Nelle ultime ore in Irpinia sono stati analizzati 414 nuovi tamponi di cui sono risultati positivi al Covid-19 nuovi 3 casi.
I risultati pervenuti dall’ASL di Avellino sono i seguenti:
- 3 nel Comune di Ariano Irpino
L’ASL di Avellino e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno stanno mettendo a punto, insieme alla Regione Campania e agli altri enti coinvolti, in primis il Comune di Ariano Irpino per quanto riguarda il Piano Screening sierologici.
Una volta definiti i dettagli questi saranno resi noti alla cittadinanza, specificando nuovi piani e tempistiche.
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Covid-19 in Irpinia: nuovi 106 tamponi naso-faringei sono risultati positivi
Dagli ultimi tamponi naso-faringei effettuati in Irpinia, 1.026, sono risultati positivi al Covid-19 nuovi 106 casi.
I risultati pervenuti dall’ASL di Avellino sono i seguenti:
- 13 residenti nel comune di Ariano Irpino
- 3 residenti nel comune di Atripalda
- 10 residenti nel comune di Avella
- 2 residenti nel comune di Avellino
- 3 residenti nel comune di Cervinara
- 1 residente nel comune di Cesinali
- 1 residente nel comune di Flumeri
- 1 residente nel comune di Fontanarosa
- 2 residenti nel comune di Gesualdo
- 5 residenti nel comune di Grottaminarda
- 2 residenti nel comune di Lioni
- 1 residente nel comune di Mirabella Eclano
- 13 residenti nel comune di Montoro
- 1 residente nel comune di Pratola Serra
- 2 residenti nel comune di Quadrelle
- 2 residenti nel comune di Quindici
- 1 residente nel comune di Roccabascerana
- 8 residenti nel comune di Rotondi
- 1 residente nel comune di San Nicola Baronia
- 4 residenti nel comune di San Sossio Baronia
- 2 residenti nel comune di Santa Lucia di Serino
- 1 residente nel comune di Santo Stefano del Sole
- 3 residenti nel comune di Savignano Irpino
- 6 residenti nel comune di Serino
- 8 residenti nel comune di Solofra
- 3 residenti nel comune di Sperone
- 2 residenti nel comune di Sturno
- 4 residenti nel comune di Villanova del Battista
- 1 residente nel comune di Volturara Irpina
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Roberta Gaeta chiede patto tra Comune e associazioni
Le Associazioni di volontariato, come la Comunità di Sant’Egidio, sono risorse preziose per il sostegno agli ultimi, ai senza fissa dimora, a tutti coloro che non hanno voce. Ritengo indispensabile che tra queste realtà e l’Amministrazione comunale di Napoli venga siglato un vero e proprio Patto, che coinvolga anche le Asl, per conoscere al meglio tutti i problemi dei singoli territori, così da coordinare gli interventi e individuando ogni possibile soluzione ai fenomeni derivanti da una povertà in continua e inesorabile crescita. Quella dei senza fissa dimora è una realtà che non deve essere taciuta o, peggio, nascosta, ma va affrontata concretamente con il contributo di tutti coloro che quotidianamente si fanno carico dei bisogni dei più fragili.” Lo ha dichiarato Roberta Gaeta, consigliera regionale di Demos.
“Povertà non può essere sinonimo di degrado – ha aggiunto la consigliera Gaeta –. Quest’ultimo è una inevitabile conseguenza di quando società e istituzioni non prendono atto delle condizioni di estremo bisogno in cui oggi versano tante persone rimaste ai margini di tutto, vittime incolpevoli di una società che li respinge, che li vorrebbe quasi invisibili, nascondendoli e negando la loro esistenza. Ai volontari che offrono un sostegno indispensabile ogni giorno, dalla distribuzione dei pasti, a un posto sicuro dove trascorrere la notte, fino all’ascolto dei problemi di chi non ha né famiglia né casa, va il mio sentito ringraziamento per l’instancabile attività che rende la nostra Città un posto migliore.
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Guardia dei Lombardi,
Pignataro: «Giandonato lascia scoperto un pezzo di cielo»La comunità di Guardia dei Lombardi piange per la scomparsa dell’indimenticato sindaco Giandonato Giordano. L’amico Salvatore Pignataro, guardiese e giornalista come lui ricorda l’uomo e il politico.
«Mi è difficile descrivere in poche battute chi era Giandonato Giordano. Un padre di famiglia esemplare, un politico colto, onesto, ricco di impegno e passione per la sua terra. Un intellettuale, giornalista e scrittore.
Giandonato Giordano era una persona equilibrata e intelligente che ha sempre cercato di sostenere con ostinazione tutte le dinamiche che potessero essere utili al territorio ed ai cittadini. Soprattutto nei suoi ruoli istituzionali: sindaco, consigliere comunale e recentemente in veste di consigliere provinciale si è sempre battuto a favore del suo territorio.
Era un uomo ancorato ai valori della famiglia, alla politica intesa come bene comune. Negli anni ho avuto modo di interfacciarmi sui problemi legati alla nostra comunità e all’Irpinia in generale. Spesso ho trovato in lui un interlocutore lucido e valido, dotato di una intelligenza acuta e di un intuito straordinario. Non si riservava mai di dare consigli. Su tutto.
E poi, Giandonato era innamorato della Politica. Quella vera. Lontano dal compromesso e dagli interessi di bottega. Per questo era pungente e critico con chi definiva “i mestieranti della politica” spesso arroganti e mediocri.
Giandonato era un profondo conoscitore e osservatore del territorio. La sua cultura, i suoi rapporti infiniti sul territorio gli permettevano di focalizzare i problemi di natura politica, sociale ed economica.
Era pronto a dare il suo contributo in maniera silenziosa ma incisiva. Il suo garbo nelle relazioni interpersonali penetravano subito anche nel cuore di chi non lo conosceva. Il suo punto forte era quello di dialogare e ascoltare tutti, prima di trarre un giudizio.
Ricordo, soprattutto, nel periodo del suo mandato di sindaco, dal 2001 al 2011, di aver condiviso con lui tante iniziative culturali e sociali. Era pronto a sostenere le iniziative nobili per la sua comunità senza mai tirarsi indietro.
Voglio ricordare che Giandonato ha avuto un legame sincero e affettuoso con la mia famiglia, in particolare con mio padre, che essendo dipendente comunale, era tra le sue persone di fiducia all’interno del Comune.
Ricordo il suo impegno da sindaco nelle battaglie contro la discarica sul Formicoso e sui temi importanti che hanno afflitto la comunità locale e Altirpina. Più volte ho letto i suoi articoli di fondo e le sue pubblicazioni: dagli editoriali sul Corriere dell’Irpinia fino al suo libro “Una vita d a Sindaco” per finire con il libro “È verde il Paradiso” proprio quel Paradiso in cui è andato troppo presto.
Ricordo la scomparsa di Giandonato con tanta tristezza nel cuore. Proprio qualche mese fa gli avevo inviato un messaggio, per essere discreto, chiedendogli come stava e di disporre nel caso in cui avesse avuto bisogno di qualcosa. Malgrado qualche divergenza negli ultimi tempi, su questioni politico-istituzionali, non si è mai spezzato il filo del rispetto e della stima personale.
Voglio infine citare un vecchio adagio che recita: “La perdita di un amico è come la caduta di un grande albero: lascia scoperto un pezzo di cielo”. Giandonato lascia un vuoto immenso nella sua comunità e in Irpinia. Era un galantuomo e soprattutto un amico».
Salvatore Pignataro
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