Premio Smau 2022

Il Comune di Monte di Procida vince Il Premio Smau 2022

Il Comune di Monte di Procida vince il Premio Smau 2022 al progetto di valorizzazione dal basso targato Hearth e Impacta il riconoscimento quale Ente più innovativo.

L’operazione di Crowdfunding, guidata dalle due startup innovative di Avellino e Sciacca, che
ha raccolto in due settimane oltre 6mila euro, ha come obiettivo quello di creare una cooperativa di comunità abilitata alla gestione e alla cura dei beni pubblici, alla realizzazione di servizi essenziali, assenti oggi sul territorio, e alla co-progettazione con l’amministrazione comunale montese di azioni volte alla promozione del territorio.

Un progetto di valorizzazione e promozione dal basso che si candida ad essere una best practice da replicare sui territori. Un’operazione di crowdfunding in grado di coinvolgere la comunità locale e mettere in campo azioni volte a sdoganare uno dei tanti incredibili patrimoni invisibili del
BelPaese.

Un modello di accelerazione territoriale che ha l’obiettivo di accrescere la consapevolezza dei
propri mezzi in termini di accoglienza e offerta turistica.
Questo, in sintesi, il progetto messo in campo dal Comune di Monte di Procida, in partnership con Hearth e in collaborazione con Impacta, due start up innovative di Avellino e Sciacca, che ieri è stato insignito del prestigioso Premio Innovazione Smau 2022 dedicato agli Enti più innovativi del territorio.

Siamo un popolo di naviganti, che ha attraversato l’ oceano spinto dalla forza di un sogno. Siamo l’antico fascino del gozzo, l’imbarcazione a vela latina che solca i nostri mari da millenni. Siamo la leggendaria cistecca (il panino con carne “choppata”, formaggio filante e condimenti nostrani) e il pesce sempre fresco che arriva al porto. Siamo ognuno dei nostri panorami ineguagliabili, amati già dagli antichi nobili romani.

Siamo montesi. Siamo Monte di Procida.

Questo il “manifesto” di Monte di Procida, rappresentato allo
Smau, tenutosi a Napoli lo scorso 15 dicembre, dal consigliere del Comune montese con delega
all’Innovazione, Fabio Capuano.
Questo il focus attorno al quale si è mossa l’azione di valorizzazione e promozione del progetto dal basso
assemblato da Hearth, la startup avellinese guidata dal CEO Massimiliano Imbimbo che si occupa di
garantire un futuro e una traiettoria al “Patrimonio Italiano Invisibile” fatto di infinite ricchezze culturali, storiche, paesaggistiche, esperienziali che spesso restano nascoste nei loro territori d’origine e celate al mondo esterno.
L’obiettivo del progetto di Hearth è proprio quello di valorizzare territori dal grande potenziale, purtroppo inespresso, ponendo l’accento sull’attivazione nella comunità locale, unico vero motore di rinascita del territorio, la consapevolezza necessaria per concorrere allo sviluppo in chiave turistica e ricettiva di Monte di Procida. E per per farlo, piuttosto che puntare su una finanza pubblica e quindi agendo, i ragazzi di Hearth hanno deciso di partire con un finanziamento, ossia coinvolgendo nel
processo di finanziamento dei singoli servizi, della formazione, della promozione, direttamente la comunità locale attraverso un’operazione di crowdfunding di comunità.

Il Comune di Monte di Procida vince Il Premio Smau 2022

In una prima fase, la campagna di crowdfunding, mezzo “principe” di abilitazione dal basso e di
sostenibilità economica e di processo sul lungo periodo, consacrato a modello vincente dalla startup irpina proprio dal riconoscimento ottenuto allo Smau 2022, è servita da collante per tutti i player che operano sul territorio montese.

Proprio grazie al sostegno fattivo delle imprese locali ha raggiunto in pochi giorni il primo obiettivo: raccogliere le risorse economiche per finanziare il materiale di stampa per promuovere Monte di Procida nel mondo; formalizzare un vero e proprio patto di comunità che si declina attraverso protocolli di intesa concreti tra imprese, associazioni, commercianti, professionisti, Istituti scolastici, Istituzioni locali e cittadini; redigere un Destination Management Plan,  un documento in cui è ben presente una vision e una mission condivisa per lo sviluppo della cosiddetta “destinazione community-based”.
Il prossimo traguardo della campagna di crowdfunding di comunità (14mila euro) servirà a realizzare gli
strumenti digitali per permettere a cittadini, imprese e associazioni di gestire e promuovere in autonomia l’offerta territoriale di Monte di Procida; ad avviare un corso di formazione di 4 ore per formare 20 membri della comunità interessati a diventare fornitori di esperienze; avviare un corso di formazione rivolto a 20 operatori dell’ospitalità e della ristorazione sulla narrazione identitaria e cura dell’accoglienza; attivare un workshop di 4h per la formazione di operatori del settore e membri della comunità interessati a migliorare le proprie skill sulla comunicazione e sull’utilizzo degli strumenti digitali forniti dalla startup Hearth.

Il tutto nella cornice di un modello di accelerazione territoriale e di creazione di consapevolezza della comunità che è poi il vero motore di tutte le azioni volte allo sviluppo del “brand” Monte di Procida, “ponte tra due mondi”: quello che vive il territorio montese e quello che invece è rimasto al di là dell’Oceano Atlantico, in America, e che dopotutto dona a questa comunità quel tratto di atipicità unico nel panorama campano.
Basti pensare che nonostante 12mila montesi abitino oggi Monte di Procida, molti di questi rientrati in
patria dalla seconda metà in poi del secolo scorso portandosi dietro tradizioni, usi e costumi dall’America, rimane una vastissima comunità che ancora vive stabilmente negli Stati Uniti.
Mentre ad Hearth sarà affidata la gestione della campagna di crowdfunding di comunità e la realizzazione dell’infrastruttura digitale, la fase di promozione e di formazione sarà portata avanti in sinergia con Impacta, startup spin-off del Museo Diffuso dei 5 Sensi di Sciacca.

Il tutto verrà condensato in un modello di sviluppo, una best practice di valorizzazione e promozione dal basso, facilmente replicabile su altri territori che, altrimenti, continuerebbero a rimanere “nascosti” agli occhi del mondo.

Scroll to top