premio strega

Premio Strega 2021: i 12 libri candidati al premio letterario

Ecco 12 libri candidati per concorrere all’ambito Premio Strega 2021.

La scelta è stata ardua ma i titoli ufficiali sono i seguenti:

  1. Il libro della case di Andrea Bajani
  2. Il pane perduto di Edith Bruck
  3. Splendi come vita di Maria Grazia Calandrone
  4. L’acqua del lago non è mai dolce di Giulia Caminito
  5. Sembrava bellezza di Teresa Ciabatti
  6. Borgo Sud di Donatella di Pietrantonio
  7. Cara Pace di Lisa Ginzburg
  8. Le ripetizioni di Giulio Mozzi
  9. La casa delle madri di Daniele Petruccioli
  10. Due vite di Emanuele Trevi
  11. Adorazione di Alice Urciuolo
  12. L’anno che a Roma fu due volte Natale di Roberto Venturini.
Premio Strega 2021: i 12 libri candidati

I 12 libri che concorreranno al premio letterario italiano.

Premio Strega 2021: qualche curiosità sui primi sei libri candidati

1. Il libro delle case di Andrea Bajani

Il libro delle case: il libro

Uno dei libri candidati al Premio Strega 2021

Il libro delle case (2021) di Andrea Bajani è stato proposto da Concita De Gregorio, per concorrere al Premio Strega 2021. Il romanzo ci descrive lo spazio e l’importanza che hanno le nostre case perché sono luoghi che conservano la memoria di chi le ha vissute.

Le case sanno chi siamo e custodiscono tra le loro mura i nostri segreti. Come una sorta di viaggio onirico in cui sono le abitazioni che ci osservano, ci descrivono e ci danno l’identità che abbiamo per il mondo che viviamo e che ci circonda.

2. Il pane perduto di Edith Bruck

Il pane perduto: il libro

Romanzo candidato al Premio Strega 2021

Il pane perduto (2021) di Edith Bruck è stato proposto da Furio Colombo.

Il romanzo è autobiografico perché la scrittrice fa un salto nel passato e decide di raccontare la sua vita. Edith Bruck, di origini ungheresi, era una bambina povera ed ebrea che ha conosciuto Auschwitz, Kaufering, Landsberg, Dachau, Christiansdadt, Bergen-Belsen e decide di mettere nero su bianco gli orrori vissuti in prima persona.

La scrittrice miracolosamente sopravvissuta con il sostegno della sorella più grande cerca all’epoca, finito l’orrore della Shoah, di ricominciare a vivere nonostante le macerie reali ed emotive che ha vissuto. Il mondo le sembra estraneo e ha difficoltà ad instaurare rapporti anche con i suoi familiari che, rispetto a lei, non hanno vissuto i lager.

3. Splendi come vita di Maria Grazia Calandrone

Splendi come vita: il libro

Un libro che è la dichiarazione d’amore di una figlia nei confronti della madre adottiva

Splendi come vita(2021) di Maria Grazia Calandrone è una dichiarazione d’amore.

La scrittrice del suo libro dice:

Splendi come vita è il racconto di una incolpevole caduta nel disamore, dunque di una cacciata, di un paradiso perduto. Non è la storia di un disamore, ma la storia di una perdita.

Chi scrive è una bambina adottata, che ama immensamente la propria madre. oi c’è una ferita primaria e la madre non crede più all’amore della figlia. Frattura su frattura, equivoco su equivoco, si arriva a una distanza siderale fra le due, a un quotidiano dolore, a un quotidiano rifiuto, fino alla catarsi delle ultime pagine.

4. L’acqua del lago non è mai dolce di Giulia Caminito

L'acqua del lago non è mai dolce: il romanzo

Un romanzo ancorato alla nostra realtà

L’acqua del lago non è mai dolce (2021) di Giulia Caminito ha come protagonista Antonia, una donna fiera e onesta, che da sola si occupa di quattro figli e di un marito disabile. La donna crede nel bene comune, non scende a compromessi e vuole insegnare alla sua unica figlia femmina che può e deve contare esclusivamente su se stessa e sulle proprie forze.

Gaia, la figlia di Antonia, impara a non lamentarsi, impara a salire ogni giorno sul regionale per andare a scuola, impara a leggere libri e a tuffarsi nel lago anche se le correnti tirano verso il fondo.

La calma di questa bambina si tramuta all’improvviso quando un giorno, per un torto subìto, reagisce con una incontrollata violenza.

5. Sembrava bellezza di Teresa Ciabatti

Sembrava bellezza: il libro

Un libro che parla del tempo trascorso

Sembrava bellezza (2021) di Teresa Ciabatti è stato proposto per concorrere al Premio Strega 2021 da Sandro Veronesi che spiega con queste parole la sua motivazione:

È un racconto talmente colmo di menzogne – la prassi della comunicazione tra gli esseri umani, insieme al nascondimento, al malinteso, alla reticenza, alle omissioni – che alla fine rasenta la più intima delle confessioni. È un romanzo straziante, perché è uno strazio ritrovarsi a vivere tutta la vita in un corpo così lontano dal canone condiviso della bellezza; ed è un romanzo esilarante, la cosa più vicina al libri di John Fante che mi sia mai capitato di leggere.

6. Borgo Sud di Donatella di Pietrantonio

Borgo Sud: il libro

Un romanzo che affronta il rapporto madre-figlia

Borgo Sud (2020) di Donatella di Pietrantonio ha come protagonista Adriana, che irrompe nella vita di sua sorella all’improvviso. La donna, un tempo, maledetta dalla madre non riesce mai a perdonarla per i suoi comportamenti e per sua incapacità di amare.

Da ragazzine eravamo inseparabili, poi avevamo imparato a perderci. Lei era capace di lasciarmi senza notizie di sé per mesi, ma mai così a lungo. Sembrava ubbidire a un istinto nomade, quando un posto non le conveniva più, lo abbandonava. Nostra madre glielo diceva, ogni tanto: tu sei una zingara. Anch’io poi lo sono stata in un altro modo.

Il romanzo affronta il tema dei rapporti difficili all’interno di un nucleo familiare, che si sgretolano e si spezzano a causa di eventi e di azioni subìte durante il corso di un’intera vita.

Premio Strega 2021: altre cinque proposte

Le proposte per presentare nuovi autori per concorrere al Premio Strega 2021 sono terminate il 5 marzo. Scopriamo altri cinque libri che potrebbero aggiudicarsi l’ambito premio letterario italiano.

  1. Lettere alla moglie di Hagenbach di Giuseppe Aloe, proposto da Corrado Calabtò
  2. Contorni opachi di Anthony Caruana, proposto da Vito Bruschini
  3. Non è di maggio di Luigi Romolo Carrino, proposto da Wanda Marasco
  4. Il maragià di Firenze di Paolo Ciampi, proposto da Giuseppe Conte
  5. La modella di Klimt di Gabriele Dadati, proposto da Gian Arturo Ferrari
Premio Strega 2021: le ultime proposte

Ecco alcune proposte che concorreranno al Premio Strega 2021

Premio Strega 2021: alcune proposte

1. Lettere alla moglie di Hagenbach di Giuseppe Aloe

Lettere alla moglie di Hagenbach: recensione

Un romanzo che affronta il senso del mondo che precipita

Lettere alla moglie di Hagenbach (2020) di Giuseppe Aloe è un romanzo che ha come protagonista Flesherman, criminologo di fama internazionale, cui viene diagnosticata una forma di demenza senile.

Una volta ero Flesherman. Per la verità lo sono ancora. Ma una parte di me sta franando in me stesso. È come se ai piedi della mia identità si fosse spalancato un sottoscala profumato di ruggine, dove ampie sezioni della mia vita scivolano e si cancellano definitivamente. Non è un processo rapido. Tutt’altro. È indolente e penoso. Una caduta rallentata. Uno smottamento che guadagna pochi centimetri al giorno. Lento ma inesorabile.

Il criminologo decide nonostante tutto di continuare il suo lavoro, recandosi a Berlino sulle tracce del cadavere di Rosa Luxemburg, dove apprende la scomparsa dello scrittore Hagenbach cercando una linea geografica scomposta che lo possa avvicinare a una specie di morbidezza della vita.

2. Contorni opachi di Anthony Caruana

Contorni opachi: recensione

Uno dei libri proposti per concorrere al Premio Strega 2021

Contorni opachi (2020) di Anthony Caruana ha come protagonista Augusto, un uomo, che vive la vita al limite della follia e di una solitudine che è divenuta la sua prigione. Poi ci sono Matilde ed Elide, due madri, che hanno modi di amare differenti.

Il romanzo è stato proposto da Vito Bruschini con la seguente motivazione:

È un romanzo che parla di solitudine, di vite spezzate e di odio che cova nascosto sotto un’apparente normalità. I contorni delle cose sono davvero molto evanescenti e opachi in questo romanzo, dove però la potenza vitale dei personaggi si esprime in modo magistrale arrivando a farci sentire persino gli odori della loro adrenalina e a emozionarci con una colonna sonora che insegue la vita disperata del nostro protagonista.

3. Non è di maggio di Luigi Romolo Carrino

Non è di maggio: recensione

Un romanzo che parla dell’inadeguatezza di stare al mondo

Non è di maggio (2021) di Luigi Romolo Carrino ha come protagonista Salvo, un bambino, che cova dentro di sé un senso di inadeguatezza nello stare al mondo unito alla sua incapacità di accettare le persone. Lui è nato a Procida e possiede diversi poteri: telecinesi, telepatia uniti all’abilità di curvare il tempo. È convinto di essere il figlio del cielo causato dal parto di una stella e per questo motivo crede che il suo scopo sulla Terra sia quello di cambiare il mondo.

Il romanzo è stato proposto per il Premio Strega 2021 da Wanda Marasco con la seguente motivazione:

Non   è di maggio è il racconto dell’inadeguatezza di stare al mondo. Con una sapiente mescolanza di italiano e dialetto napoletano, Carrino scarnifica la morfosintassi e trasmette l’autenticità del pensiero primigenio, una comunicazione dell’anima senza filtri.

4. Il maragià di Firenze di Paolo Ciampi

Il maragià di Firenza: recensione

Un romanzo che parla del rapporto tra diverse civiltà

Il maragià di Firenze (2020) di Paolo Ciampi è un romanzo che parla del primo maragià che dall’India arriva in Europa ed è poco più di un adolescente, ancora prigioniero dei suoi sogni. Giunto a Firenze insegue un nuovo sogno, quello della bellezza, ma quì all’improvviso muore.

Il romanzo crea un ponte tra Oriente e Occidente, tra poeti romantici ed eccentrici studiosi. Un libro che ci porta a riflettere su quanto, a prescindere dalle differenzi culturali, siamo in fondo tutti simili.

5.  La modella di Klimt di Gabriele Dadati

La modella di Klimt: recensione

Un romanzo che parla di arte da una prospettiva diversa

La modella di Klimt (2020) di Gabriele Dadati è un romanzo dedicato all’arte, è una storia che ha tanti possibili inizi e che, ancora non è finita. Sono trascorsi dieci anni da quando è morto Stefano Fugazza, il direttore della Galleria d’arte moderna Ricci Oddi. A curare i preparativi per la mostra che celebrerà la scomparsa decennale del direttore è stato chiamato Gabriele Dadati, il suo più stretto collaboratore dello studioso nel suo ultimo periodo di vita.

Quando l’allestimento si è concluso a distanza di ventitré anni dal furto ricompare il Ritratto di signora di Gustav Klimt.

Come suggeriva l’assessore, la ricomparsa della tela in effetti costituiva un lancio straordinario per la mostra. Non era difficile immaginare lo spazio che i quotidiani, così come i principali siti d’informazione e magari qualche telegiornale, avrebbero riservato alla notizia. Certo, l’autenticità era tutta da provare, ma il Ritratto di signora si era reso protagonista di un’esistenza particolarmente avventurosa e aveva abituato l’opinione pubblica a seguire le sue peripezie.

Gian Arturo Ferrari spiega così la sua motivazione nel proporre per il Premio Strega 2021 La modella di Kimt:

Gabriele Dadati ha scritto un romanzo sorprendente. Ruota intorno a un’opera d’arte, ma l’arte è qui vista con un’angolatura bassa, umile, lontana da ogni titanismo. La povera ragazza del ritratto è il contrario del fasto dorato e inquietante che siamo soliti associare a Klimt. Tutta questa cornice dismissiva è fatta in realtà per esaltare il mistero di cui il libro parla senza mai enunciarlo apertamente: quello della creazione artistica, unico riscatto dalla desolazione e dall’angustia della vita.

Questi libri che vi abbiamo presentato fanno parte delle proposte presentate per concorrere al Premio Strega 2021.

Premio Strega 2021: altre proposte per concorrere all’ambito concorso

Si aggiungono altri nomi per concorrere all’ambito Premio Strega 2021.

I libri proposti sono i seguenti:

  • Disordini di Michele Ainis, proposto da Sabino Cassese.
  • Nuovissimo testamento di Giulio Cavalli, proposto da Filippo La Porta.
  • Sembrava bellezza di Teresa Ciabatti, proposto da Sandro Veronesi.
  • Scacco all’isola di Alessandra Fagioli, proposto da Paolo Ferruzzi.
  • Mia sconosciuta di Marco Albino Ferrari, proposto da Paolo Cognetti.

Scopriamo qualcosa in più sui libri proposti per l’ambito premio letterario.

Premio Strega 2021: i libri che si aggiungono alla lista per partecipare al concorso

1. Disordini di Michele Ainis

Disordini: la recensione

Un romanzo che è una metafora del tempo che stiamo vivendo

Disordini (2021) di Michele Ainis è un romanzo che ha come protagonista Oscar, un professore associato di Giurisprudenza, che all’improvviso guardandosi allo specchio si accorge di essere diventato un altro.

Quella mattina si è consegnato allo specchio del bagno, impugnando il suo vecchio rasoio. Si è guardato, o meglio ha guardato l’immagine riflessa sulla superficie dello specchio: non era lui, non più. Cosa può mai provare che, al risveglio, scopra che un dio malevolo gli ha cambiato i connotati?

Per cercare di ritrovare se stesso decide di partire per il mare ma non sceglie un luogo qualsiasi ma il posto in cui trascorreva l’estate da ragazzo. Qui incontra la sua vecchia fidanzata, insieme ad altri personaggi sui generis e durante questo viaggio, Oscar, scopre che non è il solo ad essere cambiato.

2. Nuovissimo testamento di Giulio Cavalli

Nuovissimo testamento tra i libri scelti per concorrere al Premio Strega

Un romanzo sull’amore

Il secondo libro proposto per concorrere al Premio Strega 2021 è Nuovissimo testamento (2021) di Giulio Cavalli ha come protagonista Fausto Albini, che un giorno all’improvviso dopo aver disegnato un cerchio sulla sabbia si sente male. L’uomo viene portato d’urgenza al Pronto Soccorso e viene ricoverato nel reparto dei Disturbi affettivi, il reparto destinato ad accogliere i cittadini con problemi di rotondità sentimentale.

Nel reparto Fausto Albini incontra la dottoressa Anna Cordio per la quale inizierà a provare un sentimento proibito: l’amore.

Perché tutti soffrono di mancanza di empatia? Probabilmente ciò è causato da un disegno politico e proprio dall’ospedale partirà il nucleo della resistenza che avrà come scopo quello di liberare le emozioni, dando vita a un nuovissimo testamento.

3. Sembrava bellezza di Teresa Ciabatti

Sembrava bellezza: recensione

Un romanza che parla dello scorrere del tempo

Sembrava bellezza (2021) di Teresa Ciabatti è un romanzo che si basa su episodi accaduti e racconta un pezzo di storia della scrittrice. Oltre alle vicissitudini familiari dei suoi avi, Teresa Ciabatti racconta com’è cambiata la sua vita da quando è diventata una scrittrice famosa e affermata.

Se avessi vent’anni. Se il successo fosse arrivato a vent’anni mi sarei ubriacata, drogata, avrei illuso ragazzi, usandoli per brevi periodo allo scopo di accrescere la mia vanità. Sarei stata rincorsa da giovani maschi. Tutti a desiderarmi.

Invece no ho quarantasette anni e a cercarmi sono cinquantenni alle prese con genitori in fin di vita, se non morti. Gente a cui si infiammano gomiti, bloccano schiene, adulti insoddisfatti, separati, intenzionati a rifarsi una seconda vita, figli a cinquant’anni. Sotto psicofarmaci, stressati come me che perdo sangue.

Il romanzo ci conduce all’interno di uno spazio intimo che, ciascuno, vive a suo modo ma tutti in qualche modo e per qualche ragione con nostalgia.

4. Scacco all’isola di Alessandra Fagioli

Scacco all'isola: recensione

Un romanzo che si snoda in luoghi fascinosi del crimine

Scacco all’isola (2020) di Alessandra Fagioli ha come protagonista Anna Tesei che ha l’incarico di fare luce su le morti strani che si stanno verificando in un’isola apparentemente tranquilla. Ogni volta che la donna si interfaccia con la sua amica Emma Lamon, celebre autrice di gialli, le offre preziosi consigli per lo sviluppo delle sue indagini.

A proporre questo libro per il Premio Strega 2021 è stato Paolo Ferruzzi che spiega così la sua motivazione:

Propongo il libro Scacco all’isola perché è un romanzo che intreccia indagini criminali a relazioni interpersonali e immortala un’isola facendola diventare a più riprese un teatro del crimine.

Un libro dotato di una narrazione asciutta, severa, incalzante, più generosa con i luoghi che non con le persone.

5. Mia sconosciuta di Marco Albino Ferrari

Mia sconosciuta: la recensione

Lo scrittore racconta la vita ribelle della madre

Mia sconosciuta (2020) di Marco Albino Ferrari è un romanzo che racconta la vita della madre morta dodici anni fa. Da quel giorno la donna ha continuato a far visita a suo figlio nei suoi sogni.

Lei è stata per me madre, padre, e forse qualche cosa di più, una compagna indivisibile. Ero ancora piccolo quando chiuse sbrigativamente la questione dell’assenza di mio padre. Senza scendere in particolari, mi raccontò chi era o, forse, chi era stato, perché nel frattempo poteva essere anche morto e lei non lo sapeva.

Nonostante il loro vissuto così stretto, lo scrittore non è riuscito a carpire fino in fondo tutto di lei e, probabilmente, con questo romanzo Marco Albino Ferrari cerca di creare una sequenza di ricordi che gli consenta di avere un quadro globale di sua madre.

Ecco gli altri nomi proposti per concorrere al premio letterario italiano. La lista completa la scopriremo il 5 marzo.

Premio Strega 2021: i primi 5 candidati ufficiali

È partita ufficialmente la scelta per l’assegnazione del Premio Strega 2021, il noto concorso letterario dedicato agli scrittori italiani. I primi libri 5 libri segnalati per concorrere sono i seguenti:

  • Noi di Paolo Di Stefano, proposto da Luca Serianni.
  • Questo giorno che incombe di Antonella Lattanzi, proposto da Domenico Starnone.
  • La notte si avvicina di Loredana Lipperini, proposto da Romana Petri.
  • I divoratori di Stefano Sgambati, proposto da Daria Bignardi.
  • Due vite di Emanuele Trevi, proposto da Francesco Piccolo
Premo Strega 2021: i primi 5 nomi candidati

Ecco i primi cinque nomi candidati al Premio Strega 2021

Premio Strega 2021: i primi cinque libri candidati

1. Noi di Paolo Di Stefano

Noi: il romanzo

Un romanzo che racconta un periodo intimo dello scrittore

Noi (2020) di Paolo Di Stefano è un romanzo che attinge alle vicende di una famiglia del ‘900 in cui accadono eventi storici universalmente noti in cui si snoda la saga familiare che attraversa quattro generazioni di uomini, vivi e defunti.

Nel suo libro in cui microstoria e macrostoria vanno di pari passo c’è spazio per raccontare la storia generazionale familiare a lui molto cara come la morte prematura del fratello causata dalla leucemia. Noi parla di rapporti familiari complessi che non riescono a risolversi del tutto per diverse cause.

A volte penso che nostra madre, dietro quella devozione verso il passato, non veda l’ora di liberarsi del magazzino di cianfrusaglie accumulate in sessant’anni di matrimonio, come se preferisse affrontare più leggera quel che le resta da vivere.

Quante volte, come davanti a un altare, sono rimasto immobile a guardare la scrivania massiccia e strabordante di carte su cui nostro padre aveva corretto tutti i compiti in classe della sua carriera, di certo qualche migliaio di versioni dal latino e dal greco fino al 1992, anno in cui, appena superati i sessantadue, dovette andare in prepensionamento per un infarto.

Noi, oltre ad essere un romanzo storico, è un racconto intimo e autobiografico che ci porta a riflettere sul senso strano che hanno i ricordi. Ci sono cose che sembrano irrilevanti inerenti il passato e, nonostante ciò, ci formano e ci accompagnano tutta una vita.

2. Questo giorno che incombe di Antonella Lattanzi

Questo giorno che incombe: recensione

Un romanzo che si ispira a un episodio di cronaca avvenuto a Bari

Questo giorno che incombe (2021) di Antonella Lattanzi è un romanzo ispirato liberamente a un episodio di cronaca avvenuto a Bari, nel palazzo in cui la scrittrice è cresciuta. Il romanzo ci conduce all’interno di un contesto familiare in cui un episodio di cronaca se da una parte fa da sfondo dall’altro scandisce un tempo intimo composto di cose che non si possono chiedere, altrimenti ti distruggono.

Nessuno può restare incolume sotto gli attacchi implacabili della realtà.

Ci pieghiamo, controvento, e continuiamo a camminare. Alcuni di noi non ce la fanno più. A un certo punto, come colti di sorpresa, cadono. Altri continuano, la testa bassa nella tempesta, intirizziti si stringono nei cappotti e non si fermano. Altri ancora imparano. A vedere il sole anche quando non c’è, o a spiare le nuvole per spostarsi al momento giusto, pronti a cogliere il primo raggio di luce. A riscaldarsi.

Questo giorno che incombe ci porta a fare i conti con il nostro passato perché quest’ultimo ci trova e ci stana sempre.

3. La notte si avvicina di Loredana Lipperini

La notte si avvicina: recensione

Il romanzo Loredana Lipperini

La notte si avvicina (2020) è un romanzo di Loredana Lipperini che ci parla di pandemia ma non della nostra. Siamo in un paese situato ai piedi delle montagne che è stato già segnato dal terremoto e si ritrova a fare i conti con una peste che dilaga e non perdona.

Il paese è lo stesso di sempre, una striscia che si allunga fra le montagne, la stessa strada lo percorre da nord a sud e i vicoli si arrampicano verso l’alto o scendono fino agli argini, come sempre. È facile circondarlo, è facile chiudere fuori chi vuole entrare, ancora più facile chiudere dentro chi vuole fuggire.

La notte si avvicina è un romanzo che mescola: storie, tradizioni e affronta lo stato di chiusura mentale che scaturisce dalla pandemia.

4. I divoratori di Stefano Sgambati

 

I divoratori: recensione

Un romanzo che parla delle ossessioni del nostro tempo

I divoratori (2020) di Stefano Sgambati ha come protagonisti Elena e Saverio che hanno deciso di trascorrere un fine settimana insieme, dopo essersi incontrati al funerale di un’amica comune. I due hanno deciso di cenare nel prestigioso Palazzo Senso, noto ristorante gourmet milanese, in cui quella stessa sera è presente la star mondiale Daniel William King. Tutti i presenti puntano gli occhi sul tavolo della star che è in compagnia della moglie e insieme rappresentano la perfezione estetica.

Il romanzo mostra le ossessioni del nostro tempo: l’apparire, il voler raggiungere la perfezione a tutti i costi facendo dimenticare che siamo tutti indistintamente e miserabilmente umani e quindi imperfetti.

Tutti erano pronti a ignorare o a minimizzare i molti ostacoli e le decine di fastidi che l’Unicorno aveva dovuto superare e ingoiare per poter essere seduto a quel tavolo, in quel ristorante, in quella città, perché molto più facile era fantasticare della sua Vita Perfetta piuttosto che ricostruirne i dettagli più faticosi e, per così dire, umani.

Nessuno che si fosse mai chiesto: sarà felice?

I divoratori ci mostra impietoso la liturgia dello spettacolo che, oggi, riguarda non solo chi dello spettacolo ne ha fatto il proprio lavoro ma tutti noi che ne prendiamo parte.

5. Due vite di Emanuele Trevi

Due vite: recensione

Un libro che racconta la storia di due amici

Due vite (2021) di Emanuele Trevi racconta la storia di due amici scrittori: Rocco Carbone e Pia Pera. Lo scrittore delinea le caratteristiche di ciascuno, sottolineando anche i tratti caratteriali divergenti e differenti tra i due. Nonostante le loro ossessioni differenti e inconciliabili Rocco e Pia sono legati indissolubilmente da un legame limpido, felice e trasparente: quello dell’amicizia.

L’infelicità. E i suoi gaddiani gomitoli di concause. Parlare della vita di Rocco significa necessariamente parlare della sua infelicità, e ammettere che faceva parte della schiera predestinata dei nati sotto Saturno. Ma come definire ciò di cui soffriva Rocco? Volendo far coincidere esattamente un nome alla cosa, alla fine bisognerebbe coniare un nuovo termine, tipo “rocchite”.

Ecco una summa dei primi cinque libri candidati al Premio Strega 2021. Attendiamo con ansia il resto dei nominativi che si saprà dopo il 5 marzo.

Premio Strega 2020: i 12 libri candidati

Ecco i 12 libri candidati per il Premio Strega 2020. La banca BPER assegnerà, per il quarto anno consecutivo, una targa e un premio in denaro del valore di 1000 euro all’autore o all’autrice di uno dei 12 libri in concorso.

Scopriamo qualcosa sui libri scelti per concorrere alla premiazione letteraria.

1. La nuova stagione di Silvia Ballestra

La nuova stagione di Silvia Ballestra

La nuova stagione di Silvia Ballestra

La nuova stagione è un romanzo che racconta la bellezza delle Marche che si intreccia a quella cultura pagana fatta di culti e leggende che sono custoditi, un pò ovunque, nei territori e che ne tracciano anche caratteri distintivi della popolazione di un territorio.

La storia, narrata la sera nelle veglie notturne, col fiato delle bestie e l’odore di ammoniaca che saliva in vapore dai pagliericci alla luce di candele, voleva che nella grotta dentro la montagna che ora mi si parava davanti vivesse una signora che, seduta al telaio, tesseva una trama con raggi di sole filtrati dalle crepe sulle rocce intrappolandoli nel suo ordito. E che nel tessuto di luci e ombre rimanesse impigliato il tempo in disegni e colori diversi, per le donne e per gli uomini, per gli animali e per le piante. E che ogni giorno le tre sorelle della signora indossassero i vestiti ricavati da quei tessuti, nei quali erano fissati i segni dello scorrere delle stagioni e degli eventi. La sorella vestita di bianco portava il vento, quella di rosso e oro portava il caldo di mezzogiorno, la sorella vestita di nero il sonno.

Chi voleva cambiare vita doveva arrivare al telaio, guardare i disegni della stoffa e porre tre domande alla tessitrice, ma non doveva farlo per sé o con il misero intento di arricchirsi e ottenere potere, altrimenti le sorelle lo avrebbero punito: la bianca scaraventandolo sulle rocce con il suo figlio vento, la rossa facendolo bruciare da suo figlio sole, la nera buttandolo nella voragine davanti alla grotta e condannando le sue ossa a mai dormire e a illuminare l’entrata con il suo biancore.

E questa era solo una delle storie su quei monti magici.

Protagoniste del romanzo di Silvia Ballestra sono Nadia e Olga, due sorelle, che cercano di vendere la terra ereditata dal padre. Per scoprire il resto non vi resta che leggere il romanzo.

2. Città sommersa di Marta Barone

Città sommersa di Marta Barone

Città sommersa di Marta Barone

La città sommersa di Marta Barone ci parla di una giovane donna che cerca suo padre, morto di cancro quando lei era ancora una ragazza.

Scopriamo qualcosa di più sulla protagonista del romanzo, attraverso le parole della scrittrice:

Sono nata da una donna con un buco in testa. Mia madre aveva avuto un incidente tredici anni prima. Rimasi una settimana sotto osservazione perché  ero in astinenza dagli antiepilettici che lei era ancora costretta a prendere. Dell’incidente, del coma, delle operazioni le è rimasto soltanto un lieve avvallamento nel punto in cui manca un frammento di cranio, sostituito da una rete di metallo coperta poi nel tempo dai suoi capelli fini, di piuma. Dorme sempre dall’altro lato, perché le fa ancora male la testa che non c’è.

Si può dire che da quel buco bene o male sono scaturita. La mia stessa esistenza dipende dalla ferita, porta aperta sul baratro delle possibilità.

3. Febbre di Jonathan Bazzi

Febbre di Jonathan Bazzi

Febbre di Jonathan Bazzi

Febbre è un romanzo che mostra un tempo nuovo composto da contaminazione lessicale della lingua di periferia, che mescola milanese, napoletano, pugliese e siciliano. Il protagonista inventa una sua identità su internet che gli consente di poter essere tutto ciò che vuole.

4. La misura del tempo di Gianrico Carofiglio

La misura del tempo di Gianrico Carofiglio

La misura del tempo di Gianrico Carofiglio

La misura del tempo ci racconta di un vecchio amore che, all’improvviso, compare nella vita di un avvocato. La donna, infatti, si reca da lui per chiedergli di difendere suo figlio, imputato di omicidio.

Qualcuno ha scritto che bisognerebbe essere capaci di morire giovani. Non nel senso di morire davvero. Nel senso di smettere di fare quello che fai quando ti accorgi di avere esaurito la voglia di farlo, o le forze; o quando ti accorgi di aver raggiunto i confini del tuo talento, se ne possiedi uno.

Tutto ciò che viene dopo quel confine è ripetizione. Uno dovrebbe essere capace di morire giovane per rimanere vivo, ma non accade quasi mai. Più volte avevo pensato che grazie a quanto avevo guadagnato con la professione, e che avevo speso solo in minima parte, avrei potuto smettere, cedere lo studio e dedicarmi ad altro. Viaggiare, studiare, leggere. Magari provare a scrivere.

Qualunque cosa pur di sfuggire alla presa di quel tempo che scorreva sempre uguale.

Pressoché immobile nel suo reiterarsi quotidiano eppure velocissimo a dissiparsi.

Il tempo accelera con l’età, si dice.

Quel pensiero non era nuovo e quel giorno mi rimbalzava spiacevolmente nella testa.

5. Ragazzo italiano di Gian Arturo Ferrari

Ragazzo italiano di Gian Arturo Ferrari

Ragazzo italiano di Gian Arturo Ferrari

Protagonista del romanzo di Gian Arturo Ferrari è Ninni, un bambino, che cresce circondato da donne vissute in un’Italia partorita dalla guerra. Ragazzo italiano mostra un’immagine di disgregazione sociale e di solutidine.

Da sempre l’anno per Ninni di divideva in due parti: da metà ottobre a fine maggio a Zane Grate, da fine maggio a metà ottobre a Querciano – con l’aggiunta di alcune settimane intorno al Natale.

Due stagioni, due case, due luci, due voci. Due mondi, due vite.

Arrivando a Querciano, per prima cosa balzava agli occhi di Ninni la testa di Garibaldi, ripetuta infinite volte sui muri intonacati delle case. Stava dentro una stella e il tutto era quasi sempre rosso, ma a volte blu.

“Quando hanno finito il rosso si son dovuti rassegnare e hanno adoperato il blu”, diceva la nonna, spiegando che quello era il simbolo del Fronte popolare e che lo si otteneva passando qualche pennellata di colore su una mascherina sottile di metallo appoggiata al muro.

Pratico, veloce, economico.

“Ma gli è andata male”, concludeva la nonna riferendosi al risultato elettorale. E non senza un segreto piacere, considerato che, nell’imminenza delle elezioni, qualche scalmanato – non il partito, al partì, come veniva chiamato per antonomasia, sempre attento e prudente – si era preso la briga di notificarle a quale albero, e nello specifico a quale ramo di quell’albero, avevano, in caso di vittoria, intenzione di appenderla. La nonna, che da maestra aveva fatto scuola a tutti quelli lì, non si era scomposta, ma non se n’era neanche scordata. Era la capessa delle donne di Azione cattolica, leggeva assiduamente e diffondeva il loro settimanale “In Alto”, nutriva quindi sentimenti battaglieri.

6. Giovanissimi di Alessio Forgione

Giovanissimi di Alessio Forgione

Giovanissimi di Alessio Forgione

Protagonista di Giovanissimi è Marocco, un ragazzino di quattordici anni che vive a Soccavo con il padre. Sua madre li ha abbandonati di punto bianco e senza dare spiegazioni: è sparita e questa scomparsa nel ragazziono possiede la stessa forza e intensità di un dolore sordo.

Marocco è una giovane promessa del calcio infatti le sue giornate ruotano intorno agli allenamente invece che sui compiti scolastici. All’improvviso due avvenimenti sconvolgeranno la sua vita, se sia nel bene o nel male lo potrete scoprire solo leggendo il romanzo.

7. Breve storia del mio silenzio di Giuseppe Lupo

Breve storia del mio silenzio di Giuseppe Lupo

Breve storia del mio silenzio di Giuseppe Lupo

Breve storia del mio silenzio è un romanzo autobiografico che racconta le stagioni della vita che hanno caratterizzato l’esistenza di Giuseppe Lupo. Ciascun evento riportato segue il suo tempo e ciò che ne ha custodito la memoria.

I miei genitori si erano conosciuti nell’aula di una scuola elementare, entrambi supplenti, mia madre al primo incarico, mio padre con qualche anno d’esperienza in più. A quell’epoca assomigliava al pugile Cassius Clay, almeno così me l’avrebbe mostrato la fotografia sulla patente: riccio e nero di capelli, taglio a spazzola, il sorriso di chi scommette sulle idee. Era stato eletto sindaco a ventisei anni, in un’epoca in cui i capifamiglia si radunavano in municipio in cerca di impieghi stagionali, chi al rimboschimento, chi all’acquedotto.

Mia madre aveva sentito parlare di questo sindaco dalle donne che frequentavano i corsi di alfabetizzazione popolare, sicché poi, quando se le trovò di fronte, ebbe conferma di quel che dicevano, cioè che si era dato da fare come meglio poteva per aiutare chi si trovava senza lavoro e questo gli era costato la carica di sindaco, perché alla fine, accontenta accontenta, qualcuno resta deluso.

Nessuno dei due corse troppo avanti in materia di sentimenti. I loro discorsi cominciavano e finivano con i libri, tanto che alla fine si trovarono sposati senza essersi dichiarati mai nulla di definitivo.

8. Tutto chiede salvezza di Daniele Mencarelli

Tutto chiede salvezza di Daniele Mencarelli

Tutto chiede salvezza di Daniele Mencarelli

Tutto chiede salvezza è un romanzo che racconta dell’esperienza personale di Daniele Mencarelli che, quando aveva vent’anni, è stato sottoposto per una settimana al Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO). Da ciò lo scrittore cerca di analizzare la malattia mentale da un punto di vista umano e non tecnico perché, alcune volte, per evitare di cadere nel baratro profondo della malattia mentale la cura migliore può essere la parola.

Mi piacerebbe dire a mia madre ciò che mi serve veramente, sempre la stessa cosa, da quando ho urlato il primo vagito al mondo.

Quello che voglio per tanto tempo non è stato semplice da dire, tentavo di spiegarlo con concetti complicati, ho trascorso questi primi vent’anni di vita a studiare le parole migliori per descriverlo. E di parole ne ho usate tante, troppe, poi ho capito che dovevo procedere in senso contrario, così, di giorno in giorno, ho iniziato a sfilarne una, la meno necessaria, superflua.

Un poco alla vota ho accorciato, potato, sino ad arrivare a una parola sola. Una parola per dire quello che voglio veramente, questa cosa che mi porto dalla nascita, prima della nascita, che mi segue come unìombra, stesa sempre al mio fianco. Salvezza. Questa parola non la dico a nessuno oltre a me. Ma la parola eccola, e con lei il suo significato più grande della morte.

9. Almarina di Valeria Parrella

Almarina di Valeria Parrella

Almarina di Valeria Parrella

Protagonista di Almarina è un’insegnante di matematica, che insegna nel carcere minorile di Nisida. La donna è ingrigita dalla perdita del marito, morto d’infarto da tre anni.

Non era un ospedale qualunque, non lo fu mai più dopo che ci avevo trovato mio marito, morto freddo su un tavolo di metallo, labbra viola, e il viso come se ci avessero passato sopra del talco.

Solo dopo ho cominciato davvero a ricordare nella forma che assumono i ricordi: immagini, e ricostruzione di quello che ci dicemmo, e la sequenza di queste cose. Dopo ho messo in ordine, ma i primi tempi avevo solo un senso di ferro sulle labbra, come se avessi baciato il tavolo mortuario, e non la bocca di Antonio senza più fiato.

Ero arrivata tardi, dopo tutti gli altri, quelli che mi stavano davanti: le sue sorelle soprattutto, decise a detenere da lì in avanti il primato del dolore, cos’ come in passato, per cose più futili, ne avevano detenuto il monopolio. Erano arrivate subito perché portavano il suo stesso cognome e così le avevano rintracciate per prime, e poi mi avevano chiamata, chiamata chiamata, e io non rispondevo, come non risponderò alla maggior parte delle chiamate fondamentali all’esistenza.

Nicola Lagioia riassume così l’ultimo romanzo di Valeria Parrella:

Quanto siamo disposti a metterci in gioco davanti agli altri? Il dolore ci accomuna, la paura trae constantemente il peggio da noi, il senso del dovere può diventare una scusa per andare sempre in giro con la guardia alta. Fino a quando la vita non ci obbliga a scegliere. Almarina racconta tutto questo con un’intensità e una misura ammirevoli, e una forza linguistica rara, segnando una tappa importante nella letteratura italiana di questi anni.

10. Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio scritto da Remo Rapino

Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio scritto da Remo Rapino

Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio scritto da Remo Rapino

Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio racconta la vita di un uomo che non ha mai conosciuto il padre e che ha perso la madre da ragazzino. L’uomo ad ottant’anno decide di scrivere la sua vita personale quella dei suoi abitanti che lo chiamano “cocciamatta”.

Remo Rapino attraverso la vita che descrive Bonfiglio Liborio traccia un’istantanea del’900, soffermandosi su alcuni aspetti di quell’epoca fatta di lavori in fabbriche, povertà, partenze per cercare lavoro al nord, disullusione e senso di riscatto.

Adesso lo so le cose e capisco pure i segni di allora, ma ci sono dovuto passare in mezzo alla tormenta per capire per capire quello che significava acqua e vento e che vuol dire quando parlano del destino che già scritto, ma per imparare a leggere ci vuole tutta la vita e quando te lo sei imparato è troppo tardi e mica si può fare dietro fronte, macché solo avanti marcia, con gli occhi bassi a terra e i piedi che fanno male.

Sì, ogni tanto ti puoi pure voltare e dare una smirciata alle macerie che ti sono crollate intorno, ma giusto per uno sfizio. Che dove sta scritto che per sapere le cose della terra bisogna guardare le nuvole e vedere se sono a forma di cane, di cavallo, di uccello, che quelle  poi in cielo cambiano in un amen di colore e si fanno nere, rosse e viola, alte e basse che non sai più manco dove ti trovi.

Così allora mi è venuto alla mente e pure al cuore questo sghiribizzo intricante di raccontare tutto quello che mi è successo da quando sono nato a mò che c’ho più di ottant’anni, certo quello che mi ricordo tra na ripensata e l’altra, che non mi posso ricordare tutti i fatti e i fattarelli.

11. Il colibrì di Sandro Veronesi

Il colibrì di Sandro Veronesi

Il colibrì di Sandro Veronesi

Il  protagonista de Il colibrì di Sandro Veronesi ha come protagonista il Dott. Marco Carrera, specialista in oculistica e oftamologia, cresciuto a Firenze da genitori architetti che oggi ha quarant’anni e svolge la sua professione nel quartiere di Triste a Roma.

Un giorno nel suo studio si presenta Daniele Carradori, lo spicanalista di Marina Molitor, sua moglie. Lo psicanalista riferirà al medico che la moglie non sta più andando in terapia da lui e che aspetta un figlio da un altro uomo.

Per una serie di incomprensioni Marina si è convinta dell’infedeltà del marito ha intrapreso una relazione extraconiugale con un altro uomo.

Per scoprire il resto non vi resta che leggere il romanzo.

12. L’apprendista di Gian Mario Villaltaù

L'apprendista di Gian Mario Villalta

L’apprendista di Gian Mario Villalta

L’apprendista di Gian Mario Villalta è stato proposto come uno dei docici candidati al Premio Strega 2020 da Franco Buffoni, poeta e traduttore, che descrive così il contenuto del romanzo:

Personaggi autentici della provincia friulana animano questo nuovo romanzo di Gian Mario Villalta in modo nitido e poetico. L’apprendista – mentre pare raccontare la storia di due umili – Tilio e Fredi, riesce in realtà a fare esplodere universi di discorsi storici, sociali e profondamente umani, grazie a uno stile di scrittura elegante e intenso, intimamente sentito. Mentre la trama intesse nei pensieri, nei dialoghi e nei racconti un furibondo intrico di paure e desideri, rimpianti e speranze, capaci di coinvolgere le esistenze degli altri abitanti della piccola comunità.

 

Per scoprire il vincitore non ci resta che aspettare la premiazione finale prevista per il prossimo 20 aprile. Facciamo un grande in bocca al lupo a tutti i partecipanti!

Annullata l’edizione di Libri Come in cui era previsto l’annuncio dei 12 finalisti del Premio Strega 2020

La decima edizione di Libri Come, Festa del libro e della lettura, prevista da 14 al 17 marzo presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma è stata annullata a causa delle restrizioni previste per contenere la diffusione del Coronavirus.

Durante la giornata del 15 marzo era previsto l’annuncio dei 12 libri finalisti tra i 54 candidati per il Premio Strega 2020.

Premio Strega 2020: illustrazione di Emiliano Ponzi

Premio Strega 2020: illustrazione di Emiliano Ponzi

I 12 libri candidati per l’ambito premio letterario saranno annunciati il 12 marzo sul sito ufficiale del Premio Strega alle ore 12:00.

Premio Strega 2020: ecco i 54 libri proposti

È tempo di prepararsi al Premio Strega!

Il Comitato direttivo composto da: Pietro Abate, Ernesto Ferrero, Alberto Foschini, Paolo Giordano, Melania G. Mazzucco, Gabriele Pedullà, Marino Sinibaldi, Giovanni Solimine, Stefano Petrocchi, Valeria Della Valle, Helena Janeczek e Giuseppe D’Avino. A loro è stato dato il compito di scegliere i 12 libri che si contenderanno l’ambito premio letterario per questo 2020.

I 12 candidati al Premio Strega 2020 verranno annunciati il 15 marzo alle ore 12:30, durante l’incontro che si terrà nella Sala Ospiti dell’Auditorium Parco della Musica a Roma.

I 54 libri proposti per partecipare al premio letterario saranno letti e votati da una giuria composta da 400 Amici della domenica e da 200 voti di studiosi, traduttori e intellettuali sia nazionali che internazionali.

Quali sono i 54 libri proposti per il prossimo Premio Strega?

Premio Strega 2020

Premio Strega 2020

Premio Strega 2020: lista dei 54 libri candidati

Ecco i libri che verranno esaminati per partecipare al Premio Strega 2020!

1. Silvia Ballestra, La nuova stagione (Bompiani), proposto da Loredana Lipperini;

2. Marta Barone, Città sommersa (Bompiani), proposto da Enrico Deaglio;

3. Jonathan Bazzi, Febbre (Fandango Libri), proposto da Teresa Ciabatti;

4. Ilaria Bernardini, Il ritratto (Mondadori), proposto da Paolo Sorrentino;

5. Gianluigi BruniLuce del Nord (Rubbettino), proposto da Antonio Pascale;

6. Errico Buonanno, Teresa sulla Luna (Solferino), proposto da Chiara Gamberale;

7. Gianrico Carofiglio, La misura del tempo (Einaudi), proposto da Sabino Cassese;

8. Cynthia Collu, L’amore altrove (DeA Planeta Libri), proposto da Ferruccio Parazzoli;

9. Pasquale Critone, Il tesoro sacrilego (Armando Editore), proposto da Antonio Augenti;

10. Luciano Curreri, Volevo scrivere un’altra cosa (Passigli), proposto da Alessandro Barbero;

11. Lidia Del Gaudio, Il delitto di via Crispi n. 21 (Fanucci), proposto da Marcello Ciccaglioni;

12. Viola Di Grado, Fuoco al cielo (La nave di Teseo), presentato da Maria Rosa Cutrufelli;

13. Francesco Falconi, Gli anni incompiuti (La Corte Editore), proposto da Alessandro Perissinotto;

14. Angelo Ferracuti, La metà del cielo (Mondadori), proposto da Paolo Di Stefano;

15. Gian Arturo Ferrari, Ragazzo italiano (Feltrinelli), proposto da Margaret Mazzantini;

16. Alessio Forgione, Giovanissimi (NN Editore), proposto da Lisa Ginzburg;

17. Valerio Gaglione e Fabio Izzo, Uccidendo il secondo cane (Oblomov Edizioni), proposto da Piero Mastroberardino;

18.Giorgio Ghiotti, Gli occhi vuoti dei santi (Hacca), proposto da Biancamaria Frabotta;

19. Gipi, Momenti straordinari con applausi finti (Coconino Press), proposto da Francesco Piccolo;

20. Antonio Gnoli e Francesco Merlo, Grand Hotel Scalfari (Marsilio), proposto da Pietrangelo Buttafuoco;

21. Laura Imai Messina, Quel che affidiamo al vento (Piemme), proposto da Lia Levi;

22. Claudio Lagomarsini, Ai sopravvissuti spareremo ancora (Fazi), proposto da Laura Minervini;

23. Francesco Longo, Molto mossi gli altri mari (Bollati Boringhieri), proposto da Marco Cassini;

Premio Strega 2020: elenco libri selezionati

Inizia lo screening per i prossimi candidati al premio letterario più ambito d’Italia

E ancora:

24. Leonardo G. Luccone, La casa mangia le parole (Ponte alle Grazie), proposto da Silvio Perrella;

25. Pierluigi Luisi, Il posto dei fichi d’India (Aracne), proposto da Paolo Ferruzzi;

26. Giuseppe Lupo, Breve storia del mio silenzio (Marsilio), proposto da Salvatore Silvano Nigro;

27. Giuseppe Manfridi, Anya. La segretaria di Dostoevskij (La Lepre Edizioni), proposto da Claudio Strinati;

28. Francesco Marino, Lo chef consiglia amore (Cairo), proposto da Lina Wertmüller;

29. Daniele Mencarelli, Tutto chiede salvezza (Mondadori), proposto da Maria Pia Ammirati;

30. Sebastiano Mondadori, Il contrario di padre (Manni), proposto da Giovanni Pacchiano;

31. Raffaele Mozzillo, Calce. O delle cose nascoste (Effequ), proposto da Filippo La Porta;

32. Margherita Nani, L’ospite – Le anatomie di Josef Mengele (Francesco Brioschi Editore), proposto da Ilaria Catastini;

33. Gesuino Némus, L’eresia del Cannonau (Elliot), proposto da Arnaldo Colasanti;

34. Rosario Palazzolo, La vita schifa (Arkadia), proposto da Giulia Ciarapica;

35. Alfredo Palomba, Teorie della comprensione profonda delle cose (Wojtek), proposto da Antonella Cilento;

36. Francesca Pansa, Nessuna notte è infinita (Rizzoli), proposto da Aurelio Picca;

37. Renzo Paris, Miss Rosselli (Neri Pozza), proposto da Nadia Terranova;

38. Valeria Parrella, Almarina (Einaudi), proposto da Nicola Lagioia;

39. Paolo PecereRisorgere (Chiarelettere), proposto da Fulvio Abbate;

40. Lorenza PieriIl giardino dei mostri (E/O), proposto da Martina Testa;

41. Remo Rapino, Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio (Minimum Fax), proposto da Maria Ida Gaeta;

42. Giovanni Ricciardi, La vendetta di Oreste (Fazi), proposto da Saverio Simonelli;

43. Ilaria Rossetti, Le cose da salvare (Neri Pozza), proposto da Wanda Marasco;

44. Lodovica San GuedoroAmor che torni… Un’educazione sentimentale (Felix Krull Editore), proposto da Paolo Ruffilli;

45. Ezio Sinigaglia, L’imitazion del vero (TerraRossa), proposto da Lorenza Foschini;

46. Lorena Spampinato, Il silenzio dell’acciuga (Nutrimenti), proposto da Lidia Ravera;

47. Olimpio Talarico, Cosa rimane dei nostri amori (Compagnia Editoriale Aliberti), proposto da Ferruccio de Bortoli;

48. Marina Valensise, La temeraria. Luciana Fossati Gawronska, un romanzo del Novecento (Marsilio), proposto da Eva Cantarella;

49. Chiara Valerio, Il cuore non si vede (Einaudi), proposto da Jhumpa Lahiri;

50. Enrico Vanzina, Mio fratello Carlo (HarperCollins Italia), proposto da Masolino D’Amico;

51. Piera Ventre, Sette opere di misericordia (Neri Pozza), proposto da Cesare de Seta;

52. Sandro Veronesi, Il colibrì (La nave di Teseo), proposto dall’Accademia degli Scrausi;

53. Daniele Vicari, Emanuele nella battaglia (Einaudi), proposto da Michele Dalai;

54. Gian Mario Villalta, L’apprendista (SEM), proposto da Franco Buffoni.

 

Scroll to top