castello d’aquino caffè letterario grottaminarda

Divina Commedia: 5 cocktail per 5 personaggi dell’Inferno

Eccoci con un nuovo appuntamento di Cocktail e Cultura al Castello! Protagonista di oggi è La Divina Commedia di Dante Alighieri e più precisamente l’Inferno.

Insieme a Michelangelo Bruno, bartender del Castello D’Aquino caffè letterario di Grottaminarda, abbiamo pensato ad un modo per poter parlare di cultura e fondere un classico della letteratura mondiale con il mondo della miscelazione. La cultura e gli eventi ad essa connessi, come gli appuntamenti di Dante per tutti, sono in stand-by, quindi abbiamo cercato un modo per collegarvi al “fil rouge” degli eventi sospesi.

cocktail e cultura al castello: La Divina Commedia e 5 drink

Il mondo della miscelazione si fonde con un classico della letteratura mondiale

In che modo? Abbiamo assegnato 5 drink a 5 personaggi dell’Inferno. La nostra scelta si è orientata su personaggi controversi, a cui abbiamo attribuito delle qualità caratteriali, valutate attraverso le parole e il punto di vista dantesco e osservate umanamente in base alle notizie storiche che li hanno contraddistinti. Ecco il risultato della nostra indagine e del nostro progetto culturale.

5 cocktail per 5 personaggi dell’Inferno di Dante Alighieri

1. Un Martini Cocktail per Dante Alighieri

5 drink per 5 personaggi dell'Inferno dantesco

Un classico drink della miscelazione per un intramontabile intellettuale italiano

Per iniziare non potevamo non omaggiare Dante Alighieri, il protagonista e l’autore della Divina Commedia. Il cocktail perfetto per l’intellettuale fiorentino è il Martini Cocktail perché questo drink rappresenta un grande classico nella miscelazione così come Dante Alighieri è un evergreen della letteratura mondiale. Attraverso la scrittura di Dante Alighieri, facendo riferimento alla Divida Commedia, abbiamo dato alcuni aggettivi alla sua personalità: poliedrica, equilibrata e di grande struttura morale. Il Martini Cocktail allo stesso modo è un drink dalla grande struttura organolettica, equilibrato – se pensiamo alle prime versioni di questo cocktail- e intramontabile.

Nel mezzo del cammin di nostra vita

mi ritrovai per una selva oscura,

ché la diritta via era smarrita.

Ahi quanto a dir qual era è cosa dura

esta selva selvaggia e aspra e forte

che nel pensier rinova la paura!

Tant’è amara che poco è più morte;

ma per trattar del ben ch’i’ vi trovai,

dirò de l’altre cose ch’i’ v’ho scorte.

Io non so ben ridir com’i’ v’intrai,

tant’era pien di sonno a quel punto

che la verace via abbandonai.

Ma poi ch’i’ fui al piè d’un colle giunto,

là dove terminava quella valle

che m’avea di paura il cor compunto,

guardai in alto e vidi le sue spalle

vestite già de’ raggi del pianeta

che mena dritto altrui per ogne calle.

Cosa accomuna Dante Alighieri con il Martini Cocktail? Questo drink, nel suo primo approccio, può risultare una bevuta non semplice perché è un cocktail molto secco e dal sapore forte. Una volta entrati in confidenza con questi sapori, il palato si affeziona e risulta difficile scegliere un altro drink che richiami vagamente il suo sapore.

Allo stesso modo la Divina Commedia, ad una prima lettura, risulta difficile da comprendere per la complessità di un italiano arcaico e per la simbologia di cui è pregna tutta l’opera ma una volta comprese le chiavi di lettura, l’opera diventa avvincente e accattivante.

2. Un Sazerac per Virgilio

Un cocktail per Virgilio di Dante Alighieri

5 drink per 5 personaggi dell’inferno di Dante Alighieri

Come secondo personaggio abbiamo scelto Virgilio che nella Divina Commedia ha il compito di accompagnare Dante Alighieri per mostrargli tutte le insidie del viaggio che si presenteranno durante il tragitto dell’Inferno e del Purgatorio.

Virgilio rappresenta la ragione, l’equilibrio e la superiorità rispetto a tutto ciò che è dominato dagli impeti e dalla passione.

Un cocktail che rispecchia la personalità di Virgilio è il Sazerac, un drink classico della miscelazione, che affonda le sue radici nel periodo del pre-proibizionismo e nei bar clandestini di New Orleans.

Il sapore  del Sazerac è forte e strutturato, per via del Cognac o del Whisky che vengono aromatizzati con l’Assenzio, tuttavia risulta una bevuta equilibrata grazie all’elemento zuccherino che viene integrato durante la sua realizzazione.  In breve è un cocktail che difficilmente porta all’hangover del giorno dopo.

Quando vidi costui nel gran diserto,

“Miserere di me”, gridai a lui,

“qual che tu sii, od ombra od omo certo!”.

Rispuosemi: “Non omo, omo già fui,

e li parenti miei furon lombardi,

mantoani per patria ambedui.

Nacqui sub Iulio, ancor che fosse tardi,

e vissi a Roma sotto ‘l buono Augusto

nel tempo de li déi falsi e bugiardi.

Poeta fui, e cantai di quel giusto

figliuol d’Anchise che venne di Troia,

poi che ‘l superbo Iliòn fu combusto.

Cosa accomuna Virgilio al Sazerac? A questo drink  non ci si avvicina facilmente perché non è un cocktail conosciuto come gli altri ma è molto noto agli appassionati della miscelazione. Allo stesso modo l’approccio alle opere virgiliane e alla figura del noto pensatore lo si sceglie in modo ponderato e non per caso come fosse uno scrittore qualsiasi.

In breve si sceglie di bere il Sazerac allo stesso modo in cui si sceglie di leggere Virgilio.

3. A Celestino V un Old  Hickory

5 drink per 5 personaggi dell'Inferno dantesco

Il Castello D’Aquino caffè letterario di Grottaminarda ha abbinato 5 drink a 5 personaggi dell’Inferno di Dante

Il terzo cocktail lo dedichiamo a Celestino V, presente nel III Canto dell’Inferno dantesco.

Dante Alighieri lo colloca nell’antinferno, quello degli ignavi, ossia quel luogo in cui non vi è alcuna commiserazione da parte del Divino. Per Dante Alighieri, Celestino V rappresenta una grave offesa per il mondo religioso perché questi ha abbandonato il soglio pontificio, rifugiandosi nell’Eremo di Sant’Onofrio al Morrone (fuori Sulmona) e lasciando come suo successore Bonifacio VIII che rappresenta una figura troppo convenzionale, ancorata al passato e conservatrice.

Per Michelangelo Bruno, il cocktail adatto alla personalità di Celestino V è l’Old Hickory (vecchio legno di noce) perché, diversamente dal giudizio di Dante Alighieri su Celestino V, il Papa rappresenta non un personaggio da denigrare ma un avanguardista. La divisione tra potere spirituale e potere temporale, infatti, è stato un trofeo che storicamente si è ottenuto molto tempo dopo rispetto a quando, Celestino V, lo aveva predicato e auspicato durante il suo pontificato. Dunque, per Michelangelo Bruno, il gesto di Celestino V di aver abbandonato il suo ruolo religioso non può essere considerato del tutto un atto di coraggio mancato.

a lor che lamentar li fa sì forte?”.

Rispuose: “Dicerolti molto breve.

Questi non hanno speranza di morte,

e la lor cieca vita è tanto bassa,

che ‘nvidiosi son d’ogne altra sorte.

Fama di loro il mondo essere non lassa;

misericordia e giustizia li sdegna:

non ragioniam di lor, ma guarda e passa”.

Perché la scelta di paragonare Celestino V a un Old Hickory? Questo cocktail ha una composizione molto semplice perché ha pochi ingredienti ma, nonostante ciò, al palato offre una grande struttura e pienezza. Al pari di Celestino V, l’Old Hickory rappresenta una bevuta solida e semplice ma al tempo stesso piena come il personaggio dantesco.

4. A Cleopatra un White Lady #1

5 drink per 5 personaggi dell'Inferno di Dante

Un cocktail che rappresenta la personalità di Cleopatra

Il quarto drink lo abbiamo dedicato a Cleopatra, collocata all’interno del V Canto dell’Inferno dove risiedono e sono relegati coloro che sono morti in modo violento ma soprattutto per motivi passionali e legati alla lussuria.

Dante Alighieri ha una considerazione perentoria e moralista nei confronti dei lussuriosi ma non è drastica come quella che si evince verso alcuni protagonisti di altri canti dell’Inferno.

Per Cleopatra  abbiamo scelto il White Lady #1 che, ad un primo impatto, potrebbe sembrare un accostamento banale e scontato ma, in realtà, non lo è e vi spieghiamo il motivo.

Cleopatra è stata una donna di potere per nascita, non era bella ma affascinante per le sue doti ammaliatrici e per la sua immensa cultura. Il suo temperamento ha fatto capitolare due capisaldi nonché baluardi della virilità romana: Giulio Cesare e Marcantonio. Nel momento in cui si è dovuta confrontare e scendere a patti con Cesare Ottaviano Augusto, noto per le sue preferenze sessuali maschili, Cleopatra ha deciso di togliersi la vita, facendosi mordere da un cobra e spirando in modo lento e agonizzante. Ciascuna scelta della donna benché dettata da un amore è stata guidata prevalentemente dal sentimento per il suo popolo e dalla voglia di renderlo libero per quanto le è stato possibile.

E come i gru van cantando lor lai,

faccendo in aere di sé  lunga riga,

così vid’ io venir, traendo guai,

ombre portate da la detta briga;

per ch’i’ dissi:” Maestro, chi son quelle

genti che l’aura sì gastiga?”.

” La prima di color di cui novelle

tu vuo’ saper”, mi disse quelli allotta,

” fu imperadrice di molte favelle.

A vizio di lussuria fu sì rotta,

che libito fé licito in sua legge,

per tòrre il biasmo in che era condotta.

Ell’é Semiramìs, di cui si legge

che succedette a Nino e fu sua sposa:

tenne la terra che ‘l Soldan corregge.

L’altra  é  colei che S’ancise amorosa,

e ruppe fede al cener di Sicheo;

poi è Cleopatras lussuriosa.

White Lady #1 è un drink che si presenta come beverino, fresco e spumeggiante. Al palato risulta molto equilibrato tanto che sembra essere una bevuta di poche pretese in apparenza ma nella realtà non lo è. In breve il White Lady #1 è un drink ammaliatore e affascinante perché bevuto il primo bicchiere, dopo, non se ne può più fare a meno.

5.  A Pier delle Vigne un Casino

5 drink per 5 personaggi dell'Inferno dantesco

Pier delle Vigne abbinato ad Cocktail Casino

Il quarto cocktail lo dedichiamo a Pier delle Vigne collocato, nel Canto  XIII dell’Inferno, il girone dei suicidi, in cui apparentemente non c’è vita ma ci sono piante morte e secche. In questi arbusti senza vita risiedono coloro che sono stati oltraggiosi con se stessi, per Dante Alighieri.

Però disse ‘l maestro:” Se tu tronchi

qualche fraschetta d’una d’este piante,

li pensier c’hai si faran tutti monchi”.

Il cocktail che abbiamo pensato per Pier delle Vigne è il Casino perché è un drink che, all’apparenza, sembra non possedere un’anima per via di una ricetta che prende vita da diverse declinazioni di cocktail ma al gusto mostra la propria personalità, che risulta gradevole e non caratterizzata o predominata da sapori forti e a lungo andare stucchevoli. Allo stesso modo Pier delle Vigne seppur per Dante Alighieri  viene considerato una persona che ha deciso di oltraggiare la propria vita, noi lo vediamo piuttosto come un personaggio che è stato fedele a Federico II ma che, tacciato di essere stato un traditore e non accettando l’onta, ha preferito togliersi la vita piuttosto che essere associato ad un’immagina morale che non lo rispecchiava.

Inoltre il gesto di togliersi la vita implica coraggio e determinazione perché ciò che ci è più cara è la nostra salvaguardia o l’istinto primordiale alla sopravvivenza.

Castello D’Aquino caffè letterario: Michelangelo Bruno ci parla di miscelazione e terroir

Eccoci con una nuova puntata di Cocktail e Cultura al Castello D’Aquino di Grottaminarda!

La volta scorsa abbiamo parlato del Castello D’Aquino caffè letterario di Grottaminarda: ieri e oggi.

L’argomento di oggi, invece, riguarda la miscelazione legata al terroir perché è possibile creare un drink dando importanza e preferendo le materie prime di un determinato territorio.

Dietro la mixology, infatti, c’è un mondo e una cultura che esulano dal semplice momento ricreativo.

Michelangelo Bruno, bartender del Castello D’Aquino caffè letterario di Grottaminarda, ci spiega proprio questo.

Si può creare un drink che abbia il sapore o si avvicini alla tradizione culinaria di un luogo? Con il giusto studio, la giusta conoscenza degli ingredienti mixati alla passione per il proprio lavoro è possibile.

Come già vi avevamo accennato al Castello D’Aquino caffè letterario di Grottaminarda è possibile scegliere tra i classici drink, conosciuti e apprezzati un pò da tutti, a cocktail creati ad hoc per dare valore al territorio, al gusto e alle materie prime di una determinata zona geografica.

Michelangelo Bruno: video

Michelangelo Bruno bartender del Castello D’Aquino Caffè Letterario Grottaminarda

Michelangelo Bruno ci parla di miscelazione e terroir

La prima essenza che racchiude un drink è quella storico-culturale che è la stessa su cui si fonda la filosofia del Castello D’Aquino caffè letterario. Per questo motivo nasce Cocktail e Cultura al Castello perché come afferma Michelangelo Bruno:

La ricerca che facciamo è proprio questa. Attraverso la musica, ad esempio, siamo riusciti a sottolineare quanta storia ci possa essere dentro un bicchiere con del liquido dentro.

Questa estate abbiamo organizzato due serate dedicate alla storia della miscelazione in musica. Abbiamo iniziato con una serata dedicata al genere Dixieland, nato a New Orleans all’inizio del 20esimo secolo perché è proprio in questo luogo che nascono molti drink classici come l’Old Fashioned che ha circa 150 anni. La ricerca si è incentrata proprio su questo assioma: andare a sottolineare con la musica quanta storia può racchiudere un drink.

Cocktail e Cultura al Castello, infatti, vuole essere proprio un viaggio nel mondo della miscelazione in cui  si parte dalla storia dei drink e si arriva ai nostri giorni e a quello che faccio io al Castello D’Aquino caffè letterario con le proposte di nuovi drink home made.

Molti ingredienti che compongono le offerte presenti al Castello D’Aquino caffè letterario di Grottaminarda sono freschi e lavorati da Michelangelo Bruno, che crea sciroppi ad hoc biologici, lavorando i prodotti e le materie prime del territorio.

Noi non facciamo solo drink per essere internazionali ma soprattutto per richiamare un terroir. Quest’estate, ad esempio, mi sono cimentato nella creazione di un cocktail che richiamasse e riportasse alla memoria la nostra ciambottella, un piatto tipico della cucina grottese composto da pomodori e peperoni.

Per scoprire altri dettagli non vi resta che guardare il video in home!

Il Castello D’Aquino caffè letterario di Grottaminarda: ieri e oggi

Eccoci con la prima puntata di cocktail e cultura al Castello D’Aquino, il caffè letterario di Grottaminarda. Insieme a Michelangelo Bruno, in questa prima puntata della rubrica, abbiamo deciso di parlarvi della storica e suggestiva location in cui si trova il caffè letterario e spiegarvi com’è nato questo luogo di ritrovo, cosa è diventato e cosa rappresenta per gli avventori di sempre e per quelli nuovi.

Castello D'Aquino caffè letterario Grottaminarda: video

Il caffè letterario di Grottaminarda

Castello D’Aquino caffè letterario: come nasce

Il Castello D’Aquino caffè letterario di Grottaminarda nasce tre anni fa, attraverso un bando indetto dal Comune di Grottaminarda in cui veniva affidato in gestione come caffè letterario la parte inferiore del Castello D’Aquino.

I Minichiello, esperti del settore bar industry da anni,  decidono di affrontare questa sfida prendendo in gestione il caffè letterario. La sfida si è rivelata un grande successo perché il Castello D’Aquino caffè letterario di Grottaminarda è diventato un luogo di ritrovo per tutti, riuscendo a sdoganare il luogo sia da un punto di vista culturale che di miscelazione.

Per quanto riguarda gli eventi culturali, in questo periodo al Castello D’Aquino caffè letterario, c’è in esposizione la personale artistica di un’artista di Grottaminarda che lavora la colla a caldo e si stanno svolgendo dei reading sulla Divina Commedia che prendono vita all’interno del progetto Dante per tutti.

La struttura in cui si trova il caffè letterario di Grottaminarda vanta quasi mille anni di storia, la location si presenta da sola per la sua straordinaria bellezza composta da varie sale spaziose all’interno in cui vi sono affreschi storici e da giardini che offrono la possibilità di osservare la valle in cui nasce la cittadina di Grottaminarda.

Castello D'Aquino caffè letterario Grottaminarda: ieri e oggi

Com’era il Castello D’Aquino caffè letterario di Grottaminarda e cosa è diventato oggi

Il caffè letterario di Grottaminarda è una sorta di laboratorio culturale che cerca di offrire uno scorcio sul passato ma lo rivisita in chiave moderna, proponendo eventi culturali di un certo spessore e livello artistico.

Per scoprire qualche dettaglio in più non vi resta che guardare il video in home!

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