Il sorriso di San Giovanni di Ruggero Cappuccio
Concepito da prima come un progetto di allestimento teatrale, a causa delle restrizioni derivate dall’emergenza Covid, Il sorriso di San Giovanni, scritto da Ruggero Cappuccio è diventato un film.
Con la regia di Ruggero Cappuccio e Nadia Baldi, il film verrà presentato in anteprima nazionale a Napoli, al Cinema Academy Astra di via Mezzocannone 109, martedì 12 aprile alle 21.00 in presenza dei registi e del cast. Interpreti della pellicola gli attori Claudio Di Palma, Giovanni Esposito, Alfonso Postiglione con Franca Abategiovanni, Marina Sorrenti e Simona Fredella, Enzo Mirone, Francesca Morgante, Rossella Pugliese, Piera Russo.
Il sorriso di San Giovanni: trama
Ambientato nel 1943, Il sorriso di San Giovanni racconta il passaggio tra due epoche, quella del bello e quella dell’utile. La storia si svolge in un paese del sud Italia che viene abbandonato da tutti gli abitanti a causa dei bombardamenti, tranne che dalla famiglia dei Valguarnera, composta da due fratelli e cinque sorelle nubili. In realtà chi vuole rimanere è solo il primogenito Giacinto, convinto che l’unico significato profondo dell’esistenza sia legato alla memoria.
Giacinto è metaforicamente il detentore di una lunga pellicola di famiglia che proietta continuamente dentro di sé con la pretesa che anche gli altri fratelli la vivano. Mentre tutte le sorelle premono per abbandonare il paese e aprirsi ad un nuovo mondo, lui vuole rimanere nella sua terra e nella casa settecentesca dei suoi antenati.
È una guerra familiare sul superamento della memoria o sulla sua conservazione. In una notte d’estate nell’affascinante palazzo Valguarnera arrivano Marino di Pietratagliata e Cipriano Montella. Si tratta di due misteriosi viaggiatori giunti per rivelare a Giacinto Valguarnera un bruciante segreto sull’arte poetica.
L’irruzione di queste ambigue creature nasconde però una missione occulta destinata a svelarsi. Nella pellicola esplode il conflitto tra rituali umani al tramonto e la ricerca di un senso della vita che si elevi al di sopra di piccole e disperate quotidianità. Il film ha due registri: uno estremamente malinconico, uno sorridente, perfino comico.