aumento canone palestre

Domenico Biancardi: “Non ci sarà aumento dei canoni di locazione”

Dopo l’appello che Coni Avellino ha fatto all’Amministrazione provinciale non manca la solerte risposta da parte della Provincia di Avellino.

Il presidente  della Provincia, Domenico Biarcardi, tiene a precisare quanto segue:

L’Amministrazione Provinciale, come ha sempre fatto, garantirà l’utilizzi delle palestre degli istituti superiori per consentire lo svolgimento di attività sportive extrascolastiche, nel rispetto delle indicazioni normative e dei regolamenti interni , fatte salve le esigenze didattiche.

Inoltre questa è l’occasione per segnalare che non ci saranno aumenti dei canoni di affitto.

Tali affermazioni vengono fatte in merito all’affidamento part time alle associazioni e società sportive dilettantistiche che fanno richiesta di utilizzo delle palestre di competenza dell’ente per poter praticare diverse discipline sportive.

Aggiunge Domenico Biancardi:

Finalmente pur con la massima prudenza, ci stiamo avviando verso la normalità, dopo mesi bui a causa della pandemia.

L’emergenza sanitaria ha determinato una serie di difficoltà per tutti. Di qui, di concerto con gli uffici, è stato deciso di non far crescere i costi di canoni di locazione delle palestre, congelando ogni decisione in tal senso.

La ripresa va accompagnata anche con queste scelte che riteniamo di buon senso. I costi sarebbero gravati sulle famiglie, in considerazione del fatto che le associazioni e le società dilettantistiche non possono contare su grandi disponibilità economiche.

Vogliamo quindi andare incontro alle esigenze dei cittadini, soprattutto dei più giovani.

Coni Avellino: no all’aumento dei canoni delle palestre

Giuseppe Saviano, Delegato Coni Avellino, si esprime riguardo all’aumento riguardo il canone di utilizzo, da parte delle Associazioni sportive dilettantistiche, delle palestre di riferimento all’Amministrazione provinciale.

Coni Avellino contrario all'aumento del canone palestre

Le dichiarazioni del Delegato Coni Avellino

Il Delegato Coni afferma:

Sappiamo bene che il canone stabilito dall’Amministrazione provinciale è uguale a quello di altre Amministrazioni ma riteniamo, comunque, che questo era il momento meno opportuno per un aumento del 50% rispetto alle tariffe precedenti.

Sembra inutile ribadire, cosa nota a tutti, che le Associazioni sportive dilettantistiche vengono da due anni di inattività che, oltre al danno economico, hanno comportato un decremento sensibile di adesioni, un aumento di spese generali ed una serie di difficoltà che tutti conoscono.

Sarebbe opportuno, a nostro avviso, che, nel momento della ripartenza, visto anche l’appesantimento della rivisitazione organizzativa delle attività, fosse stato dato un segnale di segno nettamente contrario.

Tutto ciò avrebbe significato una vicinanza effettiva delle Istituzioni al mondo dell’associazionismo sportivo, utile, oltre al benessere fisico, anche a momenti di sana aggregazione.

Chiediamo, pertanto, a tutte le Amministrazioni comunali e provinciali, di rivedere la loro decisione, venendo incontro ai bisogni dell’associazionismo sportivo, organico ed utile alla promozione sociale.

Coni Avellino dice no all'aumento del canone palestre

Giuseppe Saviano espone le sue perplessità sull’aumento del canone palestre.

Le perplessità espresse da Giuseppe Saviano sono più che lecite, soprattutto quando dalle Amministrazioni tutte, non si sente parlare d’altro che di economia circolare, degli aumenti dei beni di prima necessità, del caro vita consequenziale alla pandemia o, peggio ancora, di servizi dati a meno di 3 euro che devono essere abbassati.

Se quello che preme davvero è il benessere pubblico iniziamo ad orientarci su quelle attività che in qualche modo posso far ritornare tutti alla normalità aggregativa oltre che a produrre benessere psicofisico, aspetto che dovremmo curare tutti, considerando le privazioni subìte gli scorsi anni.

Per poter tornare alla normalità c’è bisogno di grande attenzione verso quei dettagli che oltre a rendere la vita più piacevole appartengono, anch’essi, a quella circolarità economica di cui tanto si parla e di cui poco si comprende, purtroppo.

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