40 e sto è un folle spettacolo di Andrea Delogu e Rossella Rizzi, che racconta le donne alla soglia dei 40 anni: il giro di boa, la crisi e la rinascita, la libertà e le battaglie contro i luoghi comuni.
Districandosi tra bizzarri pretendenti, traslochi, social, supermercati per single, Max Pezzali, paparazzi, viaggi, libri auto fogli di giornale…Andrea Delogu attinge a piene mani dalla sua vita privata, raccontandosi senza filtri in un esilarante flusso di coscienza in cui il pubblico si riconoscerà.
In questo sorprendente viaggio, Andrea si metterà a nudo trascinandoci nella sua nuova vita, quella di una quarantenne che, riappropriatasi della propria indipendenza, si metterà in gioco esplorando le mode, i vizi e le ossessioni di questa strana epoca che viviamo.
Sorpresa dall’approccio e le aspettative degli uomini, dal giudizio di una società che ti vuole madre a tutti i costi e dal seduttivo desiderio di sentirsi accettata, Andrea capirà che quando compi 40 anni si gioca un’altra partita. Dove è in palio la cosa più importante di tutte: la libertà di essere sé stessi.
Trasversale, pungente, stravagante. Andrea Delogu non le manda a dire. E ce n’è per tutti, giovani e meno giovani, uomini e donne, madri e padri, femministe arrabbiate, poliamorosi convinti, animalisti in crisi, hippy mancati e monoteisti part-time.
Arriva al Teatro Cilea Andrea Delogu col suo spettacolo 40 e sto che sarà in scena i giorni 16 e 17 dicembre alle ore 21.
You Might also like
-
Il palazzo delle donne di Laetitia Colombani
Il palazzo delle donne (2021) è l’ultimo romanzo di Laetitia Colombani, pubblicato dalla casa editrice Nord.
Solène è una delle protagoniste del romanzo che giunge al palazzo delle donne, ai nostri giorni, spinta dalla disperazione e da un trauma vissuto che l’ha turbata. Lei è un avvocato di successo finché un giorno un suo cliente,Saint-Clair, avendo perso la causa si lancia dalla finestra del tribunale.
L’uomo, accusato di frode fiscale, era stato indagato e la sentenza ricevuta prevedeva carcere e diversi milioni di euro da versare tra risarcimenti e interessi. Il disonore e la riprovazione sociale, erano troppo difficili da sopportare per Saint-Clair. Da questo è scaturito il folle gesto che è stato squarciante per Solène.
Il prezzo da pagare per qualcuno che rinuncia come una sorta di eredità passa inevitabilmente a chi resta in vita.
Saint-Clair si è lanciato verso il parapetto di vetro e l’ha scavalcato.
È precipitato dal sesto piano del Palazzo di Giustizia.
Per alcuni istanti che le sono sembrati eterni, il corpo di lui è rimasto sospeso nel vuoto. Poi si è schiantato sul pavimento, ventotto metri più sotto.
Che cos’è accaduto in seguito, Solène non lo ricorda. Sono solo immagini sparse, al rallentatore. Deve avere urlato, sicuramente, prima di accasciarsi.
Quando si è svegliata, era circondata da pareti bianche.
Il medico ha pronunciato queste parole: burn out. All’inizio, Solène si è chiesta se stesse parlando di lei o del suo cliente. Ci ha messo un pò a capire. Poi il filo della storia si è ricomposto.
L’immagine del suicidio del suo cliente perseguita Solène, lasciandole un senso di colpa incolmabile perché continua a pensare che avrebbe dovuto capire il suo stato di agitazione, evitando quel tragico gesto.
Saint-Clair, il suo cliente, lei lo conosceva bene: era un influente uomo d’affari indagato per frode fiscale. Della sua vita privata Solène sapeva tutto: matrimoni, divorzi, amanti, ammontare degli assegni versati alle sue ex mogli e ai figli, i regali che portava loro dai viaggi.
Solène si imbatte nel palazzo delle donne, un luogo voluto e costruito da Blanche, giovane aristocratica vissuta a Parigi durante la fine della Grande Guerra , che decide di voltare le spalle all’agio per vivere e battersi contro la povertà, la fame e l’umiliazione. Dal suo percorso nel mondo dei bisognosi decide di offrire un luogo sicuro a tutte le donne in difficoltà.
Durante il suo tempo, Blanche, si rende conto che tutti gli sforzi per aiutare i più bisognosi sono rivolti agli uomini mentre nessuno tende la mano alle donne che mendicano in strada, privandosi del cibo per darlo ai loro figli o che fuggono da mariti violenti.
Questa per Blanche è un’ingiustizia senza pari così, venendo che un palazzo in rue de Charonne è in vendita, decide di acquistare l’immobile per rendere giustizia alle donne e dando loro dignità.
Il palazzo delle donne è un libro che da voce a chi non l’ha mai avuta. In particolar modo a due eroine dimenticate.
Il libro è stato pubblicato il 21 gennaio 2021 ed è già disponibile nelle librerie.
Se vi appassionano i libri che hanno come focus le donne vi consigliamo anche la lettura de Il ballo delle pazze di Victoria Mas: un inno alla libertà delle donne.
-
Brussels Jewellery Week: la linea sottile tra l’essere fatti e il divenire
Brussels Jewellery Week mira a celebrare e mostrare il gioiello contemporaneo, una pratica creativa e innovativa che si traduce in un desiderio quasi sistematico di sperimentazione e in una rottura con i codici tradizionali della gioielleria.
MAD, Home of Creators, un luogo contemporaneo dedicato all’arte, alla moda e al design nel cuore di Bruxelles, ospiterà la prima edizione 2022.
Si prevede che saranno presenti oltre 100 designer provenienti da tutto il mondo, mentre in giro per la città gallerie, scuole di gioielleria, collettivi di artisti e studi indipendenti faranno parte di un emozionante tour alla scoperta della gioielleria contemporanea. Conferenze, workshop, performance e molto altro animeranno l’evento di 10 giorni.
inneke?! Qual è l’origine di questa parola piuttosto divertente?
All’inizio del 16esimo secolo, Bruxelles era attraversata dal fiume Zinne, che fungeva da fogna aperta, attirando quindi molti ratti. Per combattere contro questa invasione, la gente di Bruxelles – colloquialmente chiamata Brusseleirs – iniziò ad adottare cani. Questi cani, lasciati a vagare liberamente, iniziarono a mescolarsi e riprodursi e abbastanza rapidamente un numero enorme di bastardi prese possesso della città. Per sbarazzarsi di loro, gli abitanti decisero di annegarli nello Zinneke, un braccio del fiume Zinne. Gli zinnekes erano quindi, in origine, questi piccoli bastardi, senza razza e destinati ad annegare nel fiume.
Per estensione, la parola zinneke è arrivata a denotare in modo peggiorativo gli abitanti di Bruxelles: un mix linguistico e culturale di identità, metà fiammingo, metà vallone, con i loro costumi e la lingua bastarda.
Ma più recentemente, la parola zinneke un tempo ingloriosa ha guadagnato consensi. Ciò che una volta era percepito come bastardizzazione, ora è una specificità riappropriata e lodata, un valore, un appello alla diversità. Più di sei residenti su dieci a Bruxelles sono di origine straniera, rendendo Bruxelles una delle città culturalmente più diverse, cosmopolite e multilingue del mondo!
Bruxelles è come un cane bastardo: mista, resiliente, vivace e non si prende troppo sul serio.
La Brussels Jewellery Week mira a incarnare questa tipica identità di Bruxelles essendo un evento artistico dinamico, gioioso e multiculturale. Un vero e proprio evento zinneke che mira ad attrarre a Bruxelles gioielli contemporanei internazionali.
Ogni creazione è una trasformazione, un divenire, non solo della materia, ma anche dell’artista. Ci viene iniettata l’ispirazione attraverso il soggetto. La materia ci rende migliori. Stiamo diventando costantemente, in corso verso l’esistenza come verso un concetto adulto, una forma finalizzata, anche se non spesso raggiunta.
Quindi cosa stiamo diventando quando creiamo? Il gioiello contemporaneo è un mezzo che ci aiuta a realizzare le nostre trasformazioni? I materiali che usiamo ci cambiano? O cambiamo i materiali?
In Fieri è lo stato esatto in cui l’essere fatto e il diventare si sovrappongono in modo significativo.
-
La musica che gira intorno continua con Katia Ricciarelli
Con il concerto di Katia Ricciarelli continua la rassegna itinerante “La musica che gira intorno” che fa parte delle tre linee del progetto turistico-culturale “Vedi Napoli e poi… torni” finanziato dalla Regione Campania con Fondi POC 2014/2020 – Piano Strategico per la Cultura e i Beni Culturali 2022 e promosso dall’Assessorato al Turismo e alle Attività Produttive del Comune di Napoli.
A cura di Ravello Creative Lab Srl, che ha affidato la direzione artistica a Peppe Barra e a Dj Uncino, “La musica che gira intorno” propone un nuovo appuntamento live ad ingresso libero (30 agosto – ore 21 presso il Parco Attaianese di Napoli) dedicato alla musica classica napoletana, folk e lirica. Infatti sarà la possente voce di Katia Ricciarelli, e il virtuosismo chitarristico del Maestro Espedito De Marino, protagonista di in una serata che si preannuncia ricca di emozioni e di pahots in memoria dei grandi autori della tradizione napoletana. I due eseguiranno le più belle canzoni della storia della musica partenopea e di omaggi a grandi artisti contemporanei.
Lo spettacolo è composto in due parti: la prima con il poliedrico e virtuoso chitarrista di Scafati Espedito De Marino in versione quartet, celebre per essere stato fino all 2003 il chitarrista del grande chansonnier napoletano Roberto Murolo ed oggi collaboratore di Katia Ricciarelli. Mentre la seconda parte dello spettacolo vedrà in scena il soprano di Rovigo che terrà il concerto dal titolo “In…Canto Napoletano”, una combinazione che interseca la grande canzone d’autore a virtuosismi per chitarra mediterrannea. A corollario arpeggi romantici in memoria di Pino Daniele, Renato Carosone, Lucio Dalla, e sulle poesie di Libero Bovio, Salvatore Di Giacomo, E.A. Mario, Totò, Paolo Morelli e tantissimi altri.
I prossimi appuntamenti:
venerdì 02 settembre Morgan & Megahertz in Bioelectric tour + Dj Uncino & Friends in Cambio Rotta live con:
Speaker Cenzou – Lucariello – Marcello Coleman – Keep It Real – Dope One – O’iank – 2Ng – Shon – Andrea D’Alessio – O’zulu – Shatto – Roberta Nasti – Geddi – Wena – Andrea Tartaglia – Rene La Diva – Aston Rico – Armouann – O’tsunami – Vincenzo Bles – Peppe Soks – Svm – Merrick & Petross – ore 21 Parco Lieti
sabato 03 settembre Marco Corvino + Toto’ Poetry Culture – ore 21 Campi Flegrei Area Pedonale
sabato 10 settembre Marco Zurzolo in “i napoletani non sono romantici” – ore 21 Villa Comunale
domenica 11 settembre Mario Maglione – ore 21 Parco Emilia Laudati.
5 comments on Teatro Cilea: Andrea Delogu con 40 e sto
Comments are closed.