prevenzione

Irpinia 1980-2019,
Fiordellisi (Cgil): «C’è ancora tanto da ricostruire»

«A 39 anni dal terremoto del 23 novembre 1980, un pensiero non può che essere rivolto alla condizione drammatica vissuta dall’Irpinia, in particolare rispetto alla prevenzione e protezione dei cittadini, ma anche, sicuramente, in termini di cittadinanza attiva.

La vicenda delle scuole così come quella dei viadotti, le cui verifiche sulla stabilità e conformità strutturali sono state avviate soltanto dopo delle tragedie sono paradigmatiche di questa insicurezza diffusa che spesso provoca tragedia e perdita di vite umane. A distanza di 39 anni da un sisma devastante, che oltre a distruzione e morte ha generato tanto clientelismo con un cambio in negativo dell’etica sociale, è ancora reiterato sistematicamente un modus operandi che ha determinato l’attuale condizione di drammaticità.

Insomma, è triste ammetterlo ma in un’area sismica come la nostra si continua a speculare sulla pelle delle persone senza riuscire a predisporre un programma di gestione dell’emergenza e misure di contrasto a ogni abuso: dalle costruzioni delle abitazioni alle grandi opere che, come i viadotti, sono insicure e senza adeguata manutenzione. Per cui se dobbiamo “sperare” ancora oggi nella magistratura, vuol dire che ancora c’è molto da fare per realizzare,  rispettando a pieno i criteri antisismici».

Franco Fiordellisi, Segretario Cgil Avellino

Allagamenti in Irpinia,
la nota di Franco Fiordellisi

«Da tempo si parla di intervenire per ridurre le criticità che si determinano con le estreme variazioni meteorologiche causate anche dai cambiamenti climatici del pianeta. Ad Avellino, così come nei paesi dell’Irpinia più esposti alle criticità idrogeologiche, nulla si muove: non viene effettuata neanche la manutenzione ordinaria, necessaria e sistemica.
E quando parliamo di manutenzione ordinaria intendiamo le azioni di pulizia delle caditoie, delle grate acque bianche, la sistemazione delle cunette viarie, ma anche la gestione delle pendici arboree delle nostre montagne o il verde pubblico. Tutto questo non c’è e spesso proprio l’incuria e la mancata manutenzione da parte degli Enti locali crea gravissimi disagi alla popolazione mettendo a rischio anche vite umane.
Tutto questo sommato ad anni di abusi edilizi, mancati controlli, costruzioni in alveo fluviale, cementificazione con “tombazione” dei torrenti e dei piccoli corsi d’acqua, comporta criticità sempre più forti che si sommano alla grandi variazioni meteorologiche determinate dai cambiamenti climatici.
Gli allagamenti della giornata di ieri sono figli di tutte queste situazioni sia macro, ovvero climatiche mondiali, che micro con abusi, incuria e mancata manutenzione. Coscienti di queste variabili bisognerebbe adottare più piani di intervento, dalla sistemica e puntuale manutenzione, a nuove forme di bio edilizia ed infrastrutturazione utile ad evitare ulteriore cementificazione e impermeabilizzazione dei terreni, rinaturalizzazione degli alvei fluviali, regimentazione e collettamento delle acque civili (bianche e nere), unitamente ad interventi sulle aree boschive che devono vedere un intervento sistemico del personale idraulicoForestale.
Queste sono azioni urgenti e concrete che da tempo chiediamo alle amministrazioni dei vari enti locali interessati ed è una proposta che è stata inserita anche come visione “prospettica” per lo sviluppo delle Aree interne. Queste azioni sono da farsi sin da subito perché le attività di retroportualità e di logistica, connesse con le Zes, se non vengono fatte con modelli di bio ingegneria, nuova e naturalistica, potrebbero consegnare criticità sempre più gravi per le nostre terre.
Così come anche l’abbandono e il depauperamento delle Comunità montane da competenze e di personale preparato con il combinato disposto dell’incremento di terreni incolti sviluppano fenomeni di dissesto idrogeologico accentuati delle estreme variazioni metereologiche derivanti dai cambiamenti climatici.
Tutto si lega: per questo come Cgil pensiamo e sviluppiamo azioni generali per la tutela anche delle comunità locali».

Franco Fiordellisi, Segretario Generale Cgil Avellino

Asl Avellino,
visite gratuite per la prevenzione del tumore al seno

Nell’ambito della Campagna di prevenzione promossa dalla Regione Campania per gli screening oncologici, l’Asl di Avellino rende noto che da lunedì 14 ottobre l’ambulatorio di Radiologia presso il Distretto Sanitario di Avellino resterà aperto per l’intera giornata con l’obiettivo di promuovere la prevenzione del tumore al seno per le donne, soprattutto nella fascia considerata a maggiore rischio.

Le donne, di età compresa tra i 50 e i 69 anni, residenti in provincia di Avellino, potranno recarsi presso il Distretto Sanitario in Via degli Imbimbo dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13.30 e dalle ore 15.00 alle ore 20.00, senza prenotazione o su invito della stessa Asl di Avellino, ed effettuare gratuitamente la mammografia.

La mammografia è un esame radiologico della mammella, efficace per identificare precocemente i tumori del seno, in quanto consente di identificare i noduli, anche di piccole dimensioni, non ancora percepibili alla palpazione. Si tratta di un esame fondamentale per prevenire il tumore al seno, che rappresenta il 30% di tutte le neoplasie femminili, per il quale una diagnosi precoce e tempestiva può ridurre notevolmente il rischio di mortalità.

Avellino: nuovo tour dei camper della salute per la prevenzione del tumore al seno e al collo dell’utero

Tornano i camper della salute, promossi dall’Asl di Avellino, per la prevenzione del tumore al seno e al collo dell’utero. In 10 Comuni irpini, dal 20 settembre al 27 ottobre, sarà possibile effettuare screening gratuiti per prevenire il tumore alla mammella e alla cervice uterina.

La mammografia è gratuita per le donne dai 50 ai 69 anni mentre il Pap-test è gratuito per le donne dai 25 ai 64 anni.

Per aderire allo screening della mammella e della cervice uterina non c’è bisogno della prenotazione o dell’impegnativa del medico curante.

Camper della salute: video

prevenzione del tumore al seno e al collo dell’utero

Camper della salute: calendario

  • 20 settembre, venerdì, Campus 3S Avellino.
  • 21 settembre, sabato, Campus 3S Avellino.
  • 29 settembre, domenica, Volturara.
  • 5 Ottobre, sabato, Montefalcione.
  • 6 ottobre, domenica, Montemarano.
  • 12 ottobre, sabato, Venticano.
  • 13 ottobre, domenica, Frigento.
  • 19 ottobre, sabato, San Michele di Serino.
  • 20 ottobre, domenica, Mirabella Eclano.
  • 26 ottobre, sabato, Torrioni.
  • 27 ottobre, domenica, Chiusano.

Ricordiamo che la prevenzione rappresenta il modo più efficace di volersi bene.

Ipertensione arteriosa,
ecco la dieta da seguire

Per contatti scrivere a: denisecaruso@hotmail.it

Emergenza neve,
letti e pasti caldi per i senzatetto

Attivate le misure di prevenzione. La Misericordia di Avellino, guidata da Gerardo Gaita, ci illustra le misure messe in campo per i bisognosi.

Savignano (Sert):
«Droga, aumentano le segnalazioni»

Lorenzo Savignano, responsabile del Sert, partendo dalle ultime statistiche del Sole 24 Ore, analizza le cause del consumo di sostanze stupefacenti in provincia di Avellino.

Perché vaccinarsi?

L’immunizzazione davvero serve? La dottoressa Rosalba Majorana, specializzata in ginecologia, spiega l’importanza della prevenzione e in modo particolare si sofferma sul Papillomavirus, patologia sempre più diffusa tra le nuove generazioni.

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