L’Hotel degli amori smarriti: un film sulle occasioni perse
L’Hotel degli amori smarriti è l’ultimo film di Christophe Honoré, uscito nelle sale cinematografiche italiane nel 2020. Il lungometraggio è una commedia che rispecchia la classica tipologia del genere francese: si sorride sulla pochezza umana che trascende, spesso, nel ridicolo.
Protagonista del film è una coppia: Maria (Chiara Mastroianni, in nomination ai Cesar 2020 per la categoria Miglior Attrice) e Richard (Benjamin Biolay) sposata da vent’anni. La loro vita coniugale sembra basarsi su un rispetto reciproco e su un affetto consolidato da anni di convivenza finché, una sera, Richard scopre che sua moglie lo tradisce.
Una scoperta che lascia, in un primo momento, sgomento e incredulo l’uomo da ciò che non sospettava minimamente da parte di Maria. Dopo aver metabolizzato il tradimento, Richard chiede delle spiegazioni alla moglie che, con molta naturalezza, gli lascia intendere che le sue scappatelle non sono altro che un modo per tenere vivo il loro rapporto ventennale.
Maria è convinta che, a sua volta, il marito abbia avuto dei rapporti extraconiugali ma scopre che non è così: Richard le è sempre stato fedele.
L’Hotel degli amori smarriti: la trama
Tra Maria e Richard nasce un’accesa discussione che porta la donna a dormire fuori casa, nell’hotel di fronte casa sua. In questo modo può avere una visuale del suo matrimonio e di suo marito, per poter riflettere meglio sul loro rapporto e sulla sua vita coniugale.
Maria si ritrova nella sua stanza d’albergo una presenza del tutto inaspettata. Nella sua stanza, la 212, lei non è da sola: il suo Richard, quello giovane, di cui si è innamorata venti anni prima è proprio lì davanti a lei.
Cosa le sta succendendo? Ha delle allucinazioni? No, quello nella sua stanza è proprio Richard in carne ed ossa ed è lì per ricordarle ciò che era e ciò che è diventata. Intanto il Richard di oggi è sofferente e insonne nella loro abitazione.
La donna, un tempo, era molto diversa da oggi: solare, innamorata del suo Richard e oggi, invece, ha sostituito i suoi sentimenti con comportamenti egoisti e privi di valore.
Maria, oggi, insegna all’università e, non accettando il passare del tempo, si diletta con alcuni dei suoi studenti, per avere l’illusione di ciò che era un tempo e per respirare quel profumo di giovinezza che sente la sta abbandonando del tutto. Oggi è una donna cinica, fredda che guarda il mondo con amaro disincanto.
Intanto iniziano ad apparire, materializzandosi, amori passati e amanti collezionati in una vita ma non solo di Maria. Da questo passato riemerge Irène Haffner (Camille Cottin), l’insegnante di pianoforte nonché primo amore di Richard.
La storia tra i due finisce quando nella vita del giovane entra Maria. Iréne, in quel momento, comprende che è arrivato il momento di chiudere la relazione impossibile con il suo giovane allievo.
Iréne ricompare per cercare di riprendersi il suo amore di una vita, andando a citofonare a casa del Richard di oggi.
Come sarebbe andata la loro vita se l’uomo non avesse scelto Maria? Per scoprirlo non vi resta che guardare L’Hotel degli amori smarriti.
Qual è il senso del film di Christophe Honoré?
Christophe Honoré si diverte a giocare sui i pensieri che attagliano molte persone che, spesso insoddisfatte della propria vita attuale, ripensano al passato, alle occasioni sprecate, credendo di aver fatto scelte sbagliate.
Il senso del film è introspettivo: è un viaggio nei sentimenti e nelle emozioni in cui ogni cosa è possibile e in cui le aspettative sono avvolte da una speranza alimentata tra ciò che è e ciò che si sperava di avere.
Il fascino dei ricordi, ci porta in un mondo altro, composto di aspettative, in potenza, migliori di quelle che abbiamo oggi ma ciò che anima questo flusso di pensieri non è altro che l’insoddisfazione di cui, probabilmente, la prima causa è riconducibile a noi stessi.