acqua

Alto Calore,
Picariello (M5S): «Un fallimento politico e gestionale»

Il futuro dell’Alto Calore, l’ente di servizio idrico irpino su cui pesa un debito di oltre 140 milioni di euro, è sempre più al centro dei lavori nelle assise comunali, provinciali e regionali.

Ferdinando Picariello, consigliere comunale di Avellino, da mesi impegnato in un’opera di sensibilizzazione sulla delicata questione, ha di recente espresso la propria posizione nel Consiglio monotematico tenutosi a Palazzo di Città e da questa riparte, indicando nel cambio della struttura giuridica di Alto Calore s.p.a l’unica soluzione possibile per restituire linfa a un ente moribondo.

Intanto, il presidente dell’Alto Calore, Michelangelo Ciarcia, si prepara a consegnare un dossier (il cosiddetto Piano Pozzoli) al Ministro De Micheli, nei prossimi giorni in visita ad Avellino, per verificare la possibilità di accesso a un mutuo con Cassa Depositi e prestiti necessario per ripianare il pesante debito accumulato dall’Ente di Corso Europa.

Picariello non nasconde il proprio scetticismo sul piano di rientro proposto da Ciarcia e invita i vertici di Alto Calore ad ammettere che c’è stato, anche in questi anni, un vero e proprio fallimento nella politica gestionale dell’ente.

La scoperta, il geologo Aquino:
«Una sorgente per alimentare l’area industriale di San Mango»

Scoperto un nuovo bacino imbrifero nella zona produttiva della Media Valle del Calore. La Zuegg e le aziende presenti nell’area così potranno fronteggiare le criticità connesse all’approvvigionamento idropotabile.

Montoro, nuovi scarichi abusivi

Le immagini inviate dal Meetup locale presentano, ancora una volta, acque inquinate.

Acqua pubblica,
parte la petizione popolare

Roberto Montefusco, coordinatore provinciale di Si, in occasione di una conferenza stampa, presenta il referendum a sostegno dell’acqua pubblica.

Alto Calore, assemblea rinviata a gennaio

La proposta del presidente della Provincia, Domenico Biancardi, di prendere tempo per coinvolgere Governo e Regione viene accolta all’unanimità dai sindaci.

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