Provincia di Avellino

Tesori Svelati al Museo Irpino per conoscere la Cina

Dieci giorni dedicati alla Cina e all’arte orientale per riscoprire i materiali della prestigiosa Collezione Salomone custodita nella sezione deposito del Museo Irpino.

Una raccolta di oggetti di varia natura e provenienza donati al museo nel 1935 da Giuseppe Salomone, colonnello medico di Marina, saranno esposti per la prima volta tutti insieme in concomitanza del capodanno Cinese! Vasi, statuette, vassoi, ciotole ed interi servizi per i cerimoniali del tè, che raffigurano suggestivi paesaggi e riprendono scene tradizionali della vita quotidiana del Sol Levante e della Cina Imperiale.

Un’occasione unica per immergersi in un’altra cultura e augurarsi nuovamente buon anno!

Tesori Svelati al Museo Irpino

Tesori Svelati al Museo Irpino

Programma de Tesori Svelati

 

Sabato 5 febbraio

Complesso Monumentale Carcere Borbonico

h 17.30

Apertura del nuovo percorso allestitivo e visita guidata

Tesori svelati, oriental edition. Materiali inediti della Collezione Salomone

max 10 partecipanti

 

Sabato 12 febbraio

Complesso Monumentale Carcere Borbonico

h 17.30

Visita guidata

Tesori svelati, oriental edition. Materiali inediti della Collezione Salomone

max 10 partecipanti

 

 Martedì 15 febbraio

Complesso Monumentale Carcere Borbonico

Festa delle Lanterne

h.16.30

La festa delle Lanterne segna la fine delle celebrazioni del capodanno cinese! Insieme ne realizzeremo una a cui affidare sogni e gli auguri per i mesi che verranno!

Età 7-12

max 10 partecipanti

  

Tutti gli eventi sono ideati e realizzati dalla Provincia di Avellino in collaborazione con CoopCulture.

La prenotazione è obbligatoria e all’ingresso sarà richiesta l’esibizione del green pass.

Pnrr, il presidente Buonopane incontra i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil

È in programma lunedì 24 gennaio alle ore 17.00, presso Sala Grasso di Palazzo Caracciolo, un incontro tra il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane e i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil per discutere delle iniziative legate al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Provincia di Avellino

Provincia di Avellino

L’appuntamento si inserisce nel percorso avviato dal presidente Buonopane di confronto e condivisione delle scelte per il rilancio dello sviluppo del territorio, sfruttando le opportunità offerte dal Pnrr.
Alla riunione con i segretari generali delle tre organizzazioni sindacali – nel corso della quale saranno puntati nuovamente i riflettori anche sul Patto per lo Sviluppo -, seguiranno altri momenti di confronto con le associazioni datoriali e tutti gli attori istituzionali interessati.

L’obiettivo è definire strategie che possano effettivamente dare un impulso all’economia delle 118 comunità dell’Irpinia.
Nei giorni scorsi, il presidente Buonopane ha incontrato gli amministratori dei trenta Comuni della provincia individuati dal Ministero della Transizione Ecologica per partecipare agli avvisi specifici relativi a progetti concernenti la raccolta differenziata e impianti di riciclo, come da “Missione 2, Componente 1” del Pnrr.

Il presidente Buonopane incontra il Comandante dei Carabinieri e il Questore di Avellino

Proseguono le visite istituzionali da parte del presidente della Provincia, Rizieri Buonopane. Questa mattina è stato ricevuto dal Questore di Avellino, Maurizio Terrazzi e dal Comandante Provinciale dei Carabinieri, Luigi Bramati.

Due occasioni di confronto per sottolineare il notevole apprezzamento per l’attività che quotidianamente svolgono agenti e militari sul territorio provinciale. Una vicinanza concreta alle 118 comunità irpine, soprattutto in questa fase emergenziale.

Il presidente Buonopane incontra il Comandante dei Carabinieri e il Questore di Avellino

Il presidente Buonopane incontra il Comandante dei Carabinieri e il Questore di Avellino

Dichiara il presidente Buonopane:

Il lavoro dei rappresentanti delle forze dell’ordine, proprio a causa della pandemia, è cresciuto in maniera esponenziale.  Nonostante il momento difficile, l’opera di prevenzione, sensibilizzazione e repressione procede senza sosta e con risultati importanti. Nel corso dei due incontri, ho voluto ribadire la disponibilità alla massima collaborazione da parte dell’Amministrazione Provinciale.

Nei giorni scorsi, il presidente Buonopane ha incontrato il Vescovo di Avellino, Arturo Aiello, a cui
parimenti, ha evidenziato il pieno supporto dell’Ente.

Rizieri Buonopane parla delle opportunità di assunzioni per i piccoli comuni

Il Pnrr contiene importanti opportunità, anche per le aree interne e quindi per l’Irpinia. Alcune di queste fanno riferimento alla possibilità che viene accordata in particolare ai piccoli Comuni di portare avanti un piano di assunzioni funzionale proprio alla realizzazione dei progetti che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza finanzia.

Lo dichiara il Presidente della Provincia di AvellinoRizieri Buonopane, che ribadisce così la volontà di recuperare per l’ente di Palazzo Caracciolo un ruolo di coordinamento e una funzione di programmazione:

Il Pnrr  offre occasioni che davvero non possono essere sprecate. Su questo la Provincia intende svolgere un ruolo di primo piano, sottoponendo in particolare ai Comuni tutte le opportunità che di volta in volta si presenteranno.

Si parte da subito. Per la realizzazione dei progetti finanziati dal Pnrr, infatti, i Comuni possono assumere professionisti ed esperti in deroga alle regole sul contenimento delle spese nel pubblico impiego.

La norma introduce una serie di semplificazioni e stanzia risorse per consentire agli Enti locali, soprattutto quelli di dimensioni ridotte, in stato di deficit o situati nel Mezzogiorno, di avere il personale necessario e non rallentare l’attuazione del Pnrr.

Spiega Rizieri Buonopane:

Se facciamo riferimento all’Irpinia quanto previsto per i piccoli Comuni è davvero di grandissima utilità. Per agevolare le assunzioni nei Comuni con meno di 5mila abitanti, infatti, è stato istituito un Fondo da 150 milioni di euro: 30 milioni di euro l’anno dal 2022 al 2026. I Comuni interessati, entro il 31 gennaio 2022, devono comunicare al Dipartimento della Funzione Pubblica le esigenze di personale connesse ai progetti del Pnrr.

Tale personale svolgerà, in particolare, funzioni di supporto all’elaborazione di studi di fattibilità tecnico-economica e degli ulteriori livelli progettuali, di analisi e predisposizione delle attività necessarie alla partecipazione ai bandi attuativi del Pnrr e di verifica, controllo e monitoraggio dell’esecuzione dei lavori al fine del rispetto degli obiettivi intermedi e finali previsti dal programma di finanziamento.

Conclude il Presidente:

È in questo modo che la Provincia di Avellino  intende svolgere un ruolo di coordinamento, puntando così ad essere la casa dei Comuni, uno spazio di confronto e dialogo per gli amministratori, anche mettendo in circolo notizie ed opportunità, quel patrimonio di conoscenze e di informazioni che va assolutamente condiviso. E’ così che procederemo nei prossimi mesi.

Provincia di Avellino: linee programmatiche di governo 2021-2025.

L’introduzione della legge di riforma delle Province (c.d. Legge Del Rio n. 56 del 7 aprile 2014) ha generato grandi incertezze normative e restrizioni finanziarie che hanno fortemente compromesso il ruolo di questi enti ed in particolare l’efficacia di alcuni servizi essenziali ai cittadini, a partire da viabilità ed edilizia scolastica. Le ultime leggi finanziarie hanno finalmente impegnato risorse che se pur non sufficienti, hanno ridato valore a questi enti di prossimità e di Area Vasta; per questo, l’occasione del rinnovo del Governo provinciale, rappresenta il primo passo avanti per restituire il giusto rilievo a quelle funzioni fondamentali ancora attribuite a questi enti e garantire risposte adeguate ai bisogni delle comunità irpine. La Provincia di Avellino ha dimostrato negli ultimi anni di essere virtuosa, pur tra ristrettezze di bilancio e carenze di personale. Non si è registrata, tuttavia, una visione di sistema e di progetto territorio, fatta eccezione per qualche sporadico episodio, che fosse davvero efficace.

L’assenza di una responsabile programmazione, basata sui principi della condivisione e della sussidiarietà, in relazione alle funzioni attribuite dalla legge su temi di grande sensibilità sociale e di diretto interesse dei cittadini quali la viabilità, l’edilizia scolastica, i trasporti, l’ambiente, la pianificazione territoriale, renderebbe ancora più grave il vulnus che si è creato fra cittadino e rappresentante politico. La distorsione del principio democratico di elezione dei propri rappresentanti (eletti che nominano altri eletti), ha indebolito gravemente quel vincolo elettorale e di risultato tra cittadino ed eletto che assume, invece, un valore essenzialmente morale, prima ancora che politico, nei confronti delle persone che si trovano ingiustamente escluse dalla possibilità di scelta.

Da ciò scaturisce la necessità di riportare la politica, grande assente degli ultimi anni, alla guida della Provincia di Avellino, agendo in assoluta discontinuità con la gestione dell’amministrazione uscente, costruendo un percorso identitario, basato su principi riconoscibili e col fine ultimo della tutela delle comunità irpine e del rilancio del territorio. Nessuna comunità potrà e dovrà essere dimenticata, come nessun’altra sarà privilegiata; ogni sindaco troverà disponibilità all’ascolto perché non saranno i muri, ma i ponti a caratterizzare questo mandato amministrativo.

Provincia di Avellino

Provincia di Avellino

I consiglieri saranno messi nella condizione di avanzare proposte e dialogare in modo costruttivo, pur non dimenticando la sostanziale differenza di ruolo tra i rappresentanti di forze politiche che hanno sostenuto la candidatura del Presidente eletto e coloro i quali, legittimamente, hanno compiuto scelte diverse.

Sarà necessario un percorso programmatico e strategico, nonché una visione della Provincia che devono essere sanciti in un vero e proprio “patto di governo” che leghi, alla luce del sole, il Presidente, i sindaci e gli amministratori tutti, oltre che tutte le parti sociali ed imprenditoriali del territorio.

Linee Programmatiche

Le linee programmatiche possono essere riassunte nei seguenti punti:

  • Assicurare alla Provincia di Avellino una visione prospettica, favorendo finalmente il consolidamento di un ente che, nel rapporto con la Regione e lo Stato, diviene “soggetto di regia” dello sviluppo territoriale, «Casa dei Comuni», ponendosi al servizio del territorio, attivando processi di «amministrazione condivisa» nonché di supporto tecnico, anche con l’ausilio di nuove figure altamente specializzate, individuate attraverso un trasparente reclutamento, in sintonia con le azioni intraprese dal Ministero della funzione Pubblica.
  • Garantire attraverso una pianificazione razionale ed equa, per ambiti di intervento, un graduale e definitivo riassetto della rete viaria provinciale, basato anche su un programma quadriennale che consenta di pianificare gli interventi sulla gran parte dei 1600 km di viabilità e che segua criteri oggettivi di priorità. Attualmente ci sono storture inaccettabili sui ritardi di programmazione e messa in cantiere delle opere (la segnaletica, ad esempio, viene contrattualizzata ogni anno in primavera, dopo che la nebbia che colpisce in inverno, specie i territori di altura, è ormai scomparsa). Secondo il principio sussidiario e di partenariato, occorrerà favorire, inoltre, l’azione diretta dei Comuni attraverso la sottoscrizione di convenzioni o protocolli d’intesa che consentiranno, da un lato, una maggiore celerità nella realizzazione degli interventi, da un altro, un più efficace e diretto controllo sulla qualità dei lavori. Riguardo ai viadotti, va completata la progettazione e la programmazione di tutti i ponti compresi nella viabilità provinciale. Affianco all’avviata attività di monitoraggio e di verifica della stabilità dei ponti, si dovrà procedere ad uno screening puntuale e metodologico anche con tecniche innovative digitali, sia sull’analisi degli interventi necessari che su un piano di manutenzione temporale, raccogliendo tutte le informazioni tecniche del manufatto all’interno del “fascicolo della infrastruttura” e candidando progetti specifici sui fondi del PNRR (Misura 3 del Recovery Plan: “…..introdurre sistemi digitali di monitoraggio da remoto per la sicurezza delle arterie stradali e conseguenti urgenti opere per la messa in sicurezza arterie stradali, ponti e viadotti ammalorati”).
  • Aumentare la capacità di investimento sull’edilizia scolastica, soprattutto sulla messa in sicurezza degli edifici, completando la dotazione progettuale esistente facendosi trovare pronti per l’impiego delle risorse del PNRR sulla Misura specifica “3 Riqualificazione o ricostruzione in chiave di efficienza energetica e antisismica” e realizzando intelligenti operazioni di razionalizzazione della spesa, superando anche le criticità sugli interventi di manutenzione ordinaria affidati ai dirigenti scolastici, collaborando con loro in modo costruttivo. Predisporre un intervento strategico e straordinario sul monitoraggio e la verifica di tutto il patrimonio scolastico fino all’adozione del “fascicolo del fabbricato” che comprenda anche un programma di manutenzione e verifica scadenzato, oltre a tutte le informazioni sulla vita dell’edificio. Seguendo sempre il principio della sussidiarietà e della responsabilità, è necessario favorire un dialogo costruttivo fra Comuni interessati, dirigenti scolastici, rappresentanti degli studenti, attivando anche forme innovative di comunicazione e informazione. Gli investimenti avviati sui “Poli Formativi di Eccellenza”, a partire dal polo enologico di Avellino, devono essere ripresi, rivalutati e strutturati in una prospettiva di “sistema” attraverso la realizzazione di un campus diffuso di altissima formazione coinvolgendo Comuni, università, istituti culturali, mondo delle imprese, CIRPU, favorendo da un lato la conoscenza a livelli di eccellenza e da un altro agevolando i giovani ad inserirsi nel mondo del lavoro. Questa missione, pur non essendo precipuamente nelle funzioni proprie della provincia, dovrà inserirsi nel contesto della valorizzazione del territorio e dell’istruzione, con formale intesa con la Regione Campania.
  • Definire, attraverso una caratterizzazione di “indirizzo” la partecipazione della Provincia agli enti sovracomunali o strumentali non legandola alla titolarità del presidente o alla “delega” ma ad una precisa scelta che tenga conto di motivazioni coerenti con gli indirizzi politici-programmatici assunti, nell’interesse preminente dei cittadini, soprattutto per quel che riguarda l’Alto Calore, Consorzio ASI e Irpiniambiente. Su Irpiniambiente apro e chiudo parentesi: Occorre da parte della Provincia un rinnovato sistema di controllo sulla gestione. Irpiniambiente è “patrimonio” della Provincia, ma, prima ancora, della intera comunità irpina. Un patrimonio che va salvaguardato per farci trovare pronti nel momento in cui l’Ente d’Ambito dovrà avviare le procedure e le scelte rispetto alla scelta del gestore unico.
  • Rivalutare gli aspetti legati alla pianificazione urbanistica territoriale con particolare riferimento al P.T.C.P. e ad un opportuno aggiornamento, soprattutto per quanto attiene la coerenza dei piani comunali a detto strumento, recuperando un protagonismo ed un’autorevolezza di indirizzo rispetto a scelte di singoli Comuni che possono incidere negativamente su aspetti di sviluppo interessanti territori contigui o più vasti, addirittura in contrasto con le vocazioni indicate nel piano medesimo; Anche in relazione all’energia e allo sfruttamento del territorio, affiancare la Regione rispetto a scelte all’interno del PEAR e Piano Paesaggistico che non stravolgano la vocazione territoriale o compromettano la salvaguardia del paesaggio irpino soprattutto sul tema dell’energia rinnovabile. Anche nelle azioni di programmazioni di area vasta avviate da alcuni enti territoriali, la Provincia deve impegnarsi ad assumere ruoli di coordinamento e di ottimizzazione di processi di sviluppo complessi e sistematici, sul principio di proposta dal basso e verso obiettivi di “smart land” innovativi. I principi che dovranno ispirare la pianificazione territoriale dovranno basarsi sullo sviluppo sostenibile, la tutela dell’ambiente e la coesione territoriale, con lo scopo di migliorare la qualità di vita delle popolazioni presenti e future
  • La Provincia, nell’ambito della funzione di ente di area vasta e di coordinamento sullo sviluppo del territorio, dovrà elaborare quei Progetti Strategici che si collocano a un livello di maggiore complessità e si propongono di implementare alcune visioni di medio e di lungo periodo, soprattutto nel campo delle infrastrutture. Va ripreso e rilanciato il “Patto per lo Sviluppo” della Provincia di Avellino, completamente scomparso dall’agenda politica provinciale degli ultimi anni e che deve essere, invece, un luogo all’interno del quale tutti gli attori dello sviluppo del territorio (istituzioni, parti sociali, associazioni, rappresentanti dei soggetti produttivi ed economici, sindacati, scuole, ecc.), in una dialettica di proposta e di analisi e non di mera denuncia delle problematiche, debbono cooperare affinché, a partire dai grandi progetti della piattaforma logistica della Valle Ufita, dell’Alta Velocità, dell’Area Vasta intorno al Capoluogo  proseguendo per il Progetto “Sistema Irpinia”, l’Area Pilota “Alta Irpinia” finanziato dalla SNAI, e fino alla rete ecologica coi “Contratti di Fiume”, si individuino strategie e progetti di sistema, facendo riferimento in particolare alle sei Misure   del P.N.R.R.. Da questa azione dovrà scaturire un vero e proprio “Piano Territoriale di Area Vasta” che esalti la funzione di pianificazione strategica d’area vasta e di coordinamento dell’ente definendo gli indirizzi strategici di assetto e cura del territorio e dell’ambiente, in coerenza con gli obiettivi strategici regionali stabiliti dal PTR.

 

  • La rete dei trasporti va ripensata attraverso una razionalizzazione del servizio pubblico locale, tenendo conto anche dei territori marginali e penalizzati favorendo soprattutto la comunicazione con le università, specie per quella del Sannio che da una grossa parte della provincia ne è totalmente sprovvista. Potrà rivelarsi utile un dialogo con l’area del “Progetto Pilota Alta Irpinia” rispetto alla possibilità di utilizzare risorse mirate proprio a favore di aree svantaggiate come quelle interne alla provincia, aggiungendo anche progettualità sulla viabilità lenta della Ferrovia Storica, collegandola alle azioni del “Sistema Irpinia”. La possibilità, infatti, di una comunicazione agevole con le università, che garantisca la possibilità di rientro al proprio paese, consentirà, da un lato, l’accessibilità agli atenei anche a giovani con redditi più bassi e, da un altro, di scongiurare il potenziale abbandono dei nostri territori a favore di altre città, dopo il conseguimento della laurea.
  • Il tema “Ambiente” nella nostra provincia riveste una importanza fondamentale per conservare quella identità che ha caratterizzato la definizione stessa del nostro territorio: “la verde Irpinia”. Le competenze su questa materia, tuttavia, non sono vaste ma limitate in particolare alla salvaguardia dei corsi d’acqua e al monitoraggio ambientale. Il progetto di allocazione di centraline come “sentinelle” sul livello di inquinamento dei fiumi ha rappresentato una scelta responsabile e di garanzia; tuttavia, ci sono una serie di altri ambiti, seppur non direttamente riconducibili ai corsi d’acqua, che vanno monitorati e salvaguardati; vedi le aree industriali, specie quella di Pianodardine che presenta attività produttive di grande impatto e che, essendo contigua agli insediamenti abitativi, implica potenziali pericoli per gli stessi cittadini residenti.

Insieme a queste attività, andrà posta particolare attenzione anche all’esame e alla verifica dei progetti approvati dalla Regione Campania per la realizzazione di impianti di smaltimento e di recupero e alla valutazione dei siti inquinati e delle modalità per la messa in sicurezza, la bonifica e il ripristino ambientale di tali siti. È importante che la Provincia assuma un ruolo che rafforzi gli indirizzi compresi nel PTCP proprio in occasione del rilascio delle AUA ai Comuni sul principio che infrastrutture così “sensibili” non possono appartenere alla scelta di un singolo municipio, ma vanno definite in un contesto territoriale e di salvaguardia delle valenze di produzioni di eccellenza, turistiche, culturali e tipiche locali.

Il tema ambientale è direttamente legato al ciclo integrato dei rifiuti. Giova ricordare che l’ente di gestione Irpiniambiente è a totale partecipazione della Provincia. La gestione degli ultimi anni registra sicuramente delle azioni positive in tal senso, ma l’intero sistema va ottimizzato in una visione di “Piano d’Area Omogenea Provinciale per la gestione dei Rifiuti”.

Il ciclo integrato dei rifiuti è un sistema molto complesso, che assume valenze di rilevanza generale per gli aspetti non solo ambientali e sanitari, ma di riflesso anche occupazionali ed economico-sociali. Anche nel Piano Regionale si evidenzia che “la gestione del ciclo integrato dei rifiuti richiede la messa a punto di un sistema coordinato di politiche, azioni pianificatorie e programmatorie settoriali e nazionali, soluzioni gestionali, impieghi di tecnologie, che consentano i massimi risparmi di risorse non rinnovabili e recuperi di materie seconde e/o energie, unitamente alla sostenibilità economico-occupazionale delle azioni attuate, in un quadro di sicurezza e minimizzazione dei rischi sanitari e ambientali.”

Per tale motivo è necessario iniziare a progettare e programmare gli interventi nell’ottica dell’economia circolare in armonia con le indicazioni e gli obiettivi perseguiti dall’Unione Europea nell’ultimo decennio e presenti nel PNRR.

  • La Provincia, o per competenze proprie o per la partecipazione con quote societarie, ha importanti influenze negli enti di servizio (ASI, Irpiniambiente, Alto Calore, Consorzio Universitario-CIRPU). Particolare attenzione andrà riposta al servizio idrico dove l’ente provinciale ha una partecipazione con oltre il 10% delle Le recenti vicende che interessano “Alto Calore”, con pesanti risvolti economici a danno dei cittadini-utenti, nonché una diffusa qualità del servizio molto al di sotto dei livelli standard di efficienza ed economicità, impongono un ripensamento radicale del modello finora adottato, in linea col piano di risanamento avviato dall’attuale gestione. Sempre sul principio dell’Acqua come Bene Comune e risorsa pubblica, la mission dell’ente deve essere accompagnata dalla Provincia attraverso un disegno e un piano aziendale strategico che risolva le ataviche problematiche strutturali dell’ente recuperando anche il valore del rapporto tra la Regione, il gestore e l’utente, cui devono essere garantiti una serie di servizi oggi scadenti.

 

  • “Sistema Irpinia” rappresenta una novità interessante sul tema dello sviluppo territoriale, in particolare quello turistico e culturale. Tuttavia, l’impianto del progetto va completamente riformato perché possa essere sostenibile e si caratterizzi in una forma “strutturata” nel tempo. L’attuale impostazione che vede impegnare risorse importanti dalla Provincia, alcune non condivisibili, può giustificarsi in una fase di avvio ma non in una di prospettiva che, invece, deve autosostenersi, anche per una aderenza al criterio di spesa coerente con le funzioni proprie dell’ente, liberando il capitolo di bilancio da costi insostenibili. Questo obiettivo potrà raggiungersi attraverso due azioni:
  • La prima deve svilupparsi in un proficuo dialogo di partenariato istituzionale con la Regione che deve sostenere questo progetto anche come modello regionale per la valorizzazione del territorio delle aree interne, integrando la sua partecipazione, anche dal punto di vista finanziario, come già accade per musei e biblioteche della Provincia. L’esercizio della delega su alcune funzioni costituzionali della Regione alle provincie può essere applicato e in tal senso ci impegneremo per una soluzione che ha già avuto una prima disponibilità da parte dell’Assessore al ramo.
  • La seconda missione deve essere quella di coinvolgere in un protocollo formale e strutturato, tutto il comparto dei “soggetti privati” e delle imprese culturali in genere che ruotano intorno al tema affinchè, in uno scambio virtuoso di crescita territoriale, tra servizi e offerta turistica e culturale, si possa indirizzare risorse attraverso la Fondazione Irpinia all’intera struttura del progetto. In questo modo, si dà un futuro e si valorizzano anche le professionalità attualmente coinvolte negli info point o hub territoriali. Anche l’università, le scuole di indirizzo presenti sul territorio, insieme agli organismi di formazione, devono essere parte integrante di questo “sistema” virtuoso ed intelligente. Il ricorso alle sponsorizzazioni adottato dalla Provincia va utilizzato non come “Cassa” per finanziare “progettini”, ma come strumento finanziario che individui in maniera chiara e visibile quelle opere o interventi che devono qualificare questa straordinaria forma di finanziamento su beni di interesse culturale e strategico.

 

  • Il PNRR rappresenta una straordinaria opportunità che deve vedere impegnata la Provincia su due azioni fondamentali:
  • Attività di coordinamento strategico di area vasta
  • Assistenza agli enti locali con la costituzione di una “struttura di missione”
  • La Provincia di Avellino, in conseguenza della R. 08 agosto 2016, n. 26 “Costruire il Futuro. Nuove politiche per i giovani”, ha costituito il Coordinamento Provinciale dei Forum Giovanili e ne ha approvato il Regolamento per l’elezione degli organismi previsti (Coordinatore Provinciale e Direttivo) che pero per le vicende covid-19 non è ancora stato svolto; già a partire dall’inizio dell’anno 2022 si stabilirà la data delle elezioni. Questa realtà dovrà assicurare ai giovani una positiva partecipazione alla vita pubblica come momento di arricchimento e di partecipazione ad una missione di valorizzazione delle politiche giovanili attraverso un nuovo protagonismo di tante ragazze e ragazzi che sono una grande ricchezza per la nostra Provincia.

 

  • Consulta delle Pari Opportinità:

 

Occorre ridare forza alla struttura esistente, con risorse e strumenti adeguati, al fine di porre anche al centro del dibattito provinciale, il ruolo delle donne in ambito lavorativo e sociale. Anche rispetto a questo tema, la Provincia deve recuperare con autorevolezza, un ruolo di pianificazione che certamente le compete.

Elezioni Provinciali: i dati definitivi

Sulla base del numero dei voti ponderati ottenuti, pari a 47.980, è stato eletto Presidente della Provincia, l’avvocato Rizieri Buonopane. Nella sala consiliare “Pietro Foglia” di Palazzo Caracciolo la cerimonia di proclamazione del Presidente.

Risultano eletti alla carica di consigliere provinciale:

  • per la lista “Irpinia Protagonista”, Francesco Mazzariello;
  • per la lista “Proposta Civica per l’Irpinia”, Fausto Picone, Domenico Biancardi, Franco Di Cecilia, Girolamo Giaquinto e Giuseppe (detto Pino) Graziano;
  • per la lista “Davvero Avellino”, Marino Sarno e Diego Guerriero;
  • per la lista “Partito Democratico”, Costantino Giordano, Luigi D’Angelis, Caterina Lengua e Laura Cervinaro.

Non ha ottenuto seggi la lista “Laboratorio Irpinia”.

 

Voti per l'elezione del Presidente della Provincia

Voti per l’elezione del Presidente della Provincia

Sulla base della graduatoria dei candidati alla carica di Presidente della Provincia, il Responsabile dell’Ufficio Elettorale accerta che il candidato Avv. Buonopane Rizieri ha riportato il maggior numero di voti ponderati.
Pertanto, il Responsabile dell’Ufficio Elettorale, il giorno 19 dicembre 2021, proclama eletto alla carica di Presidente della Provincia di Avellino l’Avv. Buonopane Rizieri.

Voti Consiglieri

Voti Consiglieri

Proclamazione dei candidati eletti alla carica di Consigliere Provinciale

In conformità ai risultati accertati, il Responsabile dell’Ufficio Elettorale, il giorno 19 dicembre 2021, considerando il numero dei seggi assegnati a ciascuna lista, nonché la graduatoria dei candidati alla carica di consigliere provinciale di ciascuna lista, proclama eletti consiglieri provinciali di Avellino:
– per la lista n. 1 avente il contrassegno IRPINIA PROTAGONISTA, alla quale spettano seggi n. 1 (uno), il sig.: Mazzariello Francesco;
– per la lista n. 2 avente il contrassegno LABORATORIO IRPINIA, alla quale spettano seggi n. 0 (zero);
– per la lista n. 3 avente il contrassegno PROPOSTA CIVICA PER L’IRPINIA, alla quale spettano seggi n. 5 (cinque), i sigg.ri: Picone Fausto, Biancardi Domenico, Di Cecilia Franco, Giaquinto Girolamo e Graziano Giuseppe (detto Pino);
– per la lista n. 4 avente il contrassegno DAVVERO AVELLINO, alla quale spetta n. 2 (due) seggio, i sigg.ri: Sarno Marino e Guerriero Diego;
– per la lista n. 5 avente il contrassegno PARTITO DEMOCRATICO, alla quale spettano seggi n. 4 (quattro), i sigg.ri: Giordano Costantino, D’Angelis Luigi, Lengua Caterina e Cervinaro Laura.

 

Avellino: Elezioni Provinciali 2021

Presso l’Ufficio Elettorale della Provincia sono state presentate due candidature per la carica di
presidente della Provincia: Rizieri Buonopane, Sindaco di Montella; Angelo Antonio D’Agostino, Sindaco di Montefalcione.

Per l’elezione dei dodici componenti del Consiglio Provinciale sono state presentate cinque liste.

Lista Partito Democratico: Luigi D’Angelis, Caterina Lengua, Rosa Anna Maria Repole, Vincenzo
Bruno, Laura Cervinaro, Raffaella Rita D’Ambrosio, Yuri Gioino, Costantino Giordano, Mirko
Iorillo, Lorenzo Manganese, Paolo Normanno, Annamaria Oliviero.
Lista Proposta Civica per l’Irpinia: Domenico Biancardi, Roberto Cardinale, Matilde
Chirichiello, Franco Di Cecilia, Girolamo Giaquinto, Domenica Giuliani, Marisa Graziano,
Giuseppe (detto Pino) Graziano, Stefania Merolla, Antonio Olivieri, Rosalia Passaro, Fausto
Picone.
Lista Irpinia Protagonista: Romualdo Meola, Maria Vivolo, Costantino Preziosi, Letizia Cecere,
Alberto Manganiello, Filomena Catalano, Francesco Mazzariello.
Lista Laboratorio Irpinia: Noemi Aurisicchio, Giovanni Cardillo, Carmen Galluccio, Francesco
Iandolo, Attilio Iannuzzo, Giuseppe Pedoto, Ferdinando Picariello, Rossella Simoniello.
Lista Davvero Avellino: Giovanni Contardi, Vittorio D’Alessio, Giovanna Ferullo, Diego
Guerriero, Maria Iride Ianniciello, Giuseppe Ragucci, Marino Sarno, Flavia Serrone, Sandra
Siniscalchi, Luigi Tenneriello, Luigi Urciuoli, Marianna Morante.

Da domani 29 novembre e fino al 3 dicembre prossimo, l’Ufficio Elettorale procederà alle verifiche
delle candidature a presidente e delle liste.
Il giorno 3 dicembre prossimo, alle ore 16.00, presso l’Ufficio Elettorale si procederà al sorteggio
per l’assegnazione del numero progressivo a ciascuna lista ammessa.

Elezioni Provinciali: si vota il 18 dicembre

È stato pubblicato sul portale internet della Provincia il decreto presidenziale di indizione dei comizi elettorali per eleggere il Presidente e il Consiglio Provinciale.

Il percorso di riordino delle Province è indicato dalla Legge 7 aprile 2014, n. 56 “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province sulle unioni e fusioni di comuni”,

Le elezioni si terranno sabato 18 dicembre 2021 dalle 8,00 alle 20,00 presso l’unico seggio di Palazzo Caracciolo-Sede Provincia.

Le operazioni di scrutinio avranno inizio alle ore 8,00 del giorno successivo alle operazioni di voto.

Sono elettori i sindaci ed i consiglieri comunali dei Comuni ricompresi nel territorio della provincia in carica alla data delle elezioni.

Possono essere eletti alla carica di presidente tutti i sindaci dei Comuni della provincia.

Possono essere eletti alla carica di componenti del Consiglio Provinciale, i sindaci e i consiglieri dei Comuni ricompresi nel territorio della provincia, in carica alla data corrispondente al termine finale fissato per la presentazione delle liste. Nelle liste nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura superiore al 60 per cento del numero dei candidati, con arrotondamento all’unità superiore qualora il numero dei candidati del sesso meno rappresentato contenga una cifra decimale inferiore a 50 centesimi.

Provincia di Avellino

Provincia di Avellino

L’elezione del presidente della Provincia avviene con voto diretto, libero e segreto sulla base di candidature sottoscritte da almeno il 15% degli aventi diritto al voto.

L’elezione del Consiglio Provinciale avviene sulla base di liste concorrenti, composte da un numero di candidati non inferiori a 6 (sei) e non superiori a 12 (dodici), che devono essere sottoscritte da almeno il 5% degli aventi diritto al voto.

Il numero degli aventi diritti al voto è quello risultante dal provvedimento del responsabile dell’Ufficio Elettorale di determinazione del corpo elettorale, da effettuarsi al 35° giorno antecedente quello della votazione, pubblicato sul sito istituzionale dell’Ente – Sezione “Elezioni Provinciali” entro il 30° giorno antecedente la votazione.

Il voto è ponderato ai sensi dei commi 32, 33 e 34 dell’art. 1 della Legge n. 56/2014.

Le candidature e le liste sono presentate presso l’Ufficio Elettorale costituito presso la Provincia di Avellino con sede in Avellino, piazza Libertà 1 – Palazzo Caracciolo, PIANO TERRA, nei seguenti giorni: dalle ore 08,00 alle ore 20,00 di sabato 27 novembre 2021; dalle ore 08,00 alle ore 12,00 di domenica 28 novembre 2021.

Le modalità per la presentazione delle candidature e dei contrassegni, nonché la disciplina di dettaglio del procedimento elettorale sono contenute nel Manuale operativo per le elezioni degli Organi Provinciali, pubblicato sul sito istituzionale dell’Ente – Sezione “Elezioni Provinciali”.

La presentazione delle candidature avverrà utilizzando i moduli che saranno resi disponibili presso l’Ufficio Elettorale e sul sito istituzionale dell’Ente – Sezione “Elezioni Provinciali”.

Domenico Biancardi: “Non ci sarà aumento dei canoni di locazione”

Dopo l’appello che Coni Avellino ha fatto all’Amministrazione provinciale non manca la solerte risposta da parte della Provincia di Avellino.

Il presidente  della Provincia, Domenico Biarcardi, tiene a precisare quanto segue:

L’Amministrazione Provinciale, come ha sempre fatto, garantirà l’utilizzi delle palestre degli istituti superiori per consentire lo svolgimento di attività sportive extrascolastiche, nel rispetto delle indicazioni normative e dei regolamenti interni , fatte salve le esigenze didattiche.

Inoltre questa è l’occasione per segnalare che non ci saranno aumenti dei canoni di affitto.

Tali affermazioni vengono fatte in merito all’affidamento part time alle associazioni e società sportive dilettantistiche che fanno richiesta di utilizzo delle palestre di competenza dell’ente per poter praticare diverse discipline sportive.

Aggiunge Domenico Biancardi:

Finalmente pur con la massima prudenza, ci stiamo avviando verso la normalità, dopo mesi bui a causa della pandemia.

L’emergenza sanitaria ha determinato una serie di difficoltà per tutti. Di qui, di concerto con gli uffici, è stato deciso di non far crescere i costi di canoni di locazione delle palestre, congelando ogni decisione in tal senso.

La ripresa va accompagnata anche con queste scelte che riteniamo di buon senso. I costi sarebbero gravati sulle famiglie, in considerazione del fatto che le associazioni e le società dilettantistiche non possono contare su grandi disponibilità economiche.

Vogliamo quindi andare incontro alle esigenze dei cittadini, soprattutto dei più giovani.

Maurizio Petracca: approvate le proposte per l’Irpinia

Nella seduta di oggi il Consiglio Regionale della Campania ha approvato a maggioranza, con il voto contrario delle opposizioni, il Collegato alla stabilità regionale per l’anno 2021. Si completa così la programmazione economica e finanziaria regionale con particolare riferimento agli obiettivi fissati dal Documento di Economia e Finanza regionale (DEFR 2021-2023).

ll provvedimento prevede importanti misure in numerosi ambiti di competenza regionale e contiene norme ordinamentali, sulla semplificazione dell’azione amministrativa, norme ambientali, sul commercio, sul turismo, sulla razionalizzazione delle società regionali, tutto con l’obiettivo di dare un contributo all’economia e all’occupazione in Campania in una fase delicata come è quella dell’emergenza sanitaria ancora in corso».

Tra le proposte emendative presentate ed approvate, l’abolizione dell’imposta regionale sulla benzina, disposizioni per il conferimento di funzioni in materia di concessioni demaniali marittime nei porti di rilievo regionale ed interregionale, per la parifica e la riduzione dei canoni concessori settore della maricoltura, per la destagionalizzazione delle attività turistiche dei lidi balneari; misure di promozione turistica, per il bed & breakfast imprenditoriale, per le agenzie turistiche on line, misure di sostegno al mondo dello spettacolo e del cinema, una deroga alle norme attuali al fine di favorire l’accesso ai contributi agli affitti anche in situazioni debitorie nei confronti della Regione, un intervento straordinario contro la brucellosi bufalina, contributi per il settore delle librario di vicinato, un contributo di un milione a Città della Scienza, la semplificazione delle procedure per la costruzione e l’esercizio degli impianti di produzione elettrica da fonti rinnovabili.

Maurizio Petracca afferma:

Ho presentato alcune proposte specifiche, relative al territorio della provincia di Avellino, che sono state accolte e figurano nel provvedimento così come approvato. In particolare, viene riconosciuto un finanziamento al Comune di Montella per la costituzione e la promozione del Consorzio della Castagna Igp. Previsto un intervento a favore del Comune di Caposele per la messa in sicurezza della strada di collegamento tra il centro e la località Materdomini, dove si trova il Santuario di San Gerardo, un intervento atteso da tanti anni e che migliora anche l’offerta turistica di una meta molto frequentata e molto apprezzata. Ancora, sul fronte dello sviluppo sostenibile, viene finanziato uno studio di fattibilità per il Parco regionale del Partenio per la realizzazione di una pista per la mobilità alternativa che valorizzi le bellezze paesaggistiche di quest’area. Infine, risorse sono stanziate per i Contratti di Fiume che pure interessano il nostro territorio.

Nel provvedimento ci sono importanti misure di carattere sociale che tengono conto delle difficoltà legate al Covid dal punto di vista psicologico su alcune fasce considerate deboli o comunque fragili. Nel complesso, quindi, il Collegato prova a dare risposte ai tanti problemi che la pandemia ha portato e creato, non solo dal punto di vista economico e produttivo, ma anche dal punto di vista sociale.

 

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