trasporti

Cgil, Dettori:
«No alle autonomie regionali e alle macroregioni»

Autonomia differenziata o secessione? La Cgil anima il dibattito sul progetto di riforma proposto dal Governo che avanza la regionalizzazione di competenze e risorse per settori importanti e fondamentali per la vita dei cittadini come scuola, sanità, trasporti e infrastrutture.

L’incontro svoltosi presso il Carcere Borbonico di Avellino segna l’inizio di una campagna di sensibilizzazione e mobilitazione promossa dalla Cgil che avrà il suo sbocco nella manifestazione prevista per il prossimo 17 maggio.

Presente al tavolo dei relatori la segretaria confederale della Cgil, Rossana Dettori, molto critica verso l’autonomia regionale che danneggerebbe il meridione, aumentando le differenze Nord-Sud.

Un passaggio anche sulle polemiche innescate dal Governatore De Luca in relazione alla gestione del sistema sanitario.

Infine un no secco alla idea delle macroregioni che anche qui in Campania sta prendendo piede grazie alla spinta di ampi settori politici e della società civile che si stanno muovendo per l’indizione di in referendum.

Caso biglietti Air, le associazioni dei consumatori:
«Contestate la maggiorazione»

«Vista l’assenza di agenzie Air sul territorio irpino e l’impossibilità di reperire biglietti nei bar, edicole e tabacchi, si invita l’azienda di trasporto pubblico locale a indicare tutti i punti vendita in cui è possibile recuperare i titoli di viaggio. Intanto, si consiglia agli utenti, costretti a comprare i ticket sui bus a prezzi maggiorati, di contestare la maggiorazione non giustificata e subdola. Nessuno è tenuto a fare cose impossibili».

Così il presidente dell’associazione Forza dei Consumatori di Avellino, Nicola Zinzi, interviene sul problema legato alla gestione del servizio di vendita dei titoli di viaggio Air, un problema antico che va avanti ormai da anni e finalmente diventato caso mediatico a seguito della rivolta dei rivenditori privati.

Da tempo, infatti, la società che gestisce la distribuzione dei biglietti per conto di Unicocampania, pretende dai gestori dei bar, edicole e tabacchi che accettano di rivendere i titoli di viaggio il pagamento anticipato, con una corresponsione all’atto della vendita di una percentuale del 3%.

La non convenienza della prestazione del servizio che, come ci spiegano gli esercenti, blocca un cospicuo capitale per un misero ritorno economico, ha quindi reso introvabili i biglietti Air sia nel capoluogo che negli altri comuni della provincia.

Ad oggi, ad Avellino, i biglietti Air sono ancora reperibili solo nel bar Excelsior, posizionato a pochi metri dalla stazione di piazza Kennedy, e in pochi altri punti vendita che trovano ancora conveniente l’erogazione del servizio.

Doppio anniversario per la stazione di Avellino

Oggi 13 febbraio 2019 ricorre il 35esimo anniversario della ricostruzione della stazione ferroviaria di Avellino, abbattuta dopo il sisma dell’80. Fu, stranamente, una delle prime opere pubbliche ad essere portata a termine in breve tempo. Allo stesso modo, però, la politica ha accumulato troppi ritardi. Ecco perché in una chiacchierata, insieme a Pietro Mitrione, presidente associazione di In Loco Motivi, abbiamo provato a ricostruire quanto accaduto in questi ultimi anni e soprattutto capire come dagli errori è possibile, invece, costruire qualcosa di diverso e magari vedere una ferrovia funzionante in città e in provincia.

Air, che disastro

I disagi del trasporto pubblico su gomma. Siringhe sui sedili, autisti che parlano a telefono alla guida e conducenti in piedi in autostrada. L’inchiesta di Forza dei Consumatori Avellino.

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