Frida Kahlo mostra

Inaugurata a Torino la mostra Frida Kahlo Il Caos Dentro

Aprirà al pubblico domani, sabato 1° ottobre, al Museo Storico Nazionale d’Artiglieria presso l’antico Mastio della Cittadella, la mostra Frida Kahlo – Il Caos Dentro. 

L’esposizione dedicata alla grande pittrice messicana scomparsa 67 anni fa, prodotta da Navigare srl, rappresenta il primo Progetto di valorizzazione da parte di Difesa Servizi S.p.A., società in house del Ministero della Difesa, con lo scopo di rendere fruibile al cittadino l’importante patrimonio storico – culturale dei Musei Militari italiani. 

Questa mattina, alla presenza del Generale di Divisione Mauro D’Ubaldi – Comandante della formazione e della scuola di applicazione dell’Esercito, di Luca Andreoli, Direttore Generale di Difesa Servizi Spa, del Console del Messico Alessandra Giani e di Gerardo Demo,  Direttore del Museo Mastio della Cittadella, si è svolta la conferenza stampa di presentazione della mostra che ha svelato i contenuti della rassegna disposta su oltre 3.000 metri quadri, occupando tre piani della fortezza sabauda.

Ha spiegato il curatore dell’esposizione, Vincenzo Sanfo:

La mostra Frida Kahlo Il Caos Dentro che si inaugura al Mastio della Cittadella , un luogo magico per la città di Torino, racconta tutto il percorso della vita di Frida Kahlo attraverso una serie di opere uniche, straordinarie, tra cui  il dipinto realizzato nel 1938: La ragazza con l’aeroplano, un’opera particolare e di grande significato nella storia di Frida Kahlo, per arrivare fino ai rapporti con Massimiliano d’Austria, alla rivoluzione messicana, gli abiti, la vita, la storia , gli amori di una delle icone del nostro tempo.

Curata da Vincenzo Sanfo, Maria Rosso, Antonio Toribio Arévalo Villalba, Milagros Ancheita, Alejandra Matiz e Sergio Uribe, la mostra presenta per la prima volta una innovativa area multimediale divisa in 4 sezioni tematiche: La colonna spezzata, con installazione in 3D; Il viaggio infinito, con nature morte e ritratti; Querido doctorcito, proiezione olografica di Frida in scala reale; e Frida privata, selezione di fotografie stereoscopiche che vedono protagonista Frida negli aspetti più intimi della sua quotidianità, ritratta dal celebre gallerista d’arte americano Julien Lévy che conobbe Frida a New York, diventandone amante negli anni ’30.  

Frida Kahlo

Frida Kahlo

 Frida Kahlo – Il Caos Dentro raccoglie riproduzioni di numerosi dipinti custoditi soprattutto nei musei di Città del Messico e di New York, ma anche un’opera originale di Frida: il delicato autoritratto Piden Aeroplanos y les dan Alas de Petate (1938).

Preziosa è anche la sezione fotografica, nella quale si segnalano gli scatti del noto fotografo colombiano, Leo Matiz, intimo amico di Frida, ma anche quelli di altri celebri “sguardi” del suo tempo, tra i quali: Nickolas Muray, Carl Van Vechten, le fotografe Lucienne Bloch, Imogen Cunningham e Lola Álvarez Bravo, della quale si osserva una particolare immagine di Frida Kahlo sul letto di morte.

La mostra è realizzata con il patrocinio di Regione Piemonte; Comune di Torino; Ambasciata del Messico in Italia; CCIAA di Torino; Consolato del Messico a Torino; Consolato del Messico a Milano; Camera di Commercio italiana in Messico, in collaborazione con il Museo Storico Nazionale d’Artiglieria di Torino, Difesa Servizi. La mostra sarà aperta dal lunedì al venerdì ore 9:30 -19:30 e sabato, domenica e festivi ore 9:30 – 21:00. Info, prenotazioni e costi biglietti: https://mostrafridakahlo.it/.

Torino, Frida Kahlo inaugura il Mastio della Cittadella

Si svolgerà dal 1°ottobre al 26 febbraio 2023 la mostra multimediale Frida Kahlo- il Caos Dentro presso il Museo Storico Nazionale dell’Artiglieria dell’Esercito al Mastio della Cittadella di Torino, che per la prima volta ospita una rassegna d’arte aperta al pubblico.

Il Museo è oggetto dell’opera di valorizzazione da parte di Difesa Servizi S.p.A., società in house del Ministero della Difesa, con lo scopo di rendere fruibile al cittadino l’importante patrimonio storico – culturale dei Musei Militari italiani.

Diego y Yo di Frida Kahlo

Diego y Yo di Frida Kahlo

L’esposizione dedicata alla leggendaria artista messicana presenterà un percorso articolato in sezioni, ognuna dedicata a diversi aspetti della personalità artistica e femminile di Frida Kahlo, per un viaggio dal forte impatto emozionale realizzato attraverso opere multimediali e originali pittoriche e fotografiche, testimonianze e documenti, ricostruzioni di ambienti, di abiti e gioielli indossati con seducente arte da Frida.

Frida Kahlo – Il Caos Dentro è una produzione di Navigare Srl ed è curata da: Antonio Toribio Arévalo Villalba, Alejandra Matiz, Milagros Ancheita, Maria Rosso e Vincenzo Sanfo.

Napoli, ultimo weekend per la mostra di Frida Kahlo

Sessantamila visitatori in meno di cinque mesi, questi ad oggi i sorprendenti numeri della mostra napoletana su Frida Kahlo. L’esposizione multimediale dedicata alla vita e all’arte della grande pittrice messicana, in corso a Palazzo Fondi a Napoli, dal titolo Frida Kahlo – Il Caos Dentro, chiuderà le visite domenica 23 gennaio.

Frida Kahlo

Frida Kahlo

Afferma l’organizzatore e promoter della mostra, Salvatore Lacagnina:

Il successo di questa mostra non mi stupisce, nonostante abbia già avuto luogo a Roma e Milano. Frida Kahlo, figura storica, grande artista ed icona nel mondo, è stata raccontata in tanti modi, ma la nostra modalità espositiva, multimediale ed immersiva, ha fatto sì che fosse avvicinabile da chiunque. Per questo motivo le oltre 60mila presenze non sono una novità ma, anzi, una conferma che l’arte va raccontata in maniera semplice e non deve essere solo feudo di pochi.

L’esposizione, che si svolge negli oltre 700 metri quadri del monumentale Palazzo Fondi, ospita riproduzioni in dimensioni reali degli ambienti quotidiani di Casa Azul, dove Frida visse sino alla morte. Abiti, accessori e oggetti amati e usati da Frida introducono il pubblico al clima culturale, politico, e familiare del Messico in cui Frida si formò. L’espressione di quel mondo interiorizzato e mescolato alla sensibilità ferita ma appassionata di Frida troverà, poi, rappresentazione nei dipinti esposti: l’originale Piden aeroplanos y les dan alas de petate, un olio su cartone del 1938 proveniente da una collezione privata di Madrid, e 15 celebri autoritratti riprodotti in formato digitale con tecnica modlight e animati.

Questi gli orari nel weekend conclusivo della mostra: sabato 22 e domenica 23 apertura alle 9.30 e chiusura alle 21.00 (orario continuato), mentre il biglietto intero costerà 14 euro. L’accesso all’esposizione non prevede prenotazione ma, seguendo le nuove regole di prevenzione volute dal Governo, ricorda a tutti che è obbligatorio l’uso della mascherina FFP2.

Napoli, prolungata l’esposizione dedicata a Frida Kahlo

Prorogata la mostra napoletana dedicata a Frida Kahlo. L’esposizione multimediale dedicata alla vita e all’arte della grande pittrice messicana, in corso a Palazzo Fondi a Napoli, dal titolo Frida Kahlo – Il Caos Dentro, resterà aperta sino al 23 gennaio 2022.

A darne l’annuncio è la stessa società organizzatrice della mostra, Navigare srl, che ha deciso di lasciare la mostra a Napoli in virtù dell’alta partecipazione di pubblico. Sono stati oltre 55mila i biglietti venduti, da settembre ad oggi, per visionare questo racconto multimediale dedicato all’icona femminile dell’arte messicana e donna di indiscusso valore mondiale.

Per rispondere alle numerose richieste giunte da turisti stranieri e italiani Navigare srl ha così deciso di prorogare di 15 giorni la mostra a Palazzo Fondi, visitabile tutti i giorni dalle 9.30 alle 20.30 (sabato e domenica sino alle 21). L’accesso all’esposizione non prevede prenotazione ma, seguendo le nuove regole di prevenzione volute dal Governo, ricorda a tutti che è obbligatorio l’uso della mascherina FPP2.

Frida Kahlo: record di presenze e sabato 18 presentazione libro

Un vero tributo di ammirazione a Frida Kahlo, quello registrato sino ad oggi, da parte dei visitatori dell’esposizione dedicata all’artista messicana in corso a Palazzo Fondi di Napoli. In soli tre mesi la mostra Frida Kahlo – Il Caos Dentro ha già registrato presenze record per oltre 45mila visitatori e sabato 18 dicembre, nella stessa sede, sarà presentato il libro “Frida Kahlo – Strappi, voli e bizzarrie. Una vita oltre” della scrittrice Valeria Biotti.

Così la giornalista romana, autrice dell’opera, descrive Frida Kahlo e racchiude nelle 224 pagine un’inedita chiave di lettura sul personaggio femminile più estroso, intrigante e bizzarro del Messico:

 Amore e vendetta. Politica e arte. Sogno, incubo. E una surrealtà che per Frida non è altro che l’ambiente naturale della propria percezione del mondo. Una chiave inconsueta per raccontare l’immaginario, le passioni, gli strappi e i voli di un’artista straordinaria. L’animo di una donna spezzata e orgogliosa che, nelle sue battaglie, trova un equilibrio dinamico, vorticoso e perfetto.

L’incontro della scrittrice con i visitatori della mostra è fissato per sabato 18 alle ore 17.00 e prevede un biglietto al costo di 25 euro che consente: l’ingresso alla mostra, la visita guidata a cura della guida abilitata, l’incontro con l’autrice Valeria Biotti e in regalo il libro autografato. Iniziativa a numero chiuso con prenotazione solo on line.

Intanto la mostra, in vista delle festività di Natale, Capodanno e dell’Epifania, cambia orari ma non chiude.

Frida Kahlo: mostra interattiva

Frida Kahlo in mostra a Napoli

Orari della mostra: periodo natalizio

A dicembre questi gli orari d’ingresso:

Venerdì 24 –   dalle ore 09,30 alle 18,30 (ultimo ingresso un’ora prima)

Sabato 25 –     dalle ore 15,00 alle ore 21,00 (ultimo ingresso un’ora prima)

Domenica 26 – dalle ore 09,30 alle ore 21,00 (ultimo ingresso un’ora prima)

Venerdì 31 –   dalle ore 09,30 alle ore 18,30 (ultimo ingresso un’ora prima)

 

Mentre per le festività di gennaio questi gli orari di ingresso:

Sabato 1 –       dalle ore 10,30 alle ore 21,00 (ultimo ingresso un’ora prima)

Giovedì 6 –     dalle ore 09,30 alle ore 21,00 (ultimo ingresso un’ora prima)

Tra le iniziative rivolte ai visitatori anche quelle collegate al bookshop, infatti per chi acquista i gadget dell’esposizione, con una spesa superiore ai 25 euro, scatta uno sconto del 30%.

Frida Kahlo: Sotheby’s vende, Napoli la celebra

Attenzione puntata su Frida Kahlo. La memoria della pittrice messicana vive un momento particolarmente intenso in tutto il mondo e anche Napoli fa la sua parte.

A New York, martedì 16 novembre, Sotheby’s batterà all’asta l’autoritratto Diego y Yo, ad un valore record stimato tra i 30 e i 50 milioni di dollari.

Diego Y Yo di Frida Kahlo

Diego Y Yo di Frida Kahlo

Nelle sale cinematografiche, invece, il 23, 24 e 25 novembre il docufilm evento Frida Kahlo di Ali Ray celebrerà la pittrice con un progetto presentato come il “film definitivo”  con uno sguardo sulla vita privata e artistica, ambientato nella celebre dimora messicana di Frida, Casa Azul.

Mentre Napoli coltiva l’omaggio all’amata Frida, con eventi di approfondimento e visite guidate organizzati da Navigare Srl nell’ambito della mostra Il Caos Dentro, in corso a Palazzo Fondi sino al 9 gennaio e visitata già da oltre 20mila persone in meno di 2 mesi.

Dichiara Salvatore Lacagnina, promoter della società Navigare Srl:

Non meraviglia la valutazione da record di Sotheby’s né la realizzazione di un docufilm come quello della serie Art Icons  Frida Kahlo è una donna e una artista estremamente complessa, che ha lasciato un segno indelebile nella cultura, nell’arte e nel sentimento delle persone. Anche la nostra esposizione, che conduce il visitatore nell’Universo-Frida, sta contribuendo con successo alla conoscenza di una delle icone del ventesimo secolo più amate al mondo e ne siamo orgogliosi.

La mostra Frida Kahlo – Il Caos Dentro realizzata a Napoli rappresenta una importante occasione per entrare a pieno nella vita e nell’arte di Frida, grazie all’allestimento che unisce opere originali e riproduzioni, come i suggestivi ambienti di Casa Azul proposti in scala reale e arredati nei dettagli, ma anche tecnologie multimediali come quelle adattate ai celebri autoritratti esposti con la sofisticata tecnica di retroilluminazione modlight.

Camera da letto di Frida Kahlo

Camera da letto di Frida Kahlo

Frida Kahlo – Il Caos Dentro, Palazzo Fondi – Via Medina 24, Napoli, è aperta dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 20.30 e il sabato e la domenica dalle 9.30 alle 21.00. Biglietti in loco e online.

L’arte del vestire di Frida Kahlo

L’abbigliamento per Frida Kahlo era una forma di arte attraverso la quale esprimere non solo la propria personalità e femminilità, ma anche la storia, la tradizione, i valori e perfino l’amore per Diego.

La scelta degli abiti, come degli accessori e dei gioielli, aveva per Frida chiari riferimenti: per l’abbigliamento prediligeva i capi tipici della cultura tehuana messicana, mentre per i gioielli la scelta ricadeva soprattutto su elementi della natura, il tutto sempre rivisitato e riadattato al suo gusto personale e alle esigenze di un fisico ferito.

Gli elementi preponderanti della cultura tehuana messicana nella scelta dell’abbigliamento sono da ascriversi alle origini materne e non stupisce che una donna come Frida potesse amarla.

Quella tehuana, in Messico, fu l’unica cultura matriarcale, in cui le donne erano indipendenti e orgogliosamente lavoratrici. Dopo l’incontro con Diego Rivera, Frida unì allo stile tradizionale elementi della cultura precolombiana di cui il marito era appassionato.

Lo stile di Frida divenne così un melange di elementi in cui si fondavano il vintage con il moderno con un risultato inconfondibile di vivacità, carattere, originalità che non passavano inosservati e che l’hanno consegnata alla storia.

Numerosi anche gli stilisti internazionali che nel tempo le hanno reso omaggio con collezioni di abiti di successo, da Ricardo Tisci, Jean Paul Gaultier, Moschino, Dolce&Gabbana, Missoni, Givenchy, Valentino e Alberta Ferretti, solo per citarne alcuni.

Frida Kahlo autoritratto

Frida Kahlo autoritratto

Lo stile di Frida Kahlo esprimeva anche ideali politici, con la fierezza di indossare simboli di una cultura popolare. Allo stesso tempo, l’arte del vestire diventava elemento delle sue opere: negli autoritratti la simbologia della moda tehuana e dei colori trovava una corrispondenza nell’emozione rappresentata.

La mostra a Palazzo Fondi propone una ampia galleria di modelli ispirati al look di Frida, curata dalla fashion designer messicana Milagros Ancheita dopo un attento lavoro di ricerca su fonti testuali e fotografiche.

Si va dal completo in stile più casual, molto usato da Frida e indossato in numerose fotografie, ad abiti per occasioni più formali, fino alla mise indossata a New York, nella sessione fotografica del 1939 con il fotografo di moda e suo amante Nickolas Muray.  Di quel lavoro, nel 1992 la rivista Vogue Messico ripropose in una copertina celebrativa una delle fotografie in cui Frida indossava un abito floreale.

Mantelle, copricapi, cinture completavano sempre il look di Frida, insieme a gioielli e accessori di bigiotteria realizzati a mano, molto spesso con grandi pietre naturali e gemme preziose, combinate con oro o argento, altre volte con conchiglie, semi, legno e altri elementi della natura. Molti dei suoi gioielli erano realizzati con gemme o altri oggetti portati in dono da amici dopo qualche viaggio.

Dalila Morina Busto in gesso ispirato a Frida Kahlo

Dalila Morina Busto in gesso ispirato a Frida Kahlo

L’omaggio degli artisti contemporanei a Frida Kahlo: i busti 

La mostra Il Caos Dentro pone anche l’accento sulla fama e la vasta eco che Frida Kahlo ha tutt’oggi nel mondo. Tra le testimonianze raccolte, anche quelle di sette artisti contemporanei autori di altrettanti busti in gesso dipinti. Obbligata dalle condizioni fisiche, Frida dovette usare il busto per tutta la vita, per sostenere la colonna vertebrale. Tra i busti presenti in mostra, anche la riproduzione uno adornato con il motivo della falce e martello e il bambino in grembo.

Altri, invece, sono frutto di una libera interpretazione, come quello che celebra il legame tra Frida e Diego.

Frida Kahlo – Il caos dentro omaggia una delle figure femminili più amate al mondo

Aperta al pubblico a Palazzo Fondi a Napoli (via Medina 24) la mostra dedicata alla pittrice messicana Magdalena Carmen Frida Kahlo y Calderón dal titolo: “Frida Kahlo – Il caos dentro”. L’esposizione, realizzata dalla società Navigare e patrocinata dal Comune di Napoli, accoglierà i visitatori tutti i giorni dalle 9.30 alle 20.00 al costo di 12 euro, mentre nei weekend l’orario sarà prolungato alle ore 21 ed il biglietto costerà 2 euro in più (14).

Ha dichiarato l’organizzatore e promoter della mostra, Salvatore Lacagnina:

Questa mostra, che ha già avuto luogo a Roma e Milano con un successo di partecipazioni intende omaggiare la figura storica dell’artista messicana icona nel mondo, ma far sì che l’esempio di Frida Kahlo parli a tutti. In questo caotico momento storico, ma ancor più alle donne impegnate nella lotta quotidiana per la propria salute e sopravvivenza per l’indipendenza, con particolare attenzione alla loro condizione in Afghanistan, vuole sostenere la loro determinazione.

L’esposizione, in programma sino al 9 gennaio 2022, prende vita negli oltre 700 metri quadri del monumentale Palazzo Fondi, progetto di rigenerazione urbana temporanea sviluppato e realizzato nel 2018 da Urban Value srl insieme a Demanio e Comune di Napoli, premiato nel 2021 tra le migliori location d’Italia e luogo contemporaneo di produzione culturale.

La struttura, esempio virtuoso di collaborazione tra settore pubblico, privato, aziende, associazioni senza scopo di lucro e operatori culturali, ospita riproduzioni in dimensioni reali degli ambienti quotidiani di Casa Azul, dove Frida visse sino alla morte.

Camera da letto di Frida Kahlo

Camera da letto di Frida Kahlo

Abiti, accessori e oggetti amati e usati da Frida introdurranno il pubblico al clima culturale, politico, e familiare del Messico in cui Frida si formò. L’espressione di quel mondo interiorizzato e mescolato alla sensibilità ferita ma appassionata di Frida troverà, poi, rappresentazione nei dipinti esposti: l’originale Piden aeroplanos y les dan alas de petate, un olio su cartone del 1938 proveniente da una collezione privata di Madrid, e 15 celebri autoritratti riprodotti in formato digitale con tecnica modlight e animati.

Frida Kahlo: mostra interattiva

Frida Kahlo in mostra a Napoli

 La mostra, inaugurata con il vernissage al quale hanno partecipato per il Comune di Napoli gli assessori Annamaria Palmieri (Cultura ed Istruzione) e Donatella Chiodo (Welfare, digitalizzazione, politiche giovanili e sport) e Hector Alcantra, addetto culturale dell’Ambasciata del Messico in Italia, si conclude con la proiezione del film di animazione tridimensionale Frida Kahlo – Il Viaggio, realizzato in esclusiva per la mostra e proiettato in una speciale sala cinema 10D, con effetti speciali multisensoriali.

Frida Kahlo: le installazioni e gli ambienti di Casa Azul

Il percorso espositivo de Il Caos Dentro propone anche numerose e importanti installazioni che rendono più intenso l’incontro tra Frida Kahlo e il visitatore.

Tra queste, sicuramente di grande suggestione, le riproduzioni in scala reale dei tre principali ambienti della Casa Azul in cui Magdalena Carmen Frida Kahlo y Calderón visse per quasi tutta la vita, anche da sposata: la camera da letto, lo studio, il giardino.

Fatta costruire in stile francese nel 1904 dal padre Guillermo Kahlo a Coyoacán, nel vecchio quartiere residenziale della periferia di Città del Messico, Casa Azul (Casa Blu) ha subìto diverse modifiche successive e oggi è un frequentatissimo museo che ospita opere di Frida, di Diego Rivera e di altri artisti come Paul Klee e Marcel Duchamp.

La camera da letto di Frida Kahlo fu a lungo anche il suo studio creativo. Costretta all’immobilità per un anno, a causa dei gravi problemi alla spina dorsale che la costrinsero molti interventi chirurgici, Frida in quel lungo periodo poté ritrarsi nei celebri autoritratti grazie ad uno specchio montato sulla parte superiore del letto a baldacchino. La stanza è riprodotta in ogni minimo dettaglio, completa degli arredi tipici della cultura messicana, di fotografie e libri, di oggetti e quadri, finanche delle stampelle che Frida era costretta a usare.

Dotata di una grande forza di animo, Frida Kahlo riuscì a trasformare la malattia in una opportunità.

Rivelò all’amica e critica d’arte Raquel Tibol:

Dipingo me stessa  perché passo molto tempo da sola e sono il soggetto che conosco meglio. Dato che avrei dovuto rimanere sdraiata con un corsetto di gesso, che andava dalla clavicola al bacino, mia madre è riuscita a preparare un dispositivo molto divertente per me, da cui pendeva la struttura in legno, che mi serviva per sostenere le carte. Fu lei a pensare di coprire il mio letto in stile rinascimentale. Ci mise sopra una tettoia e mise su tutto il soffitto uno specchio, dove potevo vedermi e usare la mia immagine come modello.

La stanza in cui nacquero i capolavori di Frida fu anche il luogo dell’addio, la notte del 13 luglio 1954, ufficialmente per le conseguenze di un’embolia polmonare.

Atelier di Frida. Tra gli ambienti di Casa Azul, l’atelier posto al secondo piano della grande dimora, è sicuramente tra i più rappresentativi della vita quotidiana e artistica di Frida. Anche questa ricostruzione offre una abbondanza di dettagli: lo scrittoio e la scrivania con tutte le boccette dei colori e i pennelli, il diario di Frida, la sedia rossa impagliata, la scatola con i gessetti colorati, la sedia a rotelle e il grande cavalletto con il dipinto della natura morta.

Il giardino. Dalle grandi finestre dell’atelier, lo sguardo si apre sul giardino lussureggiante e popolato da animali come pappagalli e scimmie, fatto costruire da Frida e Diego nel 1946 ad opera di Juan O’ Gorman. Muretti, aiuole, gradini, statuette di figure azteche si immergono nei colori del giallo, dell’arancio, del blu, per uno spettacolo di grande vivacità, mentre tra le pareti si scorge la teca blu a muro con gradini e statuette, su cui spicca l’iscrizione bianca Frida y Diego vivieron en esta casa 1929-1954. 

Camera da letto di Frida Kahlo

Camera da letto di Frida Kahlo

Le installazioni multimediali dei murales messicani

La vita di Frida ruotò attorno a diversi punti fermi. I murales riprodotti nella mostra ne rappresentano senz’altro almeno due: la cultura popolare messicana e la figura centrale di Diego Rivera, noto muralista del tempo.

Insieme a David Alfaro Siqueiros e José Clemente Orozco, Diego Rivera fu tra i massimi esponenti di questa corrente artistica che aveva un duplice scopo: decorativo e didattico, soprattutto destinato a esaltare ideare politici e le radici culturali del Paese, e a trasmettere alla popolazione, per lo più analfabeta, la storia del Messico.

Il Caos Dentro presenta una selezione di murales riprodotti in digitale e a grandezza naturale. I murales di Diego Rivera esposti a Palazzo Fondi raffigurano gli eventi politici del suo tempo: l’avvento del capitalismo e della tecnologia, persone dei ceti inferiori e l’avvento del comunismo visto con fiducia e speranza. Spesso la stessa Frida appare raffigurata nei murales del marito.

Tra i murales di Rivera selezionati per la mostra, campeggiano proiettati sulle pareti i ventisette pannelli murali che compongono il Detroit Industry Murals, il Pan American Unity di San Francisco dipinto nel 1940, e Sueño de una tarde dominical en la Alameda Central realizzato a Città del Messico. Queste straordinarie testimonianze pittoriche sono presentate mediante proiezioni che ne mostrano la visione d’insieme e i dettagli salienti.

Frida Kahlo, vista con gli occhi del fotografo colombiano Leo Matiz

Sguardo magnetico e penetrante, stile iconico e carattere determinato, Frida Kahlo, vista con gli occhi del fotografo colombiano Leo Matiz, rivela tutta la sua personalità in un centinaio di scatti, in bianco e nero e a colori, esposti nella mostra Il Caos Dentro e provenienti dalla Fondazione Leo Matiz di Bogotà.

Se numerosi sono stati i fotografi che hanno voluto ritrarre Frida ‒ come Tina Modotti, Edward Weston, Berenice Kolko, Nickolas Muray, Bernard Silberstein, Imogen Cunnigham, Gisèle Freund, Fritz Henle, Leo Matiz, Lola e Manuel Álvarez Bravo, Martin Munkácsi, Juan Guzmán, Héctor García, Lucienne Bloch, i fratelli Mayo e suo padre Guillermo Kahlo ‒ sicuramente Leo Matiz fu tra quelli che più seppero cogliere l’essenza della sua anima e della sua femminilità.

Frida e Leo erano legati da una profonda e duratura amicizia, come raccontato anche in una video testimonianza esclusiva realizzata per la mostra dalla figlia del fotografo, Alejandra Matiz, presidente della Fondazione Matiz.

Frida Kahlo vista con gli occhi di Leo Matiz

Frida Kahlo vista con gli occhi di Leo Matiz

Leo conobbe Frida Kahlo attraverso il marito Diego Rivera, ma i due instaurarono presto un intenso e intimo legame.

È anche grazie all’affetto e all’ammirazione che lo sguardo e l’obiettivo del maestro Matiz restituiscono un’immagine autentica e incisiva della giovane donna. Ne risulta non solo una splendida testimonianza del fotografo sull’artista, immortalata nei suoi luoghi quotidiani più cari, ma un vero e proprio viaggio nella personalità della donna esaltata in circa 150 scatti realizzati in diverse occasioni.

Le fotografie esposte a Napoli risalgono tutte alla fine degli anni ’40, quando Frida era poco più che trentenne e viveva una fase molto importante della sua vita. Sono, infatti, gli anni in cui la pittrice ha consolidato la sua fama, e la donna ha raggiunto la piena indipendenza economica e sentimentale dal marito Diego Rivera.

Leo Matiz: biografia

Il fotografo colombiano Leo (Leonet Matiz Espinoza – Colombia, 1917-1998) è stato un artista poliedrico e grande viaggiatore. Considerato uno dei più grandi fotografi del Novecento, fotografò, con la sua inseparabile Rolleiflex, personaggi illustri del mondo della cultura, dello spettacolo e dell’arte come Luis Buñuel, Pablo Neruda, María Félix, Dolores Del Río, Diego Rivera. In Messico fu tra i protagonisti del grande fermento culturale e artistico del decennio 1940-50.

Oggi, la figlia Alejandra segue con passione e competenza la Fondazione Leo Matiz di Bogotà, nata dal desiderio di promuovere nel mondo la figura del fotografo. I suoi celebri scatti si trovano anche nelle collezioni del MoMA di New York e della Tate Gallery di Londra.

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