Irpinia

Conferenza stampa Universiadi,
Basile: «Un seme lanciato in Irpinia»

Le Universiadi rappresentavano una grande opportunità di crescita per Avellino e per l’Irpinia. E questa sfida è stata vinta sia dal punto di vista sportivo che turistico. Gli eventi svoltisi nel capoluogo irpino hanno coinvolto oltre 300mila persone e importante è stato anche l’indotto economico creato da questa vetrina che ha dato respiro al settore alberghiero e impegnato 150 volontari irpini.

Le Universiadi, inoltre, lasciano in eredità alle città di Avellino e di Ariano Irpino numerosi interventi di riqualificazione delle strutture sportive, in primis del Pala Del Mauro, che ha ospitato 3mila persone durante le fasi finali del torneo di basket.

Insomma, un bilancio più che positivo quello delle Universiadi 2019, come spiegato in conferenza stampa dagli organizzatori dell’evento.

I temi della Lega,
Vecchia: «La vera sfida è il regionalismo»

La Lega è il primo partito in Italia perché riesce ad intercettare meglio degli altri quelle che sono le sensibilità dell’opinione pubblica. C’è una piena sintonia tra il messaggio di Matteo Salvini e quello che la gente vuole. E questa è la ragione per cui anche in Alta Irpinia, da sempre laboratorio politico e avamposto di quelli che sono i processi politici in provincia di Avellino, la Lega spopola in molti Comuni, su tutti Cassano Irpino, borgo guidato dal sindaco e vice coordinatore provinciale del Carroccio, Salvatore Vecchia, dove alle ultime Europee il partito di Matteo Salvini ha fatto registrare il 60% dei consensi.

E proprio dalla Regione Campania e dal regionalismo differenziato parte la sfida politica della Lega nel Sud Italia nell’ottica di una ottimizzazione della spesa pubblica e di un progressivo miglioramento dei servizi resi al cittadino.

“Il regionalismo -spiega Vecchia- è una sfida per l’efficientamento della spesa pubblica. A parità di costo per lo Stato, vengono trasferite le competenze e le risorse alle Regioni e laddove le Regioni sono capaci di rendere un servizio migliore, risparmiando su quelle risorse, hanno la possibilità di trattenere il denaro che resta in surplus”.

Per il sindaco di Cassano Irpino, quindi, il regionalismo rappresenta un’ opportunità, una prova di buon governo. Una sfida tesa a responsabilizzare i centri di potere periferici sia rispetto ai cittadini rappresentati sia in relazione al servizio che da erogare, così da evitare sprechi e fare in modo che le risorse vengano ottimizzate.

“Il regionalismo -chiarisce il sindaco di Cassano Irpino- proprio perché riesce ad avvicinare i centri di spesa ai cittadini, aumenta la possibilità per i piccoli borghi, per le piccole Province, di avere un’incidenza maggiore nel processo decisionale. Sicuramente i piccoli paesi oggi sono la vera criticità per il Mezzogiorno, per l’Irpinia in particolare. E, quindi, ovviamente sarà un’opportunità per rispondere alla vera crisi della nostra provincia che è quella della desertificazione”.

Quest’anno abbiamo avuto una perdita di 3mila giovani in una provincia di poco più di 400mila abitanti. “Quindi -conclude Vecchia- questa è l’emergenza delle emergenze ed anche in questo il regionalismo differenziato può essere un campo su cui misurarsi e cercare di affrontare in maniera diversa un problema che finora non è stato minimamente intaccato e che si manifesta in tutta la sua drammaticità”.

L’Irpinia in Vespa,
il video-blob dei protagonisti del One Summer Weekend

Si è appena concluso il One Summer weekend, l’evento che ha portato in Irpinia vespisti provenienti da ogni angolo d’Italia e non solo. Una kermesse unica nel suo genere che ha messo in connessione 8 borghi dell’Irpinia, contribuendo a far radicare nell’immaginario comune le bellezze della nostra terra.

Il network generato in collaborazione con Mater.ia, Vespa Club “Leoni Rossi” e con il Comune di Melito ha promosso in modo integrato le eccellenze dei territori di Melito Irpino, Grottaminarda, Ariano Irpino, Mirabella Eclano, Morra De Sanctis, Sant’Angelo all’Esca, Chiusano San Domenico e Castelvetere sul Calore coinvolgendo nella tre giorni tutte le realtà attive delle comunità interessate.

 

Festa della Lega,
Bimonte: «La rinascita parte dai paesi di frontiera»

Dietro i successi di un partito c’è l’impegno costante di persone che hanno deciso di dedicare tempo, risorse ed energie alla causa.

Molto spesso queste importanti figure scelgono di restare nell’ombra con ammirevole senso di responsabilità e spirito di abnegazione. È il caso di Massimo Bimonte, responsabile organizzativo della Lega in provincia di Avellino, che in poche settimane è riuscito a coordinare i lavori per la perfetta riuscita della prima Festa della Lega in Irpinia.

Notevole anche la scelta della Fattoria Rosabella di Montella quale location della manifestazione, una cornice incantevole che ha contribuito a valorizzare l’Irpinia agli occhi dei partecipanti arrivati anche dal Nord.

Lega giovani Avellino,
D’Alessio: «Siamo il movimento più forte»

Giuseppe D’Alessio, segretario della Lega giovani e tra gli organizzatori della prima Festa del Carroccio in Irpinia, punta il dito contro i vecchi politicanti di questa provincia che hanno allontanato le nuove generazioni dai partiti.

I giovani della Lega che hanno nell’esperto Sabino Morano una guida e una figura garante sono da tempo impegnati ad invertire la tendenza unendo il talento e il lavoro quotidiano che sta dando i primi risultati.

 

Prima Festa della Lega in Irpinia,
Morano: «Siamo una comunità che cresce»

Si è appena concluso un evento epocale. Per la prima volta si è celebrata in Irpinia la Festa della Lega, evento destinato a ripetersi nei prossimi anni.

Nei Comuni di Montella e Cassano la macchina organizzativa predisposta da Sabino Morano, Massimo Bimonte e Giuseppe D’Alessio ha organizzato una due giorni di convegni e tavoli tematici a cui hanno preso parte i vertici nazionali e regionali del Carroccio Andrea Crippa e Gianluca Cantalamessa.

Nei borghi dell’Alta Irpinia la Lega ha raggiunto alle ultime Europee risultati bulgari e forte è stato lo scossone impresso dalle popolazioni locali al vecchio sistema clientelar-democristiano.

Da qui la necessità non solo di festeggiare i successi ma anche di fare il punto della situazione in un partito in forte ascesa che fa i conti con la crescita repentina del consenso ma, purtroppo, anche con l’ingresso di trasformisti e disturbatori. Ecco allora che la due giorni è servita a prendere le decisioni che influenzeranno la vita del partito nei prossimi mesi.

Soddisfatto il segretario provinciale della Lega, Sabino Morano, che con il suo carisma dovrà dare la carica ai sostenitori per continuare il percorso di crescita politica e radicamento territoriale egregiamente avviato.

Meriti che Morano condivide con il suo alter ego del movimento giovanile, Giuseppe D’Alessio.

“Irpinia sistema turistico”,
presentato il progetto di Confartigianato, Confindustria e Federalberghi

Confartigianato, Confindustria e Federalberghi, presiedute rispettivamente da Ettore Mocella, Giuseppe Bruno e Gerardo Stabile, hanno presentato presso il Circolo della stampa di Avellino il progetto “Irpinia sistema turistico”.

Con tale proposta le tre associazioni di categoria intendono promuovere la nascita di un sistema territoriale che coordini le attività economiche, i beni materiali e immateriali e le risorse naturali ed umane, con l’obiettivo di creare una “nuova destinazione turistica” all’Irpinia.

In tale ottica, le Associazioni, riunite in partenariato, promuovono una raccolta di manifestazioni di interesse di operatori economici che intendano aderire al programma d’azione per poi predisporre una proposta di Contratto di Sviluppo Turistico anche nelle varianti di Accordo di Programma o di Accordo di Sviluppo.

I settori di attività ammessi

Possono rispondere al presente avviso le imprese che esercitano, o intendono esercitare le seguenti attività:

a) attività alberghiere, exalberghiere e di ristorazione;

b) attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento;

c) attività dei servizi delle agenzie di viaggio e dei tour operator;

d) attività di servizi di vigilanza privata;

e) attività di call center;

f) attività di imballaggio e confezionamento per conto terzi;

g) attività delle lavanderie industriali

h) servizi dei centri per il benessere fisico

i) esercizi commerciali di vicinato

j) imprese operanti nel settore dell’artigianato tradizionale e artistico;

k) imprese operanti nel settore dell’artigianato religioso, le cui produzioni di qualità riguardino i luoghi di culto e i territori campani attraversati dai cammini/pellegrinaggi o gli itinerari turistico-religiosi;

l) imprese agroindustriali operanti nella trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli;

m) imprese operanti nel settore delle produzioni alimentari tipiche del territorio;

n) attività di trasporto passeggeri.

Apre al pubblico il Museo del Carcere Borbonico

Il Museo Irpino situato all’interno del Carcere Borbonico apre le porte al pubblico dopo la fase di restyling. Oggi l’inaugurazione delle nuove sale espositive alla presenza del presidente della Provincia, Domenico Biancardi, e dei delegati alla cultura, Rosanna Repole e Franco Di Cecilia.

All’interno del museo si conservano collezioni, raccolte, donazioni,  ritrovamenti archeologici e tradizioni iconografiche e antropologiche a cui si affiancano percorsi interattivi, una mediateca e una fonoteca.

Requiem al sogno industriale irpino

 

L’Irpinia tra gli anni ’70 e ’80 divenne la sede privilegiata per la localizzazione dei grandi complessi produttivi che non richiedevano un preesistente ambiente industriale; lavoravano prevalentemente a ciclo integrale e producevano beni intermedi che andavano ad approvvigionare il sistema produttivo settentrionale.

Risorse statali andarono alle imprese pubbliche e assicurarono incentivi creditizi e fiscali e contributi a fondo perduto ai privati. Vennero realizzate, in parte, infrastrutture e servizi. La concentrazione degli interventi pubblici nell’industria offriva vantaggi politici più certi alle forze di governo, rispetto a quanto sarebbe potuto avvenire con uno sviluppo graduale e diffuso. Questa politica miope ma efficace, garantiva alle classi dirigenti un potente effetto di immagine e permetteva di attivare lo scambio tra voti e posti di lavoro.

Cominciò così a profilarsi un connubio tra pubblico e privato che ora si sta rivelando catastrofico. Infatti, assistiamo oggi alla fase della disoccupazione di ritorno in un clima che vede trasformare il territorio in cui sono localizzati i poli industriali in una polveriera di emergenze sociali sempre pronta ad esplodere.

La dimensione degli impianti, la loro elevata intensità di capitale, il ricorso a investimenti anche a fronte di una bassa, talora nulla, redditività, il ricorso smisurato a finanziamenti di istituti di credito non fanno dell’industria, di base  soprattutto, un candidato credibile per lo sviluppo di un’area con grande disponibilità di manodopera scarsamente qualificata come è l’Irpinia.

Le grandi dimensioni produttive richiesero non solo ingenti capitali, ma anche e soprattutto suolo su cui localizzare gli impianti e le infrastrutture necessarie per la movimentazione dei fattori produttivi, entrando in competizione con altri usi del territorio e producendo su di esso pericolosi effetti di polarizzazione, le cui conseguenze sono ancora oggi evidenti.

La maggior parte di queste industrie è ormai inattiva, altre in fase di ristrutturazione e di riconversione, altre ancora soggette a piani di risanamento e bonifica ambientale. In molti casi rappresentano una sorta di “archeologia industriale” dal futuro ancora tutto da esplorare. Ma tutte, indistintamente, hanno segnato, nel bene e nel male, più o meno profondamente, l’organizzazione di un territorio che si espande ben al di là dei meri ambiti di localizzazione.

 

“Il Partenio e le risorse del territorio”,
Musto: «L’Irpinia è un paradiso»

“Le periferie del Partenio e le risorse endemiche del territorio: sport, turismo, folklore ed antichi castelli”. Questo il tema del convegno tenutosi questa mattina ad Avellino, promosso dal Centro Studi “Partenio – Mediterraneo”, in collaborazione con Asso Stampa.

A Massimiliano Musto, componente del consiglio dell’Ordine dei giornalisti della Campania, il compito di spiegare l’importanza di questi incontri di formazione sul territorio per far conoscere una terra meravigliosa come l’Irpinia.

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