decreto ristoro

Decreto ristoro: cosa stabilisce nel dettaglio

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto-legge che introduce nuove misure urgenti per la tutela della salute e per il sostegno ai lavoratori e ai settori produttivi.

Attraverso il decreto ristoro vengono stanziati 5,4 miliardi di euro a quelle categorie che sono più colpite dalle nuove restrizioni in vigore.

Le misure principali introdotte da questo decreto-legge comprendono:

  • Contributi a fondo perduto
  • Proroga della Cassa integrazione
  • Esonero dal versamento dei contributi previdenziali
  • Credito d’imposta sugli affitti
  • Cancellazione della seconda rata IMU
  • Indennità per i lavoratori dello spettacolo e del turismo
  • Fondi di sostegno per i settori più colpiti
  • Reddito di emergenza
  • Indennità da 800 euro per i lavoratori del settore sportivo
  • Sostegno allo sport dilettantistico
  • Contributo a fondo perduto per le filiere di agricoltura e pesca
  • Stanziamento di fondi nel settore della salute e della sicurezza
  • Misure per il settore giustizia

Questi elencati sono tutti i punti trattati all’interno del decreto-legge. Vediamo le misure previste per ciascun settore e in cosa consistono.

Decreto ristoro: cosa stabilisce

Decreto ristoro: cosa stabilisce

Decreto ristoro: punto per punto

Contributi a fondo perduto

Per quanto concerne i contributi a fondo perduto questo riguarda le imprese dei settori che sono soggette alle nuove restrizioni del Dpcm in corso, che riceveranno contributi a fondo perduto con la stessa procedura già utilizzata dall’Agenzia delle Entrate in relazione ai contributi previsti dal Decreto Rilancio. I beneficiari dei contributi a fondo perduto include, questa volta, anche le imprese con un fatturato maggiore di 5 milioni di euro (che avranno registrato un calo del fatturato pari al 10%).

Possono presentare domanda anche le attività che non hanno usufruito dei precedenti contributi. Per le imprese che hanno già fatto domanda in precedenza ci sarà l’erogazione automatica sul conto corrente entro il 15 novembre.

L’importo del contributo a fondo perduto varia dal 100% al 400% e dipenderà dal settore di attività dell’esercizio in questione.

Proroga della Cassa integrazione

Vengono disposte ulteriori 6 settimane di Cassa Integrazione ordinaria  per le imprese che hanno esaurito le precedenti settimane di Cassa integrazione e per quelle sono soggette a chiusura, in base alle ultime disposizioni, o che sono limitate nell’esercitare la propria attività economica al 100%.

La Cassa integrazione è gratuita per i datori di lavoro che hanno subìto una riduzione del fatturato, pari o superiore al 20%, per chi ha avviato l’attività dopo il 1mo gennaio 2019 e per chi sta subendo le nuove restrizioni.

Esonero dal versamento dei contributi previdenziali

Con il decreto ristoro viene riconosciuto l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali ai datori di lavoro, fatta esclusione del settore agricolo, che hanno sospeso o ridotto l’attività a causa dell’emergenza Covid-19 per un periodo massimo di 4 mesi. L’esonero sarà fruibile entro il 31 maggio 2021.

In base alla perdita del fatturato è pari:

  • al 50% dei contributi previdenziali per i datori di lavoro che hanno subito una riduzione del fatturato inferiore al 20%
  • al 100% dei contributi previdenziali per i datori che hanno subito una riduzione del fatturato pari o superiore al 20%
Decreto ristoro: cosa stabiliosce

Decreto ristoro

Credito d’imposta sugli affitti

Il credito d’imposta sugli affitti viene esteso ai mesi di: ottobre, novembre e dicembre e viene allargato alle imprese con ricavi superiori ai 5 milioni di euro che hanno avuto un calo del fatturato del 50%. Il credito è cedibile al proprietario dell’immobile locato.

Cancellazione della seconda rata IMU

La seconda rata IMU 2020 relativa agli immobili è cancellata per tutte le categorie che sono interessate dalle restrizioni vigenti.

Misure per i lavoratori dello spettacolo e del turismo

Per queste categorie il decreto ristoro prevede un indennizzo di 1.000 euro per tutti i lavoratori autonomi e intermittenti dello spettacolo e la proroga della Cassa integrazione con indennità speciali per il settore del turismo.

Fondi di sostegno per i settori più colpiti

Ai settori più colpiti dalle nuove disposizioni viene stanziato 1 miliardo diviso in questo modo:

  • 400 milioni di euro per agenzie di viaggio e tour operator
  • 100 milioni di euro per editoria, fiere e congressi
  • 100 milioni di euro per il sostegno al settore alberghiero e termale
  • 400 milioni di euro per il sostegno all’export e alle fiere internazionali

Reddito di Emergenza

Il Reddito di Emergenza viene dato a tutti coloro che ne avevano già diritto e che nel mese di settembre hanno avuto un reddito familiare inferiore all’importo del beneficio verranno erogate due mensilità del Reddito di Emergenza.

Decreto ristoro

Decreto ristoro

Indennità da 800 euro per i lavoratori del settore sportivo

Viene riconosciuta nel decreto ristoro una ulteriore indennità destinata a tutti i lavoratori del settore sportivo che avevano già ricevuto indennità previste dal decreto Cura Italia e Rilancio. L’importo viene aumentato da 600 euro a 800 euro.

Sostegno allo sport dilettantistico

Il sostegno in questione si rivolge  alle associazioni e alle attività sportive dilettantistiche per cui viene istituito un apposito Fondo le cui risorse sono assegnate dal Dipartimento per lo sport. Questo Fondo viene stanziato per adottare misure di sostegno e di ripresa delle associazioni e società sportive che hanno cessato o hanno ridotto la propria attività.

Contributo a fondo perduto per le filiere di agricoltura e pesca

Questo sostegno viene concesso attraverso contributi a fondo perduto per chi ha avviato l’attività dopo il 1mo gennaio 2019 e per chi ha subito un calo del fatturato pari al 25% nel novembre 2020 rispetto a novembre 2019.

Salute e sicurezza

Verranno stanziati fondi necessari per la somministrazione di 2 milioni di tamponi rapidi presso i medici di famiglia e verrà istituito presso il Ministero della Salute del Servizio nazionale di risposta telefonica per la sorveglianza sanitaria e le attività di contact tracing.

Giustizia

Il decreto ristoro prevede anche delle misure per il settore della giustizia per ciò che concerne l’utilizzo di collegamenti da remoto per l’espletamento di attività legate alle indagini preliminari in ambito civile, penale e per le udienze. Ciò viene fatto per semplificare deposito di atti, documenti e istanze.

Giuseppe Conte parla del decreto ristoro

Giuseppe Conte afferma che in data odierna, alle ore 15:00, approveranno il decreto ristoro.

Queste le parole dette:

Il Governo si assume le proprie responsabilità ed è giusto che il suo operato sia sindacato e sottoposto a critiche ma, se perdiamo di vista l’obiettivo di marciare tutti insieme nella stessa direzione per uscire dalla pandemia, rischiamo di aggravare la situazione.

I ristori a fondo perduto saranno il pezzo forte del nuovo decreto ed è stato garantito che i fondi arriveranno entro il 15 novembre. Il nuovo intervento economico  avrà lo stesso meccanismo già utilizzato con il decreto Rilancio e il mese di aprile resterà quello di riferimento.

Per alcuni settori il coefficiente sarà 1, per i ristoranti 1,5, per altri settori potrebbe arrivare a 2 che sarebbe l’equivalente del doppio di quello già ricevuto.

All’interno del decreto ci saranno anche dei sostegni specifici per agevolare il settore turistico e per ciò che concerne le attività di bar, ristoranti e pub.

Questa nuova chiusura e limitazione di molte attività commerciali, come disposte dal nuovo Dpcm, sta creando molti problemi a quelle attività commerciali che durante il lockdown hanno cercato di sopravvivere nonostante le difficoltà scaturite dalla chiusura.

Le proteste da parte dei cittadini di tutta Italia non sono mancate perché la situazione in cui ci troviamo non lascia intravedere nessuna luce sia da un punto di vista umano che economico. Nel momento in cui sembrava che stessimo tornando ad una sorta di normalità ci siamo ritrovati nuovamente a vivere sotto strette norme da osservare per quanto concerne sia la vita individuale che quella collettiva.

Attendiamo l’uscita del decreto ristorno che dovrebbe essere firmato elle prossime ore.

Un nuovo decreto ristoro per gli indennizzi per le categorie più colpite dalle misure restrittive

In questi giorni il Consiglio dei Ministri dovrà pensare ad un decreto ristoro in cui verranno stabiliti gli indennizzi per le categorie più colpite dalle misure restrittive dell’ultimo Dpcm in vigore.

Le categorie che potranno avere un supporto immediato sono quelle che dovranno chiudere o limitare gli orari di apertura.

Il decreto ristoro potrà valere fino al doppio di quanto è stato già ricevuto dalle attività con perdita di fatturato passando dal 100% al 200%, in base al calo del fatturato da aprile 2020. Il bonifico arriverà in modo automatico direttamente dall’Agenzia delle Entrate entro pochi giorni dall’approvazione del decreto.

Per quanto riguarda le imprese che dovranno chiudere totalmente ci sarà un contributo a fondo perduto maggiore rispetto a quelle attività che dovranno chiudere alle 18:00.

Nuovo decreto ristoro per indennizzi

Nuovo decreto ristoro per indennizzi

Antonio Misiani, Vice Ministro dell’Economia ha affermato:

Vogliamo dare un contributo in automatico, senza bisogno di fare domanda a tutte le imprese che l’hanno già avuto. Stiamo pensando di ampliare la platea, sforando il limite di 5 milioni di fatturato, quindi anche alle imprese maggiori, e a contributi più rilevanti per le imprese e le attività dei settori completamente bloccati. Ci sarà una differenziazione tra chi terrà aperto fino alle 18:00 e chi sarà bloccato h24.

Le aziende interessate dal decreto ristoro sono più di 300mila e sono aziende ed esercizi pubblici che sono oggetto delle restrizioni introdotte dal nuovo Dpcm. Si prevede per tre mesi il credito d’imposta sugli affitti, l’eliminazione della rata Imu e la cig per i lavoratori e l’indennità di 1000 euro per i collaboratori.

Per coloro che non hanno fatto domanda o che hanno un fatturato superiore ai 5 milioni di euro ci sarà una domanda da fare e quindi ci sarà bisogno di qualche settimana in più per poter avere l’erogazione che comunque verrà data a tutti entro la fine dell’anno.

Per chi aveva già fatto domanda sarà più facile avere i soldi perché verranno erogati autonomamente.

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