L’AORN Moscati di Avellino, l’Istituto di Ricerche Genetiche BIOGEM di Ariano Irpino, l’Azienda Ospedaliera San Pio di Benevento e l’Ospedale Cotugno di Napoli hanno analizzato complessivamente 482 tamponi.
Dalle analisi effettuate è risultato positivo al Covid-19 un solo caso positivo.
L’ASL di Avellino ha comunicato i seguenti risultati:
- 1 nel Comune di Casalbore, contatto di un caso già risultato positivo
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Covid-19 in Irpinia: nuovi 137 tamponi naso-faringei sono risultati positivi
Dagli ultimi tamponi naso-faringei effettuati in Irpinia, 1.220, sono risultati positivi al Covid-19 nuovi 137 casi.
I risultati pervenuti dall’ASL di Avellino sono i seguenti:
- 1 residente nel comune di Aiello del Sabato
- 4 residenti nel comune di Ariano Irpino
- 5 residenti nel comune di Atripalda
- 6 residenti nel comune di Avella
- 17 residente nel comune di Avellino di cui uno è ricoverato presso l’AORN Moscati di Avellino
- 5 residenti nel comune di Baiano
- 8 residente nel comune di Bonito
- 13 residenti nel comune di Candida contatti di un positivo
- 1 residente nel comune di Carife
- 1 residenti nel comune di Casalbore
- 1 residente nel comune di Contrada
- 1 residente nel comune di Cassano Irpino
- 2 residenti nel comune di Cervinara
- 1 residente nel comune di Cesinali
- 1 residente nel comune di Chiusano di San Domenico
- 2 residenti nel comune di Flumeri
- 1 residente nel comune di Forino
- 1 residente nel comune di Frigento contatto di un positivo
- 4 residenti nel comune di Gesualdo di cui uno è contatto di un positivo
- 1 residente nel comune di Grottaminarda
- 4 residenti nel comune di Lauro
- 1 residente nel comune di Manocalzati
- 2 residente nel comune di Montecalvo Irpino
- 1 residente nel comune di Montefredane
- 3 residenti nel comune di Montella
- 1 residente nel comune di Montemiletto
- 2 residenti nel comune di Mugnano del Cardinale
- 6 residenti nel comune di Ospedaletto d’Alpinolo
- 1 residente nel comune di Pietradefusi
- 1 residente nel comune di Quindici di cui uno è ricoverato presso l’AORN Moscati di Avellino
- 5 residenti nel comune di Rotondi
- 1 residente nel comune di San Michele di Serino
- 1 residente nel comune di San Potito Ultra
- 1 residente nel comune di Sant’Angelo all’Esca
- 2 residenti nel comune di Serino
- 1 residente nel comune di Sirignano
- 2 residenti nel comune di Sperone
- 21 residenti nel comune di Sturno di cui quattro sono contatti di un positivo e uno è ricoverato presso il Frangipane di Ariano Irpino
- 3 residenti nel comune di Taurasi
- 1 residente nel comune di Tufo
- 1 residente nel comune di Vallata
- 3 residenti nel comune di Venticano
- 1 residente nel comune di Villamaina
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Facciamo chiarezza sul Coronavirus: parla l’infettivologo e docente Claudio Ucciferri
Supermercati svaligiati, disinfettanti e mascherine esaurite, paura e rabbia nei confronti di chi proviene dalla Cina, paura di morire con questa nuova epidemia: ma sappiamo la verità? Questo periodo è un ottimo terreno di coltura per un virus molto severo, che provoca danni gravi, un virus per cui ancora non abbiamo completamente sviluppato gli anticorpi tanto da avere costanti recidive: il virus della disinformazione.
La giusta profilassi per proteggersi è ascoltare il parere degli esperti, è ciò che noi abbiamo fatto chiedendo al professore Claudio Ucciferri, infettivologo e docente presso la facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi del Molise, di aiutarci a fare chiarezza su questo nuovo Coronavirus che tanto ci sta spaventando.
1. Per prima cosa vorrei chiederle: che cos’è un Coronavirus?
Partiamo dall’inizio. Il Coronavirus è un virus a RNA e non un retrovirus (come invece è quello dell’AIDS); è un virus che causa normalmente infezioni respiratorie e si trasmette attraverso le goccioline di Flügge, quindi con lo starnuto o con la tosse, insomma, con le goccioline grosse.
2. Spesso si è sentito parlare della correlazione con gli animali e del salto di specie che può aver fatto il virus per arrivare fino a noi: è possibile anche in questo caso?
Sì, i Coronavirus sono virus respiratori diffusi sia negli animali che nella specie umana, ne esistono diversi, è una famiglia abbastanza ricca e normalmente causano condizioni comuni come il raffreddore. In alcuni casi provocano patologie più severe come è stato per la SARS o per la MERS. Essendo presenti sia in animali che nell’uomo, ed essendo virus a RNA con alta possibilità di mutare, possono infettare gli umani e quindi diventare dei virus a diffusione interumana.
3. Avendo sintomi simili alla comune influenza stagionale, molte persone al primo raffreddore si preoccupano di aver contratto questo nuovo Coronavirus; molti si stanno preoccupando perché pare che ci possano essere dei pazienti asintomatici: come mai?
Nella maggior parte dei pazienti, circa l’80% secondo i dati in nostro possesso, questo tipo di Coronavirus – SARS COV-2 – si presenta asintomatico o paucisintomatico, cioè i sintomi sono molto lievi. Bisogna considerare, infatti, che membri della stessa famiglia di questo virus sono responsabili di almeno 1/3 dei raffreddori comuni. È, ovviamente, facile fare una diagnosi sui pazienti che hanno sintomi, coloro che non hanno sintomi non vengono sottoposti a screening e non viene fatto loro il tampone, e potrebbe essere che superino la cosa come un semplice raffreddore anche perché il paziente asintomatico è ritenuto un paziente con bassa capacità di poter infettare.
4. Si sta sviluppando un vaccino che possa prevenire questo virus: ma fino a quel momento che tipo di terapia sta risultando efficace nei pazienti affetti da SARS COV 2?
Il vaccino in studio è una terapia di tipo profilattico, cioè si può somministrare per evitare di acquisire l’infezione, non è un vaccino terapeutico che la cura. La terapia che viene effettuata nei pazienti con infezione severa da SARS COV 2 è una terapia fatta con antivirali che agiscono su meccanismi diversi o che agiscono su anticorpi monoclonali attualmente ricavati da pazienti guariti che sembrano avere una buona efficacia.
5. I virus vanno incontro a modificazioni genetiche: questa cosa potrebbe capitare anche in questo caso e potrebbe rallentare lo sviluppo di una cura?
I virus sono agenti biologici che hanno la capacità di avere delle mutazioni, quelli a RNA sono virus che almeno in linea generale tendono a cambiare un po’ di più. Per esempio un virus a RNA è quello che causa l’influenza e ogni anno dobbiamo rifare il vaccino perché il virus che gira nella popolazione è cambiato rispetto all’anno precedente, allo stesso modo anche questo Coronavirus cambia. Queste mutazioni sono più spiccate nei virus che colpiscono più specie perché questo gli permette di mescolarsi più facilmente e quindi di acquisire delle strutture virali che sono diverse da quelle precedenti in circolazione e verso cui il nostro sistema immunitario non è preparato.
6. La principale paura di tutti è la letalità: ma è davvero così letale?
La gravità dei sintomi è maggiore negli anziani e la mortalità nei paesi al di fuori della Cina è dell’1% che è una mortalità bassa è chiaro che su un milione di casi l’1% può sembrare un numero grande, ma bisogna considerare questo virus con una certa razionalità: le complicanze gravi avvengono nei pazienti debilitati che, purtroppo, anche se fossero colpiti dall’influenza avrebbero, probabilmente, gli stessi esiti. È necessario essere consapevoli della reale patogenicità degli agenti biologici e, come abbiamo già detto, il paragone corretto può essere fatto con il virus influenzale, ci sono molte caratteristiche di tipo epidemiologico e clinico simili.
7. Stanno andando a ruba le mascherine, vengono indossate ovunque anche in parlamento: ma sono davvero efficaci?
Come emanato dal Ministero, le nostre abitudini non devono cambiare mettendo la mascherina. Considerando come si trasmette il virus, non è la mascherina che ci fornisce protezione. Le goccioline di Flügge che contengono i virus hanno una distanza di trasmissione che in genere è entro un metro/un metro e mezzo, avere comportamenti civili corretti come lavarsi spesso le mani o starnutire nel gomito sono più che sufficienti per contenere la diffusione della malattia, ma fondamentalmente sono quelle norme che dovremmo rispettare anche per l’influenza comune.
8. Lei ritiene che le misure prese dal Governo siano state efficaci?
Le misure che ha preso il Governo e anche le Regioni non solo sono efficaci, ma in alcuni casi sono anche risultate un po’ eccessive. Il nostro SSN ha risposto, per le misure di contenimento, in maniera adeguata ad una crisi che non ci aspettavamo, ma che è stata di questa portata in quanto gli ospedali hanno fatto da cassa di risonanza. Attualmente le indicazioni date dal Ministero sono più che sufficienti per contenere la malattia. Teniamo presente che la Cina sta contenendo un’epidemia molto più grande e in condizioni molto più sfavorevoli rispetto a quelle in cui ci troviamo noi; potremmo aspettarci altri casi nei prossimi giorni, ma potremmo pensare anche che a breve l’epidemia potrebbe essere confinata o addirittura scomparsa. Le teorie complottiste sono molto fantasiose, ma non servono: il virus non ne ha bisogno, ce la fa da solo.
9. Se dovesse dare un consiglio ai medici di base?
Attenersi ai protocolli e alle procedure emanate dalla Società Italiana di Malattie Infettive in accordo con il Ministero della Salute che danno dei criteri per poter porre il sospetto di sindrome da COVID 19. Il criterio epidemiologico: provenire da una delle aree focolaio della Cina (cosa attualmente difficile considerate le misure prese) o da un contatto con una persona che ha avuto l’infezione in Italia. Ma attenzione: essere stati nel paese vicino a quello colpito non significa essere un soggetto a rischio perché il virus si trasmette con un contatto stretto. I colleghi poi dovrebbero cercare di evitare che i malati giungano in ambulatorio col rischio di poter infettare gli altri (questo vale sia per l’influenza che per la sindrome respiratoria COVID 19), e comunicare telefonicamente con i pazienti così da poter fare una buona anamnesi epidemiologica che può consentire di capire il grado di rischio del paziente.
Giochiamo al vero o falso con il Prof Claudio Ucciferri
- Tutti i cinesi sono portatori del virus. Assolutamente Falso.
- Gli antibiotici proteggono dal virus. Falso.
- Lavarsi più spesso le mani e rispettare le norme igieniche può prevenire contagio e diffusione del virus. Vero, come anche per la normale influenza.
- Se ho la tosse o il raffreddore corro dal medico di famiglia perché potrei aver contratto il Coronavirus. Falso. Decisamente no, ma questo vale anche per la comune influenza.
- Se provengo da una zona focolaio devo informare le autorità competenti. Vero.
- Ora non potremo mai più acquistare prodotti Cinesi (ma neanche Lombardi o Veneti). Assolutamente falso, questo sarebbe fare razzismo.
Gilda Ciccarelli
8 comments on Tamponi positivi in Irpinia: aggiornamenti dell’1 e 2 giugno
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