Domenico Cerullo

“Per le strade di Contrada”,
la storia del paese nei ricordi di Domenico Cerullo

Per le strade di Contrada è il libro che il professore Domenico Cerullo ha dedicato al paese che diede i natali al padre Antonio, Maresciallo Maggiore dei Carabinieri. La sua ricerca di memorie del passato si propone di far riscoprire, apprezzare e rispettare le bellezze racchiuse nei paesi che la vita ci fa conoscere.

Trovo che le strade, ovunque portino, hanno qualcosa di superbamente intrigante. Hanno il fascino di poter essere attraversate, uniscono ciò che altrimenti rimarrebbe diviso. Nello stesso momento in cui vediamo dinnanzi a noi una strada, si srotolano infinite possibilità: possiamo iniziare a percorrerla, perchè la strada, anche a fondo cieco, da qualche parte dovrà pur portarci: possiamo scegliere di salire su un’auto e imboccare una sua traversa; possiamo fermarci e guardare cosa succede in quel punto di quella strada: oppure possiamo chiedere informazioni a qualche passante, entrare in un negozio, in una chiesa, in un bar, possiamo incontrare un vecchio amico e decidere di passeggiare per quella strada con lui; possiamo chiederci quale sia il nome di quella strada, quale la sua storia, perchè quella denominazione. Ed ecco che si scopre che dietro quel nome c’è una storia che merita di essere raccontata. E io, cercando e percorrendo le strade di Contrada, ho voluto raccontare alcune di quelle storie.

Il volume del professore Cerullo vuole restituire dignità a casali, stradine acciottolate, fontane, edicole votive, una volta parte integrante della religiosità popolare. Nelle chiese più antiche, fra le iscrizioni lapidarie, ritrova personaggi che hanno dato lustro a quei luoghi che descrive con entusiasmo. Così non solo induce a conoscerli, ma anche a visitarli, curarli e soffermarsi a parlare con la gente.

Durante il periodo natalizio sarà possibile trovare il libro “Per le strade di Contrada” presso lo shop Urciuolo a Celzi di Forino abbinato, nella confezione regalo, a due bottiglie di vino delle “Cantine Faliesi”.

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