𝘼𝙣𝙩𝙤𝙣 Č𝙚𝙘𝙝𝙤𝙫, un giovane medico inizia a scrivere racconti per dei giornali. Le sue doti vengono notate, il suo nome inizia a girare per tutta la Russia.
Progressivamente, Anton Čechov diventa lo straordinario autore che ricordiamo, studiamo, amiamo e performiamo oggi.
Un film chiave per conoscere da vicino il mito di Čechov, un viaggio nella mente di un giovane uomo al suo bivio esistenziale: proseguire con la professione di medico o intraprendere una carriera indimenticabile, i cui frutti diventeranno parte di un incredibile testamento letterario, destinato ad entrare nella storia.
Nei suoi lavori fotografa le debolezze e le contraddizioni della borghesia russa di fine ‘800. Col successo delle sue opere e col passare degli anni seguenti Cechov inizia a soffrire di tubercolosi. Malgrado ciò, non rinuncia a scrivere: risalgono a questo periodo alcuni dei suoi racconti più famosi, come Corsia n. 6 e La signora con il cagnolino. Nel 1896 va in scena Il gabbiano, un dramma che racconta un amore infelice. In questo lavoro lo scrittore anticipa alcuni temi del teatro del ‘900: la difficoltà di comunicazione tra gli esseri umani e la solitudine esistenziale che ne deriva.
Un appuntamento imperdibile, il grande maestro del Teatro Moderno arriva nelle sale italiane con Wanted Cinema.
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Philip Roth: la biografia autorizzata che sta facendo discutere
La biografia di Philip Roth, edita da W.W. Norton, è l’unica autorizzata dallo scrittore prima della morte con queste parole:
Non mi devi riabilitare. Rendimi interessante.
Il libro descrive i vizi e le virtù di uno degli scrittori più importanti e influenti del XX secolo. Questa biografia, da molti, è stata considerata scandalosa perché farebbe trapelare la misoginia dell’autore.
Philip Roth ha concentrato la sua letteratura rivolgendosi su dilemmi riguardo se stesso.
Ecco con quali parole ha descritto i suoi libri lo scrittore, durante delle interviste:
Se i miei libri sono così persuasivi da convincere questi lettori che io abbia fornito loro la vita allo stato puro, senza alcun cambiamento, così com’è vissuta, be’, non è la croce più pesante che uno scrittore abbia dovuto portare. Meglio che se non mi credessero affatto.
Se nel mio lavoro questi lettori non vedono altro che la mia biografia, ciò significa che sono sordi alla finzione, alla personificazione, al ventriloquio, all’ironia, sordi alle migliaia di osservazioni che costituiscono un libro, sordi a tutti gli espedienti di cui si servono i romanzieri per creare l’illusione di una realtà più reale della nostra stessa vita.
Ciò che meno apprezzava del suo lavoro di scrittore era l’inizio di un libro perché ciò che induce l’incipit di un romanzo è cercare una tematica che opponga resistenza, un problema.
Quando si trova il problema di cui parlare ma la scrittura diviene fluida quella non è la strada giusta per scrivere un libro di successo.
Philip Roth: biografia
Philip Roth (1933-2018) è stato uno degli scrittori più conosciuti e premiati tra quelli della sua generazione.
Nato a Newark, nel New Jersey, era il secondo figlio di Bess e Herman Roth. Nel 1959 pubblica Goodbye, Columbus, una raccolta di racconti che gli è valsa il National Book Award.
Nel 1969 pubblica il Lamento di Portnoy che ha consolidato la sua reputazione di scrittore tra i critici e gli esperti del settore.
Durante la sua vita ha pubblicato 31 libri, compresi quelli del suo alter ego Nathan Zuckerman a cui ha affidato il compito di parlare l’esperienza ebraica americana nel XX e XXI secolo.
Per poter approfondire alcuni aspetti della vita del noto scrittore, non ci resta che attendere la pubblicazione del libro in Italia.
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Frida. Viva la vida: il docufilm a breve nelle sale italiane
Frida. Viva la vida è un documentario di Gianni Troilo, che verrà proiettato nelle sale italiane dal 25 al 27 novembre, in cui viene mostrato un volto inedito della nota pittrice messicana.
Su Frida Kahlo sono stati girati diversi film e documentari, è un’artista diventata un’icona simbolo del femminismo contemporaneo insieme alla sua arte, su cui ha riversato tutti i dolori fisici e non in cui si è imbattuta nel corso della sua vita.
A sei anni Frida viene colpita dalla poliomelite e successivamente, a diciotto anni, resta vittima di un incidente che la rende invalida. La pittrice trascorre la sua vita convivendo con dolori fisici atroci che non l’abbandoneranno mai più. Il suo unico modo per evadere dall’immobilità e dal dolore è quello di dipingere e di scrivere.
Frida. Viva la vida vuole evidenziare questo dualismo, che è stato fonte di forza e sofferenza dell’artista, mostrando materiale inedito e non accessibile al publico, custodito nel Museo Frida Kahlo. Altro aspetto molto discusso della sua vita è stato quello del suo grande amore con Diego Rivera, fatto di passione ma anche di numerosi tradimenti.
Quando Frida Kahlo parlava di suo marito Diego esordiva con queste parole:
Ho avuto due gravi incidenti nella mia vita. Il primo fu quando un tram mi mise al tappeto, l’altro fu Diego.
Frida Kahlo e Diego Rivera
Frida Kahlo e Diego Rivera si incontrano nel 1922 mentre lui stava dipingendo un murale. Dopo sette anni i due decidono di sposarsi e da qui inizia quella storia travagliata fatta di tradimenti, prevalentemente di lui, che portano nel 1939 la pittrice a lasciarlo, dopo aver scoperto l’ennesima tresca di Diego che, questa volta, l’ha tradita con sua sorella Cristina. Dopo un anno di separazione i due decidono di risposarsi.
C’è una famosa lettera (23 luglio 1935) che Frida Kahlo scrive a Diego Rivera, in cui gli perdona tutti i tradimenti perché, secondo lei, il loro amore è più forte dei loro flirt extraconiugali.
La storia d’amore tra i due è travagliata anche per l’impossibilità di poter creare un nucleo familiare con dei bambini perché, a causa dell’incidente, Frida non riesce a portare a termine nessuna gravidanza, abortendo tre volte.
Frida. Viva la vida mette in rilievo due immagini diverse di Frida Kahlo: quella della donna e quella dell’artista che, in alcuni momenti, sembrano viaggiare in modo parallelo mentre in altri si fondono in un’unica entità.
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Pizza Village sempre più attrattore turistico per la città
Si è svolta, in sala Italia del Teatro Mediterraneo alla Mostra d’Oltremare, la conferenza stampa di presentazione dell’undicesima edizione del Pizza Village Napoli, in programma dal 16 al 25 giugno nella città partenopea.
All’incontro, preceduto dalla diretta televisiva Rai di Tg2 Italia che ha dedicato la puntata al Pizza Village Napoli, hanno partecipato il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, i ceo di Oramata Grandi Eventi, Alessandro Marinacci e Claudio Sebillo – organizzatori della manifestazione – il presidente del gruppo RTL 102.5, Lorenzo Suraci con Gianni Simioli, Francesco Miccù, direttore marketing di Mulino Caputo, title sponsor dell’evento, e i vertici di Mostra d’Oltremare, Remo Minopoli e Maria Caputo.
Confermata la nuova sede della kermesse, che passa così dalla promenade cittadina del lungomare Caracciolo agli spazi all’aperto della Mostra d’Oltremare, che esalta la mission del Pizza Village – confortata nel tempo dai dati di affluenza (nel 2022 1 milione e 250mila visitatori) – di promozione globale della città di Napoli e della regione Campania.
Hanno sottolineato gli organizzatori Claudio Sebillo e Alessandro Marinacci:
Il Pizza Village non è solo ed esclusivamente un evento food. Oggi Napoli sta vivendo un momento di grandissimo splendore e abbiamo sempre pensato che il Pizza Village potesse nel suo piccolo essere un contributo all’attrazione e all’immagine positiva della città. Una mission che ci spinse a realizzare questo evento nel 2011 quando Napoli aveva, per i noti problemi dei rifiuti, una eco negativa nel mondo.
Ecco perché il Pizza Village non è solo un evento gastronomico, ma una manifestazione che funge da attrattore turistico, un grande happening supportato da importanti partner, come Mulino Caputo e RTL 102.5, che celebra la pizza e i maestri pizzaioli, ma anche una forte connotazione culturale.
Un progetto evolutivo, come ha sottolineato il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, è fondamentale per la crescita della proposta turistica di Napoli che, come ha ribadito, quest’anno supererà di gran lunga il numero di arrivi di turisti che vengono dall’estero. L’aeroporto supererà gli 11 milioni di viaggiatori, l’alta velocità porterà 100 milioni di persone in città, complessivamente le strutture alberghiere cittadine sono già tutte occupate sino a fine anno:
Ritengo che Pizza Village debba essere uno degli elementi di questa offerta che propone la città. Può essere sempre più evento attrattore turistico: il turista che viene a Napoli, in quei dieci giorni, deve essere invogliato e portato a trascorrere un periodo della sua permanenza in questa esperienza. In futuro, se lavoriamo bene sulla programmazione come si sta facendo, le persone verranno apposta a Napoli per fare quest’esperienza. Questo deve essere l’obiettivo che noi dobbiamo avere. Occorre quindi fare un salto di qualità sull’offerta che facciamo e il Pizza Village è perfettamente in grado di poterlo fare.
Dicono Remo Minopoli e Maria Caputo, presidente e consigliera delegata dell’ente:
La Mostra d’Oltremare di Napoli è uno spazio poliedrico al servizio della città. È parte integrante del patrimonio di Napoli, con cui condivide l’ecletticità, la versatilità, la straordinaria combinazione di tradizione, cultura, natura. La storia della Mostra, il suo rinnovato progetto, esaltano, in un luogo solo, tutte le potenzialità economiche, turistiche e commerciali di Napoli, in questo straordinario momento di rilancio. Siamo contenti di ospitare Pizza Village, che auspichiamo possa diventare un evento fisso da calendarizzare per i prossimi anni.
Attori principali del villaggio restano i pizzaioli e le pizzerie, ma anche i contenuti dell’intrattenimento e spettacolo della kermesse. Gigi D’Alessio, Angelina Mango (vincitrice del talent Amici 2023), Wax, The Kolors, Mr. Rain & Sangiovanni, Sophie and the Giants, Claude, LDA & Aka 7even, Boro Boro, Aiello, Gabbani e Leo Gassmann, sono solo i primi nominativi dei cantanti, rivelati dall’editore di RTL 102.5 Lorenzo Suraci, partner della manifestazione, che si esibiranno sul palco del Pizza Village Napoli dal 16 al 25 giugno.
L’evento si svolge con il supporto del Title Sponsor Mulino Caputo; del Main Sponsor Coca-Cola; dei Top Sponsor: Leffe e Latteria Sorrentina; degli Official Sponsor: Algida, Ciao il Pomodoro di Napoli e Caffè Kenon; Official Media Partner: RTL 102.5. Official car: Dacia; Technical Partner: Aera e Forni Marigliano; Partner: Malvarosa; L’evento è inoltre patrocinato da Ministero della Cultura, Ministero del Turismo, Regione Campania, Agenzia Regionale Campania Turismo, Città Metropolitana di Napoli, Comune di Napoli, ASL Regione Campania 1 Centro.
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