Sputnik V

Il vaccino Sputnik V funziona ed è sicuro parola dello Spallanzani di Roma

Il vaccino Sputnik V anti-Covid presenta un ottimo profilo di sicurezza a breve termine ma per poter giungere in Italia c’è prima bisogno dell’approvazione dell’Ema. Intanto nel Bel Paese stiamo attendendo il via libera per il vaccino Johnson & Johnson che potrebbe arrivare già a metà marzo. La vaccinazione intanto sta continuando a procedere a rilento sia in Italia che in Europa.

Secondo Francesco Vaia, direttore sanitario, dello Spallanzani di Roma, il vaccino Sputnik V funziona. Questa affermazione arriva a fronte di una valutazione indipendente svolta dall’istituto di ricerca.

Il vaccino russo utilizza due vettori adenovirali diversi tra la prime e la seconda dose e dunque il profilo di sicurezza risulta essere alto. Questi risultati potrebbero aiutare a velocizzare la campagna vaccinali in corso che sta andando molto a rilento.

Al momento i Paesi che stanno utilizzando lo Sputnik V sono 38 di cui 26 appartengono all’Ue oltre agli Stati Uniti.

Lo Spallanzani di Roma conferma l'efficacia del vaccino russo

Da alcuni studi fatti dall’istituto di ricerca romano il vaccino russo è efficace e sicuro

Sputnik V: come funziona

Il vaccino russo utilizzando la strategia della doppia vaccinazione con vettori virali differenti dimostra la sua efficacia perché previene la malattia sintomatica nel 91% dei casi. I vaccini in questo momento hanno un ruolo fondamentale.

Quelli in commercio in Europa (Pfizer-BioNTech, Moderna e AstraZeneca) si stanno dimostrando efficaci nel ridurre significativamente le possibilità che le persone vaccinate sviluppino la malattia sintomatica.

Il vaccino Sputnik V a differenza degli altri vaccini sfrutta due scatole differenti. Nella prima iniezione viene utilizzato il virus Ad26 per la prima dose e Ad25 per la seconda, a 21 giorni di distanza dalla prima. Ciò è stato pensato per evitare che dopo la prima dose, l’organismo produca anticorpi contro la prima scatola con una conseguente riduzione di efficacia della vaccinazione.

In breve è come se il vaccino russo avesse la combinazione di due vaccini.

L’Ema intanto ha fatto sapere che snellità le procedure per rendere più veloci possibile, lavorando con la task force industriale e insieme al Commissario Breton per aumentare la produzione del vaccino.

La commissaria europea, Stella Kyriakides, ha affermato alla videochiamata dei ministri Ue quanto segue:

Puntiamo ad avere nei prossimi mesi accordi di acquisto anticipato nuovi o adeguati per le varianti dei vaccini.

Non ci resta che attendere le nuove disposizioni sanitarie.

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