Campania

Campania: le disposizioni previste per le feste pasquali

A quali disposizioni bisogna attenersi durante le festività pasquali in Campania?

In base all’ordinanza regionale n.12 ecco cosa è concesso fare.

Vincenzo De Luca: ordinanza n.75

Vincenzo De Luca

Il 3, 4 e il 5 aprile 2021 è interdetto l’accesso alla frazione di Madonna dell’Arco del Comune di Sant’Anastasia (NA), fatta eccezione per comprovate esigenze lavorative o di urgente necessità nei limiti strettamente indispensabili. Vige il divieto agli esercenti del servizio di trasporto pubblico locale anche non di linea di effettuare fermate all’interno del territorio della suddetta frazione. Le strade di accesso della frazione sono chiuse nei giorni sopracitati.

Le Diocesi della Campania possono svolgere le funzioni religiose nel rispetto dei protocolli e delle misure di sicurezza vigenti per evitare rischi di contagio connessi alla diffusa circolazione del virus sul territorio regionale.

I Comuni hanno il compito di assicurare il controllo sulle strade e sulle piazze ospitanti tradizionalmente processioni, manifestazioni ed eventi di carattere religioso, anche legati alla settimana Santa.

Continua ad essere vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dal territorio regionale e all’interno dello stesso territorio di appartenenza, salvo per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità per motivi di salute. Resta sempre consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza abituale.

Il 3, 4 e 5 aprile è consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata, una sola volta al giorno e sempre nell’arco temporale dalle 05:00 alle 22:00. Possono spostarsi un massimo di due persone rispetto a quelle già conviventi oltre ai minori di anni 14 e alle persone con disabilità o non autosufficienti conviventi.

Ecco le disposizioni previste per i giorni pasquali. Restiamo in attesa di prossime disposizioni e nuovi bollettini riguardo i contagi.

Napoli chiede maggiore attenzione per quanto riguarda la sanità e la manutenzione urbana

Mariangela Merola, candidata alle prossime Regionali in Campania per la circoscrizione di Napoli e Provincia – Caserta e Provincia, per comprendere le reali esigenze e aspettative dei votanti ha deciso di fare una campagna elettorale sui generis, rispetto a quelle viste.

L’obiettivo della candidata è stato quello di confrontarsi in prima persona, mettendoci la faccia e non dal pulpito di un palchetto allestito ad hoc ma scendendo in strada perché è questo quello che le persone si aspettano dai politici, diversamente da come si crede.

Non basta più predicare dall’alto interponendo distanze sociali e distacco perché le persone, quelle che sono ancora interessate alla politica, hanno bisogno di un confronto diretto, sincero e senza distanze dall’alto verso il basso e di vicinanza. I cittadini chiedono vicinanza e presenza, soprattutto dopo, quando le campagne elettorali si concludono e bisogna fare per come si è detto.

Mariangela Merola: video

Mariangela Merola

Dopo il primo sondaggio in cui vi mostriamo cosa pensano i napoletani delle prossime Regionali in Campania, questo, invece, mostra le reali difficoltà nei settori che non vanno semplicemente potenziati ma presi seriamente in considerazione perché completamente inefficienti e scadenti.

In molti, compresi medici che abbiamo intervistato, si sono lamentati della sanità e di come è stata gestita l’emergenza, spiegando le tempistiche morte per quanto riguarda la somministrazione e l’attesa per ricevere l’esito del tampone faringeo, per citare un esempio.

Altri intervistati si sono lamentati di una manutenzione urbana che è inesistente.

L’aspetto che purtroppo abbiamo riscontrato è la totale indifferenza da parte dei giovani per quanto riguarda la politica di oggi. Per loro la politica risulta essere un argomento di poco interesse e questo dovrebbe far preoccupare i politici perché i giovani oltre ad essere il futuro sono quella parte di votanti che ha deciso di non prendere una posizione.

Se i giovani non sono coinvolti e partecipi non è soltanto colpa dei social media e community varie. Il problema è la poca partecipazione e la mancanza di associazioni politiche realmente interessate a divulgare l’ideale di appartenenza politica, trasmettendone i valori.

Tatarella, Caldoro e il centrodestra in Campania

Il centrodestra in Campania è alla ricerca di una guida che, in tempi non certo facili, dovrebbe provare a tenere unite le varie anime della coalizione per condurle fuori dalla minorità. Al centrodestra campano, insomma, serve un uomo, un politico, che si rifaccia all’insegnamento di Pinuccio Tatarella: il politico che negli anni ’90 riuscì a unire il 65% degli elettori italiani dichiaratamente non di sinistra, l’uomo che in Campania spianò la strada a Stefano Caldoro, cucendogli addosso la coalizione di centrodestra.

Molto presente a Napoli negli anni di “Mani pulite” e animatore instancabile del “Roma”, che rilevò da Achille Lauro per associarlo all’attività politica di Alleanza Nazionale, Tatarella pensava di andarsi a riprendere i voti in libera uscita del mondo socialista e per questo chiamò il giovane Stefano Caldoro.

Come ci riportano le cronache del Tempo, fu proprio nella sede napoletana del quotidiano, in via Chiatamone 7, che Tatarella e Caldoro si incontrarono per la prima volta:

Faceva già caldo quella mattina alle sette. Stefano Caldoro arrivò un po’ furtivamente in via Chiatamone 7, a Napoli e citofonò all’appartamento dove riservatamente si stava mettendo su, nell’agosto del 1996, la redazione del Roma.

«Chi è?», gli chiese una voce. «Sono Stefano Caldoro, ho un appuntamento con Italo Bocchino».

Il portone si aprì e arrivando all’ingresso di quella casa, l’ex deputato socialista non fece in tempo nemmeno a suonare al campanello che gli si spalancò la porta.

Gli apparve Pinuccio Tatarella che gli disse: «Prego, s’accomodi. L’onorevole Bocchino sta ancora dormendo. Io sono l’uomo delle pulizie».

Fu quello il primo passo. Il centrodestra era uscito sconfitto dalle urne e l’era dell’Ulivo e di Romano Prodi erano al massimo dello splendore. Tatarella si mise in testa di rifare la coalizione. Lanciò il partito unico e pensò di fare al contrario l’operazione che aveva provato Bettino Craxi: il primo sdoganamento della destra con il socialismo tricolore.

Partendo da un partito minoritario e anti-sistema come il Movimento Sociale Italiano (Msi), Tatarella inventò il Polo di Centrodestra e lo rese maggioritario in Italia. E poi, subito dopo, andando oltre il Polo, riuscì a recuperare tutti quei moderati che erano al confine tra centrodestra e centrosinistra per costruire la Casa degli Italiani, il Popolo delle Libertà.

Nel 1999, Pinuccio Tatarella lanciò la candidatura del giovane Stefano Caldoro alla presidenza della Provincia di Napoli ponendo le basi per la successiva e vittoriosa cavalcata del centrodestra in Campania alle Regionali del 2010. Il resto è storia contemporanea.

Programmazione acquisti in Sanità,
D’Amelio: «Il nostro è un modello efficiente»

«La Programmazione degli acquisti in sanità tra innovazione e nuovi modelli organizzativi». È questo il tema del convegno svoltosi alla Camera di commercio di Avellino. L’iniziativa è stata promossa dall’Acep, associazione che riunisce i Provveditori Economi della Campania, presieduta da Raffaele Petrosino.

Le conclusioni sono state affidate al Presidente del Consiglio Regionale della Campania, Rosetta D’Amelio, che rimarca l’impegno della Giunta De Luca in ambito sanitario.

L’impresa di comunità,
Ricchiuti: “Con la mia proposta si rilanciano i borghi”

Ripartire dalle cooperative di comunità e dai valori cristiani per recuperare la solidarietà umana all’interno dei borghi della Campania.

Questi i concetti alla base della proposta di legge presentata dal consigliere regionale, Maria Ricchiuti, per combattere lo spopolamento, la disoccupazione e la carenza di servizi nei piccoli centri.

Al centro del disegno di legge la valorizzazione di un modello associativo che parte dal basso e vuole creare un circolo virtuoso e uno scambio reciproco tra enti pubblici e mondo associativo per sviluppare iniziative all’interno delle comunità e offrire maggiori servizi al cittadino.

“Il Partenio e le risorse del territorio”,
Musto: «L’Irpinia è un paradiso»

“Le periferie del Partenio e le risorse endemiche del territorio: sport, turismo, folklore ed antichi castelli”. Questo il tema del convegno tenutosi questa mattina ad Avellino, promosso dal Centro Studi “Partenio – Mediterraneo”, in collaborazione con Asso Stampa.

A Massimiliano Musto, componente del consiglio dell’Ordine dei giornalisti della Campania, il compito di spiegare l’importanza di questi incontri di formazione sul territorio per far conoscere una terra meravigliosa come l’Irpinia.

Summer Universiade 2019,
Iovino: «Una straordinaria occasione per l’Irpinia»

Bruno Iovino, dirigente del Comitato organizzativo dell’Universiade di Napoli, è impegnato in queste ore nella messa a punto degli ultimi dettagli organizzativi di un evento straordinario che vede la partecipazione di 9800 atleti provenienti da 127 Paesi.

In primo luogo si è deciso il percorso che la fiaccola dell’Universiade dovrà fare.

Lunedì 22 giugno, alle ore 15, il corteo partirà da Montevergine per raggiungere palazzo di Governo intorno alle ore 18.

Summer Universiade 2019,
Rosolino: «Una festa mondiale nella nostra regione»

Si è tenuto presso la sala Grasso di Palazzo Caracciolo un nuovo incontro per presentare la 30^ Summer Universiade, in programma dal 3 al 14 luglio a Napoli.

La manifestazione coinvolgerà tutte le province della Campania e l’Irpinia, come illustrato dal Comitato Organizzatore, ospiterà le gare di pallacanestro, pallavolo e tiro con l’arco.

Ospite d’onore dell’incontro svoltosi presso la Provincia di Avellino, l’atleta Massimiliano Rosolino, oro olimpico a Sidney 2000 e ambasciatore dell’evento multidisciplinare più grande al mondo dopo le Olimpiadi.

Sicurezza, Pignataro (Aicis):
«Linea dura contro l’accattonaggio»

Resta alta l’attenzione sulla sicurezza ad Avellino che non è immune da fenomeni delinquenziali diffusi.

Non solo reati predatori ma anche fenomeni di accattonaggio che vengono segnalati dal segretario regionale dell’Aicis, Salvatore Pignataro, che si mostra sensibile agli allarmi lanciati dai residenti ed esercenti e indica alcune iniziative da adottare per gestire al meglio la sicurezza pubblica.

«Anche nella città di Avellino – spiega Pignataro- il fenomeno dell’accattonaggio e dei mendicanti è in costante aumento. Si tratta di persone che infastidiscono famiglie, anziani, giovani e cittadini che circolano tranquillamente nel centro cittadino e non solo».

Dopo aver sollecitato le forze politiche della città di Avellino a dare spazio nei programmi elettorali ai temi della sicurezza e della legalità, il segretario regionale della Campania dell’Associazione Italiana Criminologi per l’investigazione e la Sicurezza invita il prossimo sindaco e la futura amministrazione comunale di Avellino, a porre in essere ordinanze e misure efficaci contro le forme di accattonaggio, mendicità e abusivismo spesso perpetrate soprattutto nelle zone più affollate della città.

«Occorre contrastare qualsiasi forma di accattonaggio e mendicità -continua- specie se effettuati con modalità ostinate, moleste e minacciose nei confronti di persone inermi. Tale “linea dura” serve a tutelare la tranquillità delle famiglie avellinesi, cosi come avviene nelle altre città italiane ed europee dove tali atteggiamenti sono assolutamente vietate e represse poiché in molti casi favoriscono l’insorgere di fenomeni criminosi e di illegalità, da parte di cittadini italiani ma soprattutto da parte di exstra-comunitari. I sindaci e le amministrazioni comunali hanno dalla loro parte anche la nuova legge di conversione del “decreto sicurezza” che prevede l’introduzione diverse novità sulla immigrazione e sulla sicurezza pubblica».

Tra queste emerge l’introduzione di una nuova fattispecie delittuosa di cui all’art. 663-bis c.p., rubricata come “l’esercizio molesto dell’accattonaggio”. Si punisce, salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque eserciti l’accattonaggio con modalità vessatorie o simulando deformità o malattie o attraverso il ricorso a mezzi fraudolenti per destare l’altrui pietà. Il trattamento sanzionatorio previsto prevede l’arresto da tre a sei mesi a cui si accompagna la previsione di un’ammenda da euro 3.000 a euro 6.000. In aggiunta, potrà essere sempre disposto il sequestro delle cose che sono servite o sono state destinate a commettere l’illecito o che ne costituiscono il provento.

La riforma riscrive anche l’articolo 600-octies del codice penale, la cui rubrica sarà sostituita dalla seguente: “Impiego di minori nell’accattonaggio. Organizzazione dell’accattonaggio”.

A questo riguardo, risulta evidente la stretta nei confronti degli organizzatori, che si affiancherà a quella prevista dal primo comma della disposizione. La fattispecie penale di cui all’art. 600-octies, ad oggi, punisce, salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque si avvale, per mendicare, di minori degli anni 14 ovvero permette che questi, sottoposti alla sua autorità o affidate alla sua custodia o vigilanza, mendichino, o che altri se ne avvalgano per mendicare.

«La pena -conclude il segretario Aicis Campania- è quella della reclusione da uno a tre anni. Il secondo comma, aggiunto dalla legge in materia di sicurezza, ha ritenuto opportuno sanzionare con la reclusione da uno a tre anni anche chiunque organizzi l’altrui accattonaggio, se ne avvalga o comunque lo favorisca a fini di profitto».

Aicis Campania,
fervono i preparativi per l’incontro in Provincia

Il prossimo 29 marzo, presso la sala Grasso di Palazzo Caracciolo si terrà un evento formativo organizzato dall’Associazione Italiana Criminologi.

Parteciperanno all’incontro il commissario straordinario del comune di Avellino, Giuseppe Priolo, e il presidente della provincia Domenico Biancardi.

Le conclusioni saranno affidate a Franco Roberti, già procuratore nazionale Antimafia e assessore regionale alle politiche della sicurezza della regione Campania.

Ad introdurre i lavori il dottor Salvatore Pignataro, segretario regionale Campania AICIS e organizzatore dell’evento.

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