Irpinia

Alto Calore,
Picariello (M5S): «Un fallimento politico e gestionale»

Il futuro dell’Alto Calore, l’ente di servizio idrico irpino su cui pesa un debito di oltre 140 milioni di euro, è sempre più al centro dei lavori nelle assise comunali, provinciali e regionali.

Ferdinando Picariello, consigliere comunale di Avellino, da mesi impegnato in un’opera di sensibilizzazione sulla delicata questione, ha di recente espresso la propria posizione nel Consiglio monotematico tenutosi a Palazzo di Città e da questa riparte, indicando nel cambio della struttura giuridica di Alto Calore s.p.a l’unica soluzione possibile per restituire linfa a un ente moribondo.

Intanto, il presidente dell’Alto Calore, Michelangelo Ciarcia, si prepara a consegnare un dossier (il cosiddetto Piano Pozzoli) al Ministro De Micheli, nei prossimi giorni in visita ad Avellino, per verificare la possibilità di accesso a un mutuo con Cassa Depositi e prestiti necessario per ripianare il pesante debito accumulato dall’Ente di Corso Europa.

Picariello non nasconde il proprio scetticismo sul piano di rientro proposto da Ciarcia e invita i vertici di Alto Calore ad ammettere che c’è stato, anche in questi anni, un vero e proprio fallimento nella politica gestionale dell’ente.

Enologia e turismo,
Acone (Città del vino): «Subito un info point in ogni borgo d’Irpinia»

L’enologia e il turismo, sostiene Teobaldo Acone, in Irpinia sono strettamente collegati e i Comuni dovrebbero attuare molte più iniziative di promozione delle eccellenze locali. Nel panorama italiano i Comuni che sono riusciti a conservare e valorizzare le tradizioni della civiltà contadina unendole a un sapiente marketing territoriale e sviluppo aziendale, oggi beneficiano di opportunità di crescita impensabili fino a qualche anno fa.

La filiera vitivinicola, secondo l’esperto Teobaldo Acone, è tra le più dinamiche all’interno del sistema produttivo locale e la prima del settore turistico. L’ambasciatore dell’associazione “Città del vino” paragona le potenzialità enoturistiche dell’Irpinia a quelle della Toscana e dell’Umbria ma invoca una maggiore collaborazione tra il pubblico e il privato.

Nonostante il grande lavoro realizzato nei decenni scorsi, soprattutto dai privati, l’Irpinia, sostiene Acone, è ancora indietro rispetto ai competitor delle altre Regioni d’Italia. Da queste premesse partono le proposte di Acone, indirizzate sia ai Comuni che alla Provincia, per l’attivazione di un info point turistico in ogni borgo d’Irpinia.

 

Asl Avellino,
continua il tour dei camper della salute

Grande successo per il tour dei Camper della Salute dell’Asl di Avellino per lo screening della Mammella e della Cervice uterina che hanno fatto tappa quest’anno in 23 Comuni della provincia. A grande richiesta le due unità mobili continueranno il tour nel mese di novembre in altri 8 Comuni irpini per promuovere la prevenzione del tumore alla mammella e alla cervice uterina. Si parte da Roccabascerana il 9 novembre 2019 per chiudere il primo dicembre a Carife. Nel corso delle mattinate dedicate alla prevenzione sarà possibile, senza necessità di prenotazione o impegnativa del medico, per tutte le donne residenti nella provincia di Avellino effettuare mammografie (screening gratuito nella fascia d’età 50-69 anni) e pap-test (screening gratuito nella fascia d’età 25-64 anni).

Inoltre al fine di diffondere il più possibile una cultura della prevenzione oncologica l’Azienda Sanitaria Locale ha deciso di potenziare l’ambulatorio di Radiologia del Distretto Sanitario di Avellino e del P.O. Criscuoli di Sant’Angelo dei Lombardi. Pertanto, le donne, di età compresa tra i 50 e i 69 anni, residenti in provincia di Avellino, potranno recarsi presso il Distretto Sanitario del capoluogo o presso il P.O. di Sant’Angelo dei Lombardi dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 14.00 e dalle ore 15.00 alle ore 18.00, senza prenotazione o su invito della stessa Asl di Avellino, ed effettuare gratuitamente la mammografia.

Allagamenti in Irpinia,
la nota di Franco Fiordellisi

«Da tempo si parla di intervenire per ridurre le criticità che si determinano con le estreme variazioni meteorologiche causate anche dai cambiamenti climatici del pianeta. Ad Avellino, così come nei paesi dell’Irpinia più esposti alle criticità idrogeologiche, nulla si muove: non viene effettuata neanche la manutenzione ordinaria, necessaria e sistemica.
E quando parliamo di manutenzione ordinaria intendiamo le azioni di pulizia delle caditoie, delle grate acque bianche, la sistemazione delle cunette viarie, ma anche la gestione delle pendici arboree delle nostre montagne o il verde pubblico. Tutto questo non c’è e spesso proprio l’incuria e la mancata manutenzione da parte degli Enti locali crea gravissimi disagi alla popolazione mettendo a rischio anche vite umane.
Tutto questo sommato ad anni di abusi edilizi, mancati controlli, costruzioni in alveo fluviale, cementificazione con “tombazione” dei torrenti e dei piccoli corsi d’acqua, comporta criticità sempre più forti che si sommano alla grandi variazioni meteorologiche determinate dai cambiamenti climatici.
Gli allagamenti della giornata di ieri sono figli di tutte queste situazioni sia macro, ovvero climatiche mondiali, che micro con abusi, incuria e mancata manutenzione. Coscienti di queste variabili bisognerebbe adottare più piani di intervento, dalla sistemica e puntuale manutenzione, a nuove forme di bio edilizia ed infrastrutturazione utile ad evitare ulteriore cementificazione e impermeabilizzazione dei terreni, rinaturalizzazione degli alvei fluviali, regimentazione e collettamento delle acque civili (bianche e nere), unitamente ad interventi sulle aree boschive che devono vedere un intervento sistemico del personale idraulicoForestale.
Queste sono azioni urgenti e concrete che da tempo chiediamo alle amministrazioni dei vari enti locali interessati ed è una proposta che è stata inserita anche come visione “prospettica” per lo sviluppo delle Aree interne. Queste azioni sono da farsi sin da subito perché le attività di retroportualità e di logistica, connesse con le Zes, se non vengono fatte con modelli di bio ingegneria, nuova e naturalistica, potrebbero consegnare criticità sempre più gravi per le nostre terre.
Così come anche l’abbandono e il depauperamento delle Comunità montane da competenze e di personale preparato con il combinato disposto dell’incremento di terreni incolti sviluppano fenomeni di dissesto idrogeologico accentuati delle estreme variazioni metereologiche derivanti dai cambiamenti climatici.
Tutto si lega: per questo come Cgil pensiamo e sviluppiamo azioni generali per la tutela anche delle comunità locali».

Franco Fiordellisi, Segretario Generale Cgil Avellino

Microchip gratuito per cani e gatti,
riparte il camper dell’Asl di Avellino

È ripartita la campagna di inserimento gratuito del microchip con cui sarà possibile iscrivere gratuitamente il proprio cane all’Anagrafe regionale Animali d’affezione.

Il Calendario 2019/2020 del Camper del Servizio Veterinario della ASL di Avellino

L’identificazione anagrafica del proprio animale è un obbligo confermato dalla recente Legge regionale n. 3 dell’11 aprile 2019, “Disposizioni volte a promuovere e a tutelare il rispetto ed il benessere degli animali d’affezione e a prevenire il randagismo”, e l’omessa identificazione è punita con una sanzione amministrativa da 100 a 600 euro.

Si tratta di un dovere ma anche di un gesto d’amore verso il proprio animale domestico: attraverso la registrazione infatti si garantisce l’identificazione e la possibilità di ritrovare il proprio animale domestico in caso di smarrimento. L’iniziativa dell’anagrafe itinerante mediante i Camper del Servizio Veterinario punta a diffondere diffondere una cultura del possesso responsabile in contrasto con il fenomeno e l’inciviltà dell’abbandono e dunque per arginare il fenomeno del randagismo, anche a tutela della salute umana.

Turismo in Irpinia,
la ricetta di Corrado Matera

«I prodotti tipici e le eccellenze enogastronomiche del territorio promuovono il turismo». A dichiararlo è Corrado Matera, assessore regionale al Turismo, intervenuto alla presentazione degli eventi che avranno luogo a Montoro nel fine settimana, incentrati sulla cipolla ramata. Matera, inoltre, si sofferma sul gap tra zone costiere e zone interne, superabile attraverso l’integrazione territoriale e la diversificazione delle offerte turistiche.

Turismo in Irpinia,
Touring Club fa tappa a Bonito

Riparte da Bonito, piccolo centro irpino famoso per i suoi murales, il percorso di promozione turistica del territorio organizzato da Touring Club Campania che invita alla scoperta di ogni scorcio e opera d’arte custoditi all’interno dei meravigliosi borghi della provincia di Avellino.

Dalle stradine al castello, dalla torre campanaria ai murales, tutto si fa arte. Gli splendidi murales sono stati realizzati a partire dal 2011 grazie all’impegno dell’Associazione Boca di David Ardito che ha invitato a Bonito alcuni tra i maggiori street artist a livello mondiale e con loro ha iniziato ad abbellire gli edifici del centro. Le opere realizzate hanno lo scopo di far godere gli occhi e provare a tenere aperta la mente sulle prospettive di sviluppo offerte dall’arte urbana: molto più di un semplice decoro, un faro puntato che aiuta a migliorare la nostra percezione degli spazi, ad educare all’arte contemporanea, a far crescere le aree fragili e a ridefinire l’abbandono.

Quella messa in piedi dall’Associazione Boca trova in Touring Club Campania, rappresentata da Giovanni Pandolfo, un importante alleato per un’operazione di diffusione dell’arte pubblica che sta prendendo sempre più forma nella nostra provincia e che potrebbe aggiungersi ad un percorso di promozione turistica che provi ad andare fuori dagli schemi dell’enogastronomia, del paesaggio, dell’artigianato, dei festival musicali e delle sagre.

Programma Touring Club Campania 2019/2020

  • Domenica 22 settembre 2019, Conza della Campania e Sant’Andrea di Conza: Visita all’area archeologica di Compsa. Nel pomeriggio visita al al centro storico di Sant’Andrea di Conza, con i suoi aspetti caratteristici e medievali.
  • Sabato 28 settembre 2019, Petruro Irpino: Un pugno di case aggrappato su uno sperone panoramico nell’areale del Greco di Tufo DOCG. Petruro è borgo dell’accoglienza per antonomia in Irpinia e costituisce un’isola per la distanza dal rumore.
  • Sabato 12 ottobre 2019, Avellino: Visita al centro storico del capoluogo irpino: il Duomo (XII sec.), la Torre dell’Orologio, costruzione barocca simbolo della città, progettata da Cosimo Fanzago, al quale si deve anche la Fontana di Bellorofronte.
  • Sabato 26 ottobre 2019, San Martino Valle Caudina e Montesarchio: Visita alle chiese, ai palazzi nobiliari e al castello di San Martino. Nel pomeriggio il Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino.
  • Domenica 5 aprile 2020, Rotondi: Tra Valle Caudina e Partenio, Rotondi è notissima per il Santuario della Madonna della Stella e per le tradizioni ad essa legate durante la Pasqua. Incantevoli sono i percorsi per le escursioni montane e pedemontane.
  • Domenica 3 maggio 2020, Atripalda: Nell’antica Abellinum, colonia romana dell’82 a.C., è visibile una Domus di tipo ellenistico – pompeana. Visita alla Chiesa di Sant’Ippolisto Martire con lo Specus Martyrum (cimitero paleocristiano).
  • Sabato 9 maggio 2020, Torella dei Lombardi e Villamaina: Alla scoperta di masserie e antichi mulini attraverso paesaggi collinari. Convegno dedicato al censimento e recupero delle architetture rurali in collaborazione con l’ordine degli architetti della Provincia di Avellino e Irpinia 7x.
  • Domenica 10 maggio 2020, Bisaccia: Visita di Bisaccia, con l’antico castello Ducale e lo splendido Museo Civico Archeologico.
  • Domenica 31 maggio 2020, Abbazia del Goleto: Per il nono anno consecutivo si rinnova il Cammino di Guglielmo, sulle tracce del Santo fondatore dell’Abbazia del Goleto.
  • Domenica 14 giugno 2020, Chiusano San Domenico: Il paese ha origini medievali, conservando tracce del suo passato nel borgo storico e nelle chiese. Il centro ha una forte vocazione turistica per l’elevato valore paesaggistico del suo territorio. Qui la natura è la vera attrazione.
  • Domenica 21 giugno 2020, da Cassano Irpino a Castelfranci a Paternopoli: Visita guidata lungo le strade del vino alla scoperta di cantine, vigneti e borghi. Degustazioni conviviali di vini Doc.
  • Domenica 28 giugno 2020, Mirabella Eclano e Fontanarosa: Aeclanum, uno dei centri sanniti e romani più importanti dell’Irpinia. Fontanarosa, famosa per la sua pregiata “Pietra” oggetto della sapiente lavorazione della tradizione artigianale locale.
  • Venerdì 3 e Sabato 4 luglio 2020, Cairano: Due giorni di escursioni e convegno sul tempo del recuperare e riabitare i piccoli paesi; attribuzione del premio nazionale in collaborazione con l’Ordine degli Architetti della Provincia di Avellino, l’Università di Salerno e Roma e Irpinia 7x.

 

Nasce Etn.ia,
il blog che racconta l’Irpinia e la sua gente

Da un’idea di Nunzio Gaeta e Valentina Taccone, autori di un progetto di comunicazione dedicato alla promozione e alla valorizzazione territoriale, incentrato su volti comuni e rappresentativi del territorio, nasce Etn.ia – racconti di gente. Si tratta di un lavoro ideato e costruito a quattro mani, basato su racconti polivalenti fatti di foto, video e testi, tutti convolati all’interno del blog.

Il progetto, attualmente, vede la decisiva collaborazione dell’associazione Mater.ia – irpinia.turismo.territorio e dell’agenzia di comunicazione Cybear. Sono dossier di positiva denuncia, pensati in risposta alla piaga dello spopolamento. Si raccontano storie di personaggi che hanno deciso di restare o di tornare per restare, con l’intento di dare il proprio contributo con un’impronta positiva alla crescita del territorio. Sono ritratti variegati, scritti su artigiani detentori di una viva tradizione lavorativa, che sta andando in disuso nell’epoca della modernità, su artisti di differente estrazione culturale, da pittori a scultori, su persone comuni o persino intellettuali che hanno voglia di raccontare qualcosa di sé, facendolo con la propria operosità.

I protagonisti di Etn.ia sono risorse umane che entrano a far parte dei beni immateriali del territorio, perché rappresentano un segno positivo offerto con la propria persona e il proprio talento.

Sono un veicolo di identitaria trasmissione comunicativa, ognuno con la propria impronta. Alcuni sono ben conosciuti in loco, ma altri sono apprezzati ovunque, in Italia e persino all’estero.

Da qui, per due volte alla settimana, di martedì e di giovedì, a partire da martedì 3 settembre e a seguire, saranno pubblicati sui canali di maggiore utenza, i videoclip dedicati ai protagonisti del territorio. Seguiranno attività, eventi, workshop, altri progetti legati alla comunicazione e altri racconti da incorporare.

Il progetto nasce autofinanziato, perché gli autori hanno creduto fortemente nel valore insito alla propria provincia, ma sarà possibile effettuare per sostenere tutti i suoi progressi con una piccola donazione (https://www.paypal.me/etniairpinia).

 

Il Progetto

Etn.ia è un progetto di comunicazione sviluppato sugli attori del territorio che hanno dato un’impronta decisiva alla promozione e valorizzazione delle aree interne dell’Irpinia e della Campania.

Narra di artisti locali e di oltreconfine locale, artigiani di vecchi mestieri in via di estinzione, persone comuni e intellettuali che, con caratteristiche esclusive, sono diventate patrimonio immateriale delle aree distrettuali di provenienza, tutte attraverso contenuti multimediali (materiale grafico foto, video e testi), veicolati sul web, in formato blog e con attività di divulgazione ed eventi itineranti, workshop, corsi, e attività di comunicazione.

È la voce narrante di chi ha deciso di restare, contrastando lo spopolamento e le criticità della provincia di Avellino e della regione tutta, e mostrando il valore delle radici e del senso di appartenenza, messe in correlazione in un’operazione di network locale.

 

I personaggi del progetto

Flavio Grasso, Ariano Irpino (scultore\ ceramista di maioliche arianesi)

Angela Mezzullo, Atripalda (tappezziera)

Sabino Repole, Atripalda (fabbro)

Emiliano Stella, Avellino (artista)

Giuseppe Altavilla, Grottaminarda (liutaio)

Vittorio Iannuzzi, Grottaminarda (sarto)

Antonio Italo, Grottaminarda (calzolaio)

Giuseppe Rubicco, Avellino (scultore – vetro e argilla)

Otello Galluccio, Aiello del Sabato (scultore – legno)

Michele Continiello, Monteverde (costruttore e restauratore organi)

Gambero Rosso premia il Pastificio Graziano

Il Pastificio Graziano, azienda di Manocalzati di proprietà dei fratelli Alfonso e Andrea D’Urso, a meno di due anni dalla sua nascita, è stato riconosciuto dal Gambero Rosso tra le realtà artigianali migliori in Italia. Nel numero di agosto, in edicola da oggi, il magazine dedica un approfondimento ai Pastifici della Penisola intitolato: “Arcobaleno Pasta. Cosa sta succedendo al prodotto più amato dagli italiani?”.

50 i marchi scelti dalla guida, solo 4 in Campania, tra questi il Pastificio di Manocalzati, punta di diamante regionale per il suo progetto di filiera corta certificato e per la qualità dei grani utilizzati. Un successo che riflette bene la filosofia dei fratelli D’Urso, da sempre riconosciuti a livello internazionale per la capacità imprenditoriale nel lavoro conciario e adesso anche nella pasta.

“Siamo partiti da zero – esordiscono Alfonso e Andrea D’Urso – venivamo da un settore completamente diverso, ma abbiamo avuto l’umiltà di circondarci di persone competenti da cui apprendere i segreti di un segmento agroalimentare meraviglioso come quello della pasta. Abbiamo lavorato alacremente per ottenere un risultato qualitativo all’avanguardia che tenesse fede alla tradizione delle nonne irpine, abili massaie e esperte artigiane. Dopo un anno e mezzo possiamo dire che grazie al nostro staff, ai nostri maestri pastai e ai docenti dell’Università di Salerno abbiamo ottenuto un prodotto capace di competere sul mercato con i brand più prestigiosi, dimostrando che in Irpinia, terra di grano, si può produrre la pasta migliore al mondo”.

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Le caratteristiche della pasta Graziano sono cinque: acqua microfiltrata delle sorgenti dei Monti Picentini, semola di grano duro 100% italiano (solo il cuore del chicco di grano dell’entroterra campano e pugliese), tracciabilità totale del prodotto (tramite codice QR), essiccazione lenta (30 ore d’estate, 40 d’inverno) a bassa temperatura con celle statiche, trafilature al bronzo, al platino e all’argento. Il risultato è un prodotto eccellente, poroso è sempre al dente.

L’attenzione di Gambero Rosso ha acceso i riflettori non solo sulla qualità della materia prima, ma anche sull’intuizione di sostituire il bronzo con dei metalli preziosi. I D’Urso hanno  brevettato, insieme all’UniSa, le trafilature argento e platino, per trovare un’alternativa ad una lega che col tempo è soggetta ad usura. Dopo test approfonditi, i docenti del Laboratorio del Dipartimento di Chimica “A. Zambelli” hanno testato che con le nuove trafile la semola non cambia proprietà organolettiche, ha inoltre un’idratazione superiore del core della pasta e rugosità migliore.

“Il Platino e l’argento sono due nostri brevetti – spiega l’amministratore della società, Alfonso D’Urso – e rispetto alla tradizionale trafilatura offrono alcuni vantaggi. Il più significativo è che le trafile in platino e argento non si consumano e quindi non c’è dispersione, seppur impercettibile, di metallo nella pasta. Questa importante innovazione consente di limitare l’usura dei materiali delle trafile, con conseguente sensibile diminuzione delle scorie, e migliore aspetto termico dell’estrusione. Così il sapore è più ‘pulito’, i tempi di cottura diminuiscono di due minuti e la rugosità permane intatta garantendo al consumatore la massima uniformità dell’alimento”.

Il costo dell’investimento del Pastificio Graziano è alto, in quanto una trafila pesa circa 60 kg, ma è stato dettato dalla voglia di creare una pasta di fascia altrettanto alta per le cucine di chef stellati e per tutti coloro che nel piatto ricercano il massimo della qualità per un risultato gastronomico unico.

“Essere menzionati da una rivista come Gambero Rosso tra i migliori in Italia ci riempie di orgoglio e ci fornisce le motivazioni giuste per continuare in progetti ancora più grandiosi nell’interesse dello sviluppo economico e agroalimentare di una terra florida come la nostra Irpinia – concludono gli imprenditori Andrea e Alfonso D’Urso”.

Ambiente e sicurezza idrogeologica,
in arrivo 6 milioni di euro per 10 comuni irpini

Grazie all’approvazione del Piano nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico, la provincia di Avellino può beneficiare di oltre 5.8 milioni di euro per la salvaguardia del territorio dal rischio, sempre altissimo, di frane e alluvioni.

Di seguito si riportano tutti i comuni della provincia di Avellino che potranno beneficiare dei fondi, gli interventi finanziati e l’ammontare del finanziamento.

Ariano Irpino: Lavori urgenti di manutenzione straordinaria in località Montarozzo, €70.000

Bagnoli Irpino: Intervento di sistemazione idraulica del vallone Difesa, €1.062.000

Bonito: Lavori urgenti di manutenzione straordinaria in località Pretalonga, €80.000

Caposele: Manutenzione idrogeologica del vallone Palmenta, €245.500

Fontanarosa: Lavori urgenti di manutenzione straordinaria in località Strepparo Moleta, €75.000

Gesualdo: Lavori di sistemazione idraulico-ambientale del Vallone Tremolito, €874.000

Mercogliano: Ripristino funzionalità idraulica del vallone S. Stefano, €88.000

Sant’Angelo all’Esca: Sistemazione idraulica in località Cantraboni, €724.000

Taurano: Progetto di sistemazione e regimentazione dell’impluvio in località Capodacqua, €750.000

Torrioni: Risanamento e sistemazione idrogeologica ed ambientale in località Cannelle-Cassano, €575.000

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