vini irpini

Poderi Visone e le etichette in carta naturale 100% cotone

Una storia importante quella della famiglia Visone, imprenditori della scena napoletana, e che con Poderi Visone, danno forma a un sogno: fare vino, una passione tramandata da nonno Ciro. Poderi Visone nasce a Nusco e produce i principali vini DOC e DOCG irpini.

È così che la passione si lega all’imprenditoria, quella sana e che promuove atteggiamenti responsabili, dalla produzione al packaging. L’etichetta, il biglietto da visita di ogni vino, oltre ad avere un design accattivante è caratterizzata dal peculiare “effetto feltro” che conferisce all’etichetta un aspetto naturale, una sensazione unica al tatto ed amplifica l’aspetto ricercato e la texture. Ma c’è di più l’etichetta strizza l’occhio alla sostenibilità essendo realizzata in carta naturale 100% cotone, una scelta in accordo al fenomeno attuale che vede sempre più l’utilizzo di “fibre alternative” alla carta. Infatti, il cotone è il “frutto” della pianta che fiorisce ogni anno e non prevede l’abbattimento della pianta. L’etichetta è, inoltre, certificata FSC, attestazione specifica per il settore forestale e i prodotti – legnosi e non legnosi – che ha come scopo la corretta gestione forestale e la tracciabilità dei prodotti derivati.

Poderi Visone

Poderi Visone

La cooperazione con partner locali con cui condividere gli stessi principi è un’altra prerogativa dell’azienda.

Infatti, la collaborazione con Sovemec, assicura all’azienda che il processo di realizzazione e di stampa delle etichette avvenga in modo rispettoso dell’ambiente.

L’inchiostro utilizzato è waterless, ossia senza aggiunta di acqua o di altri solventi, attenzione che riduce l’utilizzo di acqua in tutti i processi. Inoltre, l’azienda da più di 10 anni ha adottato politiche ecosostenibili mirate alla salvaguardia dell’ambiente, come l’installazione di un impianto fotovoltaico da 400kw che riesce a soddisfare il fabbisogno energetico. Inoltre, Poderi Visone, per sostenere le comunità malgascia ha previsto per i vini premium una scatola in pregiato legno di palissandro intarsiate a mano, opere tipiche del Madagascar e dal fascino incommensurabile.

San Valentino 2021: Cantina Aminea dedica una scatola personalizzata

Per San Valentino 2021 l’azienda Cantina Aminea dedica Valentine Wine Box, un’idea semplice ma efficace composta da una scatola di legno dove è possibile far incidere all’esterno e far serigrafare sui calici in vetro i nomi della coppia.

Cantina Aminea: i vini

La Cantina Aminea gestita dalle sorelle Tortora che si trova nel cuore pulsante dell’Irpinia enologica: a Montemarano.

L’aziende produce diverse tipologie di vini che si adattano a tutti i palati.

Per chi ama i vini strutturati l’azienda produce il Monsignore Irpinia Aglianico DOC. Un vino strutturato, corposo e persistente con tannini ben presenti.

Sarracino Fiano di Avellino DOCG è un vino raffinato ed elegante, dotato di una acidità equilibrata e un interessante finale fruttato.

Calore Greco di Tufo DOCG è un vino bianco strutturato con un’ottima acidità, grande struttura e una mineralità spiccata.

Tre Rupi Irpinia Falanghina DOC è un vino facile da abbinare, fresco e con un piacevole retrogusto fruttato.

Ogni giorno è quello giusto per dedicare un piccolo pensiero a chi si vuol bene.

Cantina Aminea: idee per San Valentino 2021

Un pensiero speciale per festeggiare una giornata particolare

Cantina Aminea: informazioni

Cantina Aminea è stata fondata nel 1890.

Oggi è un’azienda con una gestione tutta al femminile che è dedita all’attività della viticoltura secondo regole e metodi tramandati da quattro generazioni. I vini dell’azienda possiedono nei propri nomi la vocazione del luogo: Sarracino, Calore, Tre Rupi e Monsignore corrispondono agli elementi territoriali che influenzano la qualità delle uve e grazie ai quali il vino prende vita.

Bere un bicchiere di Vino Aminea significa assaporare un pò dell’Irpinia.

Valentine Wine box è un modo per presentare e far conoscere agli appassionati del vino una chicca dell’Irpinia, cogliendo l’occasione per dedicare un pensiero speciale a qualcuno e per brindare nonostante tutto.

Quest’anno infatti i festeggiamenti saranno più sobri e intimi e senza avere la possibilità di uscire fuori per festeggiare.

Campania Stories dall’1 al 4 settembre a Paestum

Campania Stories è un evento dedicato esclusivamente alla stampa specializzata nazionale e internazionale ed è il primo evento organizzato post emergenza Covid. L’evento enologico è stato organizzato per dare modo alla stampa di degustare i vini della Campania della prossima annata e di scoprire il territorio irpino attraverso le realtà dei produttori presenti.

Campania Stories si svolgerà dall’1 al 4 settembre presso Mec Paestum Hotel e Hotel Cerere a Paestum e le aziende partecipanti saranno circa 80 aziende vitivinicole.

Campania Stories 2020 si svolgerà a Paestum

Campania Stories 2020

Campania Stories 2020: le cantine irpine presenti all’evento

Le cantine della provincia di Avellino che saranno presenti all’evento sono le seguenti:

  • Amarano
  • Antico Castello
  • Bambinuto
  • Barbot Stefania
  • Bellaria
  • Borgodangelo
  • Canonico e Santoli
  • Cantine dell’Angelo
  • Colli di Lapio
  • Contrade di Taurasi
  • De Gaeta
  • Delite
  • Di Marzo
  • Di Meo
  • Di Prisco
  • Donnachiara
  • Ferrara Benito
  • Feudi di San Gregorio
  • I Capitani
  • I Favati
  • Il Cancelliere
  • Le Masciare
  • Nativ
  • Passo delle Tortore
  • Perillo
  • Pietracupa
  • Regina Collis
  • Rocca del Principe
  • Tecce Luigi
  • Tenuta Cavalier Pepe
  • Tenuta del Meriggio
  • Tenuta Sarno 1860
  • Tenuta Scuotto
  • Tenuta di Pietrafusa
  • Terre D’Aione
  • Traerte
  • Vesevo
  • Vigne Guadagno
  • Villa Diamante
  • Villa Raiano
Campania Stories 2020

Campania Stories 2020

Cosa prevede la manifestazione

Il programma di Campania Stories prevede tasting tecnici per l’assaggio dei vini delle aziende partecipanti da parte della stampa, un tour su tutto il territorio regionale per visitare le cantine e conoscere da vicino i produttori. L’evento vuole dare la possibilità di creare un dialogo tra il patrimonio artistico, storico e naturalistico della Regione Campania insieme ad un tratto caratteristico che contraddistingue questo territorio: il vino.

Durante i giorni in cui si svolgerà l’evento è prevista una tappa al Parco Archeologico di Paestum.

L’ultimo giorno di Campania Stories (venerdì 4 settembre) si svolgerà il tradizionale momento dedicato agli operatori di settore di tutta Italia dove sarà possibile degustare i vini proposti in assaggio dalle aziende partecipanti. Le fasce disponibili sono 3: dalle ore 14:30 alle 16:30, dalle 17:30 alle 19:30, dalle 20:30 alle 22:30.

Durante l’evento gli argomenti di discussione riguarderanno gli aggiornamenti sui dati di produzione e di filiera, la valutazione delle annate dei vini bianchi e dei rossi dell’ultimo ventennio. Ci saranno novità per quanto riguarda la valutazione delle annate: per ogni millesimo una valutazione in ventesimi, relativa alla media qualitativa e al potenziale evolutivo in generale sarà accompagnata da parole chiave riconducibili allo specifico carattere climatico ed espressivo oltre ad indicazioni sulle finestre di consumo consigliabili per ciascuna annata.

Campania Stories 2020 è un’edizione speciale perchjé si pone come obiettivo quello di rilanciare la promozione del vino campano nel mondo.

L’evento è promosso da Miriade & Partners, dalle 80 aziende partecipanti in collaborazione con AIS Campania e con il sostegno della Regione Campania.

Consorzio Tutela Vini d’Irpinia delucida la situazione attuale causata dall’emergenza Covid-19

Con la chiusura forzata del canale HoReCa, strumento della commercializzazione dei vini, il mondo del vino è in forte crisi a causa dell’emergenza Covid-19.

Stefano di Marzo, presidente del Consorzio Tutela Vini d’Irpinia dichiara:

L’arresto del flusso degli ordini ha generato un effetto drammatico sulla liquidità delle aziende, i cui riflessi si ripercuoteranno presto sulla produzione, per la difficoltà oggettiva da parte delle aziende di far fronte agli impegni finanziari scaturenti dalla gestione ordinaria che, nonostante il virus, restano invariati.

Le nostre attività agricole non possono essere abbandonate, così come le attività connesse alla cura dei vini in cantina. Ma la chiusura forzata dei ristoranti ha bloccato gli incassi, anche quelli relativi a forniture pregresse in attesa di pagamento.

Un effetto domino che può causare un vero e proprio shock dell’intera filiera produttiva, da sempre indicata come uno dei comparti guida per il Made in Italy nel mondo.

I ritardi negli interventi pubblici a sostegno delle imprese aggravano il quadro, a fronte di una condizione finanziaria che giorno per giorno non potrà che deteriorarsi rapidamente.

Gli imprenditori della filiera, dunque, si ritrovano senza sbocchi di mercato, senza una previsione per il futuro fattibile e concreta con la consapevolezza dei contraccolpi delle dinamiche di consumo future.

È necessario arginare la crisi incombente e dare una prospettiva progettuale per salvare la situazione drammatica che si sta prospettando.

È necessario un intervento che aumenti la liquidità per poter far fronte alle scadenze e ai pagamenti che continuano ad esserci nonostante l’emergenza e lo stallo finanziario dovuto all’emergenza Covid-19.

È necessaria l’attivazione della misura vendemmia verde finalizzata nel far diminuire la quantità di uve disponibile per la prossima vendemmia e nel ridurre i rischi di caduta dei rendimenti economici dei piccoli vignaioli.

Il tutto dovrebbe essere accompagnato da una semplificazione delle procedure per poter accedere alle varie proposte di sostegno che dovrebbero essere di facile accesso, contrariamente a come sta accadendo.

Emergenza Covid-19: il settore vitivinicolo irpino è in crisi

Ecco cosa sta accadendo in Campania nel settore vitivinicolo

Stefano di Marzo prosegue:

Dobbiamo fare appello alla convinzione con la quale iniziammo ad investire nelle nostre cantine, restando fedeli al valore delle nostre denominazioni, per l’Irpinia, che è riuscita ad affermarsi sullo scenario nazionale ed internazionale non in virtù di fenomeni modaioli e passeggeri, ma per un sostanziale valore qualitativo insito nella sua variegata espressione produttiva.

Un lavoro tenace e costante che non possiamo permetterci di veder andare perduto, tenendo bene in mente quanti grandi uomini hanno dedicato la vita a creare il patrimonio di reputazione che la nostra terra incorpora.

#iobevoirpino: un invito all’acquisto di prodotti italiani

Amalia Leo, Ambasciatrice dell’Associazione Nazionale Città del vino e sommelier insieme a Vincenza Luciano, Consigliera di Parità, con il patrocinio della Provincia di Avellino hanno dato vita ad una campagna social a sostegno del settore vitivinicolo irpino, consigliando di acquistare e consumare i nostri prodotti.

#iobevoirpino nasce dalla grave situazione economica che ha fermato tutto: chiusura forzata di ristoranti, enoteche e bar che si è estesa a numerose disdette di consegne estere a causa delle difficoltà logistiche.

Io bevo italiano: nasce l'hashtag che invita all'acquisto di prodotti italiani

Resistiamo alla crisi economica acquistando vini irpini

Come sappiamo in Irpinia un introito economico rilevante è caratterizzato dalla produzione e dalla vendita di prodotti enologici.

Ci troviamo di fronte a numerose cantine, che rappresentano la maggioranza nel territorio, che sono a gestione familiare o sono piccole imprese e che hanno una produzione minore rispetto a quelle più grandi e più note anche oltre confine irpino.

Lo stop da Covid-19 rischia di far chiudere i battenti a molte di queste realtà, che rappresentano oltre che una valorizzazione del territorio anche una risorsa economica che innesca altri settori economici che ruotano intorno alla produzione e alla vendita di prodotti vitivinicoli: è una catena di montaggio.

Per cercare di limitare i danni che inevitabilmente hanno sconvolto e continueranno a sconvolgere l’economia mondiale cerchiamo di difendere e proteggere i nostri prodotti, acquistandoli e consumandoli a casa, per ora.

Scegliamo di bere irpino e cerchiamo di resistere!

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