Vincenzo De Luca

Un programma di aiuti e contributi per promuovere gli insediamenti abitativi nelle zone montane

Maurizio Petracca, consigliere regionale, ha pensato ad una proposta operativa ovvero un programma di aiuti e sostegno per la promozione di insediamenti a scopo abitativo nelle zone montane della nostra Regione.

L’idea è stata già proposta attraverso una nota inviata al Presidente della Regione Campania.

Maurizio Petracca infatti sostiene:

Come per ogni crisi ci sono opportunità da cogliere, anche in questo caso potremo far fruttare il cambiamento che il virus ci ha imposto per dare nuove prospettive a quei territori che vivonmo condizioni di marginalità considerate finora come limiti ma che oggi diventano al contrario, punti di forza, valore aggiunto, tasselli importanti per un nuovo sviluppo ed una nuova crescita.

L’idea sarebbe quella di prevedere un programma di incentivi per promuovere gli insediamenti abitativi in aree montane. Un intervento regionale sul modello del programma di aiuti e delle forme di sostegno previste dalla legge nazionale sul modello del programma di aiuti e delle forme di sostegno previso dalla legge nazionale dei piccoli comuni. Ciò permetterebbe di di valorizzare e dare indentità a quei borghi dimenticati che caratterizzano le nostre zone rurali.

Maurizio Petracca scrive a Vincenzo De Luca

Maurizio Petracca propone un piano per rilanciare le zone interne.

Maurizio Petracca afferma:

La mia idea prevede aiuti e contributi per l’acquisto o la ristrutturazione di immobili da destinare a fissa dimora, a prima abitazione in Comuni che presentano specifiche caratteristiche demografiche, orografiche e morfologiche.

Lo smart working di queste settimane resterà senza dubbio una pratica utilizzata anche fuori dall’emergenza Covid-19. Questo determinerà nuova centralità per quei territori che fino ad oggi hanno patito una posizione periferica.

Si potrebbe pensare, inoltre, anche a forme di agevolazioni fiscali per le imprese che sceglieranno questi territori come luoghi dove dare dimora alla propria intrapresa.

Vincenzo De Luca e l’Ordinanza n.39: un secondo chiarimento rivolto questa volta alla ristorazione

Avevamo annunciato un prosieguo della saga dei chiarimenti sull’Ordinanza regionale n.39 e non abbiamo dovuto attendere molto per averne conferma.

Dopo che Vincenzo De Luca ha chiarito il punto n.6 dell’Ordinanza regionale n.39, specificando cosa si intendesse con il termine di attività motoria, continuando a vietare: corsa, footing e jogging questa volta arriva un chiarimento relativo al n.3 del documento regionale che riguarda la ristorazione.

Il Presidente della Regione Campania con l’ennesimo chiarimento specifica gli orari di esercizio per la consegna a domicilio che, in realtà, erano chiari anche all’interno dell’Ordinanza n.39.

Questo chiarimento è però frutto di una svista partita dalla stessa Ordinanza regionale che aveva dimenticato di menzionare alcune categorie all’interno della stessa.

Le consegne a domicilio, se non si fosse compreso bene, sono permesse dalle ore 07:00 alle ore 14:00 per quanto riguarda: rosticcerie, gastronomie, tavole calde e similari con eccezione per gli esercizi commerciali che vendono all’ingrosso e che osservano orari notturni di esercizio solo ed esclusivamente per loro è possibile consegnare dalle ore 02:00 alle ore 08:00 e anche per le suddette è vietata la somministrazione al banco e con consegna su chiamata.

I ristoranti, le pizzerie e le gelaterie che non sono collegate a bar e pasticcerie, i pub, le vinerie, keebab e simili possono effettuare consegne a domicio dalle ore 16:00 ma l’ultima consegna deve essere effettuata entro le ore 23:00.

Questo chiarimento è stato fatto perché nell’Ordinanza n.39 non erano stati menzionati i pub, le vinerie, le rosticcerie e le kebabberie che hanno, giustamente, aperto per effettuare consegne a domicilio ma che si sono ritrovati immediatamente la Polizia Municipale davanti le attività commerciali non menzionate dall’Ordinanza n.39, invitando i gestori a chiudere bottega e a tornare a casa.

Solerzia che, a mio avviso, poteva essere impiegata con maggiore diligenza in quei luoghi in cui, nelle ore precedenti, si era creato assembramento e dove vi erano persone che deambulavano senza mascherina. Non voglio sicuramente andare a sindacare il lavoro altrui ma ciò che è successo nelle ultime ore sembra ridicolo e quasi una macchietta della realtà.

Ecco, ad esempio, cosa è successo ieri sera a Napoli al titolare del Puok Burger Store in Via Cilea.

Delivery bloccato all’ultimo

Questa sera non possiamo aprire, SCUSATECI per il disagio 🤷‍♂️

Pubblicato da Puok Burger Store su Lunedì 27 aprile 2020

Ecco spiegato l’ennesimo chiarimento all’Ordinanza regionale n.39 che, fortunatamente, è andato a buon fine in modo tale che la Polizia Municipale e affini sappiano bene dove recarsi, nei prossimi giorni, per far rispettare queste norme, a Napoli in Via Caracciolo ad esempio?

Altra cosa che ho notato è che questo chiarimento, stranamente o casualmente, non è stato pubblicato né sulla pagina della Regione Campania né sulla pagina personale del Presidente della Regione Campania. Sarà stata una svista ma ricordiamo che il mondo, compreso quello istituzionale, è composto da esseri umani e in quanto tali possono incorrere in errori e non ci sarebbe nulla di male nell’ammettere pubblicamente sui social una svista che comunque è stata tempestivamente rettificata.

Tutto è bene ciò che finisce bene!

La saga continua…

Vincenzo De Luca chiarisce alcuni punti dell’Ordinanza regionale n.39

In molti si aspettavano delle restrizioni maggiori, riguardanti il DPCM che affronta la fase 2, invece, nelle ultime ore, sono giunte delle delucidazioni con un documento di chiarimento che specifica i limiti del punto 6 dell’Ordinanza regionale n.39.

Dal 27 aprile la Regione Campania ha consentito l’uscita per due ore la mattina e due la sera, per praticare attività motoria nei pressi della propria abitazione. Sarà il troppo tempo passato a casa, sarà la finta superficialità che, in molti, hanno voluto adottare per andare a passeggiare dove preferivano ma si è verificato un caos che non è passato inosservato.

In particolar modo nelle zone metropolitane si sono creati assembramenti in cui persone praticavano attività sportiva individuale e senza mascherine, soprattuto nelle città che godono della presenza del mare e della zona da passeggio adibita.

Una moltitudine di persone, come prevedibile, si è riversata sul lungomare, creando scompiglio, confusione e il tanto temuto assembramento. Viene da chiedersi l’Esercito e le Forze dell’Ordine di cui abbiamo tanto sentito parlare dal nostro Presidente della Regione, dove fossero. Probabilmente a questa domanda non avremo mai risposta.

Comportamenti simili, come quelli che si sono verificati, erano facilmente deducibili visto che quando ci è stato chiesto di avere buon senso, ciascuno, pensando ai propri riscontri personali di allietamento, ha deciso di interpretarli come meglio credeva e facendo quello che gli sembrava più congeniale.

Vincenzo De Luca

Vincenzo De Luca

Da questi comportamenti Vincenzo De Luca ha precisato che non è permesso svolgere attività di corsa, footing o jogging, in quanto le dette attività sono incompatibili con l’uso delle mascherine. Questo è vero fino ad un certo punto perché esistono delle mascherine di stoffa adatte per poter praticare attività sportive, dotate di filtro intercambiabile, che hanno sicuramente un prezzo maggiore rispetto a quelle in commercio ma sarà cura dello sportivo di turno scegliere se acquistarle o meno.

Dunque è stato precisato che si possono fare passeggiate e nulla più e ovviamente si deve restare in prossimità della propria abitazione (giro del palazzo, piazzetta adiacente o aree limitrofe alla propria casa, per intenderci).

Attendiamo ulteriori provvedimenti e restrizioni.

La saga continua…

Oltre all’esercito si attendono dalla Regione Campania anche sostegni economici

In questi giorni siamo stati letteralmente bombardati da: decreti, ordinanze, comunicati stampa e notizie di ogni sorta.

Ora i cittadini campani attendono lo stanziamento di fondi economici che possano sistemare, seppur in minima parte, le incombenze economiche cui devono far fronte molti cittadini nonché possessori di partita Iva.

Mi riferisco a spese di ordinaria amministrazione come affitti di locali e altre spese economiche che non sono state ancora sospese e regolamentate in vista dell’emergenza Covid-19.

Armando Cesaro, presidente del Gruppo Forza Italia Regione Campania, lancia un appello a Vincenzo De Luca:

Nei giorni scorsi abbiamo chiesto pubblicamente questa misura perché l’affitto è una delle voci più impegnative del bilancio familiare ed è chiaro che chi ha dovuto sospendere o ridurre drasticamente la propria attività, soprattutto se commerciante e partita Iva, non ha alcuna possibilità di farvi fronte.

De Luca faccia come Fontana: affianchi a quello ordinario un fondo di solidarietà per sostenere concretamente i nostri cittadini che non sanno come pagare. Torniamo subito in Consiglio, magari prima che arrivi anche il mese di aprile da pagare.

Dunque si aspettano provvedimenti reali ed economici per far fronte a spese che questa immobilità economica, a molti cittadini e lavoratori in stand by, non consente di ottemperare.

Tra un’esortazione, un’imposizione e una battuta da cabaret si attendono anche risposte più serie a problemi economici cui si accenna ma che, nella realtà dei fatti e dello stato di cose, ancora non si provvede a risolvere.

Aggiornamento Ordinanza del Presidente della Regione Campania n.15 del 13 marzo 2020

C’è da fare un importante aggiornamento all’articolo apparso ieri 13 marzo 2020 su Il Plurale.

Nella serata di ieri, infatti, il Presidente della Regione Campania con propria ordinanza ha reso più severe e restrittive le prescrizioni del Governo Italiano modificando di fatto alcune delle risposte alle domande che ci eravamo posti. Resta ferma tutta la disciplina sanzionatoria penale già approfondita con una singolare novità di cui si dirà nel prosieguo.

Veniamo nel dettaglio alle nuove risposte trascrivendo per comodità tutto ciò che resta inalterato e segnalando in neretto le modifiche.

Posso fare una passeggiata? Posso andare a correre? Posso andare a lavoro, a fare una visita medica, a fare la spesa o a comprare le medicine? Ma anche banalmente a comprare il giornale o le sigarette? Quali sono le sanzioni alle quali mi espongo in caso di inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità? Quali reati posso commettere ai tempi dell’epidemia da coronavirus?

Gli interrogativi legittimi e comuni di questi giorni se ci fosse una macchina del tempo che ci portasse indietro di soli due mesi ci farebbero inorridire e sgranare gli occhi.

I DPCM (Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri) in combinato disposto (cioè da integrare) con le Ordinanze del Presidente della Regione Campania sono provvedimenti urgenti, emergenziali e transitori ( l’Ordinanza P.R.C. n. 15 contiene già il provvisorio termine del 25 marzo) finalizzati alla salvaguardia del preminente interesse della tutela della salute pubblica.

È bene fare questa premessa perchè essi sono permeati di quei caratteri di eccezionalità: sono evidentemente scritti in fretta, seguendo l’evolversi drammatico degli eventi, intervengono a comprimere spazi di libertà che mai erano stati scalfiti a partire dall’introduzione della Costituzione Repubblicana ma, è bene dirlo, poggiano comunque sul consenso sociale che sempre caratterizza il pregiuridico.

Allora rispondiamo alle nostre domande introduttive.

Paolino Salierno

un caffè con l’avvocato

1. Posso fare una passeggiata?

No. È fatto obbligo a tutti i cittadini della Campania – ed a chiunque si trovi sul territorio della Regione – di restare nelle proprie abitazioni. E’ consentito in maniera individuale di portare fuori il cane per le esigenze tipiche degli animali per il tempo strettamente indispensabile e comunque in aree contigue alla propria residenza, domicilio o dimora..

2. Posso andare a correre?

No stando alla lettera dell’Ordinanza n. 15. Il Presidente della Regione Campania era già intervenuto con propria ordinanza a chiudere parchi e ville comunali perchè una interpretazione troppo sciolta e disinvolta di questa concessione, in alcune zone, aveva finito per frustrare e rendere inefficaci i sacrifici di libertà delle altre persone. Nella tarda serata di ieri 13 marzo 2020 un comunicato stampa dello staff del Presidente della Regione Campania (che sarebbe una sorta di interpretazione autentica cioè che proviene dallo stesso organo emanante) ha chiarito che resta la possibilità di fare attività sportiva e motoria all’esterno in maniera individuale, per il tempo strettamente indispensabile e comunque in aree contigue alla propria residenza, domicilio o dimora rispettando tassativamente le norme di cautela della distanza di almeno un metro dalle altre persone.

In realtà tale concessione non è conforme allo spirito del provvedimento regionale – tanto che in esso nulla si dice – ma tale chiarimento si deve all’ultimo e precedente DPCM che lo consentiva: qualsiasi normativa regionale non può essere in contrasto con una statale.

Il mio consiglio per questo breve lasso di tempo emergenziale e per evitare problemi con le forze dell’ordine è di evitare tale attività all’esterno.

3. Posso andare a lavoro, a fare una visita medica, a fare la spesa, a comprare le medicine?

Assolutamente sì ma in maniera INDIVIDUALE. Queste sono le esplicite deroghe al generale divieto di circolazione. Tali esigenze devono essere oggetto dell’autocertificazione da compilare e portare con sé o in assenza il cui modulo viene fornito dalle Forze dell’Ordine. Occorre dichiarare la verità perché gli abusi saranno sanzionati come diremo a breve. A queste deroghe se ne affianca un’altra: lo stato di necessità da esplicitare volta per volta. Gli abusi saranno puniti ribadendo in ogni caso che bisogna limitare allo stretto necessario ognuno dei suddetti spostamenti ed essi devono essere individuali. E’ consentita la presenza di un accompagnatore esclusivamente: 1) nel caso di spostamenti per motivi di salute ove lo stato di salute del paziente ne imponga la necessità; 2) nel caso di spostamento per motivi di lavoro purchè si tratti di persone appartenenti allo stesso nucleo familiare ed in relazione al tragitto da/per il luogo di lavoro di uno di essi.

4. Posso andare a comprare il giornale o le sigarette?in maniera individuale nelle edicole e nei tabacchi più vicini alla propria abitazione per il tempo strettamente necessario all’acquisto.

Quali sono le sanzioni alle quali mi espongo in caso di inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità? Quali reati posso commettere ai tempi dell’epidemia da Coronavirus?  L’inosservanza dei provvedimenti dell’autorità integra la condotta prevista e punita dall’art. 650 del codice penale. Esso è un reato contravvenzionale, segnatamente di polizia, punito – sempre che il fatto non costituisca un più grave reato – con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino ad euro 206. Dunque sarete denunciati dalle forze dell’ordine preposte al controllo e l’Autorità Giudiziaria in caso di fondatezza della notizia di reato emanerà nei vostri confronti un decreto penale di condanna.

La trasgressione dell’Ordinanza del Presidente della Regione Campania implica anche la segnalazione all’ASL e l’obbligo immediato per il trasgressore di osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario per 14 giorni, con divieto di contatti sociali rimanendo raggiungibile per ogni eventuale attività di sorveglianza dunque senza nessuna deroga – nemmeno per lavoro – ad allontanarsi dalla propria abitazione.

Nel caso in cui dovesse esservi notificato un decreto penale di condanna non bisogna assolutamente riporlo in un cassetto o limitarsi al pagamento dell’eventuale sanzione pecuniaria ivi contenuta ma se si vogliono evitare e/o mitigare le conseguenze tipiche di una condanna penale occorre immediatamente recarsi dal proprio avvocato.

Nel caso in cui si abbia coscienza di commettere un abuso non bisogna assolutamente tentare di scappare davanti ad un controllo: una simile condotta oltre a mettere in pericolo voi stessi e gli operatori di polizia giudiziaria potrebbe integrare il ben più grave delitto previsto dall’art. 337 del codice penale “resistenza a un pubblico ufficiale” punito con reclusione da sei mesi a cinque anni.

Allo stesso tempo bisogna assolutamente evitare di autocertificare il falso: tale condotta, restando fermo il reato di cui all’art. 650 c.p., integra l’ulteriore reato previsto dall’art.483 codice penale in relazione all’art. 76 D.P.R. n. 445 del 2000 “falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico” delitto punito con la reclusione fino a due anni.

Tutto ciò se le suddette condotte sono commesse da soggetti sani.

Nel caso in cui si abbiano conclamati sintomi da COVID19 e si violi la quarantena si può integrare il reato di cui all’art. 452 del codice penale “epidemia colposa” punito con la reclusione da uno a cinque anni.

Nel caso, infine, in cui si risulti positivi al COVID19 e si violi comunque la quarantena – anche nel caso in cui non si volesse direttamente trasmettere la malattia ma, semplicemente nella coscienza di essere positivi, si accettasse il rischio di trasmetterla (c.d. dolo eventuale) – si integrerebbe il gravissimo reato di cui all’art. 438 del codice penale punito con l’ergastolo.

Avv. Paolino Salierno

 

Regionalismo differenziato,
De Luca annulla l’incontro

Rinviata a data da destinarsi la visita del Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ad Avellino. Il Governatore era atteso oggi all’ex carcere Borbonico per un incontro organizzato dall’Associazione “Ora” e dal titolo: “Sì al Regionalismo differenziato, ma nell’unità nazionale”.

“Il convegno – fa sapere Livio Petitto, ideatore e promotore dell’associazione Ora- è stato rinviato a data da destinarsi per improrogabili impegni istituzionali del Governatore. Sicuramente nei prossimi giorni, come associazione, avremo modo di confrontarci col Presidente De Luca”.

Piano Strade,
arrivano i primi 150 milioni

Entra nella fase esecutiva il Piano Strade da 550 milioni per le arterie comunali e provinciali della Regione Campania. Siglati i primi 100 decreti di finanziamento (150 milioni di investimenti) per altrettanti progetti. Da oggi i Comuni interessati potranno far partire le gare.

Per le infrastrutture della Campania stanziamo circa 2.5 miliardi di euro. Da soli, con i nostri investimenti, sosteniamo l’economia di un’intera regione.

Autismo, tavolo istituzionale
con le associazioni presso l’Asl

Questa mattina presso l’Asl di Avellino c’è stato il primo incontro per la formazione di un tavolo tecnico aperto alle associazione dei genitori dei bambini autistici per la programmazione e gestione dei fondi a loro riservati. Moderato ottimismo da parte del provveditore agli studi, Rosa Grano, e della presidente dell’Angsa Caampania, Claudia Nicchiniello.

Le parti si ritroveranno il prossimo 20 febbraio.

Azienda consortile, la Regione ai sindaci: «Non bisogna perdere tempo»

L’Azienda Consortile diventa realtà. Dopo l’ok del Comune, il presidente del Consiglio regionale Rosetta D’Amelio chiama gli amministratori, che dalla costituzione del Consiglio di Amministrazione fino al versamento della quota d’ingresso, dovranno vedersela da soli. Duro, però, il giudizio del consigliere regionale Maurizio Petracca rispetto alla gestione passata.

Assistenza agli autistici,
De Luca prende tempo

Questa mattina ad attendere il governatore della Regione e commissario alla Sanità Vincenzo De Luca c’erano anche i genitori dei bambini autistici, oggi in gilet giallo per evidenziare lo stato di agitazione, che aspettano da tempo un miglioramento della fase assistenziale, sia domiciliare che nelle strutture competenti.

Le questioni sollevate dalle associazioni Aipa e Angsa di Avellino e anticipate nei giorni scorsi durante l’intervista rilasciataci da Carmine Bruno dell’Angsa Avellino, sono state riprese dal Governatore che ha tentato di trovare una mediazione tra le proposte dell’Asl e le esigenze delle famiglie.

Rispetto al finanziamento ottenuto dal centro di Sant’Angelo dei Lombardi, che dovrebbe essere attivo entro l’estate, De Luca ha chiarito come l’apertura del polo specialistico all’interno dell’ospedale Criscuoli non sarà un ostacolo per la conclusione dei lavori del tanto discusso Centro per l’Autismo di Avellino. “Da parte nostra -ha dichiarato- ci sarà la massima disponibilità per valorizzarlo”.

Nessun passo in avanti sull’assistenza domiciliare che secondo i diretti interessati ha costi inferiori rispetto a quella proposta all’interno delle strutture e maggiori benefici.

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