alimentazione sana

Mangiare la pasta di sera fa ingrassare?

Nell’immaginario collettivo esistono molte false credenze che nel tempo, da esperti, sono state sfatate. La più nota tra tutte è la convinzione che mangiare la pasta la sera possa contribuire ad un aumento di peso. Tra le diverse voci e correnti di pensiero si disputa addirittura sull’ora nel quale dovrebbe scattare “il coprifuoco” per l’assimilazione di questo alimento.

C’è chi parla di sera in via generale e chi si avventura nel precisare il minuto esatto: dalle 14:00 in poi oppure dopo le 18:00.

Mangiare la la pasta la sera non fa ingrassare

Ci sono alcune idee sbagliate che riguardano la sana alimentazione

Sono teorie prive di fondamento. Ciò che bisognerebbe controllare invece  è quello di avere maggiore accortezza durante il pasto serale soprattutto per quanto riguarda la cronobiologia, secondo cui, i ritmi cardiaci influiscono anche sul nostro metabolismo e sulla utilizzazione dei nutrienti assunti con la dieta. In breve è importante valutare in base al modo in cui utilizziamo o immagazziniamo come riserva la calorie alimentari . Ad esempio una stessa quantità di energia avrebbe effetti diversi sul metabolismo e anche sul nostro peso, se assunta con i pasti del mattino o se assunta con i pasti della sera.

Da alcuni studi sembra che coloro che assumono una parte maggiore delle calorie della propria dieta, ci si riferisce a campioni che praticano attività fisica associandola ad una sana alimentazione, assumono una parte maggiore delle calorie della propria dieta, nella prima parte della giornata riescono a controllare  sia il proprio peso che la massa grassa a differenza di chi mangia maggiormente nelle ore serali.

Aspetto importante da tener presente per un regime nutrizionale sano riguarda in connubio qualità-quantità di un programma alimentare nel suo complesso.

Dovrebbe dunque essere sfatato il mito secondo cui dopo il pasto serale esclusivamente le calorie della pasta e della pizza si trasformerebbero in tessuto adiposo contrariamente ad altri alimenti proteici che “costringerebbero l’organismo, non si sa bene perché, a bruciare calorie, eliminando i grassi di deposito.

Ad esempio, è vero che la capacità di produrre insulina varia a seconda del momento della giornata: è minore nelle ore notturne rispetto a quelle diurne ma l’entità delle relative influenze sul peso corporeo e sulle sue variazioni sono tutte da dimostrare.

Falsi miti sulla pasta

Esistono molti miti da sfatare sugli alimenti che fanno dimagrire

Perché mangiare la pasta di sera non fa ingrassare

Mettere nel mirino i carboidrati sa di voglia di seguire le mode del momento. Ci si dovrebbe soffermare piuttosto sul rapporto tra il nostro modo di mangiare e le progressive variazioni della giornata rispetto all’assetto metabolico, alla produzione ormonale e alla spesa di energia.

Il nostro organismo e in particolar modo alcuni ormoni che interferiscono con l’utilizzo degli zuccheri sembra essere più efficiente nella prima parte della giornata.

Dunque se il suggerimento di contenere l’apporto calorico della cena al 30% del fabbisogno giornaliero ci troviamo di fronte ad una oculata distribuzione degli alimenti che è basato su un concetto di eliminazione e non di esclusioni immotivate. Un pasto serale con un apporto energetico ridotto significa consigliare un uso limitato di tutte le tipologie di alimenti e di qualunque piatto ad alto contenuto calorico.

Non può essere lecito dire che i cereali e derivati, legumi e patate vanno consumati entro le 15:00 mentre carne, pesce, uova e latticini devono costituire un pasto serale.

In breve, non esiste alcun coprifuoco per i carboidrati o per la pasta e non esiste nessun valido motivo per non consumare alimenti ricchi di carboidrati durante la cena.

Ciò che conta di più per l’aumento o la diminuzione del peso sono le dimensioni e il valore calorico delle porzioni che ci concediamo quindi la quantità complessiva di calorie che introduciamo nell’arco della giornata in rapporto a quanto consumiamo specialmente con l’attività fisica.

Le verdure di stagione di novembre: cosa mettere nel carrello

Per avere una sana e giusta alimentazione, risparmiando anche sulla spesa quotidiana, è necessario mangiare frutta e verdura di stagione. Consumare la verdura di stagione infatti incide in modo positivo anche sull’ambiente perché non necessita dell’uso di sostanze che forzano la crescita dei prodotti fuori stagione.

Seguire le stagioni e variare l’alimentazione scegliendo la frutta e la verdura disponibile in maniera naturale è utile soprattutto per evitare di mangiare sempre le stesse cose in modo tale da poter dare all’organismo tutte le proprietà di cui ha bisogno.Le verdure di stagione di novembre

Le verdure di stagione di novembre

Verdure di stagione di novembre: elenco

Siamo nel mese di novembre e le verdure di stagione di questo mese sono:

  • Bietole
  • Broccoli
  • Carciofi
  • Cardi
  • Carote
  • Cavolfiore
  • Cavoli
  • Cicorie
  • Finocchi
  • Insalata
  • Patate
  • Porri
  • Radicchio
  • Sedano
  • Sedano di rapa
  • Spinaci
  • Tartufi
  • Topinambur
  • Verza
  • Zucca

Ciascuna verdura presente in questo periodo possiede delle proprietà nutritive diverse e di cui il nostro organismo ha bisogno per potersi mantenere in salute.

Broccolo

Broccolo

Il broccolo, ad esempio, è un ortaggio che possiede una quantità elevata di Vitamina C e di beta carotene che contengono proprietà antiossidanti. Questo alimento inoltre è utile per l’aumento della sazietà. Il massimo delle sue proprietà nutritive lo si ha sottoponendolo a cottura e frullandolo in modo da scomporre la fibra viscosa e amplificando l’effetto benefico.

Il topinambur più conosciuto con il nome di rapa tedesca o carciofo di Gerusalemme è un alimento dietetico e facilmente digeribile infatti è molto adatto per i diabetici. Questo alimento può essere consumato sia crudo che cotto ed ha un alto contenuto proteico, combatte stress e stanchezza, accelera il metabolismo e aumenta le difese immunitarie. Elemento importante il topinambur è privo di glutine e riduce i livelli di zuccheri nel sangue.

cavolfiore

cavolfiore

Il cavolfiore ha proprietà antiossidanti ed è un alimento utile per contrastare il diabete e l’ipertensione. Possiede un limitato contenuto calorico e un elevato potere saziante, dunque è un alimento utile per chi sta seguendo una dieta dimagrante. Per poter beneficiare di tutte le sue proprietà nutritive il consiglio è quello di consumarlo fresco.

Alcuni però evitano di consumare questa verdura perché durante la cottura emana un cattivo odore ma basta mettere un pezzo di pane raffermo intriso nell’aceto sul coperchio per neutralizzare questo fastidioso odore.

Il carciofo invece è una vera miniera di principi attivi, ha poche calorie e contiene molte fibre oltre ad avere una buona quantità di calcio, fosforo, magnesio e ferro. Quando i carciofi sono molto freschi per conservarli e mantenere le loro proprietà se il gambo è molto lungo si possono conservare immersi nell’acqua come per i fiori. Per conservarli in frigo occorre togliere le foglie esterne e il gambo, lavarli, asciugarli e riporli in un contenitore per massimo 5 giorni.

Cavolo rosso

Cavolo rosso

Il cavolo rosso è un alimento ricco di sostanze antiossidanti e vitamina C che esercitano un buon effetto contro i radicali liberi prevenendo l’invecchiamento dei tessuti. La vitamina C tende a degradarsi con la cottura. Il cavolo rosso inoltre è un alimento poco energetico ma apporta una buona quantità di potassio.

Ecco perché è importante alimentarsi con le verdure di stagione.

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