Novolegno

Novolegno,
il gruppo Fantoni saluta l’Irpinia

È ufficiale. Il gruppo Fantoni dismette la Novolegno di Arcella e l’Irpinia perde un’altra realtà industriale che dava lavoro a 117 dipendenti.

Da qui l’ennesimo sit-in dei sindacati uniti davanti il palazzo della Prefettura che in questi mesi ha favorito incontri con i Ministeri competenti.

La Fantoni non solo chiude qui mentre altrove investe ma non vuole neanche cedere la fabbrica di Arcella a diretti concorrenti. Rammarico, quindi, da parte delle rsu che aspettano la riconversione aziendale e un nuovo imprenditore disposto ad investire.

Sviluppo e aree interne, Simeone (Uil): «Stando fermi si arretra»

Luigi Simeone, segretario provinciale della Uil, parte dal problema desertificazione delle aree interne per avviare una riflessione generale sulle questioni infrastrutturali e del lavoro.

Sulla Novolegno è in attesa come tutti del tavolo che si terrà domani al Mise.

Un passaggio pure su quota 100 e reddito di cittadinanza, i due principali atti del governo gialloverde.

Notizia positiva, infine, le nuove assunzioni all’Air. Il sindacalista, però, resta prudente e spiega come il provvedimento riguardi soprattutto la stabilizzazione dei precari.

Novolegno, gli operai
bloccano l’entrata di Confindustria

I lavoratori protestano davanti ai cancelli della sede di via Palatucci, dove si riuniscono imprenditori, sindacati e azienda.

Novolegno, consiglio comunale straordinario a Montefredane

Seduta straordinaria di Consiglio sulla vertenza Novolegno. Nella giornata di venerdì, nella sala consiliare del Comune di Montefredane, amministratori, parti sociali e soprattutto lavoratori si ritroveranno per discutere sul futuro dell’azienda. Prevista la partecipazione della deputazione locale.

Novolegno, i sindacati chiamano Di Maio

Presso la sede della Filca-Cisl di Avellino, i sindacati di categoria hanno promosso un incontro per programmare le iniziative da mettere in campo insieme ai lavoratori nei prossimi giorni.

Dopo aver proclamato lo sciopero ed aver effettuato nei giorni scorsi un sit-in davanti al Palazzo di Governo, i sindacati hanno deciso di portare questa delicata vertenza sul tavolo del Ministero dello Sviluppo Economico.

Molto duro il segretario della Fillea Cgil, Antonio Di Capua, che definisce inaccettabile che un’azienda come il gruppo Fantoni decida da un giorno all’altro di chiudere uno stabilimento con 117 dipendenti.

Carmine Piemonte, Feneal Uil, si rivolge direttamente al presidente della provincia Biancardi e chiede la convocazione di un consiglio straordinario monotematico.

Giovanni Lo Russo, Filca Cisl, spiega come sia unanime la volontà da parte di tutte le sigle sindacali di porre in essere tutte le azioni che possano inchiodare il gruppo Fantoni alle proprie responsabilità sia nei confronti dei lavoratori che del territorio irpino.

Boccia (Confindustria):
«Ogni impresa che chiude è un lutto
in famiglia»

«Una politica industriale per il Mezzogiorno. E’ l’appello di Vincenzo Boccia». Il presidente nazionale di Confindustria, in occasione del convegno dell’Altra Avellino, bacchetta il governo giallo-verde e presenta la propria medicina per la ripresa.

Un passaggio fondamentale è certamente quello infrastrutturale. Lo sviluppo riparte dalle grandi opere come la Lioni-Grottaminarda e l’Alta Capacità.

Il numero uno degli industriali non si sottrae alle domande dei giornalisti e interviene pure sul caso Novolegno.

Festa: «Novolegno,
servono imprenditori attenti all’ambiente»

La questione della Valle del Sabato tocca pure la politica irpina. Gianluca Festa, tra gli aspiranti alla fascia tricolore del capoluogo, ad esempio, racconta come la propria esperienza amministrativa sia partita dalla questione inceneritore. L’esponente di Davvero, quindi, pone il veto sulla fonderia ed esprime una riflessione rispetto alle ultime ordinante antismog.

L’ex consigliere comunale si sofferma pure sulle ultime vertenze e chiarisce come lo sviluppo industriale non per forza deve essere in contrasto con la salvaguardia dell’ambiente.

I comitati della «Valle dei tumori» scendono in piazza

La neve e il freddo non fermano ambientalisti, associazioni e medici scesi in piazza a manifestare per la salute e il lavoro e contro la Novolegno, la Fonderia e lo Stir, definite bombe ecologiche della Valle dei Tumori. I cittadini della conca di Pianodardine, che coincide con il nucleo industriale di Avellino, non si fidano delle istituzioni e dell’Arpac e fanno sentire con forza la propria presenza per ottenere un monitoraggio stabile di aria, suolo e falde acquifere oltre che la bonifica della zona industriale.

Il presidente Isde, Franco Mazza, inoltre, spiega le ragioni per le quali è insostenibile una fonderia nella zona industriale e bacchetta il presidente della Provincia Biancardi che aveva nei giorni scorsi invitato gli attivisti della valle del Sabato ad abbassare i toni.

Don Vitaliano: «Basta illegalità e imprenditori sfruttatori»

«L’importanza della formazione scolastica per combattere l’illegalità, problema che tocca sempre più da vicino le nuove generazioni». Così Don Vitaliano Della Sala si rivolge ai giovani e spiega i motivo che lo hanno portato a far cantare nella sua parrocchia la canzone che ha vinto il festival di Sanremo.

Un riferimento al caso Novolegno. Il parroco, da sempre vicino agli ultimi, anche questa volta, si schiera dalla parte degli operai e dice basta a chi specula sul territorio.

Zone Economiche Speciali,
Marchiello lancia il progetto

L’assessore regionale alle attività produttive, in un incontro, tenutosi presso l’Asi di Avellino, spiega agli amministratori i vantaggi delle Zes per la provincia di Avellino.

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