Arianne Lafita Gonzalvez

Gli étoiles Vittorio Galloro e Arianne Lafita Gonzalvez al Premio Internazionale della Danza “Carlo Gesualdo”

Compagni sul palcoscenico, compagni nella vita. Una carriera parallela che li ha portati, come coppia da sogno, sui più importanti palcoscenici del mondo.

Vittorio Galloro e Arianne Lafita Gonzalvez saranno tra gli ospiti più attesi del Premio Internazionale della Danza “Carlo Gesualdo”, imponente progetto artistico fortemente voluto dalla direttrice della scuola di danza “Esmeralda” di Avellino, Guendalina Manzi, con la direzione artistica del maestro Fabrizio Esposito.

La loro presenza è attesa per la serata di Gala del Premio Internazionale della Danza “Carlo Gesualdo”che si terrà domenica 24 aprile, quando potremo vederli esibirsi in tutto lo splendore che le loro performance esprimono.

Ci spiega l’étoile napoletano Vittorio Galloro:

Non vedo l’ora di tornare ad Avellino. Ho un bellissimo ricordo del Teatro “Carlo Gesualdo”, una vera e propria perla per il potenziale che ha e per perfezione della sua struttura tecnica. Ringrazio di cuore l’organizzazione e Fabrizio Esposito per averci coinvolti in questo importante progetto.

Vittorio Galloro e Arianne Lafita Gonzalvez

Vittorio Galloro e Arianne Lafita Gonzalvez

 Vittorio Galloro e Arianne Lafita Gonzalvez: intervista

Una carriera eccezionale la sua, una vita dedicata alla danza che l’ha reso uno dei nomi italiani più apprezzati di questa arte nel mondo. 

Ho iniziato a danzare che ero solo un bambino, seguendo le orme di mia sorella maggiore. Poi ho fatto un’audizione al San Carlo di Napoli, sono stato preso e ci sono rimasto per sei anni. Io stesso a un certo punto ho deciso di lasciare perché il mio desiderio era quello di studiare danza a Cuba, in ho sempre amato tanto l’approccio maschile alla danza del ballerino cubano. Ho frequentato una scuola prestigiosa che mi ha formato molto e sono divenuto poi gradualmente un ballerino che ha girato i più prestigiosi palcoscenici del mondo.

Quali differenze ha riscontrato nell’approccio alla danza tra l’Italia e i Paesi esteri?

Porto Napoli sempre nel mio cuore, anche se ora sono di sede in Emilia-Romagna e per lavoro viaggio tantissimo. In Italia ho trovato da ragazzino poche porte aperte, e solo quando ho consolidato una carriera internazionale non ho più avuto problemi. Devo ammettere che all’estero le possibilità che può avere un ballerino sono diverse, e decisamente maggiori, per una propensione alle arti più diffusa e incentivata.

Vittorio Galloro e Arianne Lafita Gonzalvez: un binomio di magia sul palcoscenico iniziato 11 anni fa. Come si trova una danzatrice cubana in Italia? 

Mi sono sempre trovata bene in Italia, confessa l’étoile Arianne Lafita Gonzalvez, in particolare Napoli è molto simile a Cuba come cultura e ogni volta che mi ci reco mi trovo come a casa. In linea generale, però, c’è sempre in me il pensiero che si possa fare di più per la danza, perché il potenziale è molto alto e molti talenti sono destinati ad andare fuori.

Dopo la necessaria pausa legata all’emergenza sanitaria del Covid, sono tornati ormai a pieno regime gli eventi in presenza. È stato sicuramente difficile per voi del balletto stare fermi. E quali emozioni prova ora? 

L’invito da parte del maestro Esposito mi ha fatto un immenso piacere e mi ha regalato tanta gioia. È un evento importante e far parte di questo progetto per me è un onore. Quello della pandemia ha rappresentato un periodo molto particolare per il mondo intero, e anche per noi ballerini è stata dura dover continuare ad allenarci senza poter fare nulla di più. Stando praticamente fermi. Ora c’è una voglia straripante di emozionarci e di emozionare.

Cos’è per lei la danza? 

Per me la danza è il mio tutto. Sembra una frase banale, ma non potrei definire altrimenti quella che per me non è solo una passione, non è solo un lavoro, ma l’essenza stessa della mia vita. Ho iniziato da piccolina, ma già ero consapevole che quello sarebbe stato il mio destino.

I ballerini Vittorio Galloro e Arianne Lafita Gonzalvez parteciperanno alla serata di Gala del Premio Internazionale della Danza “Carlo Gesualdo” esibendosi in due passi a due: “Satanella” e un tango su musiche di Piazzola. Protagonisti di un evento pieno di bellezza, di arte, di incanto.

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