coronavirus

Lettera aperta dalla sezione Ireneo Vinciguerra del P.S.I. di Ariano Irpino al Presidente della Regione Campania

Al Presidente della Regione Campania.

 

Il Partito Socialista Italiano di Ariano Irpino, in una fase così critica come quella che sta vivendo la nostra comunità, ritiene che il compito della politica e segnatamente dei partiti sia di mettersi al servizio dei cittadini e delle loro legittime istanze affinché, laddove disattese, vengano prontamente ascoltate da chi riveste funzioni pubbliche apicali.

Le carenze e le lacune nella gestione dell’emergenza Covid-19 presso l’Ospedale Sant’Ottone Frangipane sono ormai note a tutta la popolazione, fin da quando sono transitati nel pronto soccorso due pazienti risultati poi positivi al Coronavirus.

Tale circostanza ha comportato la chiusura del reparto di emergenza per ben otto giorni, con grave nocumento per la cittadinanza. Ciò ha rappresentato soltanto il principio di una fase emergenziale che tutt’ora sta investendo il nostro nosocomio.

Lettera aperta dalla sezione P.S.I. di Ariano Irpino

Partito Socialista Italiano

Un’emergenza alla quale si aggiunge la cronica carenza di organico, che risulta ulteriormente aggravata dall’assenza di personale medico-sanitario, risultato positivo o posto in quarantena preventiva.

Il numero dei mezzi di soccorso in dotazione non è sufficiente a soddisfare tempestivamente le numerose richieste dell’utenza, e il personale risulta sprovvisto dei presidi medici necessari per far fronte all’emergenza.

Non possiamo non condividere, altresì, l’appello rivolto dai medici e dagli infermieri in una lettera aperta alla Sua persona, affinché si proceda a una immediata sanificazione dei locali e alla sottoposizione al tampone faringeo di tutto il personale medico, paramedico e ausiliario indifferentemente.

All’indagine epidemiologica in corso dovrà affiancarsi una necessaria ricerca delle cause che hanno condotto alla situazione attuale, che appare sempre più confusa.

Dunque, a fronte di quanto esposto, riteniamo necessario un Suo immediato e risolutivo intervento atto a garantire la piena funzionalità del nostro presidio ospedaliero, potenziandone i singoli reparti e implementandone l’organico, questo anche al fine di assicurare il servizio sanitario ai pazienti necessari di cure al di fuori dell` epidemia in corso.

 

Partito Socialista Italiano

  La Segreteria Cittadina

Decreto Coronavirus: qualche dritta dal nostro avvocato Paolino Salierno

In questi giorni i decreti sono all’ordine del giorno. Cosa ci è consentito fare e cosa no? Il nostro avvocato Paolino Salierno ci ha dato qualche delucidazione a riguardo.

Posso fare una passeggiata? Posso andare a correre? Posso andare a lavoro, a fare una visita medica, a fare la spesa o a comprare le medicine? Ma anche banalmente a comprare il giornale o le sigarette?

Quali sono le sanzioni alle quali mi espongo in caso di inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità? Quali reati posso commettere ai tempi dell’epidemia da Coronavirus?

Gli interrogativi legittimi e comuni di questi giorni se ci fosse una macchina del tempo che ci portasse indietro di soli due mesi ci farebbero inorridire e sgranare gli occhi.

I DPCM (Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri) sono provvedimenti urgenti, emergenziali e transitori finalizzati alla salvaguardia del preminente interesse della tutela della salute pubblica.

È bene fare questa premessa perchè essi sono permeati di quei caratteri di eccezionalità: sono evidentemente scritti in fretta seguendo l’evolversi drammatico degli eventi, intervengono a comprimere spazi di libertà che mai erano stati scalfiti a partire dall’introduzione della Costituzione Repubblicana ma, è bene dirlo, poggiano comunque sul consenso sociale che sempre caratterizza il pregiuridico.

Il Coronavirus spiegato da un esperto

Cosa c’è da sapere sul Coronavirus

Allora rispondiamo alle nostre domande introduttive.

1. Posso fare una passeggiata?

Sì, con alcune precisazioni. Le Autorità non hanno voluto introdurre arresti domiciliari collettivi né un regime straordinario ed iperstringente di legge marziale per cui è consentito uscire di casa rispettando tutte le norme di cautela della distanza con le altre persone. È comunque generalmemente vietata la circolazione delle persone sul territorio nazionale per cui si può prendere un po’ d’aria nelle vicinanze del proprio domicilio o della propria residenza ma senza mettersi in macchina e circolare per andare a passeggio su una strada in particolare o sul Lungomare di Salerno né tantomeno ad ammirare panorami irpini sulle nostre colline o sulle nostre montagne. È altresì consentito portare fuori il cane per le esigenze tipiche degli animali.

2. Posso andare a correre?

Sì, con le medesime modalità di cui sopra. Il Presidente della Regione Campania è intervenuto con propria ordinanza a chiudere parchi e ville comunali perchè una interpretazione troppo sciolta e disinvolta di questa concessione, in alcune zone, stava finendo per frustrare e rendere inefficaci i sacrifici di libertà delle altre persone. È consentito un po’ di movimento all’aria aperta ma senza esagerazioni. Non è consentito ad esempio riposare sulle panchine a prendere il sole perchè tale condotta è in contrasto con le finalità dei provvedimenti.

3. Posso andare a lavoro, a fare una visita medica, a fare la spesa, a comprare le medicine?

Assolutamente sì.

Queste sono le esplicite deroghe al generale divieto di circolazione. Tali esigenze devono essere oggetto dell’autocertificazione da compilare e portare con sé o in assenza il cui modulo viene fornito dalle Forze dell’Ordine. Occorre dichiarare la verità perchè gli abusi saranno sanzionati come diremo a breve. A queste deroghe se ne affianca un’altra: lo stato di necessità da esplicitare volta per volta. Gli abusi saranno puniti ribadendo in ogni caso che bisogna limitare allo stretto necessario ognuno dei suddetti spostamenti.

Paolino Salierno: video

L’avvocato ci spiega il codice del consumo nel diritto civile

4. Posso andare a comprare il giornale o le sigarette?

Sì, nelle edicole e nei tabacchi più vicini alla propria abitazione.

5. Quali sono le sanzioni alle quali mi espongo in caso di inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità? Quali reati posso commettere ai tempi dell’epidemia da Coronavirus?

L’inosservanza dei provvedimenti dell’autorità integra la condotta prevista e punita dall’art. 650 del codice penale. Esso è un reato contravvenzionale, segnatamente di polizia, punito – sempre che il fatto non costituisca un più grave reato – con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino ad euro 206. Dunque sarete denunciati dalle forze dell’ordine preposte al controllo e l’Autorità Giudiziaria in caso di fondatezza della notizia di reato emanerà nei vostri confronti un decreto penale di condanna.

Nel caso in cui dovesse esservi notificato un simile provvedimento non bisogna assolutamente riporlo in un cassetto o limitarsi al pagamento dell’eventuale sanzione pecuniaria ivi indicata ma se si vogliono evitare e/o mitigare le conseguenze tipiche di una condanna penale, occorre immediatamente recarsi dal proprio avvocato.

Nel caso in cui si abbia coscienza di commettere un abuso non bisogna assolutamente tentare di scappare davanti ad un controllo: una simile condotta oltre a mettere in pericolo voi stessi e gli operatori di polizia giudiziaria potrebbe integrare il ben più grave delitto previsto dall’art. 337 del codice penale “resistenza a un pubblico ufficiale” punito con reclusione da sei mesi a cinque anni.

Allo stesso tempo bisogna assolutamente evitare di autocertificare il falso: tale condotta, restando fermo il reato di cui all’art. 650 c.p., integra l’ulteriore reato previsto dall’art.483 codice penale in relazione all’art. 76 D.P.R. n. 445 del 2000 “falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico” delitto punito con la reclusione fino a due anni.

Tutto ciò se le suddette condotte sono commesse da soggetti sani.

Nel caso in cui si abbiano conclamati sintomi da COVID19 e si violi la quarantena si può integrare il reato di cui all’art. 452 del codice penale “epidemia colposa” punito con la reclusione da uno a cinque anni.

Nel caso, infine, in cui si risulti positivi al COVID19 e si violi comunque la quarantena – anche nel caso in cui non si volesse direttamente trasmettere la malattia ma semplicemente nella coscienza di essere positivi, si accettasse il rischio di trasmetterla (c.d. dolo eventuale) – si integrerebbe il gravissimo reato di cui all’art. 438 del codice penale punito con l’ergastolo.

 

Avv. Paolino Salierno

La vita al tempo del Coronavirus

Un genitore rigido non e’ un cattivo genitore, ma è uno che alza la voce e protegge e non fa spallucce dietro al lamento di un figlio. È chiaro che dipende dal caso. Ma ci sono momenti dove il malcontento di un figlio per un No, è fondamentale. E allora forse è arrivato il momento dei No decisi e acuti.
Al semaforo col rosso ci si ferma.
E allora immaginiamo si sia rotto il semaforo.

Se ci trovassimo in strada nelle nostre confortevoli automobili fermi al semaforo, potremmo provare ad immaginare la scena: gente che impreca che è in ritardo al proprio appuntamento, gente che si agita perché deve andare a prendere i propri figli in palestra, gente il cui stop significa il non poter raggiungere l’ aeroporto o la stazione per prendere l’aereo o il treno prenotato. Tutti in ansia al semaforo Rosso. Tutti sospesi. Tutti con le proprie ragioni.
Il Governo con l’indicatore del semaforo rosso, arancione ha creato l’apoteosi. Ha permesso in tempi già sospetti a quegli automobilisti di lasciare la propria auto ferma lì dov’era pur di raggiungere l’appuntamento, l’aereo o il treno da prendere, la gente è scappata a piedi, dimenticando nel proprio abitacolo il navigatore. Si è perso il senso dell’orientamento totale. E allora da qui, tante le indicazioni. Andiamo di là, torniamo indietro, andiamo dall’altra parte.

Quanti stanchi si sono accasciati per terra, bestemmiando per aver dimenticato il navigatore. Edizione straordinaria:”non si torna più indietro”, si torna tutti a casa con un solo navigatore per tutti. Come tutti sappiamo alle volte se lo strumento non è aggiornato ci porta per vie e viuzze che il ritorno a casa sembra un’impresa ardua. Quando invece le mappe sono aggiornate sono indicatori di un tragitto quantomeno più agile. Intanto al semaforo sono arrivati i tecnici, che impossibilitati al ripristino dello stesso, propongono misure urgenti, senza richiedere altri pareri ad altri tecnici.
Misure di emergenza e in questo caso non devi chiedere ulteriormente a signora Europa.
Ci hanno detto che signora Europa sta seguendo lo Spred, è un po’ impegnata, segue da lontano, ma molto molto preoccupata le vicende legate al Coronavirus e non può essere disturbata.

Eh già perché quello che per gli italiani è il dramma, per la signora è vicenda e scommettiamo che mentre ci guarda da lontano si è già premunita di guanti sterili e mascherina, amuchina e annessi per paura del contagio?

Intanto che scrivo, mi distraggo, mi squilla il telefono, è mio fratello. Gli faccio gli auguri per il suo compleanno. Ci tengo a precisare che il suo sangue è napoletano cento, cento. Scambiamo due parole e gli chiedo della situazione in Svizzera. Lui mi risponde che se il mio riferimento è circa il Coronavirus, il contagio è arrivato anche lì, che ci sono regole da seguire ma che se il governo prende un provvedimento tutti lo seguono in maniera puntuale, aggiungendo altresi di seguire quanto accade in Italia ma non si spiega del perché un giorno prendono una decisione ed il giorno seguente la cambiano. Aggiunge il caro fratello, perentorio, qui parla uno solo e non si lascia influenzare.
Ci salutiamo e io ritorno dov’ero: al semaforo guasto.
Lì arrivano tecnici, i più drastici, quelli che dichiarano che sia giusto il rosso e che le macchine vadano lasciate pure lì, dove si trovano. Genererranno il caos, non importa perché mentre si discute, a piedi si è già tornati a casa.

La vita durante il Coronavirus

La vita durante il Coronavirus

Vi rendete conto, casa dolce casa. Il posto più sicuro, ma spesso non per tutti. E sempre non generalizzando, per stemperare gli animi pesanti e pressanti dei reclusi e dei tutti agli arresti domiciliari, pensavo ad una categoria che, dopo questa crisi, prenderà sicuramente quota, quella degli avvocati divorzisti.
Questo periodo sono convinta servirà a riavvicinare molto di quelle persone che pur amandosi lavorando e stando sempre sotto pressione, si sentivano in crisi, confusi. Avevano bisogno di tempo per stare insieme. Riassaporeranno il menage familiare, si renderanno conto di quanto sono cresciuti e maturati da soli mantenendo saldo il vincolo familiare costruito.
Per tanti altri ci sarà poco da fare se non nulla che prendere atto che questa forzatura in casa è diventata la gogna oltre il Coronavirus, e il tempo non passerà mai… Sono proprio questi i soggetti che forse tenteranno di boccheggiare di più con le autodichiarazioni di cui all’art 650 del Codice Penale.
Invitati gli avvocati a tenersi pronti, Io giro e rigiro ma sempre al semaforo vi riporto.

C’ e una riunione dei tecnici molto importante e non di poco conto, chiamata la maggioranza e l’opposizione che sa bene cosa vuol dire rimanere fermi.
C è un’emergenza straordinaria che ribadisco non era contemplata in nessuna delle loro propagande elettorali precedenti. In una situazione di emergenza tale, approvare la voce di chi porta soluzioni tangibili e non ha paura di “donna” Europa, per la maggioranza non sarebbe un segno di debolezza. Accettare di buon grado le proposte e portarle avanti insieme, sino alla fine. E cara la nostra maggioranza aprirsi alle soluzioni che avete come dite voi “in cartellina” non sarebbe motivo di condanna, bensì un segno in primis di senso civico e di responsabilità per il tricolore che si rappresenta.
Gli italiani ormai alle poltrone, nei letti, sul divano, fuori al giardino, costretti a seguirvi in TV, sui social hanno bisogno di buoni esempi. Il decreto resto a casa non si tocca, è il vostro sforzo, quello che avete ritenuto giusto fare, gli italiani lo accettano e lo rispettano ma lo condividerebbero di più e vi apprezzerebbero di più, se raggiungeste un accordo unanime anche con le forze di opposizione.
Non possiamo continuare a vedervi discutere con il poi vediamo. Ci avete chiesto un sacrificio di 15 giorni. Lo si fa. Ma voi fate vostre le idee delle opposizioni. Decretate e non abbiate paura dell’Europa. Li ci dovete ritornare uniti e unitari senza complotti, perché il Virus Covid 19 forse vi ha insegnato qualcosa… forse vi voleva fare aprire gli occhi su qualcos’altro.
Intanto mentre voi pensate alle misure, credo che in tutto il territorio nazionale i meno si sono attivati con gare di solidarietà per donazioni al comparto sanitario, segno di come l’Italia si unisce nel bisogno, per gli ospedali di riferimento.
Se dobbiamo seguirvi da casa, dateci uno spettacolo sano e giusto.

Siate in grado e ve ne saremo grati, perché al di là della forza politica che rappresentate siete uomini e un giorno sarete ricordati per quanto avete fatto, per come avete saputo traghettare anime e intenti, non per i like sui social e neanche per i voti che oggi vi vedono così collocati. Restate a casa pure tutti voi, se fosse necessario, ma decretate, firmate e concretizzate adesso.
Finita l’emergenza che dite ce la racconterete la verità, quella che occultate?
Gli italiani invocano e vi chiedono autorevolezza e protezione sociale, sostenibilità delle scelte fatte a monte.
E poi molto francamente, gli indecisi e gli irresponsabili non mi sono mai piaciuti.

Tiziana Cipolletta

Sospesi gli interventi chirurgici in elezione su tutto il territorio provianciale per garantire le emergenze

A causa dell’emergenza Coronavirus e con l’entrata in vigore dell’ultimo decreto ministeriale sulle misure di contenimento del contagio sull’intero territorio nazionale che riporta quanto segue:

1. Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi
del virus COVID-19 le misure di cui all’art. 1 del decreto
del Presidente del Consiglio dei ministri 8 marzo 2020
sono estese all’intero territorio nazionale.
2. Sull’intero territorio nazionale è vietata ogni forma
di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti
al pubblico.
3. La lettera d) dell’art. 1 decreto del Presidente del
Consiglio dei ministri 8 marzo 2020 è sostituita dalla
seguente:
« d) sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive
di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o
privati. Gli impianti sportivi sono utilizzabili, a porte
chiuse, soltanto per le sedute di allenamento degli atleti,
professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse
nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano
(CONI) e dalle rispettive federazioni, in vista della
loro partecipazione ai giochi olimpici o a manifestazioni
nazionali ed internazionali; resta consentito esclusivamente
lo svolgimento degli eventi e delle competizioni
sportive organizzati da organismi sportivi internazionali

all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse,
ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico; in tutti
tali casi, le associazioni e le società sportive, a mezzo
del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i
controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus
COVID-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli
accompagnatori che vi partecipano; lo sport e le attività
motorie svolti all’aperto sono ammessi esclusivamente a
condizione che sia possibile consentire il rispetto della
distanza interpersonale di un metro;».

Art. 2.
Disposizioni finali
1. Le disposizioni del presente decreto producono effetto
dalla data del 10 marzo 2020 e sono efficaci fino al
3 aprile 2020.
2. Dalla data di efficacia delle disposizioni del presente
decreto cessano di produrre effetti le misure di cui agli
articoli 2 e 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei
ministri 8 marzo 2020 ove incompatibili con la disposizione
dell’art. 1 del presente decreto.
Roma, 9 marzo 2020

Il Presidente
del Consiglio dei ministri
CONTE

Il Ministro della salute
SPERANZA
Registrato alla Corte dei conti il 9 marzo 2020
Ufficio controllo atti P.C.M. Ministeri della giustizia e degli affari
esteri e della cooperazione internazionale, reg.ne n. 421
20A01558

Si è verificata una situazione poco piacevole: c’è carenza di sangue che coinvolge tutta la Campania e non è possibile ottenere un supporto extra-regionale.

In breve è stata necessaria l’immediata sospensione, fino a data da destinarsi, di tutta l’attività chirurgica in elezione (interventi chirurgici programmati).

Il provvedimento di sospensione temporanea delle attività chirurgiche in elezione è stato comunicato, oltre che alle Unità operative interessate della Città Ospedaliera e del plesso “Landolfi” di Solofra, a tutte le Direzioni Sanitarie delle seguenti strutture esterne afferenti al Simt dell’Azienda “Moscati”: Presidio Ospedaliero “Frangipane” di Ariano Irpino,  Presidio Ospedaliero “Criscuoli” di Sant’Angelo dei Lombardi, Clinica “Malzoni”-Villa dei Platani di Avellino, Casa di Cura “Villa Esther” di Avellino, Clinica “Montevergine” di Mercogliano, Casa di Cura “Santa Rita” di Atripalda e Casa di Cura “Villa Maria” di Mirabella Eclano.

Si coglie l’occasione per lanciare un appello alla donazione di sangue per fronteggiare le emergenze, per dare supporto ai pazienti che non possono fare a meno delle trasfusioni e per consentire una rapida ripresa degli interventi chirurgici programmati. Si invita pertanto la popolazione a non indugiare nel recarsi presso il centro donazioni dell’Azienda “Moscati” o nell’avvalersi delle autoemoteche e delle Unità di Raccolta (UdR) presenti sul territorio.

Sono state attivate tutte le procedure atte a garantire il massimo della sicurezza e si sottolinea che non esiste nessun rischio per i donatori di sangue.

Carlo Sibilia si appella alle coscienze di tutti i cittadini italiani

Carlo Sibilia, Sottosegretario all’Interno, in un video pubblicato su suo profilo Facebook invita i cittadini a restare a casa.

#RestateACasa più restiamo a casa e più presto sconfiggiamo il coronavirus e ripartiamo insieme 👍🇮🇹

Pubblicato da Carlo Sibilia su Martedì 10 marzo 2020

Le parole pronunciate dal Sottosegretario all’Interno sono le seguenti:

Più tempo restiamo a casa e meno durerà questa fase difficile di emergenza. Il Coronavirus non tocca solo i più anziani ma coinvolge ciascuno di noi.

Presto ripartiremo insieme!

Sono stati stanziati i primo 7,5 miliardi di investimento, che andranno incrementandosi nei prossimi giorni, mentre altri 3 milioni di euro sono già appostati per dotare i nostri ospedali di 5mila respiratori e ventilatori polmonari per l’acquisto dei quali è partita la gara Consip.

Faccio ancora appello alla vostra coscienza: non diffondete il Coronavirus andando in giro! Ricordiamoci sempre che mentre la stragrande maggioranza può e deve restare a casa, ci sono degli eroici combattenti che negli ospedali di tutta Italia stanno lottando per noi tutti e che a casa non possono restare.

È a loro che va il mio pensiero costante, così come alle Forze dell’ordine e ai Prefetti che in queste ore sono chiamati ad uno sforzo ancora maggiore.

Alcuni di loro, che sento costantemente, sono costretti a casa dal contagio eppure restano in prima linea.

Tutti loro, tutti noi, vinceremo questa sfida.

 

Coronavirus: l’alleato numero uno per la fine della nostra Democrazia

Sempre più in apprensione, mi domando dove si sia smarrito il buonsenso.

C’è il Coronavirus, c’è la demenzialità a volerlo sfidare ad ogni costo non preservando se stessi e gli altri. Guerreggiamo tra noi.

Arriva l’esercito, le carceri esplodono e con l’annessa emergenza mettiamo a rischio altre vite. Le immagini sui social del superficiale di turno che si posta con la propria comitiva, credendosi figo e intelligente mentre fa l’apericena, la serata, l’overdose di vita sfrenata, e ai miei occhi, per nulla esilarante.

Siamo vuoti, irresponsabili coscientemente e siamo insensibili davanti il sacrificio che medici, infermieri, operatori socio sanitari stanno facendo per fronteggiare la nostra strafottenza. Per proseguire con le forze dell’ordine coinvolte, gli amministratori locali, regionali fino a quelli nazionali. Ci guardano da tutte le parti del mondo come degli appestati e pure ignoranti.

Era ed è il momento per un cambiamento sano con un sacrificio minimo. E cosa facciamo? Ci distinguiamo per nefandezze di ogni genere. Io proporrei il divieto assoluto, non l ‘invito a stare a casa, senza neppure le giustificazioni. Ho letto di persone in partenza, per motivi inderogabili. Perché in Italia si delinque e si interpreta la legge come meglio si crede.

Se è vero che esiste un virus da combattere, esiste il panico da frenare. Purtroppo come sempre c’è una informazione sana e una non informazione.

Da qui l’impossibilità a lavorare con e per la didattica a distanza. Da qui la minaccia che si perda un anno della propria vita facendo ripetere nuovamente l’anno accademico scolastico a tutti senza distinzione. Con le minacce forse riusciremmo a sacrificarci due settimane.

Il tam tam di notizie generatosi sui vari social espande ancor più il fenomeno, non a caso i fatti riguardanti le carceri italiane. Salerno è stato da innesco per tutte le altre case circondariali. Ricollegandoci al pensiero precedente, per una donna con prole due settimane sono un tempo infinito, quasi abissale col tipo di restrizione richiesteci, eppure infinitamente possibile se si può evitare il peggio.
Ci stanno implorando di attenerci al rispetto di poche regole che adottate anche dopo, ci cambierebbero di gran lunga la vita e invece con la scusa degli incompetenti al Governo, vorremmo sabotare un sistema che è già precario di suo, e per quanto possa essere così, neppure ringraziamo per lo sforzo che dimostrano. Un Governo competente si sarebbe mosso in modo differente? Noi questo non lo possiamo dire.

I vari addetti ai lavori sono umani come tutti noi e mai avrebbero potuto immaginare l’arrivo di una guerra così, senza armi. Poi c’è chi la chiama pandemia, chi guerra. In ogni caso non faceva parte della loro propaganda elettorale.

Le ipotesi pullulano e gli effetti economici in borsa già li vediamo. Se stamattina li abbiamo percepiti, nei prossimi giorni parleremo con cifre e risultati concreti. Affidarsi alla scienza oggi è fondamentale, perché passata la pandemia, al Governo necessariamente si deve chiedere a gran voce la soluzione ad un virus più grande e spaventoso: l’ignoranza. Se è vero che la nostra sanità italiana è preparata, noi tuttologi del web, per il resto del mondo, siamo il paese dei balocchi.

E noi che credevamo che Pinocchio fosse uno solo e fosse una favola da raccontare ai più piccini.

In Italia ognuno con il proprio ingegno, il proprio talento, le proprie risorse, può vivere dignitosamente e bene. Lo stanno capendo i nostri politici e lo sanno anche le altre nazioni. Ma noi vogliamo, oggi, essere i capponi del Manzoni, quelli che si battibeccavano tra di loro e nn capivano chi fosse il vero nemico da combattere.

Noi parliamo di globalizzazione, e neanche capiamo che cos’è e quanto un uso improprio ci metta fuori ogni stereotipo. Il Coronavirus non è intelligente e cercava proprio pecore e pecoroni come noi per insinuarsi e beffeggiarci.

Vicina ai titolari di partita Iva, comprendo apprensione e paura, ma proprio perché sapete bene che lo Stato non vi aiuta, tutelate la vostra salute. Preservate le vostre vite. Vi alzerete più forti di prima.

La gente, scampato il pericolo, tornerà a fare quanto faceva prima, si spera con una coscienza modificata, patriottica e davvero made in Italy.

Tiziana Cipolletta

Il Moscati sospende attività ambulatoriali in base alle disposizioni di contenimento della diffusione del Coronavirus

L’Azienda San Giuseppe Moscati sospende le attività ambulatoriali fino al 18 marzo, in ottemperanza alla disposizione emanate dalla Direzione Generale per la Tutela della Salute della Regione Campania mirata ad assicurare il contenimento della diffusione del Coronavirus.

Sono garantite le prestazioni ambulatoriali urgenti, quelle per la dialisi, radioterapia e oncologiche-chemioterapiche.

Sono state annullate e riviate le visite riguardanti le Attività Libero-Professionale Intramoenia. È stato regolamentato l’accesso dei visitatori in tutte le Unità Operative che consentono l’ingresso nelle stanze di degenza, durante le fasce orarie previste per un utente alla volta. È stata inoltre sospesa la Rianimazione aperta all’interno dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione.

Inoltre, come disposto dal Decreto del 4 marzo del Presidente del Consiglio dei Ministri, sono stati annullati tutti i congressi, gli eventi sociali, i corsi di formazione che coinvolgono personale sanitario e/o amministrativo e le attività dei tirocinanti.

 

Emergenza COVID-19: sospensione delle attività ambulatoriali negli Ospedali

Su disposizione della Giunta Regionale della Campania sono sospese da oggi 5 marzo 2020 fino al 18 marzo 2020 tutte le attività ambulatoriali erogate dai Presidi Ospedalieri Frangipane di Ariano Irpino e Criscuoli di Sant’Angelo dei Lombardi.

Le attività di sospensione delle attività riguardano anche le Case di Cura Private Accreditate.

Le prestazioni ambulatoriali recanti motivazioni di urgenza, di dialisi, di radioterapia e quelle oncologico-chemioterapiche restano attive.

Vengono assicurate le attività ambulatoriali presso i Distretti Sanitari dell’Asl di Avellino.

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