The total film-maker nasce da un ciclo di seminari realizzati da Jerry Lewis per gli studenti dell’Università della California del Sud.
In queste lezioni Jerry Lewis affronta tutte le fasi relative alla preparazione di un film, dalla ricerca dei fondi alla scrittura della sceneggiatura, dal lavoro sul set al rapporto con gli attori e con la troupe fino alla delicata fase della post-produzione e del lancio pubblicitario.
In queste lezioni Lewis mostra una conoscenza perfetta del complicato meccanismo cinematografico, un’idea di cinema chiara e precisa, un fiuto incredibile da perfetto uomo d’affari e una finezza psicologica non comune nella gestione dei rapporti umani durante le diverse fasi di lavorazione di un film.
Nulla sembra sfuggire a Jerry Lewis che con questo libro ci fa entrare direttamente all’interno della sua officina creativa, svelando trucchi e segreti di un modo di fare cinema ormai scomparso e realizzando un’opera di importanza capitale sulla regia cinematografica.
Contributi di Nicolas Cage ed Enrico Ghezzi.
Jerry Lewis
Pseudonimo di Joseph Levitch.
Nato a Newark nel 1926, scomparso a Las Vegas nel 2017.
È stato uno dei più grandi comici americani del ventesimo secolo.
Inizia a esibirsi nei night e nei varietà e successivamente crea un sodalizio artistico storico con Dean Martin.
È protagonista di tantissimi film comici dagli anni Sessanta, spesso nel ruolo del Picchiatello, una sorta di personaggio innocente e ingenuo da lui creato.
Nel 1960 inizia a produrre, dirigere e recitare nei suoi film, diventando un cineasta totale adorato in Europa in particolare dalla mitica rivista Cahiers du Cinema.
Tra le sue pellicole più importanti figurano Ragazzo tuttofare, L’idolo delle donne, Le folli notti del dottor Jerryll e Il mattatore di Hollywood.
You Might also like
-
Procida: parte la sesta edizione di Art performing festival
Martedì 3 agosto, alle ore 17,00, sarà inaugurata a Procida, Capitale della Cultura 2022, la manifestazione art performing festival, ideata dal curatore Gianni Nappa ed organizzata e promossa dall’Associazione art performing festival, di cui Nappa è Presidente, e dalla Global Strategies S.r.l. L’evento si terrà nella suggestiva cornice di Palazzo d’Avalos, edificio dominante della Terra Murata, costruito nel ‘500 insieme alle mura dalla famiglia D’Avalos, governatori dell’isola fino al ‘700, trasformato in carcere nel 1830.
Da sei anni art performing festival è presente come proposta indipendente, con la volontà di scegliere gli artisti in base all’attualità dei linguaggi ed alle sperimentazioni che conducono ad una migliore comprensione del mondo che verrà, con la scelta di tematiche legate alla situazione globale culturale, sociale ed ambientale, con la partecipazione delle energie creative e di quanti credono ancora e sempre nelle capacità dell’arte di smuovere le coscienze assopite della collettività che, oramai ripiegata su problemi di sussistenza, non crede più nella possibilità di essere protagonista di un cambiamento necessario per il futuro dell’umanità.
Nelle 5 edizioni precedenti la manifestazione ha visto la partecipazione di oltre 30.000 spettatori e di circa trecento artisti provenienti dai circuiti nazionali ed internazionali delle arti visive e della performance ed ha costruito rapporti con la rete internazionale di curatori ed artisti, di festival e rassegne legate alla performance.
La scelta del tema Umanità – Il Mondo che verrà risponde all’esigenza di dare ascolto all’urlo in difesa dei diritti umani che si è levato in tutto il mondo e di affrontare in maniera concreta i problemi più rilevanti per le generazioni future.
Durante l’emergenza Coronavirus si è verificata una vera e propria “pandemia di violazioni dei diritti umani” come ha denunciato il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres in un intervento scritto per il “The Guardian”. “Gli abusi – ha aggiunto Guterres – hanno prosperato perché la povertà, la discriminazione, la distruzione del nostro ambiente naturale e altri fallimenti nell’ambito dei diritti umani hanno creato enormi fragilità nelle nostre società”.
Il Climate clock, installato sulla facciata del Ministero della Transizione ecologica a Roma, ci ricorda intanto che abbiamo meno di sette anni per agire affinché l’aumento della temperatura media globale non superi 1,5° come auspicato dall’Accordo di Parigi del 2015. Tali dati potranno variare a seconda delle azioni che saranno intraprese da governi, aziende e cittadini.
La nostra Costituzione non riconosce esplicitamente la tutela dell’ambiente come diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività. Il testo attualmente vigente dell’articolo 9 della Costituzione si limita a disporre la promozione dello “sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica” e la tutela del “paesaggio e (del) patrimonio storico e artistico della Nazione”.
La Corte costituzionale, ritenendo necessario rendere chiaro ciò che adesso è possibile ricavare solo in via interpretativa, ha presentato un disegno di legge costituzionale che intende modificare l’articolo 9 della Costituzione aggiungendo un terzo comma, dal seguente tenore:
La Repubblica tutela l’ambiente e l’ecosistema, protegge le biodiversità e gli animali, promuove lo sviluppo sostenibile, anche nell’interesse delle future generazioni.
Disegno di legge che proprio in questi giorni il ha ottenuto il primo voto positivo del Senato, La manifestazione art performing festival, con la mostra di arti visive e le performance artistiche, si prefigge di essere strumento di comunicazione con il mondo, grazie ad una vetrina di qualità per presentare agli artisti internazionali la vera accoglienza e le capacità organizzative che la nostra regione può offrire.
Art performing festival: gli artisti e i performer
Artisti in mostra:
Renata Petti, Gabriella Siciliano, Ornella Siciliano, Davide Stasino, Luigi Ambrosio, Hirotsugu Aisu, O-RING ART STUDIO.
Performer:
Massimiliano Mirabella, Salvatore Donatiello, Francesca Volpe, Loredana Iafrate, Cristina Messere, “I giovani di Procida”.
-
Trianon Viviani, la luna e il mare nella conferenza cantata di Francesca Colapietro e Mariano Bellopede
È dedicata al rapporto tra la luna e il mare la “conferenza cantata” che si terrà giovedì 27 gennaio, alle 20, al Trianon Viviani.
Per questo secondo dei sette appuntamenti tematici de “Le mille e una Napoli”, il ciclo di racconti-concerti presentato dalla cantante Francesca Colapietro e il pianista Mariano Bellopede, su testi di Carmine Borrino, la narrazione si dipanerà, tra canzoni, aneddoti e poesie, come N’ata stagione di Pino Daniele, Senza na luna di Enzo Gragnaniello e L’astronauta degli Avion Travel. E spazio ai riferimenti letterari che andranno a contrappuntare lo spettacolo: dal mito di Iside alla poesia di Leopardi Alla luna, passando per la cosmologia di Giordano Bruno e la Relazione del primo viaggio alla Luna fatto da una donna, un testo fantascientifico d’antan di Ernesto Capocci, direttore dell’Osservatorio astronomico di Capodimonte, pubblicato nel 1857, otto anni prima del celeberrimo Dalla Terra alla Luna di Jules Verne.
Interverranno Luigi Fiscale, basso e contrabbasso, e Marco Fazzari, batteria, con la partecipazione straordinaria di Massimo Masiello e della “voce” di Gino Curcione. Gli arrangiamenti e la direzione musicale sono curati dallo stesso Bellopede.
Nate da un’idea di Marisa Laurito, direttore artistico del teatro della Canzone napoletana, le “conferenze cantate” si compongono di tre cicli, che si terranno fino al mese di maggio: le altre due serie di incontri sono curate da Mauro Gioia e Pasquale Scialò.
Intanto il teatro della Canzone napoletana propone ancòra la sottoscrizione di una card, con la quale lo spettatore potrà assistere a sei spettacoli, al prezzo speciale di 90 € in poltrona e di 60 € in palco, scegliendoli liberamente dal cartellone. Inoltre, per il pubblico giovanile, ovvero “under 30”, il teatro rende disponibile, per ogni spettacolo, cento ingressi a 10 €. Un particolare miniabbonamento è dedicato agli abitanti di Forcella: un lotto di cinquanta biglietti per ogni spettacolo, disponibili allo speciale prezzo ridotto di 7 €, sottoscrivibile esclusivamente al botteghino del teatro.
-
Al Trianon Viviani, Ciccio Merolla, Eugenio Bennato e Rosa Chiodo per un intenso week end di musica
La programmazione della prossima settimana, da venerdì 12 a domenica 14 novembre al Trianon Viviani
Ciccio Merolla, Eugenio Bennato e Rosa Chiodo sono i protagonisti della programmazione del Trianon Viviani nella prossima settimana, per l’intenso week end di musica offerto dal teatro della Canzone napoletana.
I biglietti dei concerti sono acquistabili presso il botteghino del teatro, le prevendite autorizzate e online sul circuito AzzurroService.net. Il botteghino è aperto dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 13:30 e dalle 16 alle 19; la domenica dalle 10 alle 13:30.
Green pass e mascherina obbligatori.
Venerdì 12 novembre, alle 21, il cantautore e percussionista Ciccio Merolla apre questo week end con “Ciccio e i suoi fratelli – new edition”.
Prodotto da Jesce Sole, con la regia di Raffaele Di Florio, il concerto è una sorta di sintesi “teatrale” dell’esperienza di Ciccio Merolla, da sempre impegnato nella ricerca e sperimentazione di nuove sonorità.
In questa “new edition” di Ciccio e i suoi fratelli il musicista si racconta attraverso un gioco di creazione sonora e performance. Uno spettacolo di suoni, virtuosismi, assoli, canzoni con testi dello stesso Merolla e omaggi a Carosone, Daniele e Gragnaniello. In una scenografia costituita da “potenziali” strumenti musicali, il percussionista diventa mattatore capace di meravigliare il pubblico in uno spettacolo unico nel suo genere.
La struttura del concerto fonda le basi sul solido collaudatissimo trio che vede lo stesso Merolla alle percussioni e voce, Pietro Condorelli alla chitarra e Davide Afzal al basso. All’interpretazione in chiave “etnojazz” di tanti brani storici di Ciccio, si affiancano gli interventi della flautista Valentina Crimaldi, il cabarettista Antonio D’Ausilio, il musicista Ibrahim Drabo. lo scrittore e rapper Lucariello e la cantante Viviana Novembre.
Eugenio Bennato in “W chi non conta niente” – sabato 13 novembre, ore 21
Sabato 13 novembre, alle 21, è la volta di Eugenio Bennato con “W chi non conta niente”.
Prodotto da Sponda Sud, il concerto del cantautore è un viaggio musicale, dove le vite e le storie narrate si fondono in un racconto corale che inneggia all’arte che si ribella, l’arte controcorrente, quella che nasce da una scintilla inconscia e va a evidenziare la capacità degli ultimi di farsi sentire.
Un racconto musicale dedicato« a chi non conta niente, a chi non sale sul carrozzone dei vincitori, del business dell’universo nord-occidentale, a chi sta dall’altra parte».
Ad accompagnare Eugenio Bennato in concerto Stefano Simonetta, Ezio Lambiase, Sonia Totaro, Francesca Del Duca e le voci del sud: Daniela Dentato, Laura Cuomo, Angelo Plaitano e Francesco Luongo.
Rosa Chiodo in “Cenerentola è nata a Napule” – domenica 14 novembre, ore 19
Chiusura di questo intenso week end di musica domenica 14 novembre, alle 19, con Rosa Chiodo in “Cenerentola è nata a Napule”.
La giovane artista, tra le voci più interessanti emerse negli ultimi anni nel panorama canoro italiano, ha curato questa fiaba musicale con il compositore Pippo Seno e il regista Paolo Caiazzo , per la produzione di Promo music Italia: una storia partorita dalla fantasia di un poeta di periferia e ispirata al racconto popolare o forse al racconto di vita straordinaria di una ragazza partenopea.
Per Rosa Chiodo, Cenerentola, sotto molti aspetti, è la stessa Napoli. Una città bella, romantica e spesso maltrattata, che racconterà al pubblico del Trianon Viviani accompagnata da Lorenzo Maffia (tastiere), Franco Ponzo (chitarra), Emidio Ausiello (percussioni), Davide Frezza (batteria), Roberto De Rosa (basso) e Sasà Piedepalumbo (fisarmonica).
8 comments on The total film-maker di Jerry Lewis
Comments are closed.