Michael It’z producer onirico e surreale è al suo quarto album
Michael Caria in arte Michael It’z nasce nel 1998 a Valledoria, un piccolo paese di 4mila persone, in Sadegna. All’età di tredici anni inizia a suonare la chitarra e a 14 viene affascinato dal mondo della produzione di musica elettronica. A 18 anni pubblica i primi ep: Interlude, Vibes e Reversal.
Duobox Record, una casa discografica brasiliana, pubblica Angel’s Part, il suo primo album. A 19 anni decide di andare a Vivere a Londra dove riesce a farsi conosce per le sue qualità di producer infatti pubblica 2 album: City Closer, un lavoro prettamente elettronico e 2020 Frames of a Past Things album dai toni più malinconici e dal sound sperimentale.
Oggi il sound di Michael It’z è più essenziale, introspettivo e onirico rispetto ai lavori precedenti.
Micheal It’z: percorso artistico
Il percorso artistico di Micheal It’z inizia quando perde la testa per la musica rock, innamorandosi follemente per la chitarra, decide di frequentare la scuola di musica per imparare a suonare al meglio lo strumento musicale e carpirne tutte le sfumature.
Nello stesso periodo inizia a comporre musica per gioco, utilizzando software gratuiti su pc. Da lì, il producer, impara le basi della produzione musicale e compra i primi controllers, iniziando a cercare di creare qualcosa che potesse soddisfare le sue idee.
Micheal It’z: intervista
1. Quando hai deciso di trasferirti a Londra?
L’ho deciso a 18 anni ma per alcuni inconvenienti ho dovuto rimandare quasi a due anni dopo. Farlo è stata scelta facile per me perché fin da bambino ho sempre sognato di vivere a Londra, una città artisticamente immensa. Penso che per un artista questa città rappresenti il massimo.
2. Come nasce la tua passione per la musica?
Ho sempre amato la musica. Quando avevo 6 anni la ascoltavo continuamente perché ho un fratello musicista e devo ringraziare soprattutto per avermi trasmesso l’amore e la cultura musicale che ho oggi. La mia voglia di diventare musicista nasce grazie ai Nirvana, da sempre mi affascinava la loro musica e l’energia che trasmettevano.
Crescendo mi sono avvicinato ad altri sound anche diversi tra loro. La passione per l’elettronica è scattata quando ho ascoltato The Gloaming dei Radiohead, da lì in poi ho percepito che quel genere mi avrebbe accompagnato per sempre.
3. Cosa rappresenta per te la musica?
La musica per me è quasi tutto, dico quasi perché nella vita ci sono tanti aspetti importanti ma questa è una delle invenzioni più belle che esistano perché esprime la vita.
Per me rappresenta un modo per esprimere le mie emozioni e lei non giudica mai.
4. Da dove nasce l’ispirazione per creare i tuoi brani?
Dipende, può nascere da esperienze vissute, guardando un film, ritornando da una mostra d’arte, guardando un paesaggio mozzafiato o un’opera architettonica. Penso che la mia musica sia molto spontanea e sincera, ascoltando i miei dischi si capisce subito da dove arriva l’ispirazione.
5. I tuoi pezzi spaziano tra le diverse declinazioni dell’elettronica, ci spieghi qualcosa a riguardo?
Sono ciò che ascolto per cui penso che sia normale che anche la mia musica risenta di questa fusion. Quando lavoro ad un album prendo molta ispirazione dagli artisti che ascolto in quel momento. La musica deve fluire e variare, non riuscirei mai a fare due album dello stesso genere o comunque con sonorità simili tra loro. Preferisco dare vita propria ad ogni lavoro, per questo motivo tendo sempre a dare un’impronta personale ad ogni lavoro.
5. i tuoi brani sono molto introspettivi e onirici.
Sì, ammetto che i miei brani sono molto introspettivi e oserei dire anche cupi ed è proprio ciò che voglio. Vorrei trasmettere emozioni forti quando qualcuno ascolta un mio lavoro, per questo tendo sempre a dare ai brani un tono surreale, quasi mistico.
6. Che musica ascolti?
Spazio dal rock all’elettronica. Gli artisti che amo di più sono: Radiohead, Placebo, Nils Frahm, Jon Hopkins, Saffronkeira, Nirvana e Led Zeppelin.
7. Ci racconti qualcosa del tuo ultimo lavoro?
Il mio nuovo album Synthetica uscirà il prossimo 25 settembre e credo che sia un lavoro diverso da tutto quello che si sente in giro ultimamente. In Between è l’ep che uscirà ed è prodotto da un’etichetta italiana ma non so ancora quando è prevista la data di uscita.