Nella sala conferenze della Biogem è stato presentato l’ultimo volume del poeta arianese Nicola Prebenna, “Vulnera Temporis”.
Il titolo è un’espressione latina che vuol dire letteralmente le ferite del tempo ma che in senso lato possiamo interpretare come i drammi della storia.
Hanno preso parte alla presentazione della silloge, il vescovo della diocesi diAriano Irpino, mons. Sergio Melillo e Carlo Di Lieto, docente presso l’Università Suor Orsola Benincasa.
Gli interventi sono stati accompagnati dagli intermezzi musicali del maestro di pianoforte, Daniela Salvo, e dalle letture a cura dell’attrice Gilda Ciccarelli
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Festival della Canzone Cristiana Sanremo 2022
Fabrizio Venturi, Direttore Artistico del Festival della Canzone Cristiana Sanremo 2022, considerata l’elevatissima qualità delle 24 canzoni degli artisti in gara, ha istituito altri quattro prestigiosi premi del Maestro Michele Affidato, orafo ufficiale del Festival della Canzone Italiana.
Sarà davvero difficile per la Giuria esprimere il verdetto, in quanto tutte le canzoni in gara sono eccelse, soprattutto per il Presidente della Giuria, il produttore discografico Gianni Testa, voluto da Fabrizio Venturi per le sue capacità artistiche, ma soprattutto per la grande affinità che ci unisce, la grande Fede in Dio e la Grande voglia di evangelizzare il Nome di Nostro Signore con la musica ha dichiarato Venturi, il quale ha aggiunto:
È arrivato anche il super ospite, che valorizzerà ancor di più il cast del Festival. Ci siamo già sentiti telefonicamente e mi ha confermato la sua presenza. Mi riservo di comunicare il suo nominativo tra qualche giorno.
Il Festival si terrà a Sanremo, nel pomeriggio, dalle 14,30 alle 19,30, nei giorni 3, 4 e 5 febbraio 2022, nell’Auditorium di Villa Santa Clotilde, Opera Don Orione di Sanremo.
L’evento musicale, organizzato dal Cantautore e Direttore artistico Fabrizio Venturi, con il Patrocinio del Comune di Sanremo e la collaborazione della Diocesi di Ventimiglia Sanremo, si prefigge l’intento di diffondere e far conoscere, in modo più approfondito, la canzone di ispirazione cristiana o Christian music, genere che canta il rendimento di grazie a Dio e la gioia della fede.
Tra gli ospiti della manifestazione, oltre a Giuseppe Cionfoli, vi sarà Vittorio Sgarbi, che, sul palco dell’Auditorium di Villa Santa Clotilde, Opera Don Orione, venerdì 4 febbraio 2022, offrirà una lettura critica della canzone di ispirazione cristiana, per evidenziarne le peculiarità che la caratterizzano come forma d’arte.
La coreografa e danzatrice Ilaria Sambucci, che ha partecipato nel prestigioso corpo di ballo della 71esima Edizione del Festival di Sanremo, danzando, nel Teatro Ariston, al fianco di Fiorello e di Amadeus, ballerà la sigla ufficiale del Festival composta dal Cantautore Fabrizio Venturi.
Inoltre ha sottolineato Fabrizio Venturi:
Come ho sempre dichiarato, sono fermamente convinto del fatto che la musica abbia anche una missione educativa e migliorativa della realtà, soprattutto in una società, come quella attuale, che sta smarrendo i suoi valori umani, così importanti per vivere in modo dignitoso, ancor più in questo tempo doloroso, perché pervaso dalla pandemia.
Artisti in gara:
Alex Cadili – “Per te Gesù”
Antonio Labate – “Gli angeli”
Beppe Bianco – “Nel tuo sorriso la speranza”
Carmela Iacono – “Preghiera dei vincenziani”
Cantammo a Gesù – “Tu sei l’eternità”
Dino Santonico – “Amami come solo sai far tu”
Fra Vinicius- “Vale la pena”
Elisa De Marco – “Libera di andare”
Marta Falcone – “Ho sentito parlare di te”
Dajana e Erminio Sinni – “Padre nostro”
Isaura Nencini – “Per essere felice”
Karen Marra – “Vento”
iKaktus – “Come se piovesse cielo”
Letizia Mariotti – “Ecco, la conversione”
Marco Tanduo – “Grazie mio Dio”
Mariarosaria Finocchiaro – “Sopra le bretelle”
Pier Didoni – “Ti cerco”
Daniela Donatone, D’Anì – “A mezzo fiato”
Shoek – “Nuova Razza”
Stella Sorrentino, Meissa – “Lui è l’amore”
Tony Nevoso – “Mai più”
Loide – “Risciò”
Gionathan – “Tu mi hai amato per primo”
Letizia Centorbi – “Tu sei tutto per me”
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Ministro Santanchè: “Pompei Street Festival, un’iniziativa unica di promozione turistica nella società moderna”
Con questo messaggio inviato dal ministro al Turismo, Daniela Santanchè, è stata presentata questa mattina al Comune di Pompei la terza edizione del Pompei Street Festival, alla presenza del sindaco, Carmine Lo Sapio, del responsabile tecnico del Parco Archeologico di Pompei, Vincenzo Calvanese, e di Nello Petrucci, direttore artistico della manifestazione.
Oggi inaugurate un’iniziativa unica, che offre l’occasione di riflettere sull’interessante connubio tra street art e turismo, dimostrando che l’arte urbana, integrandosi armoniosamente con il patrimonio storico e culturale di Pompei, non è solo espressione di creatività ma strumento attrattivo, influenzando i turisti e le loro prospettive, ancorché promuovendo le comunità locali. La street art ha assunto un ruolo di rilievo nella società moderna, trasformando le pareti anonime di strutture cittadine in vere e proprie opere d’arte, può quindi aggiungere a Pompei – destinazione già popolare grazie al suo patrimonio archeologico unico – un elemento contemporaneo e moderno all’esperienza dei visitatori.
È noto a tutti che i dati sul turismo di Pompei segnalano una grande ripresa rispetto agli anni della pandemia. Se nel 2022 Pompei ha sfiorato i 3 milioni di visitatori, triplicando il numero rispetto al 2021, i primi dati del 2023 promettono anche meglio e parlano chiaro: +127% sullo stesso periodo del 2022 e +6% sullo stesso periodo del 2019.
In termini di incassi, il 2023 registra, sinora, un +162% sugli incassi del 2022 e un +19% sugli incassi del 2019. Numeri importantissimi che vanno consolidati e resi sempre più
strutturali e le iniziative come la vostra, che puntano anche all’avvicinamento delle nuove generazioni all’arte e alla cultura, vanno in questa direzione.
Sappiamo bene quanto il turismo culturale sia vitale per la nostra Nazione. Chi viaggia per motivi culturali spende sensibilmente di più al giorno del turista medio italiano per gli acquisti di beni e servizi durante la vacanza: 93 euro medi contro 74; una tendenza di spesa che supera anche i 70 euro registrati nel 2019 e che non è esclusivamente legata alla spirale inflazionistica in atto.
Nell’offerta culturale diversificata ed anche innovativa troviamo la nostra sfida futura per tornare a conquistare il primo posto nel mondo.Al termine dell’incontro con la stampa celebrato l’inizio del festival con l’inaugurazione dell’opera realizzata da Nello Petrucci intitolata Pompei Street Tour. Il Festival, che da oggi proseguirà sino al 2 luglio nel centro della Pompei moderna e all’interno del Parco Archeologico, si propone, anche attraverso il tema scelto quest’anno “Resilienza e Armonia”, quale strumento di riqualificazione urbana, di sensibilizzazione verso temi sociali e ambientalisti, nonché quale attrattore culturale e turistico.
Il valore del Festival, in termini turistici, è stato sottolineato anche dal sindaco di Pompei impegnato in un programma di rilancio del territorio volto a dare a Pompei e ai comuni limitrofi una visibilità sempre più internazionale.
Ha affermato il sindaco Lo Sapio:
Il Pompei Street Festival è un ulteriore elemento del nostro programma, che vede l’abbattimento dei confini e anche grazie a questo Festival stiamo ottenendo gli effetti sperati dal punto di vista della promozione turistica e culturale, con risultati che ci faranno proseguire in questa direzione. A dimostrazione di aver intrapreso la strada giusta, l’indice di affluenza turistica che sta registrando l’occupazione alberghiera pari al 98%.
In pieno accordo con i programmi dell’amministrazione comunale, Nello Petrucci ha dichiarato:
L’arte non ha DNA, l’arte non ha confini. Per questo motivo, ci siamo impegnati a organizzare un ampio programma di attrazioni e attività che vedono il coinvolgimento non solo della città, ma anche di numerosi artisti provenienti da tutto il mondo e ospiti internazionali.
Particolarmente significativo è anche l’evento che coinvolge quattro street artist: uno svizzero, un americano, un francese e un russo che realizzeranno da oggi al 30 giugno un’opera a otto mani intitolata Ponte oltre i confini, nell’Antiquarium degli Scavi archeologici di Pompei.
In rappresentanza del soprintendente del Parco archeologico di Pompei, Vincenzo Calvanese ha aggiunto:
Il sito diretto da Gabriel Zuchtriegel si sta aprendo sempre di più al territorio oltre che ai turisti, differenziando anche l’offerta culturale attraverso fattive sinergie importanti, come quella con il Comune e il Pompei Street Festival.
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Margherita Peluso accompagna il pubblico nell’esplorazione di
“The invisible cities” di Max CoppetaThe invisible cities di Max Coppeta è una mostra che si muove per tappe astratte e percorsi immaginari, in cui lo spettatore ha come unica chiave di lettura le emozioni che le opere riescono a trasmettergli.
Margherita Peluso, nota attrice internazionale, ha indossato i panni di spirito guida tra le città invisibili di Max Coppeta. La performer, come una sorta di Virgilio dantesco, si è mossa attraverso le opere, cercando di essere un tramite surreale tra le installazioni e gli spettatori.
Durante l’esibizione dell’attrice l’osservatore è stato avvolto e travolto da una molteplicità di linguaggi, codici interpretativi e varie forme d’arte e di espressione.
La prima forma di comunicazione si ha attraverso l’esserci delle installazioni di Max Coppeta. Il secondo elemento è dato dal suono: dalla musica che ha accompagnato l’attrice e da una voce che leggeva dei passi de Le città invisibili, romanzo di Italo Calvino. Il terzo elemento comunicativo è rappresentato dalla performance e dall’interpretazione brechtiana di Margerita Peluso, che intrattiene e catalizza l’attenzione dello spettatore senza mai entrare in una forma di comunicazione catartica con lui.
Quarto e ultimo elemento, non meno importante degli altri, è rappresentato dal moto interiore di ciascuno spettatore: ognuno decide d’interpretare lo spettacolo e le opere, affidandosi al proprio singolare modo di sentire e alle emozioni che ne scaturiscono.
Margherita Peluso
Il titolo della mostra è un chiaro riferimento a Le città invisibili di Italo Calvino perché per Coppeta esiste una stretta connessione tra letteratura combinatoria e arte cinetica. Entrambe queste forme di comunicazione si muovono attraverso la metamorfosi concettuale, sul dinamismo dei linguaggi e sul movimento che cambia spesso prospettiva e decodificazione.
Per spiegare al meglio il senso e il legame che intercorre tra The invisible cities e Le città invisibili di Calvino, prendiamo in prestito le parole del noto scrittore tratte dal romanzo sopracitato:
L’uomo cammina per giornate tra gli alberi e le pietre. Raramente l’occhio si ferma su una cosa, ed è quando l’ha riconosciuta per il segno d’un’altra cosa: un’impronta sulla sabbia indica il passaggio della tigre, un pantano annuncia una vena d’acqua, il fiore dell’ibisco la fine dell’inverno. Tutto il resto è muto e interscambiabile; alberi e pietre sono soltanto ciò che sono.
…
L’occhio non vede cose ma figure di cose che significano altre cose
…
Lo sguardo percorre le vie come pagine scritte: la città dice tutto quello che devi pensare, ti fa ripetere il suo discorso, e mentre credi di visitare Tamara non fai che registrare i nomi con cui essa definisce se stessa e tutte le sue parti.
La personale di Max Coppeta è stata inaugurata lo scorso 23 febbraio presso l’AXRT Comtemporary Gallery di Avellino e rimarrà esposta fino al 15 marzo.
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presentato alla Biogem il libro del poeta Prebenna
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