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Il segreto di Vivaldi di Luciano Varnadi Ceriello

Il segreto di Vivaldi, edito da Curcio Editore, dello scrittore Luciano Varnadi Ceriello. Il romanzo è il terzo della trilogia di Reinhard Friedmann, preceduto da “Il segreto di Chopin” e “Il segreto di Marlene”.

Il libro è ambientato nei primi anni Cinquanta, tra l’esoterica Torino, la misteriosa Mantova e la Venezia carnascialesca, per poi concludersi in Polonia, nella Basilica di Santa Croce, dove tutto ha avuto inizio.

Riguardo al protagonista della trilogia, l’autore veneto-campano racconta:

Reinhard Friedmann è un soldato con l’anima di un prete. È figlio di un generale del Kaiser Guillermo e di una donna molto devota al cristianesimo, che a suo tempo ha instillato in lui un certo sentimento religioso. È stato colui che, durante una missione di sterminio del popolo polacco, ha scoperto le lettere di Apollonia Dabrowska, la donna amata in segreto dal compositore polacco Fryderyk Chopin e tale scoperta ha contribuito a cambiare per sempre la sua esistenza in nome dell’amore universale. Grazie a una lettera trovata nella tasca di una tunica ha poi intrapreso un viaggio nel sud dell’Italia nel quale ha imparato a decodificare dei codici segreti. Il suo è un continuo stato d’animo altalenante tra il soldato e il prete.

 “Il segreto di Vivaldi” è un romanzo che lo scrittore dedica al Nord dell’Italia.

Aggiunge Luciano Varnadi Ceriello:

Sono nato in Veneto, a Rovigo per la precisione, e vivo in Campania da quando ero bambino. Il secondo romanzo della trilogia è ambientato nel Sud dell’Italia ed è dedicato al meridione, Il segreto di Vivaldi è ambientato nel Nord Italia e per par condicio mi è sembrato più che giusto dedicarlo alla terra che mi ha dato i Natali, con la quale non ho mai tagliato il mio cordone ombelicale.

La creatività di questo romanzo spazia anche nell’arte e nella musica. La copertina del libro, realizzata dalla pittrice Amelia Musella, è un particolare estratto del quadro “Il canto della vita”, dipinto formato da tre tele unite tra loro con delle spille, che al suo interno contiene bulloni e foglie.

Aggiunge lo scrittore:

Amelia è mia moglie, stiamo insieme da quasi trent’anni, amo la sua arte e quando riusciamo a condividere progetti artistici, per me è il non plus ultra. Sono sue le copertine di tutte le mie opere.

L’autore, in veste di cantautore, ha anche composto un disco di prossima uscita dal titolo “VivaldInKanto – Opera POP” ispirato alle quattro stagioni di Vivaldi. Ha scritto i testi sulle linee melodiche dei 12 movimenti del compositore veneziano (A nota corrisponde sillaba) e li ha messi in canto. Gli arrangiamenti sono di carattere elettronico, moderni nelle sonorità, così come nella scelta dello strumentario.

La musica è fondamentale in ogni mia creazione. Non a caso la trilogia è imperniata su tre musicisti (Chopin, Mendelssohn e Vivaldi). Così come ho fatto per Chopin, ho accompagnato l’uscita del libro con l’uscita del disco “Oniric Chopin” (Prosimelometro N. 1) inciso insieme a Juri Camisasca, Vera Mignola e Giuseppe Giulio di Lorenzo. Il secondo romanzo “Il segreto di Marlene” doveva essere accompagnato da un secondo ProsiMeloMetro, l’amico Ivano Leva ha scritto gli arrangiamenti per quartetto d’archi per 12 Romanze senza parole di Mendelssohn che ho reso canzone (testi presenti anche nel romanzo), ma la pandemia ci ha costretti a congelare questo progetto per il momento. Nel terzo libro ho inserito i testi che ho scritto su Le quattro stagioni di Vivaldi e ho deciso di pubblicare anche il disco che li contiene.

Il segreto di Vivaldi di Luciano Varnadi Ceriello

Il segreto di Vivaldi di Luciano Varnadi Ceriello

Il segreto di Vivaldi: trama

Il romanzo, terzo della trilogia di Reinhard Friedmann, è ambientato nei primi anni Cinquanta, tra l’esoterica Torino, la misteriosa Mantova e la Venezia carnascialesca, per poi concludersi in Polonia, nella Basilica di Santa Croce, dove tutto ha avuto inizio.

Intento a leggere una lettera dei monaci dell’Eremo dei Camaldoli, il protagonista Reinhard Friedmann viene colpito alla testa e si ritrova ammanettato a un letto d’ospedale. I suoi carcerieri lo torturano per costringerlo a rivelare un codice segreto connesso in qualche modo alle passate vicende.

Reinhard riesce a fuggire a Torino, dove si imbatterà nel mondo sotterraneo di neonazisti e neofascisti, conoscerà l’onta del triangolo rosa degli omosessuali trucidati, fino a giungere, dopo un lungo viaggio, nella Basilica di Santa Croce dove gli verrà svelata la missione che è destinato a compiere.

Luciano Varnadi Ceriello: biografia

Luciano Varnadi Ceriello è laureato in Lettere moderne e svolge la professione di insegnante. Ha pubblicato per Armando Curcio Editore i primi due volumi della Trilogia di Reinhard Friedmann: Il segreto di Chopin (2017) vincitore di 22 premi letterari, risultato il quinto libro più bello d’Italia; Il segreto di Marlene – Viaggio alla ricerca del sé (2019) vincitore del Premio Etnabook. Nel 2020 gli è stato conferito l’Oscar della letteratura al Golden Book Awards. È Vincitore Assoluto del Rive Gauche Festival (2019) con l’album Oniric Chopin ProsiMeloMetro N° 1; del 2021 è il suo nuovo album Radio Varnadi 2.0 Family Edition ed è prossima l’uscita della sua rivisitazione cantata de Le quattro stagioni di Vivaldi, i cui testi sono pubblicati in questo volume. È risultato finalista e vincitore di diversi premi letterari e cantautorali tra i quali il Premio Tenco (2019).

Premio Strega 2021: i primi 5 candidati ufficiali

È partita ufficialmente la scelta per l’assegnazione del Premio Strega 2021, il noto concorso letterario dedicato agli scrittori italiani. I primi libri 5 libri segnalati per concorrere sono i seguenti:

  • Noi di Paolo Di Stefano, proposto da Luca Serianni.
  • Questo giorno che incombe di Antonella Lattanzi, proposto da Domenico Starnone.
  • La notte si avvicina di Loredana Lipperini, proposto da Romana Petri.
  • I divoratori di Stefano Sgambati, proposto da Daria Bignardi.
  • Due vite di Emanuele Trevi, proposto da Francesco Piccolo
Premo Strega 2021: i primi 5 nomi candidati

Ecco i primi cinque nomi candidati al Premio Strega 2021

Premio Strega 2021: i primi cinque libri candidati

1. Noi di Paolo Di Stefano

Noi: il romanzo

Un romanzo che racconta un periodo intimo dello scrittore

Noi (2020) di Paolo Di Stefano è un romanzo che attinge alle vicende di una famiglia del ‘900 in cui accadono eventi storici universalmente noti in cui si snoda la saga familiare che attraversa quattro generazioni di uomini, vivi e defunti.

Nel suo libro in cui microstoria e macrostoria vanno di pari passo c’è spazio per raccontare la storia generazionale familiare a lui molto cara come la morte prematura del fratello causata dalla leucemia. Noi parla di rapporti familiari complessi che non riescono a risolversi del tutto per diverse cause.

A volte penso che nostra madre, dietro quella devozione verso il passato, non veda l’ora di liberarsi del magazzino di cianfrusaglie accumulate in sessant’anni di matrimonio, come se preferisse affrontare più leggera quel che le resta da vivere.

Quante volte, come davanti a un altare, sono rimasto immobile a guardare la scrivania massiccia e strabordante di carte su cui nostro padre aveva corretto tutti i compiti in classe della sua carriera, di certo qualche migliaio di versioni dal latino e dal greco fino al 1992, anno in cui, appena superati i sessantadue, dovette andare in prepensionamento per un infarto.

Noi, oltre ad essere un romanzo storico, è un racconto intimo e autobiografico che ci porta a riflettere sul senso strano che hanno i ricordi. Ci sono cose che sembrano irrilevanti inerenti il passato e, nonostante ciò, ci formano e ci accompagnano tutta una vita.

2. Questo giorno che incombe di Antonella Lattanzi

Questo giorno che incombe: recensione

Un romanzo che si ispira a un episodio di cronaca avvenuto a Bari

Questo giorno che incombe (2021) di Antonella Lattanzi è un romanzo ispirato liberamente a un episodio di cronaca avvenuto a Bari, nel palazzo in cui la scrittrice è cresciuta. Il romanzo ci conduce all’interno di un contesto familiare in cui un episodio di cronaca se da una parte fa da sfondo dall’altro scandisce un tempo intimo composto di cose che non si possono chiedere, altrimenti ti distruggono.

Nessuno può restare incolume sotto gli attacchi implacabili della realtà.

Ci pieghiamo, controvento, e continuiamo a camminare. Alcuni di noi non ce la fanno più. A un certo punto, come colti di sorpresa, cadono. Altri continuano, la testa bassa nella tempesta, intirizziti si stringono nei cappotti e non si fermano. Altri ancora imparano. A vedere il sole anche quando non c’è, o a spiare le nuvole per spostarsi al momento giusto, pronti a cogliere il primo raggio di luce. A riscaldarsi.

Questo giorno che incombe ci porta a fare i conti con il nostro passato perché quest’ultimo ci trova e ci stana sempre.

3. La notte si avvicina di Loredana Lipperini

La notte si avvicina: recensione

Il romanzo Loredana Lipperini

La notte si avvicina (2020) è un romanzo di Loredana Lipperini che ci parla di pandemia ma non della nostra. Siamo in un paese situato ai piedi delle montagne che è stato già segnato dal terremoto e si ritrova a fare i conti con una peste che dilaga e non perdona.

Il paese è lo stesso di sempre, una striscia che si allunga fra le montagne, la stessa strada lo percorre da nord a sud e i vicoli si arrampicano verso l’alto o scendono fino agli argini, come sempre. È facile circondarlo, è facile chiudere fuori chi vuole entrare, ancora più facile chiudere dentro chi vuole fuggire.

La notte si avvicina è un romanzo che mescola: storie, tradizioni e affronta lo stato di chiusura mentale che scaturisce dalla pandemia.

4. I divoratori di Stefano Sgambati

 

I divoratori: recensione

Un romanzo che parla delle ossessioni del nostro tempo

I divoratori (2020) di Stefano Sgambati ha come protagonisti Elena e Saverio che hanno deciso di trascorrere un fine settimana insieme, dopo essersi incontrati al funerale di un’amica comune. I due hanno deciso di cenare nel prestigioso Palazzo Senso, noto ristorante gourmet milanese, in cui quella stessa sera è presente la star mondiale Daniel William King. Tutti i presenti puntano gli occhi sul tavolo della star che è in compagnia della moglie e insieme rappresentano la perfezione estetica.

Il romanzo mostra le ossessioni del nostro tempo: l’apparire, il voler raggiungere la perfezione a tutti i costi facendo dimenticare che siamo tutti indistintamente e miserabilmente umani e quindi imperfetti.

Tutti erano pronti a ignorare o a minimizzare i molti ostacoli e le decine di fastidi che l’Unicorno aveva dovuto superare e ingoiare per poter essere seduto a quel tavolo, in quel ristorante, in quella città, perché molto più facile era fantasticare della sua Vita Perfetta piuttosto che ricostruirne i dettagli più faticosi e, per così dire, umani.

Nessuno che si fosse mai chiesto: sarà felice?

I divoratori ci mostra impietoso la liturgia dello spettacolo che, oggi, riguarda non solo chi dello spettacolo ne ha fatto il proprio lavoro ma tutti noi che ne prendiamo parte.

5. Due vite di Emanuele Trevi

Due vite: recensione

Un libro che racconta la storia di due amici

Due vite (2021) di Emanuele Trevi racconta la storia di due amici scrittori: Rocco Carbone e Pia Pera. Lo scrittore delinea le caratteristiche di ciascuno, sottolineando anche i tratti caratteriali divergenti e differenti tra i due. Nonostante le loro ossessioni differenti e inconciliabili Rocco e Pia sono legati indissolubilmente da un legame limpido, felice e trasparente: quello dell’amicizia.

L’infelicità. E i suoi gaddiani gomitoli di concause. Parlare della vita di Rocco significa necessariamente parlare della sua infelicità, e ammettere che faceva parte della schiera predestinata dei nati sotto Saturno. Ma come definire ciò di cui soffriva Rocco? Volendo far coincidere esattamente un nome alla cosa, alla fine bisognerebbe coniare un nuovo termine, tipo “rocchite”.

Ecco una summa dei primi cinque libri candidati al Premio Strega 2021. Attendiamo con ansia il resto dei nominativi che si saprà dopo il 5 marzo.

Elbrus: il romanzo di Giuseppe Di Clemente e Marco Capocasa

Elbrus è un romanzo ambientale scritto a quattro mani da Giuseppe Di Clemente e Marco Capocasa edito da Armando Curcio Editore. Il libro ci mette di fronte ad un problema che da tempo affligge il nostro pianeta: il riscaldamento globale che sta producendo effetti devastanti.

I cambiamenti climatici prodotti dal riscaldamento globale hanno determinato nuovi equilibri geopolitici.

All’interno del romanzo ci troviamo nel 2113, gli abitanti soffrono il sovrappopolamento e le migrazioni di massa verso i paesi non più freddi sono parte di un problema più esteso. C’è scarsità di risorse che non consentono il sostentamento del genere umano. Intanto l’esplorazione spaziale ha fallito nel suo obiettivo perché non ci sono colonie autosufficienti in cui è possibile far emancipare l’essere umano.

Elbrus: recensione

Il riscaldamento globale dove ci porterà?

Elbrus: trama

Il tema del riscaldamento globale fa da sfondo al romanzo perché la sua trama è legata a doppio filo ai progressi della genetica e della geonomica umana. Il libro infatti guarda allo sviluppo delle biotecnologie e dei più moderni metodi di manipolazione genetica.

Nel costruire lo scenario apocalittico del romanzo gli autori si sono basati sui risultati dei più recenti studi di climatologia, in particolare sul lavoro di Patricia Nayna Schwerdle et al., Human mobility and health in a warming world, pubblicato nel gennaio 2019 sul Journal of Reavel Medicine.

L’ostacolo non dipende dalle tecnologie disponibili ma alla natura stesse della specie umana.

Il riscaldamento globale era stato largamente sottovalutato dai governi e dalla stessa opinione pubblica e aveva iniziato a compromettere seriamente la sopravvivenza dell’uomo e delle altre specie viventi.

La temperatura media del pianeta era aumentata di sei gradi Celsius negli ultimi centocinquanta anni a causa delle emissioni selvagge di gas serra, della deforestazione e delle pratiche di allevamento intensivo. Quest’incremento termico aveva provocato un significativo innalzamento del livello dei mari e lo scioglimento di gran parte delle calotte polari. Così, in un’infinità di luoghi in tutto il mondo, era stato necessario costruire monumentali infrastrutture per preservare lunghi tratti di costa dall’avanzamento dei mari.

Elbrus è un romanzo che porta a riflettere su tematiche fondamentali, catapultandoci in uno scenario che non è detto non possa verificarsi realmente.

Se il mondo dei romanzi ambientali vi affascina vi consigliamo la lettura di Terra di nessuno di Alberto Di Buono.

Arazzo familiare di Anna Cantagallo: la recensione

Arazzo familiare (2021) è un romanzo di Anna Cantagallo pubblicato da Castelvecchi Editore. Il libro ha come scopo quello di mettere in luce, attraverso storie di donne comuni che si imbattono in eventi eccezionali. Vivere nelle due guerre mondiali, ad esempio, rappresenta un evento fuori dalla norma.

Come afferma la scrittrice:

Ogni conquista personale e sociale ha la sua genealogia.

La premessa di Arazzo familiare ci offre una comprensione molto profonda del romanzo. Dalle prime pagine infatti leggiamo:

Sono al telaio. Tesso storie di donne per dar loro la voce, dopo che mi fu tolta la mia. Un vile, per non essere smascherato, mi tagliò la lingua. Da allora compongo arazzi, passando la spola sull’ordito del tempo. Ora voglio farne uno intrecciando fili d’oro, d’argento e di bisso. Sono fili preziosi: sono le vite di una madre, di una figlia e di una nonna. Costruisco gradualmente il disegno dell’arazzo familiare, lavorando anche dal retro. Inizia una narrazione che parte da lontano. Interseco i fili preziosi con quelli di altre vite, di tante vite, perché il disegno sia completo. Supero le dimensioni del tempo. Le mie mani volano sul telaio. Ritmicamente il pettine compatta la trama. Nulla è ancora visibile. Argutamente ho lasciato un sottile filo sospeso. Lo riprenderò alla fine e tutto sarà svelato.

“Filomela” mi chiama Procne, mia sorella. La ignoro. Sono catturata dalla tessitura. Sarà un lavoro lungo, difficile. Sarà bellissimo.

Arazzo familiare: il romanzo

Il romanzo della scrittrice che parla di donne e della loro consapevolezza

Arazzo familiare: la trama

Il romanzo di Anna Cantagallo racconta le vite di Maricò, Marilì e Marigiò (nonna, madre e figlia). Ciascuna si confronta, a suo modo, con la storia del ‘900 che è stata segnata dalle due guerre mondiali e dai moti del ’68. Gli eventi storici segnano la propria crescita personale, fortificandole verso un destino di amori e tradimenti che sembra ripetersi.

Per difendermi dalla malinconia della solitudine, mi ero immersa in un mondo fantastico, favorita dai racconti di mio padre che recitava a memoria alcuni brani di letteratura classica o stralci dei romanzi più importanti, condividendo con i personaggi sia i dolori che i desideri.

Mentre ero occupata a sfaccendare parlavo con loro. Oh, ero bravissima a interpretare più parti di quelle meravigliose storie. La mia memoria le aveva incamerate con facilità: ricordavo sia le parole che l’intonazione che mio padre usava per declamare.

Mi immedesimavo nei vari personaggi, sia maschili che femminili, in quelli che, di volta in volta, sento più vicini al mio animo. Nelle scene sentimentali, che raramente mio padre mi raccontava, mi baciavo il braccio, per ravvivare il ricordo di sentirmi amata. il mio braccio destro era il tesoro degli abbracci delle mie sorelle o addirittura dei baci di mia madre.

Le tre storie presenti all’interno di Arazzo familiare procedono autonomamente in un sapiente gioco di piani temporali, fino a fondersi nella lettura di un quaderno segreto lasciato dalla madre tra le ricette di cucina. Le vite delle tre donne protagoniste del libro raccontano gli albori dell’emancipazione femminile che rappresentano un lascito per le donne di oggi.

Se vi piacciono i romanzi che cavalcano il passato e la contemporaneità non potete non leggere Il palazzo delle donne di Laetitia Colombani.

I Testimoni di Geova. Saggio critico sulla Watch Tower di Ileana Mortari

I Testimoni di Geova. Saggio critico sulla Watch Tower di Ileana Mortari è un libro in cui si affrontano questioni relative alla Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova. La disamina si avvale di studi recenti in sociologia religiosa, psicologia, movimenti religiosi alternativi e di molte testimonianze ed esperienze di chi ha abbracciato questa religione.

La scrittrice spiega con queste parole l’esigenza da cui nasce il suo saggio:

Ho incontrato abissi di sofferenze e soprusi subiti da bambini, anziani, adolescenti, adulti, uomini e donne. Dopo un incontro che non ritengo casuale, e che mi ha suscitato molti interrogativi, ho deciso di realizzare il tempo del pensionamento per studiare e informarmi presso esperti circa la vera realtà che sta dietro la facciata della CCRG. Ho purtroppo constatato uno sgretolamento inimmaginabile della dignità umana di bambini e adulti. Ho indagato per capirne le cause.

La mia coscienza e l’amore per il prossimo mi hanno spinta a far conoscere con determinazione i risultati delle mie ricerche al più vasto pubblico possibile perché ci sia un’informazione corretta, così che si possa anche prevenire il ripetersi di tali e tante tragedie.

I Testimoni di Geova. Saggio critico sulla Watch Tower di Ileana Mortari

I Testimoni di Geova. Saggio critico sulla Watch Tower di Ileana Mortari

Watch Tower: in cosa consiste

I Testimoni di Geova. Saggio critico sulla Watch Tower inizia presentando i personaggi più noti di questa congregazione, arrivando ai giorni nostri. Ileana Mortari prosegue spiegando bene alcuni fondamenti della Watch Tower. L’impianto dottrinale della congregazione è basato sulla Bibbia, attraverso una critica testuale.

I Testimoni di Geova pongono una differenza sostanziale e netta tra il letteralismo e il fondamentalismo biblico. L’uso della Bibbia per la Congregazione di Geova viene piegata a supporto dei presupposti dottrinali, usando ed estrapolando frasi staccate dal contesto in cui vengono proferite. In questo modo il senso della frase viene alterato e piegato alla tesi che si vuole avallare in quel momento.

Il Corpo Direttivo della Warchtower Bible and Tract Society è il Comitato dell’Associazione che pretende di avere, e lui solo, l’autorità di interpretare la scrittura. Il pensiero indipendente viene fortemente scoraggiato.

L’ideologia geovista è legata ad una visione precristiana del rapporto con Dio. Il messaggio spirituale di libertà proposto da Cristo non viene accolto infatti essi sono molto legati alla legge di Mosè: un mondo legalistico e non spirituale di rapportarsi con Dio.

I Testimoni di Geova hanno esattamente, come gli antichi farisei, questo rapporto di estremo formalismo verso Dio; il quale non è per loro il Padre amorevole che ci ha insegnato a conoscere Gesù, tanto è vero che viene data molta importanza all’uso del Nome di Dio, ma è una divinità che si offende e può distruggere una persona, anche solo per aver fatto un brindisi o usato confetti nei matrimoni, o perché ha osato festeggiare l’anniversario della nascita di suo figlio o gli ha permesso di vestirsi da indiano o da principessa in occasione del Carnevale.

I Testimoni di Geova. Saggio critico sulla Watch Tower: la sintesi del credo

I Testimoni di Geova negano la Trinità, Cristo non è Dio, non esistono sacramenti e non esiste messa. È proibito festeggiare il Natale, Pasqua, compleanni, feste comandate perché per loro sono di origine pagana. L’anima è mortale, non esiste l’Inferno e il Purgatorio. Non bisogna venerare la Madonna e i Santi. Non bisogna possedere immagini sacre perché è idolatria. Cristo non ha fondato la Chiesa. È proibito mangiare sangue e accettare una una trasfusione anche nei casi di estrema necessità.

I Testimoni di Geova. Saggio critico sulla Watch Tower è un libro che ci fa comprendere attraverso la storia, i documenti e le testimonianze di chi ha abbracciato questo credo l’aspetto reale di questa congregazione che alla fine dei conti non è una religione.

Il libro è disponibile negli store digitali o previa prenotazione nelle librerie la Feltrinelli.

Quinto libello di pezzi tesotici di Giovanni Sollima

Quinto libello di pezzi tesotici (2020) di Giovanni Sollima è una raccolta di poesie edito da da Controluna edizioni. Il tempo che stiamo vivendo, negli ultimi tempi, scandito dal distanziamento interpersonale e dalla clausura degli animi e dell’umanità trovano un dialogo attraverso le parole in versi dell’autore del libro.

Quinto libello di pezzi tesotici di Giovanni Sollima

Quinto libello di pezzi tesotici di Giovanni Sollima

Giovanni Sollima descrive così Quinto libello di pezzi tesotici:

L’elemento scatenante è stato il movimento di ripresa con il progetto editoriale tesotico, che prende corpo dalla mia fonte lirica, rappresentata dalla raccolta cronologica madre del mio agire poetico, che è Tesos.

Questo è un mio termine originale, di classica risonanza, concepito dall’unione delle abbreviazioni di servizio “tes. os.”, tessuto osseo, che è immagine suggestiva e denominativa solidale con vissuti di studi biomedici, nonché evocativa di rimandi letterari.

La durezza viva della realtà, passata al vaglio interpretativo e rappresentativo del poeta, è continuità significativa del proprio spazio percepito, sintonia di coscienza e sinfonia del tempo.

Quinto libello di pezzi tesotici di Giovanni Sollima

Quinto libello di pezzi tesotici di Giovanni Sollima

Quinto libello di pezzi tesotici: due poesie di Giovanni Sollima

Per rendere più chiaro il contenuto della raccolta di poesie ve ne riportiamo due che, in qualche modo raccontano e descrivono il nostro ultimo anno.

La prima poesia che riportiamo si intitola Qualche domenica fa che descrive come una sorta di perifrastica attiva ciò che è cambiato poco prima dell’emergenza epidemiologica costretti attraverso un urlo silenzioso a prendere coscienza di una nuova storia e di una diversa ciclicità temporale.

Qualche domenica fa

Qualche domenica fa
era un’altra storia.
Qualche domenica fa
vocio di bimbi inscenava
la conquista dell’esterno,
l’incontro con un sereno
e ancor caldo sole.
Ogni altro rumore di fondo
era proiettato più in là,
nell’aia della vita.
Qualche domenica fa
non si sapeva cos’altro
ancora sarebbe avvenuto.
Distorsione di un tempo
interno ritira lo sguardo
ed urla il silenzio e dona
fremito di coscienza alla storia.

La seconda poesia che abbiamo scelto si intitola Slancio di vita si frappone.

Slancio d vita si frappone

Slancio di vita si frappone
tra armonie dei gesti
e movimento della natura.
Nascita degli eventi travolge
intimo apparente ordine
delle cose. È come
se la notte non dovesse
mai venire a lenire
sentenziate risposte
lungo le sponde
di un isolato cammino,
che circonda densità
dei giorni, che rapprende
narrabile profumo
all’angolo dell’esserci.

In modo delicato Giovanni Sollima affronta il tema del cambiamento, soprattutto visto dalla prospettiva dell’interiorità che modificato in primis noi stessi.

Se siete appassionati di poesia vi consigliamo la lettura di alcune poesie sull’amore di Juan Vicente.

10 libri da leggere durante il lockdown per viaggiare stando fermi

Con il nuovo lockdown il tempo libero è aumentato a dismisura per tutti e per poterlo trascorrere nel migliore dei modi vi proponiamo una lista di dieci libri da leggere per poter trascorrere il tempo in modo costruttivo.

La lettura è un’ottima alternativa per potersi tenere allenati con la mente oltre ad essere un modo efficace per poter viaggiare stando fermi, immergendosi in mondi e storie diverse.

I libri che abbiamo selezionato sono di generi diversi, argomentazioni e stili altrettanto differenti. Alcuni dei libri scelti possono essere letti tranquillamente in un fine settimana e tutti hanno come scopo quello di raccontarvi una storia, un viaggio interiore e scoprire un punto di vista diverso da proprio o conoscere uno scrittore di cui si ignorava l’esistenza.

Il mood di queste proposte è il viaggio che può essere interiore o di conoscenza culturale.

Buon viaggio!

10 libri da leggere durante il lockdown: la lista

1. Gli spaiati di Ester Viola

Gli spaiati: la recensione

il secondo romanzo della scrittrice napoletana

Gli spaiati ( 2018) è l’ultimo romanzo di Ester Viola che è il sequel de L’amore è eterno finché non risponde.

Il romanzo tratta in modo leggero e attuale la condizione delle nuove coppie composte appunto da spaiati: coppie tra persone separate con figli e da nuovi compagni single. Olivia Marni, avvocato divorzista innamorata del suo capo con cui ha iniziato ad avere una relazione, è la protagonista de Gli spaiati. Ester Viola ci conduce in questo mondo, descrivendocelo senza troppi fronzoli e con quella realtà disarmante che solo la sua penna riesce a dare.

Io l’ho capito perché mi salvo nella vita. Perché a un certo punto mi stanco. All’amore, così come all’amicizia, puoi chiedere tutto tranne ” Non finire”.

Quasi tutto nella vita – scoperte, felicità, catastrofi – comincia da un messaggio che non stavi aspettando. E che arriva mentre sei distratto a lavorare o divertirti. Tra l’altro, arriva nei rari quarti d’ora in cui il telefono è lontano, dimenticato, in fondo alla borsa, scarico. Quando hai sentito i bip ma eri convinta che fosse tua madre, considerato l’orario.

2. Un altro giro di giostra di Tiziano Terzani

Un altro giro di giostra di Tiziano Terzani

Un altro giro di giostra di Tiziano Terzani

Viaggiare, per Tiziano Terzani, è sempre stato un modo di vivere soprattutto per la professione che svolgeva: era un corrispondente di guerra.

Un altro giro di giostra (2004) parla di un viaggio tra Oriente e Occidente in cui a fare da ponte ce n’è un terzo di pellegrinaggio: quello interiore in cui l’uomo venuto a conoscenza di avere un tumore, inizia a fare un bilancio della sua vita e a valutare se la sua esperienza e conoscenza sono in grado di offrirgli una soluzione utile  per il suo malessere fisico.

Ogni cultura ha il suo modo di affrontare i problemi umani, specie quelli della malattia e del dolore. Così, dopo essersi interessato all’omeopatia, Tiziano Terzani si rivolge alle culture d’Oriente sperimentando sulla propria pelle le loro soluzioni, siano esse strane diete, pozioni di erbe o canti sacri. Medicina tibetana, cinese, ayurveda, qi gong, reiki, yoga e pranoterapia sono fra le sue tappe. Alla fine il viaggio esterno alla ricerca di una cura si trasforma in un viaggio interiore, il viaggio di ritorno alle radici divine dell’uomo.

Io ero un corpo: un corpo ammalato da guarire. E avevo un bel dire: ma io sono anche una mente, forse sono anche uno spirito e certo sono un cumulo di storie, di esperienze, di sentimenti, di pensieri ed emozioni che con la mia malattia hanno probabilmente avuto un sacco a che fare!

3. Ritratti in jazz di Murakami Haruki

Ritratti in jazz di Murakami Haruki

Ritratti in jazz di Murakami Haruki

Ritratti in jazz (1997) racconta un periodo e una passione di Murakami Haruki, lo scrittore infatti prima di dedicarsi a tempo pieno alla scrittura ha gestito un jazz club per molti anni.

Il libro regala al lettore una parte inedita dello scrittore e si compone di 55 schede  che commentano un disco storico, un frammento di memoria autobiografica.

Ritratti in jazz può essere visto anche come una guida all’ascolto dedicata al jazz e firmata Murakami.

Il fatto che il mio studio sia al tempo stesso anche una sala d’ascolto in questi casi si rivela estremamente utile. Nello studio uso soprattutto delle vecchie e grandi casse della Jbl di tipo Back Loaded Horn – sono piuttosto antiquate, lo ammetto – e a pensarci bene sono già venticique anni che la musica jazz per me ha il loro timbro. Di conseguenza , bene o male che sia, ormai non riesco a immaginarla con un suono diverso: il mio corpo si è completamente assuefatto alla loro vibrazione. Mi rendo conto che al mondo ci sono tanti modi migliori di ascoltare il jazz, ma io preferisco farlo così, rannicchiato come una talpa in questa confortevole tana.

La mia visione del jazz è molto simile, molto vicina a questo particolare suono, cioè è la mia visione individuale, personale.     Credo che non evolva quasi. E dato che la nostra memoria per lunghi periodi gira sempre intorno agli stessi punti focali, finiamo col perdere di vista il corso degli eventi.

4. Seni e uova di Mieko Kawakami

Seni e uova: recensione

Il romanzo della scrittrice giapponese è stato tradotto in italiano

Per restare in tema di letteratura giapponese contemporanea Seni e uova (2020) è un romanzo di Mieko Kawakami, che offre uno spaccato contemporaneo della nostra modernità, incentrato sulle esigenze che cambiano. Protagoniste del romanzo sono tre donne che appartengo a tre diverse fasi della vita e che aspirano ed hanno una visione del proprio benessere in modi altrettanto differenti.

Dopotutto nella ricerca della bellezza non c’è bisogno di una ragione. La bellezza è sinonimo di bontà. E la bontà è il tramite per la felicità. La felicità non è una sola, esistono varie definizioni di felicità, ma tutte le persone la inseguono, che ne siano consapevoli o meno. Persino coloro che vogliono morire cercano la felicità nella morte, attraverso l’annientamento del proprio sé terreno. La felicità non è qualcosa che si può scomporre e discernere con estrema razionalità. La felicità è la felicità e basta. Tutti desiderano essere felici, e non serve una ragione per farlo, perché la ricerca della felicità è al contempo la più piccola e la più grande aspirazione dell’essere umano.

La scrittrice offre al lettore tre spaccati di vita diversi ma che sono legati alla modernità, a desideri e libertà che oggi sono cambiati perché tutto è al nostro servizio o crediamo, spesso, che sia così.

5. Confidenza di Domenico Starnone

Confidenza di Domenico Starnone

Confidenza di Domenico Starnone

Confidenza (2019) è l’ultimo romanzo di Domenico Starnone che racconta del viaggio intimo, tra ricordi e pezzi di vita vissuta, di Teresa e Pietro che hanno vissuto una storia d’amore tempestosa, fatta prevalentemente di litigi.

Un giorno, dopo l’ennesima litigata, a Teresa viene in mente di raccontare a vicenda con Pietro un episodio di cui ciascuno dei due si vergogna e che non hanno mai avuto il coraggio di rivelare a nessuno.

L’uomo accetta e i due si confidano il loro segreto più profondo ma dopo un pò la storia finisce. La confidenza minaccerà Pietro durante il corso della sua intera vita.

L’amore che dire se ne parla tanto, ma non credo di aver usato spesso la parola, ho l’impressione, anzi, di non essermene servito mai, anche se ho amato, certo che ho amato, ho amato fino a perdere la testa e i sentimenti.

L’amore, come l’ho conosciuto io, infatti, è una lava di vita grezza che brucia vita fine, un’eruzione che cancella la comprensione e la pietà, la ragione e le ragioni, la geografia e la storia, la salute e la malattia, la ricchezza e la povertà, l’eccezione e la regola.

Confidenza è un romanzo che attraversa il mondo interiore di ciascuno e che porta a riflettere su quanto sia ingannevole la percezione che si ha dell’altro e quanto possano essere differenti le opinioni e il ricordo di una storia d’amore per ciascun amante.

6. Dieci donne di Marcela Serrano

Dieci donne di Marcela Serrano

Dieci donne di Marcela Serrano

Dieci donne (2010) è un romanzo di Marcela Serrano che racconta la vita di alcune donne (9) che vengono radunate nello studio della loro psicoterapeuta (la decima donna) per raccontare ciascuna la propria storia e le motivazioni che le hanno condotte ad intraprendere il viaggio della terapia.

L’unica condizione perché una vita come la mia possa funzionare è star bene con se stesse. Confidare in sé. Senza risorse interiori, non c’è niente da fare. Samuel Beckett ha scritto una frase che cito in silenzio quando mi vengono dei dubbi sulle mie scelte:” Non importa. Prova ancora. Sbaglia ancora. Sbaglia meglio”.

Come sappiamo i difetti  – perché non so se sia lo stesso dei pregi – peggiorano con gli anni, soprattutto quando non sono esposti al dovuto controllo sociale. Intendo dire che quando una donna vive assolutamente per conto suo, una vita che si è scelta quasi al cento per cento, l’ambiente circostante influisce  in minima parte. Perciò i miei lati oscuri si sono rafforzati. Devo conviverci. Per esempio, avendo scelto questa libertà nelle manifestazioni esterne, vorrei liberare anche la mente, essere capace di mettere tutto, proprio tutto in discussione. Lasciare che il pensiero, non solo il corpo, vada alla deriva.

7. Itaca deserta ruggine di Francesco Randazzo

Itaca deserta ruggine di Francesco Randazzo

Itaca deserta ruggine di Francesco Randazzo

Itaca deserta ruggine (2020) di Francesco Randazzo è un poemetto drammatico che riadatta il mito di Odisseo ai nostri giorni.

Come sarebbe oggi, per Ulisse, il suo viaggio? Che tipo di uomo potrebbe oggi incarnare? Che tipo di lavoro potrebbe svolgere? Quali sarebbero i suoi problemi esistenziali, forse gli stessi dello storico Odisseo?

All’interno del poemetto Itaca è una piattaforma petrolifera abbandonata, che prima era di proprietà di Odisseo e che l’uomo riabbraccia dopo lungo tempo per poter riflettere sulla sua esistenza, sui suoi sbagli e sulla propria esistenza.

8. Tettagna di Patrizia De Luca

Tettagna di Patrizia De Luca

Tettagna di Patrizia De Luca

Tettagna (2020) è il romanzo d’esordio di Patrizia De Luca che ci conduce in un mondo altro, un mondo fatto di leggende, riti e in cui ad avere la meglio sono le donne. Le abitanti di Tettiano nascondo un segreto: il loro seno ha il potere dio stregare e uccidere gli uomini.

Il romanzo conduce in un mondo immaginario in cui la realtà viene completamente ribaltata. L’ambientazione surreale rappresenta uno spunto per farci riflettere sul nostro mondo reale, su come è strutturato e quali possono essere le falle di un pensiero e di una società che punta tutto sulla forza e il gioco dei ruoli.

9. Contro Amazon. Diciasette storie in difesa delle librerie, delle biblioteche e della lettura di Jorge Carriòn

Contro Amazon. Diciassette storie in difesa delle librerie, delle biblioteche e della lettura

Contro Amazon. Diciassette storie in difesa delle librerie, delle biblioteche e della lettura

Contro Amazon. Diciassette storie in difesa delle librerie, delle biblioteche e della lettura (2020) di Jorge Carriòn è un libro che dovrebbero leggere un pò tutti perché tutti siamo diventati degli acquirenti online, che prediligono i grandi e-commerce a dispetto e a scapito dei piccoli venditori.

In un periodo critico, come quello che stiamo vivendo oggi a causa del Covid-19, sarebbe auspicabile da parte di ognuno avere una maggiore sensibilità e predisposizione nello scegliere di comprare, se possibile, non online o preferire i venditori indipendenti.

È arrivato il nostro momento.

Amazon si è appropriata dei nostri libri. Noi dobbiamo appropriarci della logica di Amazon.

In primo luogo, convincendo il resto dei lettori della necessità del tempo dilatato. Il desiderio non può essere esaudito immediatamente, perché in tal caso cesserebbe di essere un desiderio, perderebbe senso. Il desiderio deve durare. Bisogna andare in libreria; cercare un libro; trovarlo; sfogliarlo; decidere se il desiderio aveva una ragion d’essere; forse lasciare quel libro e desiderare il desiderio di un altro; fino a trovarlo; oppure no; non c’era; lo ordino; arriverà in ventiquattrore; o in settantadue; potrò dargli un’occhiata; alla fine lo comprerò; forse lo leggerò; forse no; forse lascerò che il desiderio si congeli per qualche giorno, per settimane, mesi o anni; se ne starà lì, nel posto che gli spetta sullo scaffale giusto, e ricorderò sempre in quale libreria l’ho comprato e quando.

10. Io ero di Nick Fibonacci

Io ero: recensione

Io ero di Nick Fibonacci

Io ero (2020) di Nick Fibonacci è un romanzo autobiografico che ripercorre il vissuto del protagonista che, a metà degli anni ’80, incontra il mondo dell’estasi artificiale delle droghe e degli eccessi in ogni sua forma.

Il libro è una sorta di diario intimo che lo scrittore offre al lettore per raccontargli di una vita vissuta e col senno di poi calpestata e stropicciata che oggi lo ha condotto ad una nuova consapevolezza di ciò che ha perso e ciò che poteva perdere.

Questa lista vi offre diversi viaggi, diverse mete e modi da scoprire, spetta solo a voi scegliere in quale storia immergervi.

Buona lettura!

Ripartire dal desiderio: Elisa Cuter parla dei luoghi comuni del femminismo mainstream

Ripartire dal desiderio è il primo libro di Elisa Cuter edito da Minimum Fax. Protagonista del libro è il femminismo. Si parte dalla questione del desiderio che lega la differenza di genere, per arrivare al femminismo dei luoghi comuni di oggi che si differenzia dal femminismo della differenza o da quello dell’800. La scrittrice pone una domanda provocatoria, chiedendosi se ha ancora senso rivendicare, oggi, un’identità storicamente costruita come subalterna.

Che la femminilità sia un costrutto culturale, e non un’istanza naturale o biologica, è una tesi tipica della teoria queer almeno a partire da Judith Butler, che già negli anni Ottanta parlava di una costruzione del genere binario come di una performance attuata mimeticamente o direttamente imposta a chiunque si trovi a nascere nella nostra società.

La riflessione di Butler andava a inserirsi però in una tradizione che aveva iniziato a riflettere sul genere principalmente dal punto di vista femminile, vale a dire nel femminismo della seconda ondata, fortemente legato al cosiddetto  pensiero della differenza.

La domanda potrebbe essere confutata se si pensa alla letteratura del passato ed è plausibile rispondere che l’identità storicamente costruita come subalterna è stata pensata da chi ha arbitrariamente dato questo peso specifico alle donne, che non è stato universalmente valido per tutti gli intellettuali ma sicuramente per la maggior parte di loro.

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Ripartire dal desiderio: trama

Il libro parte dal concetto di donna di Non è la Rai e approda al #metoo per arrivare all’educazione sessuale e alla moralità politica di oggi. Fenomeni questi che sembrano essere distanti tra loro ma se li analizziamo bene tanto lontani o separati non sono.

Al contrario del primo femminismo – quello di fine Ottocento  e inizio Novecento, impegnato nella battaglia per il suffragio universale e la rivendicazione di una sostanziale parità tra i sessi – il femminismo della differenza si concentrava invece su questioni legate al corpo, alla riproduzione e alla sessualità, e quindi a esigenze radicalmente diverse, in termini politici e sociali, tra uomo e donna.

Non soltanto assumeva centralità l’aborto, ma la riflessione avveniva in concomitanza con la messa in discussione della famiglia nucleare operata dalla rivolta giovanile nel ’68, con la rivoluzione sessuale e con l’ingresso sempre più massiccio delle donne nel mondo del lavoro – un evento fondamentale che farà da filo rosso in questo libro, permettendoci di legare vicissitudini politiche della questione di genere a un sistema economico preciso: quello tardocapitalista.

La scrittrice riesce a dare un quadro completo e critico su come è nato il femminismo, quali sono le esigenze politiche e sociali che hanno creato una differenza di manifesti argomentativi sulla condizione della donna. In che modo si vanno a collocare figure rilevanti come quella del femminismo della differenza di cui la maggior esponente ricordiamo essere Simone de Beauvoir.

Elisa Cuter attraverso Ripartire dal desiderio vuole invitare ad abbandonare il porto sicuro dell’identità per soffermarsi invece  su domande più inquietanti.

La Biblioteca di mezzanotte di Matt Haig: i tentavi e i rimpianti di una vita imperfetta

La Biblioteca di mezzanotte è l’ultimo romanzo di Matt Haig edito da e/o edizioni. Il libro  affronta il tema della depressione, le occasioni per rimediare agli errori che hanno impedito di condurre la vita per come ci si aspettava o per come se l’aspettavano gli altri per noi.

Nora Seed è la protagonista delle pagine de La Biblioteca di mezzanotte, una donna di 34 anni che tenta il suicidio ma, al risveglio dal fallito gesto, si risveglia in una biblioteca che le offrirà la possibilità di stravolgere la sua vita. È a lei che viene offerta la possibilità di scoprire cosa sarebbe accaduto nella sua vita se avesse fatto scelte diverse, scegliendo tra i diversi volumi all’interno della biblioteca. Ciascun volume, infatti, corrisponde ad una scelta mancata, diversa da quella compiuta in passato.

La Biblioteca di mezzanotte: la recensioneLa

L’ultimo romanzo dello scrittore

La Biblioteca di mezzanotte offre a Nora la possibilità di rimediare a tutti gli errori che lei pensa di aver fatto nella sua vita.

Ogni singolo rimpianto che tu abbia mai provato, dal giorno in cui sei nata, è registrato qui.

I rimpianti ignorano la cronologia. Vagano qua e là. La sequenza di queste liste varia in continuazione.

Ben presto Nora si rese conto che i rimpianti andavano da quelli quotidiani e di poco conto (“Rimpiango di non aver fatto ginnastica oggi) a quelli più importanti (“Rimpiango di non aver detto a mio padre che gli volevo bene prima che morisse”).

C’erano rimpianto ostinati, la tenti, che si ripetevano su svariate pagine.

Alcuni rimpianti erano un pò più sbiaditi di altri. Ce n’era uno che passava dall’essere praticamente invisibile al grassetto per poi sparire di nuovo, come se andasse e venisse, proprio mentre lo guardava.

Prima di poter cambiare i suoi rimpianti, Nora, deve fare i conti con ciascun elemento importante e fondamentale della sua vita di cui si pente. La donna si trova ad essere travolta da un vortice che ha le sembianze di un caos interiore.

Ciascuna cosa che rimpiange la protagonista è realmente qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

E se le nuove scelte che Nora ha a disposizione fossero più sbagliate di quelle intraprese? C’è qualcosa che riesce a spiegare come si può vivere al meglio la propria vita? Esiste davvero una scelta giusta?

Lo potrete scoprire solo leggendo La Biblioteca di Mezzanotte.

Killer Tattoo: la strana coppia il romanzo noir di Daniela Schembri Volpe

Killer Tattoo: la strana coppia è il nuovo romanzo di Daniela Schembri Volpe pubblicato da Castelvecchi editore all’interno della collana Tasti. Protagonista del libro è Dafne Volpi, una guida turistica, che si troverà ad indagare sulla sparizione di alcuni adolescenti.

A fare da cornice al romanzo c’è il mondo dei tattoo e l’esoterismo che saranno gli elementi cardine per scoprire un raccapricciante segreto.

Daniela Schembri Volpe spiega con queste parole il suo libro:

Mi sono divertita a scrivere e a incastrare i tasselli di un thriller, cosa non semplice, mi ha sempre attratto il mondo dei tatuaggi insieme all’esoterismo ma anche semplicemente lo humor un pò british che amo.

 

Killer Tattoo: la strana coppia di Daniela Schembri Volpe

Killer Tattoo: la strana coppia di Daniela Schembri Volpe

Trama di Killer Tattoo: la strana coppia

Dafne è una guida turistica che vive a Torino. Un giorno suo figlio Manuel viene rapito e le autorità pensano che il motivo della misteriosa scomparsa sia legato ad un tatuaggio, di cui lei era all’oscuro.

Dafne immaginò il figlio come un evergreen che si stagliava forte contro il cielo azzurro, con radici profonde nella terra imbiancata dalla neve, resa ancora più abbagliante dalla luce di un sole d’altitudine.

Manuel è un ragazzo allegro, dinamico, amico di tutti ma al contempo riservato. Un teenager che vive la propria età come un qualsiasi coetaneo, scuola, famiglia, amici, sport. Un adolescente come tanti, che sta iniziando ad annusare il mondo nella versione reale oltre che virtuale.

È affezionato a me, al padre e ai nonni, è figlio unico; per me è un ragazzo speciale, ovviamente, è mio figlio.

Perché Manuel è stato rapito? Cosa si nasconde dietro al tatuaggio? Dafne conosce davvero Manuel o probabilmente scoprirà un lato del figlio che non avrebbe mai pensato gli potesse appartenere?

Per scoprirlo non vi resta che leggere Killer Tattoo: la strana coppia. Se siete affascinati dal genere noir ma da un punto di vista più leggero vi consigliamo l’ultimo romanzo di Chiara Moscardelli: Teresa Papavero e la maledizione di Strangolagalli.

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