termocamini

Rocco De Luca ci spiega come ha scelto la fonte di riscaldamento più idonea per la sua abitazione

Termocamino o stufa? Cosa dobbiamo tenere presente prima di scegliere la forma di riscaldamento più idonea per la nostra abitazione? Quanto consuma un termocamino Helios? Qual è il combustibile migliore per un termocamino?

Abbiamo posto queste ed altre domande a Rocco De Luca, titolare di Helios, che ci ha spiegato in modo pratico in che modo si è orientato per la scelta di riscaldamento nella sua abitazione.

Rocco De Luca

Rocco De Luca

Le valutazioni da fare prima di acquistare un termocamino

Se uno dei problemi che avete riguarda i costi dovuti al riscaldamento e state pensando di acquistare un termocamino per risparmiare, siete già sulla buona strada. Ci sono delle valutazioni importanti da fare per non commettere errori.

Il primo elemento da prendere in considerazione è la struttura dell’abitazione o dell’immobile che si intende riscaldare: è un appartamento, una villetta su uno o più piani, ci sono altre abitazioni attaccate? L’edificio si trova in città o in campagna? La tipologia e la struttura di una casa sono caratteristiche importanti perché in base all’estensione di un edificio, si può già sapere se bisogna orientarsi verso l’acquisto di una stufa o di un termocamino.

Il secondo elemento riguarda  il clima della zona in cui si abita. Ci troviamo in montagna, in collina o in pianura? Le temperature quanto sono rigide durante l’inverno?

Il terzo elemento riguarda la potenza energetica di cui si necessita per mantenere un’abitazione calda e a temperatura costante. Questo fattore varia in base all’estenzione di una superficie e alla metratura quadrata.

Il quarto elemento è la necessità di utilizzo: abbiamo bisogno solo di una fonte di riscaldamento o abbiamo anche bisogno di riscaldare l’acqua?

Non vi resta che guardare il video per scoprire la forma di riscaldamento più idonea per la vostra abitazione.

Helios Tecnologie e Rocco De Luca vi augurano Buon Natale!

Perché scegliere un termocamino Helios rispetto agli altri?

Che differenza c’è tra un termocamino Helios e uno classico?

Termocamini helios

Termocamini helios

La prima cosa che c’è da sapere è che un termocamino Helios viene costruito in ogni sua singola parte all’interno dell’azienda di Rocco De Luca, titolare di Helios, dunque si ha la garanzia di acquistare un prodotto completamente Made in Italy.

Rocco De Luca

Rocco De Luca

Altro aspetto importante è che un termocamino Helios è policombustibile e, inoltre, attraverso la coibentazione l’acqua resta calda più a lungo rispetto agli prodotti presenti sul mercato. Aaltro fattore che contraddistingue l’azienda di Rocco Duca riguarda le garanzie: oltre alla garanzia legale offerta dall’azienda, Helios mette a disposizione della propria clientela una garanzia commerciale esclusiva.

Staff Helios

Staff Helios

La garanzia esclusiva offerta dall’azienda consiste nella restituzione del termocamino, dopo 100 gioni, qualora la macchina non dovesse soddisfare le esigenze dell’acquirente

Per scoprire il resto non vi resta che guardare il video.

Termocamini: cosa c’è da sapere

I termocamini dal punto di vista estetico hanno l’aspetto del tradizionale camino ma si differenziano da questi ultimi perché non prelevando l’aria dall’esterno non bruciano l’ossigeno dei luoghi in cui si vive.

Esistono in commercio numerosi modelli di termocamini alcuni di essi, ad esempio, sono capaci di fornire acqua come una normale caldaia (termocamini ad acqua).

Termocamini helios

Termocamini Helios

Termocamini: perché rappresentano una valida alternativa al classico camino?

La maggior parte delle volte il desiderio di avere un camino tradizionale sfuma perché l’abitazione non ha lo spazio sufficiente per poter avere un luogo dove conservare la legna o perché non si ha la possibilità di poter installare una canna fumaria che consenta un’adeguata evacuazione dei fumi o ancora perché un caminetto tradizionale non ha una resa termica sufficiente per poter riscaldare in modo uniforme tutti gli ambienti.

Un termocamino, invece, è in grado di riscaldare dai 4 ai 5 vani in modo uniforme e la loro tecnologia offre prestazioni elevate, capaci di rinnovare con modernità ed efficienza l’idea del tradizionale camino, simbolo del focolare domestico.

Quanti modelli esistono di termocamino?

Quello più conosciuto è il termocamino a legna o a pellet che permette di riscaldare efficientemente, potendo risparmiare sulle spese tradizionali di riscaldamento. I camini termici possono essere ad aria e ad acqua.

I termocamini ad aria, composti da un focolare realizzato in speciale materiale refrattario, permettono all’acqua di raggiungere in poco tempo temperature molto elevate, permettendo la circolazione dell’aria calda in modo da distribuire il calore in modo uniforme.

I termocamini ad acqua invece sfruttano l’impianto idraulico, alimentando i termosifoni ed è il sistema migliore da adottare se l’abitazione è di grandi dimensioni o si trova su più livelli.

Termocamini Helios

Termocamini Helios

Il cuore di un termocamino

Il focolare è la parte dove avviene la combustione, normalmente è rivestito con ghisa o con materiali refrattari (materiali in grado di resistere ad elevate temperature senza agire chimicamente con altri materiali con cui si trova a contatto).

La camera di combustione di un termocamino può essere di due tipi:

  1. a focolare aperto ha prevalentemente una funzione estetica e consente anche di cucinare sulla legna
  2.  a focolare chiuso è quando la fiamma, pur essendo visibile, è protetta da un vetro di sicurezza che all’esterno si mantiene freddo, funzionano a sportello chiuso e garantisce un rendimento maggiore rispetto a quello aperto.

Quella che abbiamo fatto è una panoramica sommaria sul mondo dei termocamini, ma presto chiederemo ad esperti del settore di parlare in modo più approfondito e tecnico del mondo dei termocamini e delle biomasse.

Se avete delle domande o delle curiosità, potete scrivere i vostri dubbi nei commenti e provvederemo a riferire ai più competenti in materia.

Ordinanza antismog,
Avellino diventa off-limits

Parte la nuova ordinanza antismog ad Avellino. Non mancano le polemiche in città.  Per i prossimi 35 giorni il capoluogo sarà chiuso alle auto inquinanti. Il superamento dei livelli minimi consentiti di polveri sottili, infatti, ha messo in allarme i commissari di Palazzo di Città che oggi hanno fatto partire il tanto discusso provvedimento.

I vigili, dalle prime ore del mattino, infatti, stanno vietando l’ingresso nel centro urbano a tutti i veicoli a diesel e benzina euro 0, euro 1, euro 2, euro 3.  Esclusi dal divieto soltanto il tratto dell’Autostrada A16, la strada Statale 7bis, via Don Giovanni Festa, la Bonatti, la Strada Provinciale 165, Via Pianodardine, Via Francesco Tedesco sino all’altezza dell’incrocio semaforico con Via Fratelli Troncone, Viale Italia fino alla rotatoria, Tratto di Strada Provinciale 70 tra le due rotatorie, Via Perrottelli, Via Raffaele Aversa, Via Morelli e Silvati e Via Annarumma.

La nuova ordinanza, inoltre, viete agli autobus di sostare con il motore acceso, nonché esclude ogni tipo di bruciatura. Non si potranno, inoltre, accendere, stufe, caminetti e termocamini.

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