Franco Arminio tra territorio, canti e poesia di ciò che resta coglie l’essenziale
Franco Arminio, poeta e paesologo irpino, ha dalla sua il potere della parola persuasiva: i suoi componimenti sono scritti in modo semplice, gli argomenti trattati sono diversi ma in tutti traspare un velo di malinconia. L’associazione Per Aenigmata ha organizzato un incontro ad Avellino in cui il poeta ha letto alcuni dei suoi versi in prosa e raccontato l’importanza della poesia e della parola, sia essa ufficiale o dialettale.
Franco Arminio è riuscito a trasformare un reading in un recital partecipato: l’atmosfera è cambiata d’incanto, diventando un incontro familiare e intimo. Il canto, per il poeta, è un potente riattivatore della comunità perché è in grado di rompere le barriere della distanza e allo stesso tempo è portatore di letizia.
Resteranno i canti (2018) è la sua recente raccolta di poesie, che racchiude immagini in versi della natura, di paesi dimenticati, di amore e di dolore.
Il dolore che ti arriva
guardalo, lavalo,
tienilo con te.
Il dolore che tieni
non vola via alla cieca,
ti fa compagnia.
Il dolore serve contro la ruggine, contro le muffe
delle abitudini.
Ecco, ora tu e il dolore siete contenti di stare assieme:
azzurro è il cielo,
un signore ti ha detto
buongiorno.