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Stefano Di Marzo risponde con una lettera aperta sulla questione Villa Raiano e Decò

Stefano Di Marzo, presidente del Consorzio Tutela Vini D’Irpinia invia una lettera aperta a Multicedi s.r.l. per dire la sua in merito a quanto accaduto tra Villa Raiano e Decò.

Villa Raiano accusa Decò di vendita inappropriata

Sabino Basso, proprietario di Villa Raiano, parla dell’illecito di Decò

La posizione presa da Stefano Di Marzo

La lettera di Stefano Di Marzo afferma quanto segue:

Nei giorni scorsi si è sollevato un acceso dibattito sui media, in seguito alla promozione da Voi effettuata dei vini Fiano di Avellino DOCG 2019 e greco di Tufo DOCG 2019 recanti la label Gusto Decò, che esponeva a scaffale i suddetti vini al prezzo di euro 1, 19 la bottiglia.

L’intera comunità dei produttori irpini, nonché giornalisti e osservatori hanno unanimamente assunto una posizione fortemente critica rispetto a un’offerta che, attesi gli elevati costi di produzione di vini di pregio riconosciuto, evidentemente svilisce l’immagine di quei prodotti e mortifica l’impegno di tanti operatori della filiera.

Il Consorzio di Tutela Vini D’Irpinia, che mi onoro di rappresentare, ai sensi dell’art 41, commi 1c e 4, della legge 238/2016 ha il compito, com’è noto, di svolgere funzioni di tutela, promozione, valorizzazione, informazione del consumatore e cura generale degli interessi delle DOCG irpine.

Pur non intendendo entrare nel merito delle specifiche scelte commerciali della clientela, è evidente che un livello di prezzo così depresso, così largamente incapiente rispetto ai costi di produzione di un vino a DOCG, è suscettibile di procurare un dann0 d’immagine a un’intera comunità di svariate centinaia di produttori irpini che sull’economia di questi vini fondano il sostentamento delle proprie aziende e famiglie.

È altresì noto che la filiera della vite e del vino è uno dei comparti trainanti l’intera economia della provincia di Avellino.

Stefano Di Marzo, continua nella lettera aperta a sottolineare il valore e l’importanza legale che sanciscono le leggi su queste eccellenze. I prodotti in questione anche in fase di commercializzazione devono essere gestiti con senso di responsabilità, per poter salvaguardare il valore delle denominazioni in questione e di tutte le altre.

Irpinia: vigneti

Vigneti irpini

Il presidente del Consorzio di Tutela Vini D’Irpinia ribadisce:

Un’attività di promozione come quella da Voi posta in essere può riverberarsi negativamente sul lavoro di tanti operatori anche per il futuro, a causa del danno d’immagine che si genera presso il  consumatore per effetto di un non idoneo posizionamento di prezzo.

Confidiamo che possiate condividere tale linea di condotta, nell’interessa della comunità agroalimentare regionale, adottando idonea comunicazione nei confronti della vostra clientela affinché l’infortunio in discorso resti un episodio infelice e non produca ulteriori danni.

Non ci resta che attendere la risposta e la posizione della Decò e della Multicedi.

Villa Raiano prenderà provvedimenti legali nei confronti di Decò

È stata scoperta la vendita irregolare  di vini a marchio Decò prodotti da Villa Raiano per conto di Multicedi.

L’irregolarità nella vendita è stata scoperta da un consumatore attraverso i suoi canali social.

Gli accordi erano diversi in quanto Villa Raiano aveva un accordo commerciale con l’azienda Multicedi che opera con il marchio Decò Distribuzioni attraverso i diversi punti vendita in Campania, per la fornitura di vino a marchio con etichetta Decò per i vini di Fiano Avellino Docg e Greco di Tufo Docg.

I prezzi praticati da Villa  a Decò sono nella media di mercato per la vendita ai distributori delle due denominazioni irpine.

Fino allo scorso dicembre i vini sopracitati venivano venduti ad un prezzo di 6 euro a bottiglia, a seconda del punto vendita. In questi giorni invece le bottiglie sono state messe in vendita ad un prezzo sottocosto e per questo motivo Villa Raiano verificherà la possibilità di agire per vie leali per la vendita sottocosto che non è stata comunicata.

Villa Raiano accusa Decò di vendita inappropriata

Sabino Basso, proprietario di Villa Raiano, parla dell’illecito di Decò

La dichiarazione di Sabino Basso, proprietario di Villa Raiano

Sabino Basso, proprietario di Villa Raiano, afferma:

Quanto accaduto ci amareggia e ci indigna, per il danno creato al nostro marchio, ma anche e soprattutto per l’assoluta mancanza di rispetto verso il valore dei vini della nostra terra.

La nostra azienda è conosciuta in tutto il mondo per il valore e l’unicità dei suoi vini. A conferma del nostro continuo impegno nel migliorare la percezione dei vini irpini nel mondo, dal 2009 produciamo 5 cru: tre Fiano di Avellino, un Greco di Tufo e un Irpinia Campi Taurasini, che vengono prodotti con uve provenienti da singole vigne proprio per mettere in risalto le ulteriori unicità e il rande valore organolettico che il nostro territorio ci offre.

I vini che forniamo a Decò sono prodotti quasi esclusivamente con uve acquistate da nostri fidati conferitori e lavorate con un invecchiamento minore rispetto rispetto a quello che riserviamo alle nostre selezioni, pur mantenendo la stessa attenzione e cura, in modo tale da dare al consumatore finale un prodotto di qualità più che rappresentativa delle nostre denominazioni, qualità confermata anche dal sigillo di Stato che ne certifica l’aderenza al disciplinare. Siamo estremamente dispiaciuti per quanto successo, ma questo ci spinge a lavorare con ancora maggiore convinzione, dedizione e rispetto per il nostro territorio e le nostre denominazioni.

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