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Invitalia: parte oggi il rimborso per mascherine e guanti alle imprese

Impresa SIcura è il nuovo bando attivato da Invitalia che ha come scopo quello di sostenere le imprese.

Il bando serve per ottenere un rimborso delle spese sostenute dalle aziende per l’acquisto di dispositivi e di altri strumenti che riguardano la protezione individuale, finalizzati al contenimento del contagio da Covid-19.

Impresa SIcura rimborsa l’acquisto di mascherine filtranti, chirurgiche, FFP1, FFP2 e FFP3. Vengono anche rimborsati gli acquisti di guanti in lattice, in vinile e in nitrile ma anche indumenti di protezione come tute e camici, dispositivi per misurare la temperatura corporea, dispositivi di protezione oculare e detergenti e soluzioni disinfettanti.

Invitalia: come chiedere il rimborso per l'acquisto di mascherine e guanti

Parte il riborso per l’acquisto di mascherine e guanti alle imprese

Impresa SIcura si compone di 3 fasi:

  1. Inviare la prenotazione del rimborso dall’11 al 18 maggio 2020. Lo sportello telematico è attivo dalle ore 09:00 alle ore 18:00 dal lunedì al venerdì.
  2. Seguirà la pubblicazione dell’elenco delle aziende ammesse in base all’ordine cronologico di arrivo delle domande pervenute.
  3. Compilazione della domanda dalle ore 10:00 alle ore 17:00 dal 26 maggio fino all’11 giugno.

Tutti i passaggi andranno fatti in via telematica sul sito Invitalia. I rimborsi verranno effettuati nel mese di giugno.

Cultura Crea Invitalia: cosa c’è da sapere

Cultura Crea è un finanziamento Invitalia, creato per sostenere le iniziative imprenditoriali in essere o under construction all’interno del settore industriale legato alla cultura e al turismo.

Questo finanziamento si rivolge alle micro, piccole e medie imprese dell’industria culturale e creativa, sono, inoltre, compresi gruppi di persone che indono costituire una società.

Vittorio Fresa spiega il finanziamento: video

Il finanziamento Invitalia spiegato dal Responsabile Service Unit Cultura Crea

Cultura Crea finanzia gruppi di persone che vogliono costituire un’impresa che deve essere formata entro 30 giorni dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni e le le imprese societarie formatesi da non oltre 36 mesi, sono incluse anche le cooperative.

Il finanziamento Invitalia si rivolge in particolar modo a ONLUS e a imprese sociali.

Vittorio Fresa, responsabile Service Unit Cultura Crea Invitalia ci spiega, nel video in home, alcuni importanti criteri da considerare prima di inoltrare la domanda per il finanziamento Cultura Crea.

Cultura Crea

Cultura Crea

Cultura Crea finanzia programmi di investimento fino a 400mila euro all’interno delle seguenti aree tematiche:

  1. Conoscenza: sviluppo o applicazione di tecnologie che permettano di creare, organizzare, archiviare e accedere a dati e informazioni sull’industria culturale.
  2. Conservazione: sviluppo o applicazione di modalità e processi innovativi per le attività legate a restauro/manutenzione e recupero del patrimonio culturale (restauro, manutenzione, recupero e rifunzionalizzazione) come materiali, tecnologie, analisi della gestione dei rischi, valutazione dei fattori di degrado e tecniche di intervento.
  3. Fruizione: modalità e strumenti innovativi di offerta di beni, anche in forma integrata con le risorse del territorio; piattaforme digitali, prodotti hardware e software per nuove modalità di fruizione e nuovi format narrativi, di comunicazione e promozione.
  4. Gestione: sviluppo di strumenti e soluzioni applicative in grado di ingegnerizzare le attività di gestione di beni e attività culturali.

Cultura crea è un finanziamento agevolato a tasso 0, fino al 40% della spesa ammessa o può essere erogato in forma di contributo a fondo perduto fino al 40% di spesa ammessa. In entrambe le formule è possibile arrivare al 45% per i progetti che vengono presentati da imprese femminili, giovanili o in possesso del rating di legalità.

Se Cultura Crea non è un finanziamento utile per avvire la vostra attività, potete valutare Resto al Sud, un altro finanziamento Invitalia.

Vincenzo Durante spiega i punti salienti di Resto al Sud

Resto al Sud è un incentivo che mira a sostenere la nascita di nuove attività imprenditoriali nel Centro Italia e nel Mezzogiorno.

Vincenzo Durante, responsabile Area Occupazione Incentivi e Innovazione Invitalia, ha illustrato gli incentivi per gli imprenditori dell’Ufita, spiegando nel dettaglio alcuni particolari su questo tipo di finanziamento.

Vincenzo Durante spiega il finanziamento Resto al Sud

Il Responsabile Area Occupazione Incentivi e Innovazione Invitalia

Resto al Sud: a chi è rivolto

Possono richiedere accesso al finanziamento Resto al Sud gli under 46 che:

  • Sono residenti, al momento della presentazione della domanda, in Abruzzo, Molise, Campania, Calabria, Basilicata, Puglia, Sardegna, Sicilia e nelle aree del cEntro Italia che sono state colpite dai terremoti del 2016 e del 2017.
  • Coloro che hanno intenzione di trasferirsi nelle suddette regioni dopo la comunicazione positiva del finanziamento Resto al Sud.
  • Coloro che non sono titolari di altre attività imprenditoriali.
  • Coloro che non hanno un contratto di lavoro a tempo indeterminato.
  • Coloro che, nel momento della richiesta del finanziamento, non risultano titolari di partita IVA e che non lo sono anche nei 12 mesi antecedenti la presentazione della richiesta Resto al Sud.ù
  • Le cooperative, le ditte individuali costituite dopo il 21 giugno 2017 o gruppi di persone che intendono formare un team entro 60 giorni, se residenti all’estero entro 120 giorni, dopo l’esito positivo della valutazione.
Invitalia

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Resto al Sud: quali sono i settori ammessi per fare richiesta del finanziamento

I finanziamenti Resto al Sud vengono elargiti, sempre in base all’idoneità del progetto presentato, alle imprese che si occupano di:

  • Beni nei settori industriali, nell’artigianato, nella trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura.
  • Imprese che si occupano di fornitura di servizi alle imprese e alle persone.
  • Servizi al turismo.
Resto al Sud Invitalia

Resto al Sud Invitalia

Resto al Sud: quali sono i settori non ammessi per fare richiesta del finanziamento

Resto al Sud non finanzia le attività agricole e il commercio, fatta eccezione della vendita dei beni prodotti nell’attività d’impresa.

Nello specifico e in base alla classificazione ATECO 2007:

  • Le imprese di Agricoltura, Silvicoltura e Pesca ad eccezione della divisione 03.
  • Commercio all’ingrosso e al dettaglio.
  • Riparazione di autoveicoli e Motocicli ad eccezione della classe 45.20 e 45.40.3.
  • Attività Immobiliari ad eccezione della classe 68.20.
  • Attività professionali scientifiche e tecniche.
  • Amministrazione e pubblica difesa.
  • Assicurazione Sociale Obbligatoria.
  • Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico.
  • Produzione di Beni e Servizi indifferenziati per uso proprio da parte di famiglie e convivenze.
  • Organizzazioni ed organismi extraterritoriali.
Resto al Sud vignetta

Resto al Sud vignetta

Resto al Sud: le spese ammissibili

Resto al Sud agevola gli acquisti relativi al programma di spesa e di beni e servizi che rientano nelle seguenti categorie:

  • Opere edili relative ad interventi di ristrutturazione e/o manutenzione straordinaria connessa all’attività del soggetto beneficiario nel limite massimo del 30% del programma di spesa.
  • Macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica.
  • programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della telecomunicazione.
  • spese relative al capitale circolare inerente allo svolgimento dell’attività d’impresa nella misura massima del 20% del programma di spesa.
  • Sono ammissibili spese per materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti, utenze e canoni di locazione per immobili, eventuali canoni leasing, maturati entro il termine di ultimazione del progetto imprenditoriale, acquisizione di garanzie assicurative funzionali all’attività finanziata.
  • Le spese relative ai beni di investimento che, per la loro funzione nel ciclo produttivo e/0 erogazione del servizio, solo localizzati presso altre unità produttive della stessa società o di terzi, sono ammissibili alle agevolazioni purché:

1. Siano relative ad attrezzature utilizzate per lavorazioni effettivamente connesse al completamento del ciclo produttivo da agevolare.

2. Siano singolarmente identificabili mediante immatricolazione e iscrizione nel libro dei beni prestati a terzi o, nel caso di utilizzo presso altre unità produttive della stessa società, nel libro dei beni ammortizzabili ovvero nel libro degli inventari ovvero nel libro giornale; in ogni caso la loro ubicazione deve risultare dai documenti di trasporto tenuti ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 6 ottobre 1978, n.627, e del decreto ministeriale 29 novembre 1978 e successive modifiche e integrazioni.

3. Vengono forniti, per ciascun bene, gli elementi utili di conoscenza in riferimento ai relativi contratti posti in essere (modalità, durata, penalità, clausole di rescissione).

4. La cessione in uso avvenga a titolo gratuito.

5. I beni non vengano destinati a finalità produttive estranee a quelle della società titolare delle agevolazioni.

6. Il legale rappresentante della società cedente sottoscriva una dichiarazione di impegno al rispetto dei predetti vincoli e condizioni, resa sotto forma di DSAN.

Invitalia Resto al Sud

Invitalia Resto al Sud

Per altri dubbi e per una consulenza è possibile rivolgersi a Invitalia!

Invitalia: incentivi per gli imprenditori dell’Ufita

Sabato 29 febbraio presso la Dogana Aragonese- Palazzo della Bufara- a Flumeri dalle ore 15:00 si terrà il secondo incontro organizzato dall’Unione dei Comuni Terre dell’Ufita, mirato ad aumentare la competitività del territorio.

Durante il convegno verranno presentati e spiegati tre incentivi gestiti da Invitalia: Resto al sud, Cultura Crea e Smart&Start Italia.

L’incontro si divide in due parti: la prima in cui verranno illustrati gli incentivi sopra citati. La seconda parte del convegno sarà incentrato sullo Story-Telling e nuove opportunità, che sarà curata dal Consigliere Comunale di Gesualdo delegato alle attività produttive, Michele Di Foggia, e racconterà le esperienze dei giovani imprenditori.

locandina Invitalia a Flumeri

Locandina Invitalia a Flumeri

Durante l’incontro sarà possibile avere un colloquio con gli esperti Invitalia. È possibile prenotarsi entro il 27 febbraio, inviando una mail al seguente indirizzo: mdifoggia@yahoo.it specificando nell’oggetto Prenotazione incontri 1 to 1.

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