Grottaminarda: si scioglie l’amministrazione comunale, una sorte preannunciata
Grottaminarda commissariata dalla dottoressa Rosanna Gamerra per la provvisoria amministrazione del Comune.
Ciò che ha determinato lo stato di cose attuali è dipeso dalle dimissioni di 8 consiglieri: Marcantonio Spera, Virginia Pascucci, Marilisa Grillo, Lucio Lanza, Rocco Lanza, Franca Iacoviello, Michelangelo Bruno e Doralda Petrillo.
Tale gesto non è giunto come un fulmine a ciel sereno, come a molti piace pensare o credere, ma è stata una conseguenza a continue richieste disattese, che non hanno permesso una serenità tale, per poter continuare a gestire il paese in modo consono.
I malesseri erano stati messi nero su bianco già mesi fa. È doveroso riportare integralmente il primo documento perché per poter delineare un quadro comprensibile a tutti è necessario e giusto procedere con ordine, soprattutto cronologicamente. Il documento attesta chiaramente, da parte di coloro che amministravano la comunità, la voglia di avere una serenità di agire che nella realtà non c’era, per motivazioni note a tutti, cittadini compresi.
In breve, il documento attesta l’intenzione di non voler distruggere come è accaduto ma di voler trovare una soluzione per evitare ciò che inevitabilmente si è verificato.
La lettera integrale scritta da Marilisa Grillo, Virginia Pascucci e Marcantonio Spera ad Angelo Cobino
La prima lettera scritta da Marilisa Grillo, Virginia Pascucci e Marcantonio Spera indirizzata ad Angelo Cobino risale al 9 settembre del 2021 e afferma quanto segue:
Carissimo Sindaco,
ti consegniamo in maniera privata questo documento sottoscritto da noi tre assessori, in quanto riteniamo di dover rivedere le nostre comuni posizioni politico-amministrative dopo le consultazioni da te volute, ed espletate, nei giorni scorsi.
La decisione di affidare ad uno scritto queste nostre decisioni nasce dalla profonda delusione maturata nel corso della riunione serale del 07/09/2021 durante la quale abbiamo constatato che le problematiche politico-amministrative emerse dagli incontri e le conseguenti possibili soluzioni non erano state né affrontate né trattate, vanificando le nostre riflessioni fatte in maniera individuale e privata in merito alle tue convocazioni.
La riunione di maggioranza, lungi dall’essere un’occasione di crescita, maturità, consapevolezza e serietà amministrativa, per l’ennesima volta si è rivelata il solito teatrino degli ultimi tempi.
Speravamo di inaugurare con te un nuovo modus operandi fattivo e costruttivo su tutti i fronti designando una nuova linea politico-amministrativa; purtroppo non è stato così. Avevamo avuto l’impressione che tu avessi compreso il profondo malessere di tutti, che tu fossi pronto a compiere passi ben precisi, pur senza recare danno a nessuno e, invece, sei andato ancora una volta nella direzione opposta.
Dopo quest’ultima riunione, rivelatasi insoddisfacente e deludente, dentro di noi è aumentata la consapevolezza che siamo di fronte ad una crisi d’identità, di credibilità, di ruolo e di progettualità. Ci sentiamo chiusi in un recinto fatto di false e ipocrite condizioni che non garantiscono una felice e serena convivenza. Questo era il momento di operare scelte nette e determinate per uscire da questa crisi ma, al contrario, sono chiari solo i tentennamenti, le ipocrisie e le corse in avanti senza condivisioni.
Pertanto chiediamo:
- incontri fissi di giunta e maggioranza bisettimanali con orari flessibili ma più lunghi, eventualmente anche il fine settimana, per venire incontro alle esigenze di tutti;
- nel pieno rispetto delle deleghe assegnate, le decisioni assunte a seguito di un confronto collegiale ragionato e condiviso, siano definitive;
- nessuna delega in bianco;
- rispetto di tutte le decisioni già prese nel mese di luglio;
- interlocuzioni dirette tra gli Amministratori e Capi Settori;
- rivedere le deleghe in modo tale da evitare possibili sovrapposizioni;
- le decisioni prese nelle riunioni di maggioranza e condivise vengano comunicate agli assenti che ne prenderanno atto.
Non siamo più disposti a subire ritardi nell’azione amministrativa, strumentalizzazioni ed inutili prese di posizione.
Ci auguriamo che questo nostro documento possa essere utile ad aprire nuovamente una riflessione seria e costruttiva volta a ripristinare il clima di concordia e collegialità ormai perse da diversi mesi.
Marilisa Grillo
Virginia Pascucci
Marcantonio Spera
Dalla lettera si evince il desiderio e la necessità di agire secondo i poteri conferiti legalmente per ciò che concerne le figure amministrative di ciascuno. Un documento chiaro che denota la sincerità degli intenti, a fronte di un modus operandi che nella realtà si stava svolgendo con abuso di potere fatto da terze parti che, probabilmente, sulla carta e quindi legalmente tali poteri non avevano.
Inutile dire che tale lettera non ha avuto risposta. Il silenzio in molti casi è più eloquente di mille parole e spesso mette in luce ciò che con le parole potrebbe essere celato.
Leggendo il documento si evince un disagio unanime che scaturisce dall’impossibilità di agire per come si dovrebbe e per come legalmente è stato concesso agli Assessori attraverso elezioni e non per grazia ricevuta. Sembra paradossale che degli Assessori nel pieno dei loro poteri chiedano di poter agire per come legalmente gli è dovuto. Nell’assurdo spesso emerge una triste realtà, che tutti conoscono e che è diventata la normalità ma che tale non è.