concorso di fotografia

Ri-Scatto, il tour fotografico alla scoperta dei vicoli e degli scorci più belli di Napoli

Immortalare con uno scatto le bellezze nascoste nei vicoli di Napoli, le antiche botteghe che resistono alla modernità, che si snodano in scorci senza tempo, promuovendo, allo stesso tempo, la socialità è l’intento del progetto Ri-Scatto, dedicato ai ragazzi e promosso dall’Associazione Miniera.

Un progetto sostenuto da Caffè Borbone, azienda napoletana impegnata nella valorizzazione del territorio, la promozione culturale, e iniziative che creino valore sociale.

L’associazione Miniera, con sede ai quartieri spagnoli, ha dato il via a un laboratorio dedicato a ragazzi dai 10 ai 14 anni. A partire da sabato 23 aprile fino alla fine di  giugno, sempre in piccoli gruppi, saranno intrapresi 9 percorsi: Quartieri Spagnoli, centro storico, Forcella, Santa Lucia, e altre zone rappresentative della veracità napoletana, sono alcune delle tappe del “tour metropolitano” guidato dai volontari di Miniera, guide turistiche e fotografi, Una volta terminati i laboratori fotografici sarà allestita una mostra dedicata “scatti più belli”, con tanto di didascalia dove i giovani autori racconteranno ciò che hanno fotografato e le sensazioni che hanno provato.

Ri-scatto Caffè Borbone Napoli

Ri-scatto Caffè Borbone Napoli

La finalità del progetto è quella di promuovere la collaborazione reciproca lavorando insieme, e fare leva sul senso di appartenenza al territorio, si propone, inoltre, di coinvolgere in modo particolare bambini e ragazzi delle realtà difficili. Fare squadra, conoscere ed apprezzare la propria città, il proprio quartiere e insegnare ai ragazzi che esiste una realtà differente, luminosa e allo stesso tempo inclusiva, sono i buoni propositi di questa iniziativa.

Così Salvatore Iodice, presidente dell’associazione Miniera, commenta l’iniziativa:

Siamo in debito verso la città, una città che regala bellezza ad ogni sguardo. È importante sostenere gli uomini del futuro, i nostri figli, dandogli la possibilità guardare con occhi diversi ciò che ci circonda. Essere sostenuti da un’azienda dedita alla valorizzazione del caffè napoletano è importante per noi, perché è un emblema della nostra cultura, che comunica socialità, convivialità. In fondo il caffè si offre solo alle persone gradite, e noi ne siamo onorati.

Catturare il tempo, fermare un istante, raccogliere e condividere le emozioni che si provano al momento dello scatto, saranno uno stimolo per i giovani fotografi a guardare con occhi diversi la bellezza di una città eclettica come Napoli, attraverso l’arte della fotografia.

Scade il 31 dicembre a mezzanotte il bando del concorso di fotografia documentaria “1801 passaggi”

Scade alla mezzanotte del 31 dicembre il bando della quinta edizione del concorso nazionale di fotografia documentaria “1801 passaggi”, iniziativa legata a un progetto museale nato in un piccolo paese del sud interno che si sta facendo conoscere di fronte a una platea ormai internazionale. Il concorso è ispirato al fondo fotografico di Frank Cancian custodito a Lacedonia (Av) nel MAVI-Museo Antropologico Visivo Irpino. Il tema di quest’anno è “Un paese italiano, 2021” e i partecipanti dovranno inviare opere realizzate a partire dall’1 gennaio 2021 e fino al 31 dicembre 2021, data di scadenza del bando.

Nel piccolo borgo rurale irpino, nel 1957, il giovane fotografo e antropologo in formazione 
Frank Cancian, statunitense di origini venete, realizzò uno straordinario ritratto fotografico della comunità: 1801 scatti i cui negativi e provini sono stati donati 60 anni più tardi alla Pro Loco “Gino Chicone” di Lacedonia. Quest’ultima, in collaborazione con l’associazione LaPilart e con il sostegno dell’Amministrazione comunale, ha fondato un piccolo museo, il MAVI, che custodisce ed espone questo patrimonio.

Frank Cancian

Frank Cancian

Una serie di 20 foto di Frank Cancian costituisce la base del concorso, nel quale gli autori vengono chiamati a presentare proprie foto scattate in Italia che trovino riferimento nelle foto di Cancian realizzate a Lacedonia e che propongano una libera reinterpretazione attualizzata di quelle immagini. Così come Cancian si recò a Lacedonia “per capire come le persone vivevano e per fotografarne la quotidianità”, allo stesso modo la richiesta ai nuovi autori è quella di prendere spunto dai temi e dai soggetti del 1957 per raccontare la realtà di oggi le nuove sfide che la società è chiamata a vivere.

Frank Cancian: foto

Foto d’epoca del fotografo statunitense



Con il concorso annuale – 
organizzato dall’associazione LaPilart e dalla Pro Loco “Gino Chicone”, con il sostegno del Comune di Lacedonia e in partnership con Museo delle Civiltà (Roma, Ministero della Cultura) e Fondazione Un Paese (Luzzara) – vengono selezionate dalla giuria 20 opere fotografiche particolarmente meritevoli, che vengono esposte in una mostra conclusiva annuale inaugurata nell’ambito dell’evento “1801 passaggi”, nel corso del quale vengono premiate le opere vincitrici. Dopo lo svolgimento del concorso, la mostra fotografica presenta quindi la serie di 20 foto di Cancian posta a base del contest e i 20 scatti selezionati dalla giuria fra tutti quelli presentati dai partecipanti.

Anche per l’edizione 2021 
la scelta delle foto finaliste e vincitrici spetta a una giuria di esperti di primo piano, costituita da: Simona Guerra (coordinatrice), esperta in ordinamento e valorizzazione di archivi fotografici, autrice di biografie di fotografi e saggi di fotografia; Massimo Cutrupi, fotografo dell’ICPI-Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale del Ministero della Cultura e docente; Francesco Maranoantropologo e artista, professore associato dell’Università della Basilicata, direttore della rivista peer reviewed “Visual Ethnography”. Anche quest’anno, inoltre, la famiglia del fotografo e antropologo Frank Cancian, scomparso il 24 novembre 2020, assegnerà il premio speciale Frank Cancian a una delle 20 fotografie selezionate dalla giuria.

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