Galleria ArTeatro Alfonso Grassi: il teatro espresso tra le opere d’arte
Sembra che si sia svolto quasi tutto in barba allo “struscio” serale del paese, sulla strada principale dello shopping e delle parate festive e domenicali, nelle loro ricorrenti fiere delle vanità.
In via Felice De Stefano a Solofra, sabato 28 settembre, ha (ri)aperto i battenti la Galleria “Alfonso Grassi”, la quale, oltre a cambiar sede – prima della scorsa estate e per venticinque anni in P.zza S. Michele, nel centro storico- , cambia per l’occasione anche intenti e nome.
L’ideatore e curatore Alfonso Grassi, nipote del celebre e omonimo pittore solofrano scomparso nel 2002, sdoppia la sua già fiorente attività in fazioni che abbracciano e coltivano un intento culturale che è sempre stato alla base del suo pensiero, solo che adesso si intersecano in un contesto unico e caratteristico. Insieme alle opere dei pittori (tra questi molti napoletani) dell’Ottocento e del Novecento, e alle tele dello stesso nonno Alfonso Grassi, la Galleria, denominata adesso “ArTeatro Alfonso Grassi” ospiterà nei prossimi mesi la realizzazione di un programma di serate dedicate a progetti teatrali – ma anche artistici, in generale-. Un progetto che avrà l’intenzione di portare a Solofra una nuova tipologia d’informazione culturale attraverso l’arte del teatro in molteplici forme (partendo dalla scuola napoletana e oltre), maturato dalla passione che l’ideatore e gallerista Alfonso Grassi ha per questa disciplina, essendo egli anche attore e avendo raccolto in tanti anni l’esperienza necessaria per cominciare a sviluppare una propria ragione per la crescita culturale del paese che diede i natali al celebre nonno, e che ha ospitato l’omonima Galleria d’arte fin dalla prima metà degli anni Novanta.
La serata di sabato 28 settembre, già dopo le 19 e 30 si è colorata della novità che questa volta via Felice De Stefano ha voluto offrire: un’imperdibile occasione per abbandonare futili progetti intrisi di noia abitudinale e tuffarsi in un ambiente ricco di persone entusiaste e interessate, attente al prestigioso intervento del critico e storico dell’arte Vincenzo De Luca, che ha tessuto le lodi e ha descritto in maniera nobile il profondissimo e particolare progetto di arte e teatro messi insieme.
Il pubblico ha potuto, inoltre, assistere all’intervento dell’attore napoletano Francesco Paolantoni, che per l’occasione ha presentato sé stesso nelle vesti di artista e ha esposto alcune sue opere, del catalogo Il Cubettismo. Risate a crepapelle e altri mosaici.
Il gallerista e attore Alfonso Grassi, oltre ad un simpatico scambio di battute improvvisate con Francesco Paolantoni, ha sottolineato innanzitutto che l’arte pittorica ed il teatro, non solo nel suo personale progetto ma anche nei molteplici contesti che ne derivano, si fondono in un tutt’uno, dando vita ad una nuova forma di comunicazione tra le relazioni interpersonali. Fanno in modo che la cultura possa aiutare a crescere la speranza e l’idea di poter migliorare la società, attraverso coesioni e rapporti che vanno a ottimizzare la crescita di un apparato sociale che tende a farsi riconoscere molto più per le sue lacune che per i suoi pregi.
E a proposito di pregi: Solofra, che ha l’onore di essere uno dei tre principali poli conciari d’Italia – gli altri due sono a Santa Croce sull’Arno in Toscana e ad Arzignano in Veneto -, ha già un passato prestigioso nel campo dell’arte pittorica. Vi nacque, infatti, nel 1611, l’artista Francesco Guarini, discepolo di Massimo Stanzione, che fu seguace del Caravaggio durante il soggiorno napoletano.
Francesco Guarini – le cui opere si possono ammirare nella Collegiata di S. Michele Arcangelo a Solofra-, a sua volta, fu il maestro di Angelo Solimena, il padre di Francesco Solimena.
Alfonso Grassi: biografia
Nato a Solofra nel 1918, ha avuto il vantaggio di veder esposte la sue opere al Museo Vaticano e agli Uffizi; ha realizzato ritratti per personaggi importanti come Giovanni Paolo I, Sandro Pertini e Giorgio De Chirico, con cui coltivava un’amicizia intesa anche come stima reciproca.
E a proposito di Giorgio De Chirico, sapete cosa ha disse di lui il celebre pittore metafisico?
Alfonso Grassi è un pittore serio, che lavora con coscienza ed impegno, che affronta di petto le difficoltà. Studia attentamente la forma ed il chiaroscuro; studia il disegno, lo spazio tra una figura e l’altra, fra un oggetto e l’altro, tra una forma e l’altra.
L’augurio che va al nipote Alfonso Grassi è che la sua Galleria ArTeatro possa affrontare le difficoltà nel poter migliorare i contatti sociali con lo stesso entusiasmo con cui si accolgono i momenti felici, perché è anche grazie alle difficoltà se le felicità verranno chiamate come tali e si riconoscono all’istante, e che ogni spazio tra una figura e l’altra, un oggetto e l’altro, sia realizzato nella capacità di poterlo colmare con un autentico capolavoro di aggregazione.