Con Tutto quello che per poco non è successo, Don Robertson conclude una delle più divertenti e commoventi trilogie della letteratura americana, fatta di personaggi memorabili, strazianti riflessioni sulla vita e sul coraggio di viverla fino in fondo.
Tutto quello che per poco non è successo: trama
Morris Bird III, di nuovo lui! Ora ha diciassette anni e ha una ragazza di cui è innamorato, Julie (la protagonista dell’omonimo libro di Robertson, Julie). Certo, la pelle di Morris ha uno strano colorito e, certo, ogni tanto si sente affaticato. Ma sta per giocare titolare nella squadra di basket della scuola e sa percorrere le scale mobili dei grandi magazzini al contrario e tutto nella sua vita sembra scorrere per il verso giusto. O quasi.
La relazione con il padre, famoso presentatore radiofonico e televisivo, è complicata, per esempio. E c’è la guerra di Corea perché è il 1952. E tutto ciò pende sulla sua testa come una spada di Damocle. E poi c’è quella cosa che non è ancora successa con Julie ma presto, molto presto, succederà. O almeno Morris Bird III ci spera. Perché tutte le cose migliori della vita sono sempre quelle che sono quasi sul punto di succedere.
E poi ecco che, all’improvviso, arriva la palla curva che non si sarebbe mai aspettato, tutto cambia dall’oggi al domani e a Morris Bird III non resta che fare la sola cosa possibile. Diventare uomo. Imparare il decoro. La grazia. L’amore.
Uno dei suoi libri di maggior successo da cui è stato anche tratto un film per la televisione americana.
Don Robertson: biografia
Don Robertson (Cleveland, 1929-1989) è stato autore di diciotto libri e ha goduto a lungo di un grande successo negli Stati Uniti. All’attività di scrittore, per la quale ricevette il Putnam Award e il Cleveland Arts Prize for Literature, ha sempre affiancato il lavoro di giornalista. Con il tempo si è allontanato dall’ambiente letterario, anche a causa di gravi problemi di salute, fino a venirne dimenticato.
Nutrimenti ha iniziato la riscoperta della sua opera pubblicando L’uomo autentico (2016), con l’introduzione di Stephen King, a cui sono seguiti L’ultima stagione (2017), Paradise Falls. Il paradiso (2018) e Paradise Falls. L’inferno (2019), Julie (2019). Il più grande spettacolo del mondo (2020), La somma e il totale di questo preciso momento (2021) e Tutto quello che poco non è successo compongono la trilogia.
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Trianon Viviani La “Disarmante speranza” della piccola Amal da piazza Calenda
Mercoledì 8 settembre prossimo, alle 18, partirà dal teatro Trianon Viviani, in piazza Vincenzo Calenda, la tappa partenopea del tour italiano della piccola Amal, la bambina-marionetta siriana di nove anni, senza madre e in fuga dalla guerra.
Amal, che significa “speranza” in arabo, è una marionetta alta tre metri e mezzo, che sta girando l’Europa con il progetto the Walk, “il Cammino”, un festival internazionale itinerante di arte e speranza a sostegno dei rifugiati.Il teatro Trianon Viviani accoglie Amal con la performance Disarmante speranza, ideata e diretta dal premio Ubu Davide Iodice, con il prologo originale scritto da Valeria Parrella, realizzata nell’àmbito del Teatro delle Persone, il progetto speciale di arte e inclusione sociale curato dallo stesso regista.
Collaborano alla realizzazione Accademia delle Belle arti di Napoli, l’Altra Napoli, Amici di Carlo Fulvio Velardi, Cornelia, associazione Annalisa Durante,
Film commission Regione Campania, Puteca Celidonia e la ScalzaBanda.Spiega Davide Iodice:
Il teatro Trianon Viviani accoglie la piccola, grande Amal, nel suo cammino, stringendo con il progetto the Walk, un patto di resistenza poetica a difesa del diritto alla felicità e al futuro di tutte le bambine e di tutti i bambini.
Forcella è un quartiere complesso, dove bene e male stanno, come i rami della “Y” del suo stemma murario, in un rapporto di contiguità in cui scegliere è cosa complessa e la colpa un concetto astratto.Qui si può morire poco più che bambini come Annalisa, giovanissimi come Maikol, proprio davanti al nostro teatro; qui si può cadere come vittime innocenti o spezzarsi la vita troppo presto come Emanuele e tanti altri, per la svolta sbagliata a quella forcella, a quel bivio dell’esistenza.
Interpretando Amal come un innesco magico per una ritualità sociale dei territori, con il contributo gioioso di diverse realtà artistiche e l’energia della ScalzaBanda e di una vitalissima “armata” di bambini e ragazzi, lanceremo insieme ad Amal una dichiarazione di guerra a tutte le guerre: tutti insieme, con un gesto liberatorio, distruggeremo, risignificandola, una grande scultura raffigurante un’arma, creata dai giovani talenti dell’Accademia di Belle arti. La scultura rimarrà come opera permanente nella piazza antistante il teatro, perché non sia equivocabile la posizione che la società civile deve assumere, per garantire a Napoli, come nel mondo, un futuro pieno di vita e non di morte alle giovani generazioni. Noi questo futuro lo promettiamo, con la forza infantile di una disarmante speranza.
La marionetta è realizzata in canna modellata e fibra di carbonio ed è manovrata da quattro persone (una per ciascun braccio, una terza per sostenere la schiena e una quarta all’interno, sui trampoli, che controlla anche l’arpa, il complesso di corde che anima il viso, la testa e gli occhi).
In questo viaggio simbolico in fuga dalla guerra, Amal si è messa alla ricerca della mamma il 27 luglio scorso da Gaziantep, al confine turco-siriano. Nel suo cammino, che si concluderà a Manchester, in Inghilterra, percorrerà oltre 8.000 km toccando 65 città.Amal è stata creata dalla Handspring puppet company, la compagnia sudafricana di teatro di figura che partecipò a War horse, il film di Steven Spielberg. Nella squadra che anima Amal ci sono anche persone che hanno un passato da rifugiati.
In Italia il festival è itinerante tra dodici città ed è prodotto da Roberto Roberto e Ludovica Tinghi.The Walk è prodotto da Stephen Daldry, regista del film Billy Elliot, la produttrice cinematografica Tracey Seaward, il regista teatrale David Lan e dal Good chance theatre, con la direzione artistica di Amir Nizar Zuabi.
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La Sincronicità delle onde di Alberto Siro è candidato al Premio Campiello
Il romanzo “La Sincronicità delle onde” (CTL Editore) dello scrittore milanese Alberto Siro è candidato alla 60esima edizione del Premio Campiello.
Spiega l’autore:
Sono un primiparo attempato. Ho sempre avuto l’hobby della scrittura, ma non mi aspettavo di trovare una casa editrice ed esordire così, col primo romanzo che ho portato a termine, negli anta… Ora sono iscritto anche al Premio Campiello, che è un evento importantissimo ed emozionante. Tutto questo è uno stimolo a proseguire, a far sì che possa dedicare alla scrittura il tempo che merita, anzi, che meritiamo di trascorrere insieme, come amici di vecchia data.
La Sincronicità delle onde: trama
Ci pensi a quanto eravamo liberi? Riesci a crederci, ora? E non ne eravamo consapevoli. Nessuno lo era, ma avevamo tra le mani la cosa più preziosa. È un peccato che la libertà sia così, incolore e insapore. Eppure, te ne rendi conto solo nel momento in cui ti sta sfuggendo, quando ti ritrovi come una mosca nella mano di un ragazzino.»
Il protagonista di questo racconto è diviso tra due mondi, l’adolescenza californiana, scandita dalla musica grunge e dalle onde della Costa Ovest, e l’età adulta, in Italia, dove tutto appare precario e incompiuto.
Due mondi distanti, separati da un oceano in cui si agitano sogni e ombre che tentano di affiorare. Un evento, tanto piccolo quanto eccezionale, romperà la superficie, tracciando un percorso verso la riconquista di quella libertà che, crescendo, talvolta ci lasciamo alle spalle.
Alberto Siro: biografia
Alberto Siro è nato a Milano, nel 1977. Dopo la laurea in giurisprudenza si è trasferito a Niterói, nello Stato di Rio De Janeiro, dove è venuto in contatto con la comunità surfistica locale, sino al rientro nella città natale. “La Sincronicità delle Onde” è il suo primo romanzo.
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Buon Compleanno Taurasi per celebrarne il suo trentennale
Mostre, visite, degustazioni, incontri, masterclass e molto altro, questo è Buon Compleanno Taurasi, evento promosso dal GAL Irpinia e dal Comune di Taurasi in occasione del trentennale del riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata e Garantita per il blasonato vino rosso irpino. L’iniziativa si svolgerà domani e dopodomani, 25 e 26 marzo, a Taurasi presso il suggestivo Castello Marchionale.
L’evento rientra nella Strategia di Sviluppo Locale del Distretto Rurale nel territorio delle acque, nell’ambito delle azioni dedicate allo Sviluppo ed innovazione delle filiere e dei sistemi produttivi.
L’evento gode di una rete di collaborazioni molto fitta con istituzioni ed associazioni legate al mondo del vino: Consorzio Tutela Vini d’Irpinia, Ais Campania, Assoenologi, Movimento Turismo del Vino, Slow Food condotta Irpinia Colline dell’Ufita e del Taurasi APS, Rotary Club Taurasi ed Istituto Alberghiero “Giuseppe De Gruttola” di Ariano Irpino.
Molto ricco il programma dell’evento che vuole da un lato celebrare con tutti gli onori la tappa del trentennale e dall’altro lato fare il punto su tutto quanto si muove su uno dei territori vitivinicoli più importanti d’Italia in termini di valorizzazione, promozione, comunicazione e commercializzazione.
Dichiara Nicola Caputo, Assessore all’Agricoltura della Regione Campania che sarà tra i protagonisti dell’evento:
Il 30ennale della Docg del Taurasi, una delle prime d’Italia è un anniversario particolarmente importante per la viticoltura campana. Dietro questo vino, considerato uno dei più eleganti e pregiati rossi italiani, c’è una viticultura antica, lavorazioni essenziali, la cultura del vino di un intero territorio. Buon Compleanno Taurasi, l’evento promosso dal GAL Irpinia e dal Comune di Taurasi, è un’occasione fondamentale per celebrare il principe dei vini campani. Continueremo i festeggiamenti anche nel corso della prossima edizione del Vinitaly per mostrare al mondo questo straordinario prodotto, grande risorsa non solo per la provincia di Avellino ma per tutta la Campania.
Dichiara il consigliere regionale Maurizio Petracca, vicepresidente della Commissione Agricoltura della Regione Campania:
L’evento del Gal Irpinia realizzato in collaborazione con il Comune di Taurasi rappresenta il giusto modo per tributare un omaggio a coloro che nel 1993 fecero una vera e propria impresa. Agli albori della vitivinicoltura irpina, infatti, ottenere il riconoscimento Docg per una denominazione del Sud, la prima dell’intero Mezzogiorno, ha significato puntare un riflettore su di un territorio fino ad allora sconosciuto o quasi fuori dai confini regionali.
Oggi però non possiamo solo limitarci a celebrare, ma dobbiamo programmare anche una nuova stagione che consolidi quanto è stato fatto in questi tre decenni e ci consenta di fare quel salto di qualità che potrà allineare il nostro terroir ai più prestigiosi distretti vinicoli italiani.
La qualità dei nostri vini è indiscutibile, esiste un sistema produttivo che parla il linguaggio della modernità, c’è una filiera istituzionale ormai sintonizzata su queste tematiche. Sta a noi determinare nuovo sviluppo per il nostro territorio.
Dichiara Giovanni Maria Chieffo, presidente del Gal Irpinia:
L’evento di Taurasi è un’iniziativa a cui, sia personalmente che come Gal, teniamo molto.
Il riconoscimento della Docg per il Taurasi, che trent’anni fa ho avuto modo di seguire personalmente in veste di presidente della Comunità Terminio Cervialto, ente promotore del riconoscimento, è stato il punto di inizio della vitivinicoltura moderna in provincia di Avellino. È dal marzo del 1993 che è iniziata una nuova stagione per i vini irpini.
È nato da allora il sistema aziendale che oggi conta migliaia di espressioni presenti sul territorio. Sono, poi, seguiti gli altri riconoscimenti per le altre denominazioni. È giusto, perciò, celebrare questa data e cogliere l’occasione per tracciare nuove prospettive e nuovi traguardi per quello che è il comparto di punta dell’agroalimentare irpino.
Dichiara Antonio Tranfaglia, sindaco di Taurasi:
Abbiamo tutti il dovere di celebrare il trentennale del riconoscimento della DOCG Taurasi. La denominazione Taurasi dà nome ad un comprensorio molto vasto, che conta 17 Comuni ed è compito di tutti promuovere questo traguardo.
In questo periodo abbiamo avviato molti progetti mirati alla promozione del nostro territorio. Entro qualche mese l’enoteca presso il palazzo Marchionale di Taurasi sarà funzionante. Siamo convinti che per dare vita ad un sistema turistico e produttivo completo servono servizi di qualità ed un’accoglienza all’altezza delle esigenze di chi viene in visita sul nostro territorio. Sono avvenuti investimenti da parte di privati che consentiranno al nostro borgo di avere circa 80 posti letto.
Nel corso della due giorni sarà allestita un’interessante mostra dal titolo “Storia di Immagini a Denominazione di Origine Controllata” che sarà aperta per entrambe le giornate a partire dalle ore 10.00. Sarà, inoltre, possibile visitare il castello che ormai da anni custodisce il patrimonio vitivinicolo di Taurasi (orari visite 10.00/18.00) oltre alle visite ad alcune interessanti espressioni aziendali presenti sul territorio (visite e degustazioni dalle ore 10.00 alle ore 14.00 di entrambe le giornate).
Buon Compleanno Taurasi: il programma
Domani, sabato 25 marzo, per la sezione Incontri, importante appuntamento istituzionale alle ore 17.30, con la tavola rotonda dal titolo “Il Taurasi dalla Doc alla Docg: un racconto lungo trent’anni”. Dopo i saluti di Antonio Tranfaglia, sindaco di Taurasi, e di Giovanni Maria Chieffo, presidente del Gal Irpinia, interverranno Salvatore Loffreda, direttore Coldiretti Campania, Mario Grasso, direttore CIA Campania, Luciano Pignataro, giornalista specializzato in vitivinicoltura e grande conoscitore del territorio. Le conclusioni saranno affidate a Maurizio Petracca, vice presidente della Commissione Agricoltura della Regione Campania, e a Nicola Caputo, assessore regionale all’Agricoltura della Regione Campania. L’incontro sarà moderato dal giornalista Annibale Discepolo.
Nella giornata di domenica seconda tavola rotonda dal titolo “Racconti di vino e del suo territorio”. L’appuntamento è presso la Biblioteca comunale di Taurasi, in via De Gasperi, con inizio alle ore 10.00. Dopo i saluti di Antonio Tranfaglia, sindaco di Taurasi, e di Giovanni Maria Chieffo, presidente del Gal Irpinia, relazioneranno Alessandro Marra, responsabile guida Slowine Campania, Lorenzo Mazzeo, past president Rotary Club Taurasi e Teresa Bruno, presidente del Consorzio Tutela Vini d’Irpinia, e Tommaso Luongo, presidente AIS Campania. Intervengono Salvatore Molettieri (Cantina Salvatore Molettieri), Antonio Caggiano (Cantine Antonio Caggiano), Luigi Ruggiero (Progetto Mo.Vi.Da.), Francesco Acampora (progetto ViteresZero), Elziario Grasso (progetto R.Innov.a.l.a), Giacomo Pastore (Istituto Alberghiero De Gruttola Ariano Irpino) e Nicola Di Iorio (Distretto Turistico del Principe e dei tre Re). Concluderà i lavori Nicola Caputo, assessore regionale all’Agricoltura della Regione Campania. Modera il giornalista Annibale Discepolo.
Ancora tanti approfondimenti e focus dedicati al Taurasi.
Nell’ambito dei Laboratori “I profumi ed i sapori” per entrambe le giornate sarà possibile effettuare il Percorso Sensoriale all’interno del Castello (dalle ore 10.00 alle ore 18.00). Saranno, inoltre, aperti i banchi d’assaggio e di degustazione presso l’enoteca all’aperto (Cortile del Castello, dalle ore 19.00 alle ore 24.00). Domenica, 26 marzo, con inizio alle ore 18.00 si terrà un’interessante Masterclass dal titolo “Trent’anni di DOCG”, a cura dell’AIS Campania, viaggio nel rosso più blasonato del Sud Italia. Tre, infine, le degustazioni in programma nell’ambito della sezione “Sensazioni dell’Irpinia del Vino”. Sabato, 25 marzo, alle ore 20.00, “Assaggi di tradizione, sapori di abilità, gusti di natura”. Domenica, 26 marzo, alle ore 12.00, l’aperitivo Slow con i Presìdi del territorio. A seguire, alle ore 13.00, ancora “Assaggi di tradizione, sapori di abilità, gusti di natura”.
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