zampone tradizione

Lenticchie e zampone: qualche curiosità storica

I rituali di Capodanno invocano la buona fortuna e la prosperità. La valenza del buon augurio è riflessa nei cibi che devono essere ricchi e appariscenti, abbinati allo spirito di festa che tende a dare una forma vistosa alla tavola.

Un insaccato ci stava bene per fare festa e doveva essere il migliore. Un cotechino per esempio non è un piatto fine ma fa la sua figura.

Lo zampone con lenticchie, da molti, è considerato l’accostamento migliore. Lo zampone si compone di polpe varie: guanciale, gola, spalla cotenna che vengono compresse nella zampa anteriore  del suino insieme ad aromi. La cottura richiede attenzione perché lo zampone deve essere cotto a puntino quando lo si porta in tavola e deve restare integro.

Lenticchie e zampone: la tradizione

Perché a capodanno è trazione mangiare zampone con le lenticchie?

Come nasce la tradizione di mangiare lenticchie e zampone

Zampone e lenticchie  rappresenta l’augurio per antonomasia .

Lo zampone ha almeno 400 anni. Si narra infatti che nel XVI secolo la Mirandola, feudo dei Pico per ben quattro secoli, i paesani, assediati nella rocca dai soldati di Papa Giulio II della Rovere, si davano da fare per mettere da parte più provviste possibile. Insaccavano a più non posso carni suine e non sapendo più dove metterle, decisero d’infilare perfino nella pelle delle zampe anteriori del maiale, portandole poi a stagionare nei depositi capienti del castello. Così nacque lo zampone anche se la vicenda è da verificare.

Il connubio perfetto è quello di accoppiarlo con le lenticchie. Le lenticchie infatti simboleggiano soldi e una volte cotte assumono un colore tra il bronzo e il ramato proprio come le monete di un tempo.

Le lenticchie, si dice, che abbiano ispirato l’inventore delle lenti (lens) da cui deriva il termine italiano di uso comune. Le lenticchie sono una pietanza sana e nutriente: 100 grammi infatti equivalgono a 200 grammi di carne rossa per quanto riguarda l’apporto calorico.

Un tempo però non tutti le ritenevano salutari ma pesanti e difficili da digerire e in molti preferivano assumere le fave che erano più diffuse in cucina.

Pellegrino Artusi diceva:

Per contorno agli zamponi sono assai apprezzate, tirate a vapore dopo cotte nell’acqua, con burro o sugo di carne.

Ecco come nasce la tradizione di mangiare lenticchie e zampone.

Scroll to top