Fondamentale studio critico sulla tragedia e sul concetto di tragico, il volume ripensa il tragico come esperienza, proponendo al contempo una chiave di lettura inedita per la storia del teatro e la filosofia del tragico.
Dalla visione classica di Aristotele a quella ‘eccentrica’ di Hölderlin e Kleist, fino alle sperimentazioni contemporanee di Sarah Kane e della Socìetas di Romeo Castellucci, l’autore decostruisce il pensiero del tragico e la storia del dramma, concentrando la propria riflessione intorno al fil rouge che collega la tradizione con i nuovi paesaggi e linguaggi dello spettacolo dal vivo, per rintracciare il senso più autentico dell’esperienza tragica nella dimensione teatrale, non solo del teatro drammatico, di cui mette a fuoco limiti e (in)attualità alle prese con il nostro tempo.
Hans-Thies Lehmann: biografia
È Professore Emerito di Discipline dello Spettacolo (Theaterwissenschaft) alla Johann Wolfgang Goethe-Universität Frankfurt, presidente della Società Internazionale Bertolt Brecht, membro del direttivo della Società Heiner Müller e della redazione della rivista «Performance Research».
Dal 1982 al 1987 contribuisce attivamente in qualità di docente alla strutturazione del corso di studi di Discipline Applicate dello Spettacolo presso la Justus-Liebig-Universität di Gießen, nonché del corso di studi di Drammaturgia della Goethe-Universität di Francoforte sul Meno. Ha ricoperto incarichi di docenza su scala internazionale.
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Eleonora (non) ha voce di Lucia Callisto
Eleonora (non) ha voce è il primo testo teatrale di Lucia Callisto rivolto ad un pubblico adulto.
L’opera nasce dall’esigenza di ridare voce al mondo del teatro, alla sua funzione pedagogica, ma anche di denuncia di problematiche attuali, e ciò avviene attraverso la figura di colei che è stata considerata l’essenza stessa del teatro mondiale, la divina Eleonora Duse.
È un testo nato durante il periodo del lockdown, cioè nel periodo in cui il teatro si è trovato a subire un duro colpo per l’allontanamento forzato e ineludibile del suo pubblico affezionato.
Ed ecco che, nel buio della pandemia, si è prospettata una nuova strada da percorrere: scrivere un testo teatrale dando voce a tanti personaggi. Il mondo segreto del dietro le quinte, con le sue dinamiche di rapporti complessi, nell’opera di Lucia Callisto si presenta senza pudori, con un perfetto senso dell’umorismo, con l’autenticità delle cadenze dialettali, ma anche con atmosfere surreali, sospese nel tempo.
Il ritmo dell’opera suggerisce una messa in scena piena di fantasia, unita al dinamismo dei cambi, che non possono non catturare uno spettatore che ama il teatro, che aspetta di tornare a gustarlo liberamente. Nell’opera si muovono dei personaggi apparentemente stereotipati, eppure consapevoli dell’idea che di sé trasmettono agli altri. Un vulcano prossimo all’eruzione, come un terribile monito, si erge minaccioso sulla scena e, con i suoi anelli di fumo, sembra voler suggerire che è arrivato il tempo per ognuno di lanciare, ora e più forte che mai, il proprio grido d’aiuto. Per qualcuno, purtroppo, questa si rivelerà l’ultima occasione per poterlo fare. In un clima di crescente inquietudine, gli attori Gennaro, Amalia e Imma calano le proprie maschere, svelando insicurezze nascoste e dolori da sempre taciuti.
GENNARO: So’ rimasto sulo, nun tengo cchiù a nisciuno. No, tengo a Lia, si me vole. Se sta facenne juorn. Devo lasciare tutto questo, tutta ‘a vita mia, ‘a raggia d’o vulcano arriva pure ccà fra poco, e mò veramente non teniamo più tempo. Me ne voglio ì vestuto da Pulicinella (si mette la maschera). C’aspettavamo che ‘a fine veneva da’ montagna e invece è arrivata dalla vita di ogni giorno…’A vita nun perdona! È peggio do vulcano! Da ‘a ciorta, da ‘o destino nun te può salvà! Menomale che ce sta ‘o teatro!
AMALIA: Stai al tuo posto! Qual è dunque il mio posto? Questo mi chiedo e ancora cerco… È ancora il posto a cui da secoli sono condannata? Quello che hanno deciso i miei padri per me? Dove vogliono che rimanga inchiodata per sempre? Ho ali forti ma ancora inesperte e quando cerco di volteggiare tra le nuvole più alte, cado rovinosamente come Icaro. Icaro… Suo padre Dedalo… Figure maschili a cui le mie labbra sono avvezze, alle loro imprese, magnifiche, potenti, secolari… Ed io? Io sempre giù, e guai anche solo guardare in alto! Stai al tuo posto!”.
IMMA: Non dovresti essere donna! Se fossi un uomo, già sarebbe un vantaggio! Ma secondo te, le donne che si atteggiano, che si pavoneggiano e che ancheggiano così (fa i movimenti) in modo discinto, che so’? Pensano di essere libere, ma in realtà so’ quelle che più si adeguano al sistema di pensiero dominante, che è quello vostro, quello maschile, ovviamente. Se questa è libertà! Me pare più l’accettazione di una schiavitù!
Lucia Callisto: biografia
Lucia Callisto è nata a Benevento nel 1969.
Ha frequentato l’università a Firenze, laureandosi in Lingua e Letteratura russa. Insegna in una scuola primaria di Prato, città in cui vive con suo marito e i suoi due figli, Alessandro e Claudia. La sua passione più grande è il teatro. Da più di vent’anni fa parte del Centro di Teatro Internazionale, una compagnia teatrale di Firenze, guidata dalla regista Olga Melnik.
Le varie esperienze in teatro l’hanno spinta ad allestire molti spettacoli per i bambini delle sue classi, cimentandosi nella scrittura o nel riadattamento dei copioni.
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C’est la vie è uscito il nuovo singolo dei Motelnoire
La rock band Motelnoire torna in radio e nei digital store con il singolo C’est la vie, brano scritto insieme a Tiziano Motti (co-producer) e che farà parte dell’album in uscita a fine 2022. La canzone è prodotta da Luca Venturi per On the set, con distribuzione Artist first, registrata, mixata e masterizzata da Danilo Di Lorenzo @MoonHouse recording a Milano. Arrangiamento e produzione MotelNoire.
Il videoclip, diretto da Carlo Battillocchi (supporto tecnico Marco Romeo) è stato girato a Milano.
La band:
C’est La Vie e’ il risultato così come il racconto della profonda relazione tra noi MotelNoire e quella splendida “cherie”: Milano.
Una meravigliosa ed elegantissima signora che tutti abbiamo amato e continuiamo ad amare alla follia, dal primo momento fino all’ultimo ballo, essendone figli ed orfani al tempo stesso, inghiottiti dal suo caos ma dipendenti dallo stesso, ogni qualvolta ci si allontana anche per pochi istanti.
MotelNoire: chi sono
I MotelNoire nascono nel 1999 nelle periferie di Milano ed a quell’epoca la musica per loro rappresentava tutto. Sul finire degli anni ’90 Milano era paragonabile ad una vera e propria giungla, sempre più caratterizzata dalle nuove tendenze e dove le mode che arrivavano da oltreoceano imperavano un po’ ovunque… i locali e i club erano gremiti e fumanti, sempre colmi di gente e l’attenzione era soprattutto rivolta alla musica “live” e vi erano concerti praticamente ad ogni angolo della strada.
Ed è proprio in quel periodo lì che MotelNoire muovono i primi passi, dalle periferie della zona sud di Milano, suonando varie cover nei club limitrofi, ma di lì a breve il bisogno sempre più crescente di “dire la loro” è andato a sfociare in vere e proprie canzoni inedite. Incidono molti provini, girando per tanti studi di registrazione, in un periodo in cui si lavorava ancora e solamente con tecnologia analogica e si registrava su nastro (ancora non c’era stato l’avvento del digitale…), pertanto gli studi di registrazione avevano costi molto alti, a dir poco quasi proibitivi per dei giovani come loro.
La musica oggi per i Motelnoire si può quasi definire come “un’astronave del tempo”: lungo il proprio cammino hanno attraversato suoni e stili musicali diversi, passando dal Rock al Pop, dal Punk degli anni Settanta fino all’Hard Rock, dal Blues ma senza disdegnare il Jazz, tutto questo fino ad arrivare ai giorni nostri. Infatti, dopo tanti anni impiegati nel mondo del professionismo con Artisti del panorama nazionale e internazionale quali Federico Zampaglione – Tiromancino, Jake La Furia dei Club Dogo, Gary Wallis (Pink Floyd, Duran Duran, Tom Jones), Nathan East (Eric Clapton, ecc.), Rockets, Luca Carboni solo per citarne alcuni, decidono nel 2016 di racchiudere tutto il loro passato nell’album “On Tv”, edito per Sony Music.
I MotelNoire da sempre sono molto attivi anche per quanto concerne l’attività live; molteplici sono le collaborazioni che si sono susseguite nel tempo con Artisti come le Vibrazioni (due Tour nazionali all’attivo), Lacuna Coil, Rival Sons, e molti altri.
Tutto questo va oggi a concretizzarsi nel loro prossimo lavoro discografico: un vero e proprio “Diario di bordo”, nel quale i MotelNoire hanno annotato tutti i loro trascorsi musicali e grazie al quale sono in grado oggi di condividere tutte le esperienze vissute fino ad ora, che è previsto in uscita nel periodo prenatalizio, sulla label on the set e con la distribuzione capillare di Artist First, grazie alla persona di Luca Venturi, che li sta seguendo artisticamente ormai da diverso tempo.
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Concerti del Tempietto ed Edizioni La Lepre: un autore e un libro al mese
La Lepre edizioni e i Concerti del Tempietto organizzano il primo di una serie di incontri letterari che avranno luogo presso la Sala Baldini al Teatro di Marcello, con la presentazione del romanzo di Franco Brogi Taviani, scrittore e regista, da poco edito dalla casa editrice indipendente romana: Le ricorrenze.
Le ricorrenze: la trama
La vita di una persona raccontata in venti giorni: Natali, Compleanni, Capodanni, Ferragosti. Saranno sufficienti a riassumerne il percorso? Fin dall’infanzia il protagonista, Guglielmo Aspesi, è ossessionato dalla favola La chiave d’oro dei Grimm: vorrebbe trovare lo scrigno magico che racchiude il senso della sua vita, che nella favola è irraggiungibile. Ma forse il tesoro consiste proprio nella sua ricerca. L’immagine che Guglielmo ha di sé si scompone, dando vita a molteplici
personalità diverse, nonostante il filo identitario che le unisce.Lui fantastica, combatte e uccide, ama, si illude, fa carriera, si sposa, divorzia, ha una figlia che adora e un figlio che lo contrasta; ha successo, fallisce e sogna, sogna fino alla fine. Questo è l’elemento che forse maggiormente accomuna i tanti Guglielmo rispecchiati nei venti frammenti della sua vita. La storia e la politica, molto presenti in gioventù, vanno scolorendo nella maturità e nella vecchiaia, fino a diventare un indistinto rumore di fondo, ma affrescano suggestivamente il romanzo. Il sorriso, la commozione, la riflessione, modellano le venti ricorrenze scelte per raccontare il senso di una vita simile alle nostre, traversata da amori e disamori, scelte e disillusioni, tensioni e dubbi, tenerezze e asprezze,
vicissitudini che spesso ci paiono senza senso. Un racconto avvincente, drammatico e poetico, che si svolge tra gli anni Venti del Novecento e l’inizio del nuovo secolo.L’appuntamento è previsto mercoledì 16 febbraio alle ore 18:30 presso la Sala Baldini al Teatro Marcello, Piazza Campitelli 9, a Roma.
Interverranno: Angelo Filippo Jannoni Sebastianini, Alessandro Orlandi, Franco Brogi Taviani
Franco Brogi Taviani: biografia
Franco Brogi Taviani, scrittore, regista. Ha pubblicato per Marsilio Il Tesoro, per Gremese Porte Segrete. Al suo attivo più di cinquanta titoli fra documentari, film per il cinema e per la TV. Tra i numerosi premi vinti per il cinema, scrittura, documentari: Premio Solinas, Nastro d’Argento, Osella d’Oro, Leone D’Argento a Cannes per la pubblicità. Insegna Filmmaking e recitazione in Italia, ha tenuto corsi di Filmmaking anche in numerose Università del Brasile e nelle Barbados.
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