dioniso, Testo e palcoscenico. Divagazioni sul teatro antico, Atene: l’udienza è aperta, Euripide o dell’invenzione.
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Abitare i colori di Silvia Botti e Massimo Caiazzo
Abitare i colori (2021) è un libro scritto quattro mani da Silvia Botti e Massimo Caiazzo che cerca di spiegare l’immenso e affascinante mondo dei colori.
I colori ci affascinano tutti indistintamente perché sono misteriosi, l’etimologia si ricollega alla radice sanscrita kal da cui il sanscrito kalanka che significa macchia e kala che significa nero.
Il colore è meraviglia e trasformazione ma anche illusione perché dimostrarne l’esistenza scientificamente è impossibile.
Come ha affermato Silvia Botti, durante la presentazione del libro che si è tenuta nella suggestiva Cantina Ciani a Mirabella Eclano:
Entrare nel mondo dei colori è un mondo meraviglioso e che, in qualche modo, apre i propri orizzonti perché si entra in un magico, gigantesco e meraviglioso labirinto, che consente di percorrere strade infinite.
Il mondo del colore infatti è un tema affascinante, che coinvolge diversi settori del sapere. Per alcuni sembra poesia ed emozione e per altri è una straordinaria strategia della natura, legata anche alla sopravvivenza degli esseri umani.
Attraverso il colore, ad esempio, la natura trasmette o nasconde informazioni importanti: può esaltare e mettere in evidenza la bellezza e la potenza di un fiore nella stagione dell’impollinazione o nascondere una preda da un cacciatore, offrendo la possibilità di mimetizzarsi.
Per gli esseri umani non è diverso perché attraverso i colori veicoliamo molte informazioni che riceviamo dall’ambiente che ci circonda.
Dal colore di un alimento riusciamo a distinguerne il grado di maturazione attraverso la vista.
I colori sono un elemento imprescindibile anche per le nostre abitazioni e per ciascuna stanza in cui decidiamo di dedicare un preciso momento.
Durante il lockdown abbiamo compreso l’importanza degli spazi e di alcune stanze come quella da letto che, a volte, è stata utilizzata anche per lavorare e quindi le tinte neutre precedentemente scelte non andavano più bene.
Da questo periodo di chiusura si sono apprezzati maggiormente i colori e la loro fusione a discapito del monocromatico.
Per Massimo Caiazzo il colore è:
Un elemento fondamentale che può migliorare nettamente la qualità della vita, sapendo utilizzare nel modo adeguato la vasta gamma di colori che abbiamo a disposizione.
Per dare importanza ad un ambiente basta saper armonizzare i colori e curare i dettagli.
Abitare i colori è un libro che cerca di approfondire questo argomento da diversi punti di vista e sfaccettature, senza mai perdere di vista la caratteristica principale: i colori per l’essere umano e pochi altri esseri viventi non sono altro che un’illusione ottica.
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Greta Ray torna con un nuovo singolo che veste di R&B il successo planetario di Miley Cyrus
Più di due milioni di followers sui social network ed oltre 10 milioni di stream e views sulle piattaforme digitali, sono solo numeri che confermano ma non circoscrivono il talento da fuoriclasse e l’urgenza espressiva di una delle artiste più brillanti, incisive e raffinate della scena urban pop italiana, la cantautrice, attrice e modella canturina Greta Ray, che dopo l’incredibile successo ottenuto con la denuncia sociale “Heaters” (release co-scritta con Fausto Cogliati che ha collezionato un milione e mezzo di stream a pochissimi giorni dall’uscita), con cui difende la libertà delle donne di esprimere se stesse e la propria femminilità oltre preconcetti, giudizi e cliché, torna nei digital store con “Flowers” (Beatfactory/Believe Digital), una suggestiva e accattivante reinterpretazione in chiave R&B dell’ultimo e già iconico singolo di Miley Cyrus.
Prodotto dal tocco incantato di uno dei più grandi autori e arrangiatori del Belpaese, Filadelfo Castro (già per i Pooh, Max Pezzali, Claudio Cecchetto, Gatto Panceri, Valerio Scanu, Dodi e Daniele Battaglia, Kekko dei Modà, Pupo, Cristina D’avena, Alexia e molti altri) in collaborazione con Massimiliano Cenatiempo, fondatore, insieme alla stessa Greta, di Greys Production, “Flowers” di Greta Ray apporta ulteriore magnetismo ad una delle release più amate e suonate di questo 2023, unendo l’immediatezza del pop all’indiscutibile emozionalità dell’R&B; un intreccio irresistibile cullato e avvalorato dalla vocalità calda, avvolgente ed elegantissima di una delle più talentuose interpreti della scena nazionale.
Il testo, un inno all’amor proprio che ha valicato i confini geografici, culturali e generazionali, abbattendo ogni barriera come solo l’Arte è in grado di fare, si sposa perfettamente alla mission artistica di Greta, che, sin dai suoi esordi, ha saputo incidere tra le note valori ed emozioni, traducendo in liriche i sentimenti e in performance il carisma e la grinta di chi ha imparato a cavarsela da sola, facendo leva sulle proprie attitudini, senza dipendere da chi elargisce parole di salvezza ma non sa proteggere nemmeno se stesso e senza badare ad una società inclusiva a parole, ma ancora troppo ghettizzante, retrograda e sessista nei fatti; un concetto che ben si esprime nel passaggio «I can love me better than you can» («posso amarmi meglio di te») del testo di Miley Cyrus.
“Flowers” è accompagnato dal suggestivo ed emblematico videoclip ufficiale che, diretto da Massimiliano Cenatiempo, traspone in frame l’essenza del brano, colorando con la vivida presenza scenica e le intensissime sfumature vocali di Greta il caratteristico bianco e nero della clip; una scelta che segue e delinea il significato di parole dal valore universale, ricordando a ciascuno di noi che non è mai troppo tardi per volersi bene, per riprendere in mano le redini della propria vita e promettere a se stessi che sì, «I can love me better» («posso amarmi meglio»).
Proprio come i “Flowers” cantati nel brano, la voce di Greta è delicata, rigogliosa, ammaliante, ricca di sfumature e, al contempo, sensuale, calda e avvolgente come il profumo che emanano ed al quale è impossibile resistere. E se nella pioggia i fiori trovano ristoro, rigenerando se stessi e l’animo di chi li osserva, allo stesso modo Greta Ray scrive e canta per sciogliere la nebbia dal cuore di chi l’ascolta, e con questo pezzo, dedicato ad un risveglio consapevole e titolato all’emblema stesso della rinascita, quello che sa portare in sé l’ambivalenza della vita, onorandone l’inizio, i suoi traguardi, ma anche la sua fine, riconferma la sensibilità e la ricercatezza del suo percorso in musica, un fiore in grado di racchiudere tra coloratissimi petali tutte le emozioni umane, per donarle allo sguardo attento di chi sa osservare oltre le apparenze.
Greta Ray: biografia
Greta Ray, all’anagrafe Greta Giussani, è una cantautrice, attrice e modella italiana, nata a Cantù (CO) il 23 Aprile 1999. Fin da giovanissima, coltiva la passione per l’intrattenimento, posando per il suo primo shooting fotografico a soli quattro anni, in occasione di una campagna pubblicitaria per Famiglia Cristiana. Da allora, con tenacia, determinazione e carisma, ha sempre portato il suo contributo nel mondo dell’arte, mostrando sensibilità, grinta ed un talento da fuoriclasse in ogni settore. Nel 2017 pubblica il suo primo singolo ufficiale, “Il mio domani” e nei successivi due anni, si esibisce con grandi nomi della musica italiana, rilasciando una serie di release che ottengono un enorme successo, sugellato, nell’Aprile 2022, da “Haters”, una vera e propria denuncia sociale, scritta a quattro mani con Fausto Cogliati, con cui Greta difende la libertà delle donne di esprimere se stesse e la propria femminilità oltre preconcetti, giudizi e cliché e che supera il milione di stream a pochissimi giorni dall’uscita. L’estate 2023 segna il suo ritorno in musica con “Flowers”, una suggestiva reinterpretazione in chiave R&B dell’iconico pezzo di Miley Cyrus, prodotta dal tocco incantato di Filadelfo Castro (già per i Pooh, Max Pezzali, Claudio Cecchetto, Gatto Panceri, Valerio Scanu, Dodi e Daniele Battaglia, Kekko dei Modà, Pupo, Cristina D’avena, Alexia e molti altri e fondatore di Beatfactory) in collaborazione con Massimiliano Cenatiempo, fondatore, insieme alla stessa Greta, di Greys Production. Con più di due milioni di followers sui social network ed oltre 10 milioni di stream e views sulle piattaforme digitali, Greta Ray si conferma come uno dei talenti più brillanti, ricercati e autentici del panorama musicale italiano.
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Ritorna il Gran Premio Internazionale Danza “Carlo Gesualdo”
Gran Premio Internazionale Danza è un appuntamento che si consolida, dopo il grande clamore dello scorso anno e il successo della prima edizione che aveva reso il capoluogo irpino “capitale della danza” per una due giorni di rara bellezza.
Anche per il 2023 questa grande kermesse promette di regalare infinite emozioni, sia per i fortunati allievi che potranno godere delle importanti opportunità messe a disposizione dall’evento, sia per gli appassionati dell’arte tersicorea che vorranno partecipare a quella che si prospetta un’indimenticabile serata di Gala, sia per l’intera città di Avellino e per Campania stessa, che saranno al centro di un prestigioso premio di respiro internazionale.
L’intento da parte degli organizzatori è anche quello di spalancare le porte all’arte a più ampio respiro, coinvolgendo alcuni Istituti di Avellino. Un vanto per tutto il territorio poter vedere radunati i maggiori esponenti della danza mondiale in uno scenario perfettamente predisposto a offrire uno spettacolo ai massimi livelli.
Alla direzione artistica Fabrizio Esposito mentre alla macchina organizzativa c’è Guendalina Manzi.
Ci spiega lo stesso Fabrizio Esposito, solista del “San Carlo” di Napoli dal 1986 al 2012, con esperienze illustri sui più prestigiosi palcoscenici del mondo in compagnia dei più grandi ballerini e direttore artistico di innumerevoli eventi di spessore artistico:
Con orgoglio posso annunciare che il prossimo anno alzeremo ulteriormente l’asticella della qualità rispetto a un livello che già per la prima edizione era altissimo. È un’organizzazione molto complessa, che richiede tanto lavoro e dedizione, per la quale siamo partiti con mesi di anticipo per poter garantire la presenza degli esponenti di maggiore spicco del panorama tersicoreo mondiale.
In tutta questa grande organizzazione molto articolata, devo ringraziare anche l’amministrazione comunale di Avellino che ha fornito con entusiasmo tutto il supporto necessario per replicare il successo dello scorso anno. Con la consapevolezza che stiamo consolidando l’idea di un Premio che rappresenti un punto di riferimento solido tra quelli internazionali più apprezzati e conosciuti al mondo.
Con la solita carica e la motivazione che la contraddistingue anche nella sua attività di direttrice di “Esmeralda”, Guendalina Manzi aggiunge:
Avremo il palco interamente occupato per due giorni tra concorso internazionale, laboratori per le scuole di danza del territorio, una serata di Gala che si preannuncia magica. Insomma, gli attori coinvolti sono tantissimi. Da parte nostra c’è tutto l’entusiasmo di portare l’Olimpo della danza in una città che merita di essere valorizzata dal punto di vista culturale. Ci mettiamo sempre tutto l’impegno e la passione, affinché questo Gran Premio Internazionale Danza rappresenti una vera opportunità, oltre che per il territorio, anche e soprattutto per i tanti giovani talenti della danza che hanno bisogno di nuove e importanti occasioni per mettersi in mostra.
Già alcuni importantissimi nomi internazionali sono stati ufficialmente confermati. Si tratta dei primi ballerini Lucia Lacarra e Matthew Golding, gli SpellBound Contemporary Ballet, e il duo Vittorio Galloro e Arianne Lafita. Questi i primi prestigiosi ospiti molto attesi del Gran Premio Internazionale Danza “Carlo Gesualdo” che illuminerà con fascino e bellezza il palcoscenico il prossimo marzo.
Alla direzione artistica Fabrizio Esposito mentre alla macchina organizzativa c’è Guendalina Manzi.
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