Trianon Viviani

Sine Diez. Musica per piedi innamorati al Trianon Viviani

Un omaggio musicale a Diego Armando Maradona e il ritorno sulla scena dello spettacolo Adagio Napoletano sono gli appuntamenti della prossima settimana del Trianon Viviani.

Giovedì 25 novembre, alle 21, a un anno esatto dall’improvvisa scomparsa del Pibe de Oro, il teatro della Canzone napoletana, diretto artisticamente da Marisa Laurito, ospita Sine Diez. Musica per piedi innamorati. Mentre, da venerdì 26 a domenica 28 novembre, torna in scena lo spettacolo che ha inaugurato la stagione teatrale 2021/2022: Adagio Napoletano. Cantata d’ammore, il musical con la compagnia Stabile della Canzone napoletana scritto e diretto da Bruno Garofalo.

I biglietti sono acquistabili presso il botteghino del teatro, le prevendite autorizzate e online sul circuito AzzurroService.net. Il botteghino è aperto dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 13:30 e dalle 16 alle 19; la domenica dalle 10 alle 13:30. Informazioni: sito istituzionale teatrotrianon.org, tel. 081 2258285. È obbligatorio il possesso del green pass e l’uso della mascherina. Il botteghino del teatro è aperto, da lunedì a sabato, dalle 10 alle 13:30 e dalle 16 alle 19; domenica e festivi, dalle 10 alle 13:30.

Sine Diez. Musica per piedi innamorati

Sine Diez. Musica per piedi innamorati

Sine Diez. Musica per piedi innamorati

Sine Diez. Musica per piedi innamorati – Scritto da Stefano Valanzuolo in forma di racconto con musica, Sine Diez è un tributo accorato al grande calciatore argentino, la narrazione a ritmo di jazz della storia d’amore senza fine tra la figura del Mito del calcio e Napoli, in una dimensione nostalgica e al tempo stesso eroica, fuori da ogni retorica che non sia, semplicemente, quella sana e incrollabile della passione.

Con il contrappunto di musiche di Astor Piazzolla, Bill Evans, Lucio Dalla, Enrico Valanzuolo e standard della tradizione argentinaSine Diez ci racconterà sette anni di storia di tifo, di amore spudorato nei confronti del giocatore più forte di sempre, di un amore nato sul campo e accudito anche altrove. Sette anni di emozione, amore, speranza, rabbia e gioia. Sette anni di calcio, ma non solo.

Spiega l’autore Valanzuolo:

Tra Maradona e Napoli  c’è un rapporto che neppure la morte è riuscita a scalfire. Sarebbe stato impossibile descrivere una storia così intensa solo con le parole: per fortuna, allora, che esiste la musica.

Prodotto da Maggio della MusicaSine Diez vede in scena Paolo Cresta, recitante, Nino Conte, alla fisarmonica, André Ferreira, al contrabbasso, ed Enrico Valanzuolo, alla tromba, che firma anche gli arrangiamenti.

Paolo Cresta – Si è formato all’Accademia d’Arte drammatica del teatro Bellini di Napoli. Collabora in teatro con diversi registi tra cui Renato Carpentieri, Claudio Di Palma, Luca De Fusco e Arturo Cirillo. Ha lavorato in radio con Rai International ed è stato, per Rai Educational, protagonista di varie sitcom per ragazzi e voce narrante della serie di documentari Gate C. Per la Emons sta incidendo gli audiolibri della serie del commissario Ricciardi di Maurizio de Giovanni. È docente di Recitazione presso la Bellini teatro factory e di Dizione presso la scuola del teatro Mercadante – teatro Nazionale.

Nino Conte – È nato a Napoli, nel 1997. Studia fisarmonica presso il conservatorio di san Pietro a Majella. Inizia gli studî, all’età di undici anni, con Antonio Sorrentino. Prosegue, negli anni, con Walter Di Girolamo e Francesco Gesualdi. Membro attivo del gruppo di musica balcanica ‘O Rom, vanta diverse collaborazioni, tra cui quelle con ‘E Zezi, Marcello Colasurdo e Daniele Sepe, con il quale partecipa all’incisione dell’album Le nuove avventure di Capitan Capitone.

André Ferreira – Contrabbassista portoghese, il suo percorso accademico e professionale si è sviluppato a Lisbona, dove ha conseguito nel 2013 la laurea in Jazz e Musica moderna presso l’università Lousiada. Nel 2015 si è trasferito per studio all’Aia, in Olanda. È membro stabile di alcuni progetti musicali rilevanti nel panorama jazz portoghese, come quello del pianista Diogo Santos e del chitarrista spagnolo Javier Alcantara, con il quale ha registrato diversi dischi, nel corso degli anni. Si è trasferito a Napoli nel 2020, acquisendo presto una buona notorietà sulla scena jazzistica.

Enrico Valanzuolo – Trombettista, compositore e arrangiatore, è diplomato in Musica e Tromba Jazz presso il conservatorio di san Pietro a Majella. Studia con Giulio Martino, Marco Sannini, Umberto Muselli e Pietro Condorelli. Ha partecipato a masterclass tenute da Barry Harris, Fabrizio Bosso, Daniel Rotem e Roberto Giaquinto. Suona in formazioni jazz ed è membro del gruppo di world music Azul. È stato ospite, come solista, di sale importanti e varie rassegne musicali e teatrali (Campania teatro festival Italia, Maggio della Musica, Il canto delle sirene, Casa del Jazz di Roma). Nel 2020 ha formato un quintetto a suo nome, incidendo l’album Live in Macondo, in uscita a dicembre 2021.

Cantata d’ammore di Bruno Garofalo – ph©Pino Miraglia

Adagio Napoletano. Cantata d’ammore – Già presentato con successo di pubblico in streaming nel periodo più critico della pandemia, da venerdì 26 a domenica 28 novembre (il venerdì e il sabato alle 21 e la domenica alle 18), ritorna la produzione più significativa del teatro della Canzone napoletana. L’allestimento prevede il ricco cast di attori, cantanti, danzatori e musicisti della compagnia Stabile, che Marisa Laurito definisce «la spina dorsale portante del teatro». Lo spettacolo è un viaggio nelle melodie partenopee del Novecento, un susseguirsi di quadri singoli e indipendenti che spaziano tra varie stagioni ed emozioni in uno scenario altamente evocativo delle atmosfere, dei luoghi e delle immagini che costituiscono la componente estetica della città. Una produzione significativa, insomma, che, valorizzando il maggiore bene culturale endogeno, ovvero il nostro patrimonio musicale, mira anche a contribuire al potenziamento dell’offerta turistica partenopea. Per questo motivo, lo spettacolo sarà riproposto periodicamente nel teatro storico di Forcella.

 Racconta l’autore, scenografo e regista Bruno Garofalo:

In Adagio Napoletano non c’è un filo conduttore o delle sequenze temporali: gli interpreti e i personaggi in costume novecentesco rievocano alcuni riferimenti canonici delle nostre infinite “collezioni” di melodie (maggio e le rose, gli emigranti, la strada, le tammurriate, i pescatori, il mercato e il varieté), alcune immortalate nel Novecento, altre recuperate e inedite in questo contesto, ma che rappresentano sempre una sostanziale importanza per il nostro discorso che spazia dal recupero filologico allo spettacolo puro.

In scena Lello Giulivo, Susy Sebastiano, Francesco Malapena e la partecipazione di Gigio Morra. Con loro Laura Lazzari, Matteo Mauriello, Salvatore Meola, Gennaro Monti, Nadia Pepe e Fernanda Pinto. Costumi di Mariagrazia Nicotra, arrangiamenti di Tonino Esposito, movimenti coreografici di Enzo Castaldo e immagini videoscenografiche di Claudio Garofalo.

La direzione musicale è di Pino Perris, che ha anche curato le rielaborazioni delle canzoni. Disegno delle luci di Gianluca Sacco. Suono di Daniele Chessa. La musica è eseguita dal vivo da Gaetano Campagnoli (clarinetto e sax soprano), Ciro Cascino (tastiere), Gennaro Desiderio (violino), Luigi Fiscale (batteria), Gaetano Carmine Marigliano (flauto e ottavino), Stefano Minale (tromba e flicorno), Pino Perris (pianoforte), Claudio Romano (chitarra e mandolino), Luigi Sigillo (contrabbasso) e Alessandro Tedesco (trombone).

Con la collaborazione della scuola Essenza danza, diretta da Emanuela Ritondale e Raffaele Speranza, il balletto è composto da Federica Avallone, Priscilla Avolio, Andrea Cosentino, Martina Del Piano, Alex Di Francesco, Alberto Esposito, Olimpia Graziosi e Carmine Rullo.

Trianon Viviani: Andrea Sannino è “Carosone, l’americano di Napoli”

Il fortunato musical biografico sul grande cantapianista da mercoledì 17 a domenica 21 novembre.

E per gli spettatori “il Teatro saporito”, le eccellenze gastronomiche di Forcella a un prezzo speciale.

Andrea Sannino è il protagonista del fortunato musical Carosone, l’americano di Napoli, in scena al Trianon Vivianida mercoledì 17 a domenica 21 novembre.

In questo nuovo allestimento, prodotto da Gestione attività teatrali per l’Augusteo, in collaborazione con il teatro della Canzone napoletana, l’autore e direttore artistico Federico Vacalebre, biografo ufficiale del cantapianista scomparso venti anni fa, ha conservato le caratteristiche del viaggio all’insegna di uno stile, di un suono e di un’arte nazionalpopolare.

Lo spettacolo è la storia del più moderno dei musicisti italiani, dei suoi complici Gegè Di Giacomo e Peter Van Wood, del suo amico Fred Buscaglione, di sex symbol maggiorate di altri tempi come Maruzzella e le “mammifere modello 103”.

Il tutto tra filmati di ieri e di oggi, scenografie digitali, suoni vintage e remix: ricanta Napoli. In scena una compagnia giovanissima, con band, dj in scena e un corpo di ballo electroswing, per la regia di Luigi Russo.

 

Andrea Sannino è “Carosone, l’americano di Napoli”

Andrea Sannino è “Carosone, l’americano di Napoli”

In locandina con Andrea Sannino, Raffaele GiglioGiovanni ImparatoClaudia LetiziaGeremia Longobardo e Forlenzo Massarone, accompagnati dal complesso CarosoneVincenzo Anastasio, sax e clarinetto, Gaetano Diodato, contrabbasso, Luigi Patierno, sax, Pino Tafuto, pianoforte, e Roberto Funaro, dj.

Il corpo di ballo delle “Maruzzelle” e dei “Sarracini” schiera Paolo AnzaloniGianluigi CacciapuotiChiara CampochiaroFederica MoscaFrancesco SabellaRaffaele SicilianoMarialucrezia SorgenteLuca Squadritti e Lorena Zinno.

Gli arrangiamenti musicali sono di Lorenzo Hengeller, remix di Gransta Msv. L’allestimento è firmato da Ferdinando Arenella (coreografie), Massimiliano Pinto (scenografie), Antonietta Rendina (costumi), Gianluca Sacco (disegno luci) e Daniele Chessa (suono).

Le rappresentazioni sono programmate da mercoledì 17 a sabato 20 novembre, alle 21; domenica 21 novembre, alle 18.

Il botteghino del teatro è aperto, da lunedì a sabato, dalle 10 alle 13:30 e dalle 16 alle 19; domenica e festivi, dalle 10 alle 13:30.

Il Teatro saporito: una nuova iniziativa del Trianon Viviani

Intanto continua il Teatro saporito, l’iniziativa che il Trianon Viviani ha lanciato, in collaborazione con l’associazione dei commercianti A’Forcella, per valorizzare le eccellenze del territorio. Il pubblico del teatro della Canzone napoletana può sorseggiare un aperitivo, gustare una buona pizza, un cuoppo fritto o un gelato nei bar e ristoranti convenzionati a un prezzo speciale.

Presentando il biglietto del teatro, lo spettatore otterrà uno sconto speciale in famosi esercizî convenzionati di via Pietro Colletta: il sabato, prima dello spettacolo, un cocktail e tagliere di specialità napoletane (da Laura bistrot) o un cuoppo fritto e birra (da 1947 pizza fritta); il sabato e la domenica, prima e dopo lo spettacolo, un gelato (dalla gelateria Polo nord 1931); e la domenica, dopo lo spettacolo, una pizza e bibita (dalla pizzeria Trianon da Ciro).

Trianon Viviani: 110 anni e non li dimostra

Centodieci anni e non li dimostra: il Trianon Viviani – per i napoletani «‘o Trianòn» – compie gli anni all’insegna di un’intensa attività di spettacolo e di animazione culturale e sociale. Nonostante la crisi sanitaria ed economica.

Con la direzione artistica dal 2020 di Marisa Laurito, il Trianon Viviani è diventato il teatro della Canzone napoletana, uno spazio attivo di animazione culturale e sociale, attento al patrimonio tradizionale quanto ai nuovi linguaggi, un polo produttivo unico che intende anche collocarsi positivamente nel più ampio mercato del turismo e del tempo libero.

Con un nome, Trianon, che evocava i fasti della corte del re Sole a Versailles, il teatro fu inaugurato l’8 novembre 1911, da Vincenzo Scarpetta con la commedia Miseria e Nobiltà, che lo vedeva, in tale occasione, al debutto nel ruolo paterno di don Felice Sciosciammocca.

Oggi il Trianon offre una ricca offerta, dopo un difficile passato prossimo, che aveva anche visto il teatro più volte all’asta, grazie a un risanamento amministrativo, che ha visto, proprio in questi giorni, l’approvazione del bilancio di esercizio consuntivo del 2020, con un saldo positivo per il secondo anno consecutivo.

Marisa Laurito presenta la stagione 202172022

A tutto teatro è il titolo della nuova stagione teatrale del Trianon Viviani

Il cartellone della stagione in corso non vede solo l’allestimento di concerti e spettacoli di teatro musicale, con la rilevante presenza della compagnia Stabile della Canzone napoletana nel musical Adagio Napoletano diretto da Bruno Garofalo: dopo l’anteprima, con la produzione di due atti unici per il progetto Viviani per strada diretto da Nello Mascia, nella programmazione di Marisa Laurito ci sono anche spazî dedicati ad approfondimenti sul repertorio melodico partenopeo, con le “Conferenze cantate”, il ciclo di seminarî-concerto con Mariano BellopedeFrancesca ColapietroMauro Gioia e Pasquale Scialò, e con l’appuntamento mattutino di Scetate sul sito istituzionale e su Rai Radio Live, il buongiorno musicale con l’Archivio storico della Canzone napoletana della Rai, presentato da Gino Aveta.

Ancòra si segnala la programmazione di Tnt – Terræ motus Neapolitan talent, finestra aperta sull’emersione dei nuovi talenti esplosivi e il progetto il Teatro delle Persone curato da Davide Iodice, che vede, tra gli altri, la partecipazione di Marina Rippa, con laboratorî di arte e inclusione sociale.

Un’attenzione particolare è volta anche a nuove forme di fruizione, rese possibili dall’adozione di nuove tecnologie informatiche e audiovisive: dopo il successo della Stanza delle Meraviglie, spazio di realtà immersiva, prossimamente sarà inaugurata la Stanza della Memoria, un luogo pubblico di accesso al patrimonio della Canzone napoletana e delle culture musicali della regione, realizzato nell’àmbito dell’Ecosistema digitale Cultura Campania – progetto ArCCa, promosso dalla Regione Campania e attuato da Scabec.

Ettore De Mura, con la sua Enciclopedia della canzone napoletana, ci introduce nella storia del teatro:

Sin dal gennaio successivo all’inaugurazione [il Trianon] diede vita a spettacoli di varietà, nei quali programmi, figuravano spesso oltre a cantanti di primo piano, addirittura tre, ed anche quattro, vedette per volta. In una sola sera, il pubblico si godeva, oltre ai numeri, che s’affollavano abitualmente nel manifesto, PasquarielloDonnarummaGillFulvia Musette e, a distanza di qualche settimana, MaldaceaTecla ScaranoDiego GianniniGina De Chamery. Prima con l’impresa di Amodio Salsi, che era anche il proprietario del teatro, e poi con quella di Giuseppe De Simone e Gennaro De Falco, il Trianon registrò un’attività ricca di avvenimenti artistici e di soddisfazioni finanziarie. […] Non pochi attori, e non pochi cantanti, si forgiarono sul suo palcoscenico, raggiungendo persistente notorietà. E non pochi attori e cantanti conclusero qui la loro meravigliosa carriera artistica, come i già citati Armando Gill ed Elvira Donnarumma.

Nella sua ricca storia di oltre un secolo, il Trianon ha dato vita a programmazioni molto variegate – mettendo in scena opere, operette, drammi, commedie e varietà –, ospitando tutti i principali artisti della scena teatrale e musicale partenopea del Novecento, da Totò a Mario Merola, che debutta proprio al Trianon vincendo un concorso di voci nuove nel 1959. La presenza delle maggiori famiglie teatrali, dai De Filippo ai Viviani, dai Fumo ai Maggio, fa di questo teatro un riferimento dell’arte attoriale di tradizione.

Negli anni ‘30, con la compagnia residente di Salvatore Cafiero ed Eugenio Fumo, il teatro ha anche una sua caratterizzazione particolare come palcoscenico d’elezione per la “canzone sceneggiata”, o più semplicemente “sceneggiata”, il genere di teatro musicale che ha successivamente una ripresa revivalistica negli anni ‘70.

In epoca fascista il teatro cambia nome in “Trionfale”, in ossequio all’autarchia linguistica imposta dal regime. Nel 1940 Gustavo Cuccurullo lo acquista per trasformarlo poi, nel 1947, nella sala cinematografica “Splendore”, cogliendo il crescente interesse popolare per la settima arte, il cui successo viene, giusto due anni dopo, conclamato dal film Catene di Raffaello Matarazzo, trasposizione sulla pellicola della sceneggiata Lacreme napulitane.

Divenuta negli anni ’90 un cinema a luci rosse, la sala è riportata all’antica funzione teatrale da un altro Gustavo Cuccurullo, pronipote del precedente. La ristrutturazione è firmata dall’architetto Massimo Esposito, che recupera anche alla fruizione collettiva la testimonianza magnogreca ospitata all’interno, ribattezzata emblematicamente la “torre della Sirena” per ricordare il mito fondativo di Parthenope e del fascino del suo canto.

Il nuovo Trianon è inaugurato il 7 dicembre 2002 con Eden teatro di Raffaele Viviani, nella «riscrittura melodrammatica» e regia di Roberto De Simone.

Con la consulenza artistica di Peppe Vessicchio, nel 2003 il teatro produce, tra l’altro, un nuovo allestimento de La Cantata dei Pastori diretta e interpretata da Peppe Barra, con lo scenografo Lele Luzzati che firma uno dei suoi ultimi lavori. La produzione si aggiudica il premio Eti – gli Olimpici del teatro come “migliore commedia musicale” (2004).

Nell’aprile del 2006, il Trianon diventa a intera partecipazione pubblica ed è dedicato al commediografo e attore Raffaele Viviani. Alla direzione artistica è chiamato Nino D’Angelo, poi Giorgio Verdelli e, successivamente, di nuovo D’Angelo.

Dopo un travagliato periodo di difficoltà economico-finanziarie che ha visto il fermo produttivo per due anni e mezzo e il teatro sull’orlo del fallimento e della vendita all’asta, il Trianon Viviani ritorna a operare, retto dalla fondazione omonima posta sotto la direzione e il coordinamento della Regione Campania, che detiene una partecipazione dell’80,40%; l’altro socio fondatore è la Città metropolitana di Napoli, con una quota del 19,60%. Presidente della fondazione è Giovanni Pinto.

Al Trianon Viviani, Ciccio Merolla, Eugenio Bennato e Rosa Chiodo per un intenso week end di musica

La programmazione della prossima settimana, da venerdì 12 a domenica 14 novembre al Trianon Viviani

Ciccio MerollaEugenio Bennato e Rosa Chiodo sono i protagonisti della programmazione del Trianon Viviani nella prossima settimana, per l’intenso week end di musica offerto dal teatro della Canzone napoletana.

I biglietti dei concerti sono acquistabili presso il botteghino del teatro, le prevendite autorizzate e online sul circuito AzzurroService.net. Il botteghino è aperto dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 13:30 e dalle 16 alle 19; la domenica dalle 10 alle 13:30.

Green pass e mascherina obbligatori.

“Ciccio e i suoi fratelli – new edition”

“Ciccio e i suoi fratelli – new edition”

Venerdì 12 novembre, alle 21, il cantautore e percussionista Ciccio Merolla apre questo week end con “Ciccio e i suoi fratelli – new edition”.

Prodotto da Jesce Sole, con la regia di Raffaele Di Florio, il concerto è una sorta di sintesi “teatrale” dell’esperienza di Ciccio Merolla, da sempre impegnato nella ricerca e sperimentazione di nuove sonorità.

In questa “new edition” di Ciccio e i suoi fratelli il musicista si racconta attraverso un gioco di creazione sonora e performance. Uno spettacolo di suoni, virtuosismi, assoli, canzoni con testi dello stesso Merolla e omaggi a Carosone, Daniele e Gragnaniello. In una scenografia costituita da “potenziali” strumenti musicali, il percussionista diventa mattatore capace di meravigliare il pubblico in uno spettacolo unico nel suo genere.

La struttura del concerto fonda le basi sul solido collaudatissimo trio che vede lo stesso Merolla alle percussioni e voce, Pietro Condorelli alla chitarra e Davide Afzal al basso. All’interpretazione in chiave “etnojazz” di tanti brani storici di Ciccio, si affiancano gli interventi della flautista Valentina Crimaldi, il cabarettista Antonio D’Ausilio, il musicista Ibrahim Drabo. lo scrittore e rapper Lucariello e la cantante Viviana Novembre.

Eugenio Bennato con “W chi non conta niente”

Eugenio Bennato con “W chi non conta niente”

Eugenio Bennato in “W chi non conta niente” – sabato 13 novembre, ore 21

Sabato 13 novembre, alle 21, è la volta di Eugenio Bennato con “W chi non conta niente”.

Prodotto da Sponda Sud, il concerto del cantautore è un viaggio musicale, dove le vite e le storie narrate si fondono in un racconto corale che inneggia all’arte che si ribella, l’arte controcorrente, quella che nasce da una scintilla inconscia e va a evidenziare la capacità degli ultimi di farsi sentire.

Un racconto musicale dedicato« a chi non conta niente, a chi non sale sul carrozzone dei vincitori, del business dell’universo nord-occidentale, a chi sta dall’altra parte».

Ad accompagnare Eugenio Bennato in concerto Stefano SimonettaEzio LambiaseSonia TotaroFrancesca Del Duca e le voci del sud: Daniela DentatoLaura CuomoAngelo Plaitano e Francesco Luongo.

Rosa Chiodo in “Cenerentola è nata a Napule”

Rosa Chiodo in “Cenerentola è nata a Napule”

Rosa Chiodo in “Cenerentola è nata a Napule” – domenica 14 novembre, ore 19

Chiusura di questo intenso week end di musica domenica 14 novembre, alle 19, con Rosa Chiodo in “Cenerentola è nata a Napule”.

La giovane artista, tra le voci più interessanti emerse negli ultimi anni nel panorama canoro italiano, ha curato questa fiaba musicale con il compositore Pippo Seno e il regista Paolo Caiazzo , per la produzione di Promo music Italia: una storia partorita dalla fantasia di un poeta di periferia e ispirata al racconto popolare o forse al racconto di vita straordinaria di una ragazza partenopea.

Per Rosa Chiodo, Cenerentola, sotto molti aspetti, è la stessa Napoli. Una città bella, romantica e spesso maltrattata, che racconterà al pubblico del Trianon Viviani accompagnata da Lorenzo Maffia (tastiere), Franco Ponzo (chitarra), Emidio Ausiello (percussioni), Davide Frezza (batteria), Roberto De Rosa (basso) e Sasà Piedepalumbo (fisarmonica).

Trianon Viviani: i “Duje paravise” di Gianni Conte

Domenica 7 novembre, alle 18, data unica del concerto Duje paravise di Gianni Conte, con la partecipazione straordinaria di Mariano Caiano.

Il titolo rimanda alla canzone omonima del 1928, musicata da E.A. Mario, in cui «duje viecchie prufessure ‘e cuncertino» esaltano l’incanto e la bellezza della musica e della città partenopea, al cospetto di san Pietro e di tutti i santi, entusiasti e meravigliati ascoltatori.

In questo concerto, Conte, voce solista dell’Orchestra italiana di Renzo Arbore, e Caiano, altra voce e jolly dello stesso ensemble, provano a fondere le proprie anime di colleghi e amici – più classica quella di Gianni, più contemporanea quella di Mariano – in un amalgama perfetto, grazie alle medesime radici e al medesimo sguardo verso il futuro, all’insegna di un approccio giocoso.

Gianni Conte

Gianni Conte

Tra i tanti grandi classici, non mancano Marechiaro e Dicitencello vuje, capolavori come Mandulinata a Napule e Napule è di Pino Daniele, omaggi a Enzo Gragnaniello, Nino D’Angelo e Roberto De Simone, nonché composizioni originali dei due musicisti, con un “pensierino” all’amico Renzo Arbore.

Al concerto partecipano i musicisti della Bakanov band: Alfredo di Martino (piano e fisarmonica), Pasquale de Angelis (basso) e Antonio Mambelli (batteria).

I biglietti dello spettacolo sono acquistabili presso il botteghino del teatro, le prevendite autorizzate e online sul circuito AzzurroService.net. Il botteghino è aperto dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 13:30 e dalle 16 alle 19; la domenica dalle 10 alle 13:30.

Green pass e mascherina obbligatorî.

Il direttore artistico del Trianon Viviani presenta la nuova stagione teatrale

A Turro teatro è il nome della prossima rassegna teatrale del Trianon Viviani

Miniabbonamenti e promozioni per il pubblico

Il Trianon Viviani ha lanciato un particolare miniabbonamento per il pubblico, uno speciale biglietto per i giovani e un’iniziativa permanente per gli abitanti di Forcella.

Fino al mese di dicembre il teatro della Canzone napoletana propone la sottoscrizione di una card, con la quale lo spettatore potrà assistere a sei spettacoli, al prezzo speciale di 90 € in poltrona e di 60 € in palco, scegliendoli liberamente dal cartellone.

Inoltre, per il pubblico giovanile, ovvero “under 30”, il teatro rende disponibile, per ogni spettacolo, cento ingressi a 10 €.

Il direttore artistico Marisa Laurito ha annunciato anche un’iniziativa, dedicata agli abitanti di Forcella: un lotto di cinquanta biglietti per ogni spettacolo, disponibili allo speciale prezzo ridotto di 7 €, acquistabili esclusivamente al botteghino del teatro.

Il miniabbonamento e il biglietto ridotto per gli under 30 sono acquistabili da oggi presso il botteghino del teatro, le prevendite autorizzate e online sul circuito AzzurroService.net. Il botteghino è aperto dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 13:30 e dalle 16 alle 19; la domenica dalle 10 alle 13:30.

Per accedere al teatro è obbligatorio il possesso del green pass e l’uso della mascherina.

La Stanza delle Meraviglie Trianon Viviani

La Stanza delle Meraviglie Trianon Viviani

La Stanza delle Meraviglie, un’immersione innovativa nella Canzone napoletana

Da martedì a domenica, con prenotazione obbligatoria e ingresso gratuito

Continuano, con vivi consensi dei media e del pubblico, le visite alla Stanza delle Meraviglie, lo spazio di realtà immersiva nel patrimonio e nella storia della Canzone napoletana, unico e innovativo nel panorama italiano e internazionale.

Disegnata dal regista Bruno Garofalo da un’idea di Marisa Laurito, la Stanza è stata realizzata nell’àmbito dell’Ecosistema digitale Cultura CampaniaProgetto ArCCaArchitettura della Conoscenza Campana – Contesto Musica (Por Campania Fesr 2014-2020 – assi 1 e 2), il progetto di digitalizzazione del patrimonio culturale campano, materiale e immateriale, promosso dalla Regione Campania e attuato da Scabec, la società in house della Regione per i beni culturali.

La Stanza delle Meraviglie è visitabile dal martedì al sabato, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, e la domenica e i festivi, dalle 10 alle 13. La visita dura trenta minuti ed è effettuata a gruppi di quindici persone. È obbligatoria la prenotazione telefonica al numero del botteghino del teatro 081 2258285 (interno 1).

Ingresso gratuito fino a tutto il mese di novembre.

Rosalia Porcaro e Gianni Conte in scena

L’attrice Rosalia Porcaro e il cantante Gianni Conte sono i protagonisti della programmazione del Trianon Viviani nella prossima settimana.

Rosalia Porcaro e Gianni Conte in scena

Rosalia Porcaro e Gianni Conte in scena

Rosalia Porcaro in “Core ‘ngrato

La popolare artista sarà in scena venerdì 5 novembre, alle 21, con Core ’ngrato. Scritto dalla stessa Porcaro con Corrado Ardone, per la regia di Carlos Branca, questo spettacolo teatrale racconta, in modo comico e intimo, un amore grande ma complesso fra madre e figlia.

Alcune filosofie orientali sostengono che il cuore sia situato nella mente e che avere il cuore al posto della mente significa guardare con gli occhi del cuore. Quando una mente dimentica e non ha più ricordi, come la protagonista della pièce malata di Alzheimer, potrebbe anche dimenticare l’amore che ha ricevuto, diventando un “cuore ingrato”. Ma si può attribuire tale appellativo anche alla figlia, che, impreparata a vivere la drammatica e sconvolgente malattia della madre, cerca di distaccarsene per evitare la sofferenza.

Rosalia Porcaro interpreta tutti i personaggi femminili, mostrando una bravura che va al di là del registro comico per il quale è popolare. Con lei sono in scena Rosanna Pavarini e Rossella Amato.

Le musiche, scritte e dirette da Luca Urciuolo, impegnato anche alla fisarmonica, sono eseguite da Alfredo Pumilia al violino e Luigi Pelosi al contrabbasso. Costumi di Rosario Martone.

Core ‘ngrato è prodotto da Deger live di Fabiana de Geronimo, con la produzione esecutiva di Mimmo Pisano.

Lo spettacolo sarà registrato dalla RaiIngresso gratuito previa prenotazione confermata presso il botteghino del teatro,

Green pass e mascherina obbligatorî.

Gianni Conte in “Duje paravise” con Mariano Caiano

Sabato 6 e domenica 7 novembre, sempre alle 21, sarà la volta del concerto Duje paravise di Gianni Conte, con la partecipazione straordinaria di Mariano Caiano.

Il titolo rimanda alla canzone omonima del 1928, musicata da E.A. Mario, in cui «duje viecchie prufessure ‘e cuncertino» esaltano l’incanto e la bellezza della musica e della città partenopea, al cospetto di san Pietro e di tutti i santi, entusiasti e meravigliati ascoltatori.

In questo concerto, Conte, voce solista dell’Orchestra italiana di Renzo Arbore, e Caiano, altra voce e jolly dello stesso ensemble, provano a fondere le proprie anime di colleghi e amici – più classica quella di Gianni, più contemporanea quella di Mariano – in un amalgama perfetto, grazie alle medesime radici e al medesimo sguardo verso il futuro, all’insegna di un approccio giocoso.

Tra i tanti grandi classici, non mancano Marechiaro e Dicitencello vuje, capolavori come Mandulinata a Napule e Napule è di Pino Daniele, omaggi a Enzo Gragnaniello, Nino D’Angelo e Roberto De Simone, nonché composizioni originali dei due musicisti, con un “pensierino” all’amico Renzo Arbore.

Al concerto partecipano i musicisti della Bakanov band: Alfredo di Martino (piano e fisarmonica), Pasquale de Angelis (basso) e Antonio Mambelli (batteria).

I biglietti dello spettacolo sono acquistabili presso il botteghino del teatro, le prevendite autorizzate e online sul circuito AzzurroService.net. Il botteghino è aperto dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 13:30 e dalle 16 alle 19; la domenica dalle 10 alle 13:30.

Green pass e mascherina obbligatorî.

Il Trianon Viviani inaugura la “Stanza delle Meraviglie”

Con l’avvio della Stagione 2021/2022 il teatro della Canzone napoletana ha aperto uno speciale spazio “immersivo” per rivivere emozionalmente la tradizione musicale partenopea con l’ausilio delle nuove tecnologie.

Al Trianon Viviani inaugurata il 14 ottobre l’attesa Stanza delle Meraviglie.

A tagliare il nastro di questo spazio tecnologico di realtà immersiva Vincenzo De Luca, presidente della Regione CampaniaGiovanni Pinto e Marisa Laurito, rispettivamente presidente e direttore artistico del teatro della Canzone napoletana.

Inaugurazione della Stanza delle Meraviglie

La Stanza delle Meraviglie

Disegnata da Bruno Garofalo da un’idea di Marisa Laurito, la Stanza intende offrire al pubblico la possibilità di un’«immersione» nel ricco panorama musicale che si è sviluppato tra i vicoli di Napoli e le emozioni che i grandi classici napoletani sanno evocare, grazie alla realizzazione di un progetto unico e innovativo nel panorama italiano e internazionale, inserito nell’Ecosistema Digitale Cultura CampaniaProgetto ArCCaArchitettura della Conoscenza Campana – Contesto Musica (Por Campania Fesr 2014-2020 – assi 1 e 2). Il progetto è stato promosso dalla Regione Campania e attuato dalla Scabec, società in house della Regione per i beni culturali.

Grazie all’utilizzo di impianti digitali, i visitatori potranno entrare virtualmente in una Napoli di altri tempi, potendo rivivere attraverso la storia della canzone napoletana un’esperienza multisensoriale.

La Stanza delle Meraviglie prevede una “passeggiata immersiva” – della durata di trenta minuti – nei suoni, colori e immagini in movimento: il periodo considerato va dalla fine dell’Ottocento fino al 1940, arco temporale in cui si concentra il maggior numero di musicisti e poeti impegnati nella produzione della canzone cosiddetta “classica”. I documenti d’epoca saranno inframezzati da reinterpretazioni contemporanee della musica scelta, nel rispetto filologico sia delle partiture che dei testi.

La passeggiata è scandita in alcuni percorsi tematici. Il primo è dedicato al mercato, che corrisponde alla dinamicità del popolo per strada, per cui sono state scelte canzoni ispirate ai venditori; il secondo è dedicato al mare, altro tema peculiare della canzone napoletana classica, in cui il visitatore può immergersi tra scenarî marini e serenate; il terzo è un percorso paesaggistico in Campania, dalla Costiera Amalfitana fino all’entroterra.

Foto e dipinti d’epoca, e una ricostruzione ambientale in costume, consentiranno un viaggio nel tempo e nello spazio in uno dei contesti più ricchi della storia della canzone.

Il direttore artistico del Trianon Viviani presenta la nuova stagione teatrale

A tutto teatro è il nome della prossima rassegna teatrale del Trianon Viviani

Commenta con orgoglio Marisa Laurito:

Con il Trianon Viviani, Napoli ha finalmente un tempio, che racchiude, protegge e diffonde anche all’estero la nostra grande tradizione musicale.

La Stanza delle Meraviglie sarà visitabile tutti i giorni, con ingresso gratuito fino a novembre, previa prenotazione sul sito del teatro o al botteghino del teatro. In ottemperanza alle norme anti-covid19, è obbligatorio il possesso del green pass e l’uso della mascherina.

In programma anche l’inaugurazione della Stanza della Memoria

Entro la fine dell’anno il Trianon Viviani aprirà anche la Stanza della Memoria, uno spazio pubblico, curato da Pasquale Scialò, per accedere a una fruizione completa del patrimonio della canzone napoletana e delle culture musicali della Campania attraverso il portale SoNa, Contesto Musica dell’Ecosistema Digitale Cultura Campania Progetto ArCCa, promosso dalla Regione Campania e attuato dalla Scabec.

In questa Stanza, su tavoli aptici e teche olografiche, sarà possibile fruire contenuti digitalizzati dall’âge d’or dell’Ottocento ai giorni nostri: registrazioni audio, spartiti a stampa, manoscritti autografi, locandine, manifesti, programmi di sala, fotografie, caricature e filmati.

Intanto cresce l’attesa per l’inaugurazione della prima stagione “in presenza” firmata da Marisa Laurito, con Adagio Napoletano. Cantata d’ammore, il musical con la compagnia Stabile della Canzone napoletana scritto e diretto da Bruno Garofalo. Lo spettacolo, già presentato con successo di pubblico in streaming nel periodo più critico della pandemia, è la maggiore produzione del teatro della Canzone napoletana, con un ricco cast di attori, cantanti, danzatori e musicisti. Adagio Napoletano è un viaggio nelle melodie partenopee del Novecento, un susseguirsi di quadri singoli e indipendenti che spaziano tra varie stagioni ed emozioni in uno scenario altamente evocativo delle atmosfere, dei luoghi e delle immagini che costituiscono la componente estetica della città. Una produzione significativa, insomma, che, valorizzando il maggiore bene culturale endogeno, ovvero il nostro patrimonio musicale, mira anche a contribuire al potenziamento dell’offerta turistica partenopea. Per questo motivo, lo spettacolo sarà riproposto periodicamente nel teatro storico di Forcella.

Adagio Napoletano inaugura la nuova stagione teatrale

Adagio Napoletano. Cantata d’ammore andrà in scena da venerdì 15 a domenica 17 ottobre da venerdì 22 a domenica 24 ottobre, il venerdì e il sabato alle 21 e la domenica alle 18.

I biglietti sono acquistabili presso il botteghino del teatro, le prevendite autorizzate e online. Il botteghino è aperto dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 13:30 e dalle 16 alle 19; la domenica dalle 10 alle 13:30.

Posta sotto il controllo e la vigilanza della Regione Campania, la fondazione Trianon Viviani si avvale del contributo del Programma operativo complementare della Regione Campania (Poc Campania 2014-2020).

Trianon Viviani: Adagio Napoletano inaugura la stagione di Marisa Laurito

Dal 15 ottobre il musical di Bruno Garofalo e l’apertura dell’innovativa “Stanza delle Meraviglie”
per un’“immersione” emozionale nella Canzone napoletana.

Doppia inaugurazione al Trianon Viviani – teatro della Canzone napoletana per la prima stagione “in presenza” firmata dal direttore artistico Marisa Laurito.

Il direttore artistico del Trianon Viviani presenta la nuova stagione teatrale

A rurro teatro è il nome della prossima rassegna teatrale del Trianon Viviani

Venerdì 15 ottobre, alle 21, ci sarà l’attesa prima teatrale assoluta dello spettacolo che apre il cartellone 2021/2022: Adagio Napoletano.
Cantata d’ammore, il musical con la compagnia Stabile della Canzone napoletana scritto e diretto da Bruno Garofalo.
Nello stesso giorno sarà inaugurata la Stanza delle Meraviglie, uno spazio virtuale, unico e innovativo nel panorama italiano e internazionale, disegnato dal regista Bruno Garofalo da un’idea di Marisa Laurito, che offrirà al pubblico, con una fruizione multisensoriale, la possibilità di immergersi nella storia della Canzone napoletana grazie al progetto di digitalizzazione promosso dalla Regione Campania e attuato da Scabec, la società in house della Regione per i beni culturali.

Cantata d’ammore di Bruno Garofalo – ph©Pino Miraglia

Un viaggio nelle melodie partenopee

Adagio Napoletano, già presentato con successo di pubblico in streaming nel periodo più critico della pandemia, è la maggiore produzione del teatro della Canzone napoletana. L’allestimento prevede il ricco cast di attori, cantanti, danzatori e musicisti della compagnia Stabile della Canzone napoletana, che Marisa Laurito definisce:

La spina dorsale portante del teatro.

Lo spettacolo è un viaggio nelle melodie partenopee del Novecento, un susseguirsi di quadri singoli e
indipendenti che spaziano tra varie stagioni ed emozioni in uno scenario altamente evocativo delle atmosfere, dei luoghi e delle immagini che costituiscono la componente estetica della città. Una produzione significativa, insomma, che, valorizzando il maggiore bene culturale endogeno, ovvero il nostro patrimonio musicale, mira anche a contribuire al potenziamento dell’offerta turistica partenopea. Per questo motivo, lo spettacolo sarà riproposto periodicamente nel teatro storico di Forcella.

Cantata d’ammore di Bruno Garofalo – ph©Pino Miraglia

Adagio Napoletano spiegato dall’autore

Racconta l’autore, scenografo e regista Bruno Garofalo:

In Adagio Napoletano non c’è un filo conduttore o delle sequenze temporali: gli interpreti e i personaggi in costume novecentesco rievocano alcuni riferimenti canonici delle nostre infinite “collezioni” di melodie (maggio e le rose, gli emigranti, la strada, le tammurriate, i pescatori, il mercato e il varieté), alcune immortalate nel Novecento, altre recuperate e inedite in questo contesto, ma che rappresentano sempre una sostanziale importanza per il nostro discorso che spazia dal recupero filologico allo spettacolo puro.

A piazza del Plebiscito, il secondo capitolo di “Viviani per strada”

Da sabato 25 settembre in scena “Via Partenope” e “Tuledo ‘e notte” con Bammenella ‘e ‘ncopp’ ‘e Quartieri I due atti unici del commediografo stabiese, diretti da Nello Mascia, prologo alla stagione ‘21/‘22 del Trianon Viviani curata da Marisa Laurito.

Biglietti in vendita online e al botteghino del teatro A piazza del Plebiscito, dal 25 al 29 settembre, debutta il secondo capitolo di Viviani per strada, il progetto del Trianon Viviani, curato e diretto da Nello Mascia. Viviani per strada è nato lo scorso anno, in piena pandemia, per immaginare un “teatro possibile”, nel rispetto delle norme restrittive sanitarie emanate dal Governo, guardando a quelle vie e vicoli dove proprio l’Autore coglie gli umori più genuini dei suoi personaggi.

Viviani per strada, il progetto del Trianon Viviani, curato e diretto da Nello Mascia

Viviani per strada, il progetto del Trianon Viviani, curato e diretto da Nello Mascia

Dopo il dittico Porta Capuana e Mmiez’â Ferrovia, per questo secondo capitolo Mascia ha scelto altri due atti unici vivianei, Via Partenope e Tuledo ‘e notte (Via Toledo di notte), scritti entrambi nel 1918, all’indomani della disfatta di Caporetto, quando il Governo italiano tassò il teatro di varietà per disincentivare l’allestimento di questo tipo di spettacoli.
In entrambe le commedie sono presenti tutti gli elementi che rappresentano la base del teatro di Viviani, con l’avvicendamento di personaggi e situazioni in un ritmo quasi cinematografico, che trasforma il folclore partenopeo in un clima culturale molto vicino all’espressionismo tedesco.

Tuledo ‘e notte, in particolare, comprende uno degli esempi della straordinaria maestria dell’Autore, ovvero il brano Bammenella ‘e ‘ncopp’ ‘e Quartieri, diventato celebre oltre la stessa commedia.
Nei due spettacoli saranno in scena, con lo stesso Nello Mascia che firma anche la regia, Daud Afzal, Rossella Amato, Matteo Biccari, Ciro Cascino, Peppe Celentano, Gianluca d’Agostino, Francesco Del Gaudio, Angela De Matteo, Massimo De Matteo, Chiara Di Girolamo, Roberto Giordano, Pierluigi Iorio, Roberto Mascia, Massimo Masiello, Matteo Mauriello, Simone Mazzella, Ciccio Merolla, Ivano Schiavi, Daniela Sponzilli e Imma Tammaro.

Le elaborazioni musicali sono di Ciro Cascino e Ciccio Merolla. Le scenografie sono a cura di Raffaele Di Florio, i costumi di Pina Sorrentino, le coreografie di Imma Tammaro, con il disegno luci di Gianluca Sacco e il suono di Daniele Chessa.
Viviani per strada andrà in scena, tutti i giorni, da sabato 25 a mercoledì 29 settembre, sempre alle 21. I biglietti sono acquistabili presso il botteghino del teatro, le prevendite autorizzate e online sul circuito AzzurroService.net. Il botteghino è aperto dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 13:30 e dalle 16 alle 19; il sabato dalle 10 alle 13:30. Informazioni: sito istituzionale teatrotrianon.org, tel. 081 2258285.
Nel rispetto della normativa di igiene e sicurezza prescritta per l’emergenza sanitaria, i posti sono contingentati e numerati. È obbligatorio il possesso del green pass e l’uso della mascherina.

Trianon Viviani La “Disarmante speranza” della piccola Amal da piazza Calenda

Mercoledì 8 settembre prossimo, alle 18, partirà dal teatro Trianon Viviani, in piazza Vincenzo Calenda, la tappa partenopea del tour italiano della piccola Amal, la bambina-marionetta siriana di nove anni, senza madre e in fuga dalla guerra.
Amal, che significa “speranza” in arabo, è una marionetta alta tre metri e mezzo, che sta girando l’Europa con il progetto the Walk, “il Cammino”, un festival internazionale itinerante di arte e speranza a sostegno dei rifugiati.

Il teatro Trianon Viviani accoglie Amal con la performance Disarmante speranza, ideata e diretta dal premio Ubu Davide Iodice, con il prologo originale scritto da Valeria Parrella, realizzata nell’àmbito del Teatro delle Persone, il progetto speciale di arte e inclusione sociale curato dallo stesso regista.
Collaborano alla realizzazione Accademia delle Belle arti di Napoli, l’Altra Napoli, Amici di Carlo Fulvio Velardi, Cornelia, associazione Annalisa Durante,
Film commission Regione Campania, Puteca Celidonia e la ScalzaBanda.

Spiega Davide Iodice:

Il teatro Trianon Viviani  accoglie la piccola, grande Amal, nel suo cammino, stringendo con il progetto the Walk, un patto di resistenza poetica a difesa del diritto alla felicità e al futuro di tutte le bambine e di tutti i bambini.
Forcella è un quartiere complesso, dove bene e male stanno, come i rami della “Y” del suo stemma murario, in un rapporto di contiguità in cui scegliere è cosa complessa e la colpa un concetto astratto.

Qui si può morire poco più che bambini come Annalisa, giovanissimi come Maikol, proprio davanti al nostro teatro; qui si può cadere come vittime innocenti o spezzarsi la vita troppo presto come Emanuele e tanti altri, per la svolta sbagliata a quella forcella, a quel bivio dell’esistenza.

Interpretando Amal come un innesco magico per una ritualità sociale dei territori, con il contributo gioioso di diverse realtà artistiche e l’energia della ScalzaBanda e di una vitalissima “armata” di bambini e ragazzi, lanceremo insieme ad Amal una dichiarazione di guerra a tutte le guerre: tutti insieme, con un gesto liberatorio, distruggeremo, risignificandola, una grande scultura raffigurante un’arma, creata dai giovani talenti dell’Accademia di Belle arti. La scultura rimarrà come opera permanente nella piazza antistante il teatro, perché non sia equivocabile la posizione che la società civile deve assumere, per garantire a Napoli, come nel mondo, un futuro pieno di vita e non di morte alle giovani generazioni. Noi questo futuro lo promettiamo, con la forza infantile di una disarmante speranza.

The Walk Amal

The Walk Amal

La marionetta è realizzata in canna modellata e fibra di carbonio ed è manovrata da quattro persone (una per ciascun braccio, una terza per sostenere la schiena e una quarta all’interno, sui trampoli, che controlla anche l’arpa, il complesso di corde che anima il viso, la testa e gli occhi).
In questo viaggio simbolico in fuga dalla guerra, Amal si è messa alla ricerca della mamma il 27 luglio scorso da Gaziantep, al confine turco-siriano. Nel suo cammino, che si concluderà a Manchester, in Inghilterra, percorrerà oltre 8.000 km toccando 65 città.

The Walk Amal

The Walk Amal

Amal è stata creata dalla Handspring puppet company, la compagnia sudafricana di teatro di figura che partecipò a War horse, il film di Steven Spielberg. Nella squadra che anima Amal ci sono anche persone che hanno un passato da rifugiati.
In Italia il festival è itinerante tra dodici città ed è prodotto da Roberto Roberto e Ludovica Tinghi.

The Walk è prodotto da Stephen Daldry, regista del film Billy Elliot, la produttrice cinematografica Tracey Seaward, il regista teatrale David Lan e dal Good chance theatre, con la direzione artistica di Amir Nizar Zuabi.

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